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La Vienna da bere

Che vogliate vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, è  comunque  consolante sapere che il suo contenuto, almeno a Vienna, sia di altissima qualità.

Che l’acqua potabile di Vienna sia una delle migliori in Europa non è una novità per nessuno. Basta aprire il rubinetto di casa per rendersene conto.

La condensa su un bicchiere d’acqua fredda del rubinetto è l’immagine che piú associo alla mia vita quotidiana a Vienna ( io prima, avevo sempre bevuto solo quella delle bottiglie).

Ma da dove viene e che percorso fa l’acqua viennese prima di arrivare nei nostri bicchieri?

Gli acquedotti di Vienna, un po’ di storia…

I primi acquedotti furono costruiti dai romani che portarono cosí a Vindebona (antico nome di Vienna)  l’acqua di sorgente proveniente dalle zone delle attuali  Perchtolsdorf e Gumpoldskirchen.

Il medioevo portó un passo in dietro nell’approvvigionamento dell’acqua potabile a Vienna , infatti fino al 16. secolo, la popolazione si serviva di pozzi privati costruiti nei cortili delle case. Al 1565 risale la piú antica canalizzazione cittadina “il condotto d’acqua di Hernalser” che portava l’acqua dall’attuale 17. distretto fino ad una fontana all’Hohen Markt.

Anche la costruzione di ulteriori piccole condutture dell’acqua non bastó a soddisfare il fabbisogno cittadino, tanté che nel 18. Secolo il “Wassermann” e la “Wasserweib” ( uomo dell’acqua e donna dell’acqua) che vendevano acqua da una botte divennero figure tipiche dell’ immagine della Vienna di quell’epoca.

Il primo e piú grande acquedotto di acqua sorgiva di alta montagna d’Europa fu inaugurato nel 1873 in Schwarzenbergplatz dall’imperatore Francesco Giuseppe I .  Esso copre tutt’oggi  il 40 percento del fabbisogno cittadino e porta acqua proveniente dai monti  del Rax, dalla  Schneeberg, della Schneealpe direttamente nelle vasche di raccolta di Rosenhügel nel 13. distretto., dove riposa ad una temperatura di massimo 10 gradi centigradi  in attesa di essere riversata nei quasi 3000 chilometri di tubature della cittá.

Essendo aumentato costantemente il fabbisogno di acqua potabile nella cittá di Vienna, il 2 Dicembre 1910 nella sala delle feste del Rathaus venne inaugurato, sempre da Francesco Giuseppe I,  il secondo acquedotto di alta montagna che porta acqua potabile dalla Stiria, precisamente dalla regione dell’ Hochschwab fino ai rubinetti di casa nostra.

Agli acquedotti di alta montagna dobbiamo anche il verde dei parchi di Vienna, le numerose piscine e persino l’approvvigionamento d’acqua di alcune spiagge del Neue Donau.

Ogni giorno ognuno di noi utilizza mediamente 130 litri di acqua ed è affascinante sapere che nemmeno una singola goccia di tutta quell’acqua proviene da Vienna,  cittá ricca di canali e percorsa dal Danubio, bensí dalle non poi cosí lontane montagne della Stiria e dalla Bassa Austria.

Alla scoperta della “Vienna da bere”

Per chi fosse interessato alla storia e ai percorsi della ”Vienna da Bere”, ecco alcune informazioni utili:

Il Meiselmarkt nel 15. Distretto, alla fermata della linea U3 Johnstrasse, è costruito nelle vasche di raccolta delle acque dell’ormai in disuso “serbatoio” dello Schmelz.

Tra le bancarelle del mercato è ancora possibile vederne i pilastri. Nella piazza soprastante, si trova il Wiener Wasserwelt, composto da sette fontane e giochi d’acqua, costruito in memoria dell’antico serbatoio dello Schmelz.

Un’idea molto interessante per una gita fuori porta è il sentiero lungo il primo acquedotto di Vienna che si snoda lungo i tratti più belli del primo tronco dell’acquedotto viennese di alta montagna.

L’itinerario escursionistico si trova alle porte di Vienna, è raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici e in treno ed è affrontabile anche dai meno allenati.

