Italiani in Austria 12 commenti

Quanti italiani vivono in Austria? (Dati aggiornati 2023)

In base agli ultimi dati disponibili (1 gennaio 2023) dell’ufficio nazionale per le statistiche austriache (Statistik Austria) attualmente sono presenti 37.735 italiani residenti in Austria, su una popolazione complessiva di 9.106.126 abitanti (di cui austriaci 7.375.840 e stranieri 1.730.286).

Il maggiore polo di attrazione risulta essere ancora la capitale Vienna, con 13.875 italiani residenti, seguita da Tirolo (8.469) e Carinzia (3.151). Le altre regioni a seguire sono Alta Austria (2.902), Stiria (2.749), Salisburgo (2.239), Vorarlberg (2.064), Bassa Austria (2.043) e infine il Burgenland con solo 243 italiani residenti.

La presenza italiana in Austria è in costante crescita. I primi dati disponibili riguardanti il 2002 riportano infatti una presenza italiana di 10.656 residenti in Austria, che in particolare dal 2013 è aumentata costantemente e risulta oramai più che triplicata. Rispetto al 2022 vi è stato un aumento di 2.035 unità.

Nella classifica delle nazionalità straniere maggiormente rappresentate in Austria, l’Italia si posiziona al 14 posto. La prima è la Germania con 225.106 residenti, seguita da Romania (147.403) e Serbia (122.016) e poi a scendere da Turchia (119.720), Croazia (101.843), Ungheria (99.730), Bosnia-Erzegovina (98.444), Siria (82.001), Ucraina (79.572 – aumentata di 65.000 persone rispetto all’anno scorso per i fatti ben noti), Polonia (67.181), Slovacchia (48.504), Afghanistan (47.315) e infine Bulgaria (38.468).

A Vienna, che all’inizio di quest’anno ha una popolazione totale di 1.982.442 (di cui 679.080 stranieri, il 34%), la situazione è abbastanza simile.

La presenza italiana è in costante crescita (più 1.074 rispetto all’anno scorso) e la nostra comunità si trova al 15 posto tra le minoranze straniere.

La prima è quella originaria della Serbia (76.717), seguita da Germania (57.288), Turchia (45.897), Polonia (44.487), Romania (41.657), Siria (40.889), Ucraina (33.858), Ungheria (27.537), Croazia (26.873), Bulgaria (22.552), Afghanistan (22.333), Bosnia-Erzegovina (21.782), Russia (17.958) e infine Slovacchia (17.260).

Un’ultima considerazione: se avete la possibilità di vedere i dati AIRE, noterete che questi riportano un numero molto più alto d’italiani in Austria, al momento circa 45.000. Questa differenza è causata da coloro che hanno la doppia cittadinanza (molto spesso bambini nati qui da coppie miste). Mentre infatti l’Italia li conteggia giustamente come parte della statistica italiana, l’Austria li considera invece solamente come propri cittadini, creando quindi questa discrepanza nei numeri.

Libri Lascia un commento

5 libri sull’Austria in italiano che vorrei (venissero scritti)

Da qualche anno ho notato che è aumentata la pubblicazione di libri che cercano di spiegare la cultura e l’identità di vari Paesi esteri al pubblico italiano (per esempio quelli di Francesco Costa sugli Stati Uniti oppure di Giada Messetti sulla Cina). Ma tra questi, lo potete già immaginare, manca invece completamente l’Austria.

Si tratta purtroppo di un problema non nuovo: se si va a spulciare i cataloghi delle librerie e case editrici, si trovano infatti (oltre alle classiche guide turistiche) svariati testi su personaggi storici (immancabile Sisi) o sull’Impero Asburgico, fino ad arrivare alla prima guerra mondiale, ma poi praticamente il nulla.

Certo, accenni sull’Austria moderna si trovano all’interno di tutti i libri di storia sull’Europa, oppure negli atti di vari convegni universitari, ma non ci sono praticamente testi dedicati a questo Paese di più ampia divulgazione, come quelli citati all’inizio.

L’unico che si avvicina è stato pubblicato proprio l’anno scorso, si tratta di Austria: non solo Sacher, sci e vacanza di Enrica Maggi, un testo interessante ma comunque specialistico sul tema dell’attività imprenditoriale.