Un relitto dell’epoca dell’approvvigionamento idrico antecedente al secondo acquedotto di alta montagna è la torre dell’acqua di Vienna nel quartiere Favoriten, che oggi non è più allacciata alla rete idrica.

Tutt’intorno si estende il parco giochi dell’acqua Wasserturm, che con i suoi 15.000 m² è il parco giochi a tema acquatico più grande d’Europa.

Un parco giochi molto speciale, con cascate, ruscelli, laghetti, ponti e ampi spazi per sdraiarsi, invita a godersi momenti di autentico relax.

Un percorso didattico sul tema dell’acqua spiega e rappresenta simbolicamente la via che l’acqua viennese percorre per arrivare dalle sorgenti montane direttamente in città!

Negozi Un commento

Vienna per amanti della fotografia

Per gli amanti della fotografia Vienna offre sicuramente molto.

Gallerie fotografiche, negozi specializzati e tantissimi luoghi dove poter realizzare scatti sempre originali si trovano quasi ad ogni angolo di Vienna:

Westlicht : la più famosa galleria fotografica di Vienna presenta tutto l’anno mostre con opere di autori sia austriaci che internazionali.
Westbahnstraße 40, 1070, Wien
http://westlicht.at/

Ostlicht : aperta nel 2012, questa gallerai fotografica si è subito imposta come un nuovo importante centro della fotografia contemporanea. Da non perdere la biblioteca gratuita con più di 20.000 libri.
Absberggasse 27, 1100, Wien
http://www.ostlicht.at/

Edition Photo : galleria specializzata in artisti austriaci, presenta nuove mostre ogni settimana, con inaugurazioni ogni martedì dalle 19:00.
Gonzagagasse 20, 1010, Wien
http://www.edition-photo.at/

Lomography Shop : nascosto sotto le scale del Mumok le macchine fotografiche di culto hanno un loro spazio di esposizione e vendita tutto personale.
MuseumsQuartier/Museumsplatz 1, 1070, Wien
http://www.mqw.at/de/shopping/lomography+shop+vienna/

Impossible Shop : la fotografia analogica e in particolare le Polaroid istantanee continuano a vivere in questo negozio “impossibile”.
Kaiserstraße 74, 1070, Wien
http://shop.the-impossible-project.com/stores/spaces/vienna

Naschmarkt : una passeggiata perfetta per chi è alla ricerca di strane storie da raccontare o persone che valgano la pena fotografare.

Schönbrunn : il classico dei classici di Vienna, eppure mantiene sempre il suo fascino. Angoli da scoprire e meravigliosi, tra palazzi, animali dello zoo e labirinti di piante per scatti indimenticabili.

Quali altri luoghi di Vienna consigliate agli amanti della fotografia?

Intanto in Austria Lascia un commento

Intanto in Austria… Settembre 2012

Quanti di voi iniziano la giornata dando un’occhiata ai siti dei quotidiani italiani?

E quando è stata invece l’ultima volta che avete letto un quotidiano austriaco?

Anche dopo tanti anni di vita all’estero capita di interessarsi di più alle notizie relative all’Italia rispetto a quelle del Paese in cui si vive.

E’ certamente normale rimanere legati agli avvenimenti della “Patria”, ma in questo modo capita che si perdano di vista i cambiamenti del Paese in cui si vive.

Per ovviare in parte a ciò, ecco quindi un’appuntamento mensile dove raccogliere notizie ed avvenimenti per rimanere aggiornati su tutto quello che accade a Vienna e l’Austria.

A Settembre 2012:

Ci sono altri avvenimenti importanti accaduti in Austria a Settembre da segnalare?

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Controllo annuale della caldaia, già fatto?

Con l’arrivo dell’autunno uno dei pensieri ricorrenti è quanti giorni dovranno ancora passare prima di dover accendere il riscaldamento. Prima che arrivi il vero freddo è però importante non dimenticare di effettuare l’annuale controllo della caldaia.

Avendo la maggior parte degli appartamenti di Vienna un riscaldamento autonomo il controllo ricade infatti tra le responsabilità dell’affittuario. Anche se la manutenzione annuale non è obbligatiora per legge, è sicuramente fortemente consigliato farla.

Un tema invece poco chiaro e molto dibattuto riguarda chi debba pagare i costi di manutenzione. Negli ultimi anni ci sono stati infatti varie sentenze dei tribunali che hanno obbligato in un caso il propretario e nell’altro l’affittuario a pagare la manutenzione annuale della caldaia. Una legge che renda chiaro questo aspetto non è purtroppo al momento presente.

L’unico modo per essere sicuri di quali siano i propri diritti e doveri è quindi tramite il contratto di affitto. In esso è possibile che sia esplicitamente definito quale delle due parti (affittuario o proprietario) debba provvedere per i costi di riparazione della caldaia oppure come spesso accade che sia formulato in generale chi deve sostenere i costi di manutenzione dell’appartamento. Una lettura attenta del contratto di affitto – e una eventuale chiarificazione con il proprietario o con l’amministratore (Hausverwaltung) – può sicuramente prevenire da problemi in futuro.

Un aspetto importante a favore della manutenzione annuale della caldaia riguarda inoltre la garanzia della caldaia stessa. Per la maggior parte dei produttori questa sarà valida infatti solamente se la caldaia acquistata sarà stata controllata regolarmente. Il costo per la manutenzione della caldaia si aggira intorno ai 100 € , ma è sicuramente possibile risparmiare tramite vari portali internet come www.my-hammer.at o informandosi in anticipo presso vari installatori.

Un controllo della caldaia annuale – indipendentemente che siate voi o il proprietario a pagare – è comunque fortemente consigliato per evitare eventuali problemi durante i mesi invernali. Rimanere al freddo quando la temperatura scende sotto lo zero non è sicuramente piacevole ma soprattutto una caldaia malfunzionante può essere un grande rischio per la salute.

Ogni anno purtroppo si leggono sempre notizie di intossicazioni o addirittura decessi a causa di perdite di monossido di carbonio da caldaie che non sono state controllate, attenzione quindi!

Italiani all'Estero Lascia un commento

Decalogo per l’emigrante schiappa

Italiani che partono per l’estero per iniziare una nuova vita ma che non sanno nemmeno dove sono capitati, quante volte se ne incontrano?

Dario li descrive in un decalogo di comportamenti ironico e divertente (ma spesso purtroppo vero) dalle foreste messicane.

Non è difficle adattare questo decalogo a Vienna, o qualunque altro Paese del mondo.

Una lista per farsi quattro risate ma su cui anche riflettere:

  1. Convinciti che l’Italia sia l’unico paese dove è difficile vivere e che all’estero tutto è facile e meraviglioso.
  2. Parti con l’idea che il Messico assomigli molto all’Italia; c’è la mutua, la pizzeria, l’aperitivo, le feste pagate e il ferragosto al mare. E, soprattutto, che la forma di pensare e intendere la vita è identica.
  3. Non imparare lo spagnolo. Perché buttare via qualche centinaio di euro in un corso di spagnolo, quando ci si può benissimo capire usando il dialetto veneto? Non facciamola difficile, lo spagnolo è facile, sentite qua: “Ciaos, come stais? Andiamos a la fiesta?”
  4. Non farti il permesso di soggiorno. Entra in Messico con il tuo permesso di turista, lascialo scadere e vivi da clandestino. Le possibilità di mettersi nei guai sono minime e poi, anche se ti fermassero, il tutto si risolve con una manciata di banconote.
  5. Su questioni lavorative non essere flessibile: se sei un architetto accetta solo lavori da architetto e ben pagati, sicuramente troverai un’opportunità in quindici giorni. Arriveranno a licenziare qualcuno pur di avere l’onore di lavorare con te. Non pensare nemmeno per un secondo, durante i primi mesi, di proporti come insegnante, segretario, cameriere ecc.
  6. Affidati alla comunità italiana locale: presentati senza indugio agli italiani che vivono in loco e chiedi loro di trovarti un lavoro, magari nella loro impresa. Non andranno a dormire fino a quando non avranno trovato l’impiego adatto a te; un lavoro interessante e ben pagato. Poi ti inviteranno a cenare spaghetti con le polpette, bere chianti dal fiasco e giocare a briscola.
  7. Lamentati a tutte le ore con tutti quelli che incontri e rendi noto che in Italia le cose funzionano meglio, questo ti aiuterà ad essere stimato e ad ampliare la tua cerchia di conoscenze.
  8. Frequenta solo stranieri, meglio se festaioli e perditempo; la vita infatti, come dice il Vasco, è un brivido che vola via.
  9. Affida tutti i tuoi risparmi a quel signore simpatico che hai conosciuto al bar e che dice di essere un imprenditore serio; senza dubbio ha fiutato il tuo potenziale.
  10. Prova l’emozione di spendere più di quanto guadagni. Tanto qui è molto facile accedere al credito.