Questa carenza di materiale in italiano sull’Austria è un problema che ogni volta mi stupisce (e come posso cerco di colmare anche con questo blog). Un Paese che confina con l’Italia, tra i maggiori partner commerciali e con un fitto legame di relazioni, in particolare col nordest della nostra penisola, è spesso conosciuto solo in maniera molto vaga, come se fosse qualcosa di legato al passato o di remoto.

E se ci fosse più letteratura in italiano sull’Austria, che facesse conoscere in maniera più approfondita questo Paese la situazione secondo me cambierebbe. Ed ecco quindi una mia lista di desideri, 5 libri che si potrebbero scrivere (o tradurre) in italiano per aiutare a conoscere l’Austria:

  • Un libro sulla storia moderna dell’Austria (basterebbe tradurre gli ottimi testi dello storico Karl Vocelka).
  • Un libro che spieghi la cultura, la politica, la società austriaca di oggi, per capire il suo ruolo in Europa
  • Un libro che raccolga le informazioni utili per trasferirsi in Austria (una versione di carta di questo blog?)
  • Un libro sulla storia della comunità italiana in Austria (alcuni testi su Vienna li ho già raccolti qui)
  • E infine – ma questo sarebbe più per mio peculiare interesse – mi piacerebbe anche ci fosse un libro sui misteri e delitti che sono successi in Austria.

Insomma, se qualche scrittore o una casa editrice tra voi riuscisse a pubblicare uno o più di questi libri, io sarei il primo a comprarlo. Ma magari qualcuno di questi esiste già e io non ne sono semplicemente a conoscenza, in questo caso segnalatemelo naturalmente come sempre nei commenti!

Austria 6 commenti

Prosit Neujahr! Le tradizioni austriache di Capodanno

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In ogni parte del mondo si trovano tradizioni particolari per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. In Italia ci si veste di rosso, si mangiano lenticchie e cotechino (o zampone) e non possono mancare i fuochi d’artificio a mezzanotte.

E in Austria invece? Anche qui le usanze non mancano, tra predizioni del futuro, maialini portafortuna e valzer. Andiamo a scoprire le tradizioni di capodanno dell’Austria.

Il Bleigießen

Letteralmente “colata di piombo”, il Bleigießen è una usanza di Capodanno grazie alla quale si dice che si possa prevedere il proprio futuro nell’anno che sta per incominciare. Si usano dei piccoli pezzi di piombo che vengono messi su un cucchiaino, sciolti sopra una candela accesa e infine versarti velocemente in una ciotola di acqua fredda. In base alla forma che il piombo assumerà si potrà “interpretare” cosa vi riserva il futuro.

I regali portafortuna

Piccole statuette a forma di maialino, quadrifoglio, cocccinella o spazzacamino vengono regala durante la notte di Capodanno. Le figure che rappresentano, come il maiale simbolo di forza e prosperità o il quadrifoglio simbolo di fortuna, sono considerati un buon auspicio per il nuovo anno. Le statuette possono essere sia di legno ma anche di cioccolato o marzapane, per mangiarle in compagnia aspettando la mezzanotte!

Il valzer di mezzanotte

Allo scoccare della mezzanotte in tutte le piazze dell’Austria (ma anche in radio e televisione) viene intonato ogni anno “An der schönen blauen Donau” (Sul bel Danubio blu) di Johann Strauss. Tutta l’Austria festeggia così con un giro di valzer collettivo l’arrivo del nuovo anno.

La corsa di San Silvestro

Sia a Vienna che in quasi tutte le altre città dell’Austria il 31 dicembre si organizzano varie corse di San Silvestro (“Silvesterlauf“), quasi tutte per beneficienza, per salutare l’anno appena trascorso.

Il concerto di Capodanno

Il primo dell’anno non può mancare l’immancabile Neujahrskonzert, il concerto di Capodanno più famoso del mondo con la Filarmonica di Vienna presso la sala dorata del Musikverein. Trasmesso in più di 90 Paesi in tutto il mondo e con più di 50 milioni di spettatori, è un avvenimento imperdibile per tutti gli amanti della musica.

Guten Rutsch und Prosit Neujahr!

Questa è la classica frase di auguri che si dice a Capodanno in Austria. La prima parte si può tradurre letteralmente come “buona scivolata“, ma ovviamente non si intende sul ghiaccio. Infatti il termine proviene dalla parola della lingua yiddish “rosch” o da quella ebraica “rosch” che significa “inizio”. Il termine “Prosit” proviene invece dal latino e significa “sia utile, faccia bene, giovi”, o anche “sia a favore”, ma è entrato nella tradizione per fare un brindisi.