Quanti emigranti schiappa avete già incontrato a Vienna?

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Studentati, case e alloggi universitari a Vienna: informazioni e consigli

In questo terzo articolo della guida all’università di Vienna ci occuperemo degli studentati universitari e di altre possibilità di alloggio per studenti nella capitale austriaca.

Sebbene negli ultimi anni i prezzi siano cresciuti notevolmente, la ricerca di un posto letto in uno studentato è sicuramente più facile rispetto ad una stanza in un appartamento potendo fare richiesta direttamente dall’Italia.

Una stanza in uno studentato può essere quindi una buona scelta per chi rimane solo un tempo limitato o per avere una sicurezza per il primo periodo a Vienna quando non si conosce ancora bene la città.

Gli studentati a Vienna

A Vienna sono presenti più di 50 studentati di varie dimensioni gestiti. La maggior parte sono gestiti dalle seguenti associazioni, sui loro siti web è possibili ottenere maggiori informazioni sui singoli studentati, le camere e i prezzi ed è possibile fare richiesta per un posto letto:

Una lista completa di tutti gli studentati presenti a Vienna divisi per distretto (Bezirk) la trovate qui: http://www.oeh.ac.at/oeh/#/studierenleben/wohnen/studierendenheime/#wien

Per gli studenti che vengono a Vienna tramite un programma di scambio, per esempio Erasmus, l’Oead (l’associazione per lo scambio studentesco austriaco) ha dei posti letto riservati in molti studentati della città. Maggiori informazioni sul sito ufficiale housing.oead.at

Quale studentato scegliere

Con una scelta così ampia non è sicuramente facile orientarsi nella scelta di uno studentato. Gli aspetti da considerare sono 2 in particolare: posizione e prezzo.

Per quanto riguardo la posizione in cui è situato lo studentato, in base alla mia esperienza non è necessario che sia vicinissimo all’università, poichè con i mezzi di trasporto viennesi è molto facile muoversi velocemente ovunque in città. Consiglio però comunque di scegliere uno studentato che sia all’interno del Gürtel, ovvero nei distretti dall 1. al 9., per potersi muovere facilmente anche a piedi in città.

I prezzi come già accennato sono saliti abbastanza  negli ultimi anni, e una stanza singola con bagno in camera può costare facilmente più di € 300 al mese. Esistono però molte “variabili” che fanno variare il prezzo di un posto letto, per esempio se il bagno è in comune, se si ha una cucina per poche stanze o per tutto il piano o ovviamente se la stanza è doppia.

Per quanto riguarda la richiesta di una stanza singola o doppia, le prime sono ovviamente molto richieste e spesso prenotate in grande anticipo. Molto spesso capita che almeno inizialmente sia possibile ottenere solo un posto in una camera doppia per poter eventualmente successivamente spostarvi in una camera singola quando questa diventi libera.

Quando fare richiesta

Il prima possibile! Poiché un posto letto in studentato è sempre molto richiesto è importante inoltrare la domanda il prima possibile.

Molti studentati accettano inoltre le domande solo fino a fine Giugno per il semestre invernale e fino a fine Gennaio per quello estivo, è quindi importante stare attenti con le date per le richieste.

Altre possibilità di alloggio per studenti

Per chi preferisce una stanza in un appartamento a Vienna – la cosiddetta WG (Wohngemeinschaften) – o magari un appartamento tutto per se, vi rimando all’articolo dettagliato su stanze e appartamenti a Vienna. Unico consiglio è di iniziare anche qui  la ricerca molto presto. A Settembre e a Febbraio – quando il semestre invernale ed estivo stanno per iniziare – la ricerca diventa infatti molto più difficile a causa della alta concorrenza.

Vivete o avete vissuto in uno studentato a Vienna? Quali consigliate?

Informazioni utili 19 commenti

Trieste-Vienna e niente treni… per fortuna che c’è la Oebb

La settimana scorsa ho trascorso alcuni giorni di ferie in Croazia e non possedendo una macchina io e la mia ragazza abbiamo deciso di muoverci utilizzando altri metodi alternativi.

Credevamo che nel 2012 gli spostamenti tra gli Stati – in particolare dell’Unione Europea – non sarebbero stati un problema. Ed infatti per la maggior parte del viaggio, da Vienna a Zagabria, poi verso Pola e per il ritorno fino ad Udine, non c’è stato alcun problema.

Poi purtroppo siamo arrivati in Italia.

L’ultima tratta del viaggio prevedeva infatti di ritornare a Vienna da Udine (o meglio da Trieste), ma già durante l’organizzazione l’amara scoperta: dall’Italia durante il giorno non c’è nessun treno diretto verso l’Austria.

I collegamenti tra Trieste e Vienna sono stati infatti sospesi dalla fine del 2009 per volere di Trenitalia che ha deciso di sopprire tutte le corse, non ritenendole apparentemente abbastanza utilizzate e quindi lucrative.

Le ferrovie austriache (Oebb) non capendo questa scelta si offrirono di proseguire la gestione del servizio in maniera diretta ma a causa dei costi di passaggio troppo alti richiesti dalle ferrovie italiane dovettero rinunciare.

Per ovviare a questa mancaza le ferrovie austriache pensarono di istituire un servizio alternativo di pullman, il cosiddetto “Intercitybus”.

Questo transita 5 volte al giorno tra Venezia e Klagenfurt (con fermate intermedie a Udine e Villach). Giunti a Villach è quindi possibile salire su un treno verso Vienna o Salisburgo.

Il pullman che abbiamo preso era ovviamente pieno di turisti e anche normali passeggieri. Alcuni addirittura che non avevano prenotato il biglietto in precedenza non sono potuti salire a causa dell’esaurimento dei posti. Risulta quindi ancora più inconcepibile che su una tratta così importante ed utilizzata da moltissimi passeggieri non sia presente un treno.

Per essere precisi ho scoperto che dal giugno 2012 è stato in realtà riattivato un progetto pilota che collega Udine e Villach con un treno regionale. Un treno di questo tipo può essere però solamente utile per spostamenti regionali, e non per turisti che vogliono arrivare il più velocemente possibile a destinazione.

L’unica altra possibilità per viaggiare con un treno diretto tra Vienna e l’Italia è utilizzare i treni notte, oppure in alternativa cambiando ad Innsbruch da dove – per il momento – i treni austriaci possono ancora transitare dal valico del Brennero verso l’Italia (con destinazione Venezia, Bologna o Milano).

Prezzi e orari dettagliati dell’offerta pullman Intercitybus sono disponibili sul sito internet che le Oebb hanno istituito appositamente per l’Italia (www.obb-italia.com).

Insomma mentre in Europa tutti i Paesi tendono ad estendere e rinforzare il propria sistema ferroviario, in Italia invece si preferisce fare un passo indietro.

Non resta che mandare un ringraziamneto alle ferrovie austriache che cercano di colmare le lacune di Trenitalia offrendo un ottimo servizio alternativo.

Curiosita' Lascia un commento

Il labirinto del parco di Schönbrunn

Il parco del castello di Schönbrunn offre molte attrazioni oltre alla Gloriette o allo Zoo. Una di queste amata sia dai grandi che dai bambini è il labirinto del parco.

Creato originariamente durante il regno di Maria Teresa d’Austria tra il 1698 e l 1740, il labirinto era all’epoca una presenza fissa in tutti i parchi delle corti europee e si estendeva per una lunghezza di quattro chilometri.

Col passare del tempo il labirinto venne ridotto e infine abbandonato. Solamente nel 1999 venne ricreato nella sua attuale forma.

Il labirinto è suddiviso in 3 zone, con due labirinti veri e propri e una area giochi.