Ed è quindi con questo saluto che anche io auguro un buon capodanno a tutti!

Immagine (c) shutterstock / melis

Festività Lascia un commento

Le tradizioni e usanze di Natale in Austria

Come vola il tempo, tra pochi giorni è già Natale! Se trascorrerete questi giorni a Vienna o semplicemente volete saperne di più sulle tradizioni e usanze austriache legate a questa festa, ecco l’articolo che fa per voi!

In Austria già tutto il periodo che porta al Natale è particolarmente sentito, con le domeniche dell’Avvento e (di solito) i mercatini di Natale, ma è il 24 il giorno in cui per tradizione si giunge al culmine dei festeggiamenti.

Durante la Vigilia si attende infatti l’arrivo del “Gesù Bambino“(Christkind) che non è come alcuni pensano il Cristo del Vangelo ma un angelo o spirito che ha le sembianze di un bambino con i capelli biondi, una veste bianca e ali angeliche. Il nostro Babbo Natale rimane invece ancora marginale, ed è assimilato alla figura di San Nicolò, che si festeggia il 6 dicembre.

Secondo la tradizione Gesù Bambino passa in tutte le case la sera della Vigilia e senza essere visto – in particolar dai bambini – porta sia i doni che l’albero di Natale già addobbato ed il presepe.

A proposito di alberi di Natale: in Austria la maggior parte delle famiglie ci tiene ad averne uno vero. Anche chi non è in possesso di un bosco da cui attingere, non deve preoccuparsi. Già da inizio dicembre in tantissime piazze di Vienna si trovano venditori che offrono pini e abeti di tutte le dimensioni.

Anche se viene spesso acquistato in anticipo questo non verrà mostrato ai bambini fino alla sera del 24, quando dopo il passaggio di Gesù Bambino, segnalato dal suono di una campanella (“Glöckchen“), farà la sua comparsa in casa.

Durante la Vigilia ogni famiglia segue poi le proprie tradizioni: c’è chi canta delle canzoni natalizie, chi legge delle poesie legate al Natale e chi parti del Vangelo.

Mentre si aspetta l’arrivo di Gesù Bambino non può mancare naturalmente una cena di Natale. Per tradizione questa è composta da un piatto semplice, come salsicce arrosto (Bratwürstel), una zuppa o un piatto freddo di salumi e formaggi, anche se da anni si sta diffondendo sempre più l’usanza di mangiare pesce, in particolare la carpa.

A mezzanotte tutta la famiglia si reca infine alla messa di Natale (Christmette). Per chi ha bambini piccoli nella maggior parte delle parrocchie viene celebrata anche una funzione nel primo pomeriggio.

Il 25 – e spesso anche il 26 dicembre – sono dedicati alla visita di amici e parenti. Non può mancare qui il classico pranzo di Natale, con pietanze a base di oca, anatra o carpa, in base ai gusti della famiglia.

E per concludere non possono mancare i classici biscotti di Natale. È tradizione preparali durante il periodo dell’Avvento con i bambini e – se ne sono ancora avanzati – mangiarne a più non posso durante i giorni di Natale. Tra i formati più classici si trovano i Lebkuchen, col classico sapore di cannella e cioccolato, i Vanillenkipferl, cornetti di vaniglia ricoperti di zucchero e i Linzeraugen, con un cuore di marmellata di albicocca.

Come per tutte le feste ogni famiglia ha inoltre le sue tradizioni speciali. Se anche voi festeggiate il Natale in Austria raccontatele nei commenti! 

Lavoro Lascia un commento

Offerta di lavoro della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna

La Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna ha pubblicato un avviso per annunciare la selezione per l’assunzione di n.1 impiegato/a da adibire ai servizi di assistente amministrativo, con contratto a tempo determinato della durata di 6 mesi.

I requisiti generali per candidarsi sono l’aver compiuto il 18° anno di età ed essere in possesso di un diploma d’istruzione secondaria di primo grado o equivalente.

Le prove di selezione prevedono un colloquio in lingua italiana volto ad accertare le attitudini professionali e le conoscenze in materia di attività svolte dagli uffici diplomatico consolari all’estero, come anche una conversazione in inglese e tedesco, allo scopo di valutare la conoscenze di queste lingue.