Il primo labirinto situato subito dopo l’ingresso è il cosiddetto “Irrgarten“. Diversamente dai classici labirinti per raggiungere il centro (e l’uscita) ci sono varie possibilità. Arrivati al centro è possibile osservare da una piattaforma gli altri visitatori alla ricerca della giusta via.

Il seconodo labirinto – detto “Labyrinth” – è stato ricrostruito seguendo i progetti originali dell’epoca di Maria Teresa. Le bassi siepi rendono più semplice la ricerca della giusta strada e vari giochi da provare sul percorso lo rendono una esperienza divertente per tutti.

All’interno dell’area giochi detta “Labyrinthikon” è infine possibile esporare e sperimentare con vari giochi per bambini e adulti.

L’ingresso nel labirinto è possibile da Aprile fino a fine Ottobre, il prezzo del biglietto è di € 3,50, ridotto € 2,20.

Università 71 commenti

Iscriversi all’università di Vienna: tempi e costi

Proseguiamo la guida alle università di Vienna con le modalità, costi e tempi d’iscrizione.

Premetto da subito che le seguenti informazioni valgono in generale per tutte le università presenti a Vienna, ma vi consiglio comunque di informarvi anche presso i siti web delle rispettive università per i dettagli specifici e le ultime notizie aggiornate.

Ricordo infine che le seguenti informazioni riguardano solamente l’iscrizione di studenti ordinari, per tutti coloro facenti parte di programmi di scambio internazionale (per esempio Erasmus), i criteri di ammissione possono variare o non essere necessari.

Calendario per l’iscrizione

Per il semestre invernale (Wintersemester) è necessario iscriversi presso l’università scelta entro il 5. Settembre. Per il semestre estivo (Sommersemetser) la data di chiusura delle iscrizioni è il 5. Febbraio.

I corsi di Psicologia (Psycologie) e Scienze della Comunicazione (Publizistik- und Kommunikationswissenschaft) a causa dell’alto numero di iscrizione hanno deciso di limitare per quest’anno le iscrizione solamente fino la 5. Agosto. Al momento quindi le iscrizioni per questi corsi sono chiuse, sarà possibile solamente per il semestre estivo.

Test di ammissione

Storicamente il mondo universitario austriaco ha sempre avuto posizioni contrarie rispetto ai test di ammissione. La scienza e il suo insegnamento nelle università è sempre stato visto come un bene pubblico a cui ognuno devo poter accedere, indipendentemente dalle proprie conoscenze precedenti.

Per questo motivo praticamente ogni corso di studio è al momento ad ingresso libero.

Solamente presso le università artistiche, dove vengono valutati i lavori svolti in precedenza, e presso la facoltà di medicina è presente un test di ingresso.

Quest’ultimo è stato istituito dal 2006 e prevede un test che non valuta le conoscenze preliminari ma invece analizza le capacità di analisi e intellettive del candiato tramite un test attitudinale specifico.

Alcuni corsi di studio dove il numero di studenti è sempre stato elevato hanno deciso di utilizzare altre modalità per limitare le iscrizioni o per effettuare una “selezione”, per esempio tramite una serie di esami alla fine del primo semestre o limitando le date di iscrizione ad un tempo molto breve.

Poichè la situazione riguardo i test di ammisione cambia praticamente ogni anno, vi consiglio di informarvi presso la facoltà in cui volete studiare per gli ultimi aggiornamenti.

Conoscenza del tedesco

Poichè la quasi totalità delle lezioni presso tutte le università viene tenuta in tedesco, la conoscenza della lingua è un requisito necessario per l’ammissione.

In tutte le università viene richiesta la certificazione di conoscenza del tedesco di livello B2 (o Mittelstufe) o equivalente.

Tasse universitarie

Al momento per gli studenti in corso non sono previste tasse universitarie.

Per l’iscrizione è solamente necessario versare ogni semestre il contributo di € 17,50 per le unioni degli studenti.

Dal semestre estivo 2013 le tasse universitarie sono state nuovamente introdotte. Il costo è di € 363, 36 a semestre (più il contributo per l’unione degli studenti di € 18,50 a semestre).

Per gli studenti fuori corso (calcolato in base alla durata normale del corso di studi più due semestri di tolleranza), la tassa da pagare è di € 363,36 a semestre.

La situazione relativa alle tasse di iscrizione è comunque al momento molto fluida e dibattuta.

Le università austriache premono per la reintroduzione delle tasse universitarie a causa della loro situazione finanziaria veramente disastrosa ma il ministero – in gran parte per calcolo politico – è contrario.

In base agli ultimi sviluppi sembra che entro breve (forse da febbraio 2013 o nell’autunno seguente) ogni università inizierà a raccogliere autonomamente una tassa di iscrizione, ma la situazione potrebbe ancora cambiare nei prossimi mesi.

Nel prossimo articolo vi presenterò gli studentati e altre possibilità di alloggio per studenti presenti a Vienna

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Cosa fare la domenica a Vienna?

domenica-vienna-cosa-fare-vedereDomenica a Vienna: le strade si svuotano, la gente chiusa in casa, tutto sembra fermo.

E’ un fenomeno particolare, tutto austriaco, che stupisce inizialmente tutti gli italiani appena arrivati a Vienna.

In realtà anche la domenica Vienna offre moltissime possibilità per uscire e trascorrere una bella giornata, ecco alcune idee:

Fare un brunch

Una tradizione anglosassone oramai importata anche in Europa è il brunch, ovvero quel misto tra colazione e pranzo che sembra creato apposta per la domenica.

Moltissimi locali a Vienna offrono ogni domenica un buffet a prezzo “tutto incluso” dove poter trascorrere varie ore tra assaggi e chiacchierate in compagnia.

Locali consigliati da provare: Salzberg e Caffelatte

Andare al cinema

Il cinema di domenica ha tutta un’altra atmosfera: quando si esce dalla sala ed è ancora giorno l’effetto di spaesamento mi colpisce ogni volta.

Per chi vuole unire l’utile al dilettevole al Votivkino e al TopKino  offrono la possiblità di fare colazione (o brunch) e guardare il film con un biglietto solo.

Andare a messa

Nella Minoritenkirche, la chiesa nazionale italiana Maria della neve, tutte le domeniche (e festivi) alle ore 11:00 si tiene la messa in italiano.

Per chi mastica il tedesco è ovviamente possibile seguire la funzione anche in tutte le altre chiese di Vienna, per esempio allo Stephansdom (Duomo di Santo Stefano) alle ore 12:00 o anche alle 11:00 con il rito in latino.

Fare acquisti

Per chi anche la domenica vuole fare acquisti (o ha semplicemente finito il latte) a Vienna ci sono alcuni negozi aperti anche nei giorni festivi.

Sono soprattutto supermercati ma trovate anche una libreria, maggiori informazioni nell’articolo sui negozi aperti la domenica a Vienna.

Andare allo stadio

Anche se il campionato austriaco non è magari così competitivo come quello italiano, un vero appassionato di calcio la domenica va comunque allo stadio.

A Vienna è possibile scegliere tra Rapid Wien e Austria Wien, per cui quasi ogni domenica è possibile vedere una partita.

Trovate tutto il calendario del campionato austriaco sul sito della Bundesliga.

Andare all’opera

Vienna – da sempre considerata capitale della musica e dell’opera – offre anche la domenica molte possibilità per tutti gli appassionati.

Sia all’Opera di Vienna che in molti altri teatri viennesi è possibile trovare facilmente durante tutta la stagione sia matinee che rappresentazioni pomeridiane per tutti i gusti.

Visitare un museo

Con più di 300 musei presenti a Vienna ogni domenica è possibile visitare una mostra differente.

Sia che la scelta cada sui classici musei all’interno del Museumsquartier o su uno dei più strani musei presenti a Vienna, ogni visitatore troverà sicuramente la mostra che più gli piace.

Da ricordare inoltre che ogni prima domenica del mese tutti i musei appartenenti al Wien Museum – i musei comunali della città – sono ad ingresso gratuito.

Visitare la città

Quale giorno migliore – senza macchine e con poche persone per le strade – per andare a scoprire nuove zone della città?

Che sia il monumento che volevate vedere da tempo o il quartiere in cui non avete mai messo piede, la domenica è il giorno perfetto per andare alla scoperta di quel nuovo angolo di Vienna che non conoscevate.

E voi cosa fate la domenica a Vienna?