Le candidature dovranno essere presentate entro martedì 10 gennaio 2023, inviandole all’indirizzo archivioonu.vienna@esteri.it

Maggiori informazioni sono disponibili sul bando di concorso.

Locali & Ristoranti Un commento

10 usanze e particolarità dei ristoranti in Austria da conoscere

Ogni volta che un amico mi viene a trovare a Vienna e andiamo al ristorante, noto che rimane sorpreso da alcune usanze tipicamente austriache.

Niente di particolare – lo premetto – anche qui in fin dei conti si mangia con la bocca, ma sono una serie di regole non scritte che se si conoscono rendono l’esperienza del mangiare in un ristorante austriaco sicuramente più semplice e piacevole, e che volentieri vi racconto.

1) Innanzitutto quando si arriva in un locale, di solito si può scegliere liberamente dove sedersi (anche se negli ultimi anni l’essere accompagnati al tavolo è diventato comunque più comune a causa dei controlli dovuti alla pandemia). Unica accortezza è che se sul tavolo trovate un cartello con scritto “Reserviert“, significa che è già prenotato.

2) Quando sarete seduti, il cameriere vi porterà il menu e quasi sempre vi verrà chiesto subito se volete ordinare da bere. Non è naturalmente un obbligo e basta semplicemente chiedere ancora qualche minuto per studiare l’offerta del locale.

3) Se siete a pranzo nei giorni feriali, controllate se il ristorante offre un menu del giorno (Mittagsmenu). Solitamente comprende una minestra e una portata principale (Hauptspeise) ed ha un prezzo conveniente. Anche se non c’è nel menu potrebbe essere indicata solo all’ingresso o si può chiedere al cameriere.

4) Altra usanza di molti locali è la presenza di sottobicchieri, solitamente usati da chi ordinare una birra per asciugare eventuali gocce di condensa del bicchiere, ma naturalmente nessuno vieta di usarli anche per altre bevande. In alcuni locali molto tradizionali vengono anche usati per segnare il numero di bevande ordinate o per fare il conto (lo scontrino vi arriverà comunque!).

5) Qualcosa che invece non troverete quasi mai sul tavolo è il pane. In Austria questo viene servito infatti solo se si ordinano particolari piatti, come i würstel oppure il gulasch (nessuno ovviamente vieta di ordinarlo, ma vi verrà messo in conto a parte).

6) Altra cosa che non è presente è la tavola apparecchiata come siamo abituati in Italia. Le posate e i tovaglioli si trovano tutte insieme in uno o più recipienti in mezzo al tavolo, da cui ognuno può attingere in base ai piatti ordinati.

7) Alla fine del pasto, se non riuscite a mangiare tutto (e in molti locali le porzioni sono decisamente grandi), nessuno vi guarderà male se chiedete di portare a casa gli avanzi. Vi verrà fornita senza alcun costo aggiuntivo una vaschetta od oppure della carta argentata e sicuramente anche un sacchetto.

8) Arrivato il momento del conto, questo quasi sempre si paga al tavolo direttamente al cameriere. Solo in alcuni casi per pagare con la carta bancomat vi potrebbe venir chiesto di andare alla cassa.

9) Normale è anche pagare il conto separatamente. Il cameriere (con grande pazienza) verrà dunque da ognuno di voi, chiedendo cosa avete mangiando e bevuto e calcolando il totale.

10) E infine una usanza da non dimenticare è quella della mancia (Trinkgeld). È qualcosa che crea sempre molte discussioni tra gli italiani, ma in Austria è semplicemente qualcosa di normale. Solitamente si lascia il 10% del conto, direttamente al momento del pagamento al cameriere. Non è ovviamente un obbligo, ma se non si lascia il cameriere potrebbe chiedervi se qualcosa non è stato di vostro gradimento.

Cosa ne pensate di queste usanze e particolarità dei ristoranti in Austria? La sezione dei commenti è come sempre a vostra disposizione!

Immagine (c) shutterstock / Jana Horti

Tradizioni Lascia un commento

San Nicolò e i Krampus: tradizioni ed eventi in Austria

Questa notte in tutta l’Austria i bambini metteranno fuori dalla porta uno stivale o un piatto per aspettare la visita di un signore dalla barba bianca, vestito con il suo lungo mantello rosso, un bastone d’oro ed un grande libro della verità.

Si tratta di San Nicolò (Heilige Nikolaus) che secondo la tradizione tra il 5 e 6 dicembre va a visitare tutti i bambini più meritevoli e gli porta in dono mandarini, frutta secca e cioccolatini.

Il vescovo è accompagnato dai Krampus, la rappresentazione del diavolo che puniscono i bambini che invece non si sono comportati bene durante l’anno. Al posto dei regali portano carbone e e minacciano di rapirli chiudendoli in un grosso sacco.

La tradizione di San Nicolò ha origini antichissime: il Santo fu infatti vescovo di Mira – in Turchia – nel 3. secolo dopo Cristo. Secondo la leggenda aiutò tre fanciulle povere perché potessero andare spose, invece di essere vendute come schiave, regalando loro una dote.

Nel Medioevo si diffuse poi in tutta Europa l’usanza di commemorare questo episodio con lo scambio di doni nel giorno dedicato al Santo – il 6 dicembre – evolvendosi poi fino alla versione attuale, ancora oggi molto presente in tutta l’Austria come in Germania, nei Paesi Bassi, ma anche in Italia.

San Nicola è infatti anche patrono di Bari, dove si trovano alcune sue reliquie (altre sono a Venezia), ma la versione “austriaca” della tradizione è anche festeggiata in Alto Adige e in Friuli. Non bisogna poi dimenticare che il suo culto è arrivato poi fino agli Stati Uniti – portato dagli olandesi – dando origine alla figura di Santa Claus, ovvero il nostro Babbo Natale.

Nei paesi e nelle valli dell’Austria ogni anno il 5 dicembre si organizzano sfilate con San Nicolò e i suoi aiutanti – rappresentati dagli angeli – e tutto intorno i Krampus che creano scompiglio ma vengono tenuti a bada dal vescovo. Sono eventi molto caratteristici e se avete la possibilità da visitare almeno una volta.

A Vienna non ho purtroppo mai visto eventi di questo tipo nelle strade, ma sono spesso le parrocchie a organizzare incontri con San Nicolò oppure anche le stesse scuole e asili.

Festeggiate anche voi la tradizione di San Nicolò? Raccontate come nei commenti!

Lavoro Lascia un commento

Di scioperi e pace sociale

E’ sicuramente una giornata da ricordare quella di oggi: uno sciopero dei treni di 24 ore in tutto il Paese è infatti una cosa che accade molto raramente.

L’Austria è infatti una delle nazioni in Europa dove viene scioperato di meno. Come riportano le statistiche della confederazione dei sindacati ÖGB, negli ultimi 20 anni gli scioperi si possono quasi contare sulle dita di una mano, con annate in cui addirittura non c’è stata nemmeno un ora di sciopero in tutta l’Austria.

Insomma tutto un altro mondo rispetto all’Italia e infatti la protesta di oggi ha creato ampie discussioni sui giornali e nei social, tra chi condivide le richieste dei ferrovieri e chi invece ritiene uno sciopero che crea così tanti disagi sia una misura irresponsabile.

Ma come mai in Austria ci sono così pochi scioperi? La risposta ha un nome: Sozialpartnerschaft.

Con questo termine – traducibile come “partenariato sociale” – si intende il sistema informale di collaborazione tra i gruppi d’interesse dei lavoratori e dei datori di lavoro, che ha storicamente l’obiettivo di risolvere tramite il dialogo e una politica del consenso i conflitti tra queste categorie.

I “Sozialpartner” sono la camera dei lavoratori (Arbeiterkammer), la confederazione dei sindacati (Österreichischer Gewerkschaftsbund), la camera di commercio (Wirtschaftskammer) e la camera del’agricoltura (Landwirtschaftskammer). I primi due sono in rappresentanza dei lavoratori, e fin dal 1945 guidati da frazioni legate al partito socialdemocratico (SPÖ), mentre le altre rappresentano le istanze dei datori di lavoro e sono da sempre guidate da rappresentanti vicini al partito popolare (ÖVP), di centro destra.

Il lavoro di questi gruppi, insieme a quello del governo, ha portato sicuramente a grandi vantaggi all’Austria: la creazione di contratti collettivi per ogni categoria di lavoratori, l’evitare come già detto i conflitti sociali e gli scioperi, e in generale hanno permesso una continua crescita economica fin dal dopo guerra.

Ma questo sistema ha anche grandi limiti: come già detto è assolutamente informale e non regolato da alcuna legge, mancando quindi di trasparenza e di legittimità nelle sue decisioni, che più di una volta sono state legate alle frazioni politiche di appartenenza che ai veri e propri interessi di chi si rappresenta. Inoltre ha potuto funzionare perché anche la politica austriaca è stata dominata per lungo tempo dagli stessi due grandi partiti di centro, sovrapponendo quindi in molti casi le decisioni prese con la politica del governo, ma quindi escludendo altri attori politici e sociali.

Lo sciopero di oggi, come anche l’inasprirsi dei conflitti sociali stanno mostrando i limiti di questo modello. Sebbene la Sozialpartnerschaft venga ancora vista dalla maggior parte della popolazione come uno strumento positivo, la polarizzazione della società e della politica ne stanno mettendo a dura prova l’efficacia e potrebbe aprirsi anche nella “felix Austria” una nuova stagione di conflitti sociali.

Lavoro Lascia un commento

Offerta di lavoro presso l’Ambasciata d’Italia a Vienna

L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha pubblicato un bando per l’assunzione di 1 impiegato/a a contratto da adibire ai servizi di assistente amministrativo nel settore consolare, con contratto a tempo determinato della durata di 6 mesi.

I requisiti principali per partecipare alla selezione sono:

  • aver compiuto il 18° anno di età.
  • essere in possesso di un diploma d’istruzione secondaria di primo grado o equivalente (“scuola media”).
  • avere una ottima conoscenza di italiano e tedesco
  • buona conoscenza degli strumenti informatici e dei programmi base (word/excel)

Le domande di ammissione devono essere presentate entro il 4 dicembre 2022.

Maggiori informazioni si trovano sul sito web ufficiale e nel bando di concorso.

Tradizioni 7 commenti

La festa di San Martino: tradizioni e ricette tipiche austriache

L’11 Novembre in tutta l’Austria si celebra la festa di San Martino – una tradizione dell’Europa centrale in cui viene ricordato il Santo, vescovo di Tours. La festa è caratterizzata in particolare dall’usanza di una cena a base di oca ma anche da molte altre tradizioni per adulti e bambini come la processione e le canzoni di San Martino.

La leggenda di San Martino

Le origini della festa di San Martino si perdono nella leggenda: secondo la tradizione infatti, Martino era riluttante a diventare vescovo, motivo per cui si nascose in una stalla piena di oche; il rumore fatto da queste rivelò però il suo nascondiglio alla gente che lo stava cercando.

In realtà sembra che la tradizione risalga all’epoca feudale quando i contadini nel giorno di San Martino avevano l’obbligo di consegnare un’imposta, che in molte regioni era costituito proprio da un’oca. Col passare dei secoli anche se questo obbligo decadde, rimase l’usanza di festeggiare la giornata di San Martino con una festa a base di oca.

Ricette a base di Oca di San Martino (Martingansl)

L’oca è un piatto prelibato – e spesso anche costoso – che ha bisogno di tempi di cottura molto lunghi, ma che se preparato bene vi darà sicuramente molte soddisfazioni.

Se comprate un’oca – ma anche se andate a mangiarla in un ristorante – vi consiglio di chiedere o controllare che siano allevate in libertà, purtroppo ci sono molti allevamenti intensivi che sono delle vere e proprie torture per gli animali. Pagherete forse qualche euro in più, ma avrete una qualità e un prodotto migliore.

Se volete cucinare , ecco alcune idee per cucinare l’oca di San Martino:

La processione di San Martino (Sankt-Martins-Umzug)

Per la festa di San Martino i bambini degli asili e delle scuole elementari in Austria costruiscono delle lanterne con cui vanno poi in processione, ricordando la fiaccolata in barca che accompagnò il corpo del santo a Tours. La fiaccolata è accompagnata da un uomo vestito come un soldato romano seduto su un cavallo bianco per rappresentare la figura di San Martino. Durante la processione i bambini cantano le tradizionali canzoni dedicate al Santo e alle lanterne.

La benedizione del vino di San Martino (Martinsegen/Martiniloiben)

In Austria – e in particolare in Burgenland – la giornata di San Martino è anche legata alla fine del periodo dello Sturm. L’11 Novembre i viticoltori fanno visita alle varie cantine per controllare la fermentazione del vino nuovo (Heurigen) e giudicarne tipo e qualità. Se il vino è maturo, viene benedetto dal parroco e inizia una grande festa per celebrare la buona annata.

Conoscete altre tradizioni legate alla festa di san Martino?