Come ogni anno, da metà novembre Vienna entra nel pieno dell’atmosfera natalizia con l’apertura dei mercatini di Natale.
Le piazze e i quartieri si riempiono di casette di legno che offrono prodotti artigianali, tradizioni gastronomiche, idee regalo e molto altro, ricreando le tradizioni di un tempo. La nascita dei mercatini di Natale viene infatti fatta risalire al periodo del 1300 circa, quando l’acquisto di beni, oggetti e prodotti vari avveniva esclusivamente durante le Fiere, di cui quella dell’Avvento era sicuramente la più importante.
Dal 1975 il più importante si tiene presso la piazza del Municipio, dove più di 3 milioni di persone (di cui più di 500.000 dall’estero) visitano le 140 casette tra punsch e prodotti artigianali. Per gli amanti del genere da non perdere è l’inaugurazione sabato 19 novembre alle 17:30 , con l’illuminazione dell’enorme albero di Natale alla presenza del sindaco Michael Ludwig. Da qualche anno è presente anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio, dove divertirsi prima e dopo la vista alle casette di Natale, scivolando tra gli alberi e le installazioni luminose.
La maggior parte dei mercatini di Natale rimarranno aperti fino al 26 dicembre, con eccezione di quelli di Schönbrunn e del Prater (sotto la Ruota) che continueranno fino a inizio gennaio 2023. Il mio consiglio per i tanti visitatori è di non soffermarsi solamente ai mercatini più famosi ma andare alla scoperta di quelli più nascosti ma non meno suggestivi, come presso il Campus o al Belvedere.
Ecco quindi la lista di tutti i mercatini di Natale di Vienna con indirizzo, date e orari di apertura:
Mercatino del Municipio (Rathausplatz ,1010)
Dal 19.11 al 26.12.2022
Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 21:30
24 – 26.12 dalle 10:00 alle 18:30
www.christkindlmarkt.at
Mercatino di Santo Stefano (Stephansplatz, 1010)
Dal 11.11 al 26.12.2022
Tutti i giorni dalle 11:00 alle 21:00
24.12 dalle 11:00 alle 16:00, 25 e 26.12 dalle 11:00 alle 19:00
www.weihnachtsdorf.at
Mercatino della Ruota Panoramica -Prater (Riesenradplatz, 1020)
Dal 19.11.23 al 8.1.2023
Lunedì – Venerdì dalle 12:00 alle 22:00
Sabato, Domenica e festivi dalle 11:00 alle 22:00
24.12 dalle 10:00 alle 17:00, 31.12. dalle 12:00 alle 2:00
www.wintermarkt.at
Mercatino del Castello di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn, 1130)
Dal 19.11.2022 al 04.01.2023
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 21:00
24.12 dalle 10:00 alle 16:00, 25 e 26.12 dalle 10:00 alle 18:00
27.12.2022 – 4.1.2023 dalle 10:00 alle 18:00
www.weihnachtsmarkt.co.at
Mercatino Maria-Theresien-Platz (Maria-Theresien-Platz, 1010)
Dal 16.11 al 26.12.2022
Domenica – Giovedì dalle 11:00 alle 21:00
Venerdì e Sabato dalle 11:00 alle 22:00
24.12 dalle 11:00 alle 16:00, 25 e 26.12 dalle 11:00 alle 19:00
www.weihnachtsdorf.at
Mercatino al Castello del Belvedere (Prinz-Eugen-Straße 27, 1030)
Dal 18.11 al 26.12.2022
Lunedì – Venerdì dalle 11:00 alle 21:00
Sabato, Domenica e Festivi dalle 10:00 alle 21:00
24.12 dalle 11:00 alle 16:00, 25 e 26.12 dalle 11:00 alle 19:00
www.weihnachtsdorf.at
Mercatino di Spittelberg (Spittelberggasse, 1070)
Dal 11.11 al 23.12.2022
Lunedì – Giovedì dalle 14:00 alle 21:00, Venerdì dalle 14:00 alle 21:30
Sabato dalle 10:00 alle 21:30, Domenica e festivi dalle 10:00 alle 21:00
www.spittelberg.at
Mercatino al Campus dell’Università (Alserstraße/Spitalgasse, Hof 1, 1090)
Dall’11.11 al 23.12.2022
Lunedì – Mercoledì dalle 14:00 alle 22:00
Giovedì – Venerdì dalle 14:00 alle 23:00
Sabato dalle 11:00 alle 23:00, Domenica dalle 11:00 alle 20:00
www.weihnachtsdorf.at
Mercatino al Palazzo Liechtenstein (Fürstengasse 1, 1090)
Dal 18.11 al 23.12.2022
Lunedì – Giovedì dalle 13:00 alle 21:00
Venerdì e Domenica dalle 10:00 alle 21:00
www.adventimgartenpalais.at
Mercatino al Freyung (Freyung, 1010)
Dal 18.11 al 23.12.2022
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 21:00
www.altwiener-markt.at
Mercatino Am Hof (Am Hof, 1010)
Dal 11.11 al 23.12.2022
Lunedì – Giovedì dalle 11:00 alle 21:00
Venerdì, Domenica e festivi dalle 10:00 alle 21:00
www.weihnachtsmarkt-hof.at
Mercatino di Karlsplatz (Karlplatz, 1040)
Dal 18.11 al 23.12.2022
Tutti i giorni dalle 12:00 alle 20:00
www.artadvent.at
Mercatino dell’Opera (Mahlerstraße 6, 1010)
Dall’11.11 al 31.12.2022
Tutti i giorni dalle 11:00 alle 21:00
Chiuso il 24.12, il 31.12 dalle 11:00 alle 2:00
www.adventgenussmarkt.at
Un viaggio a colori nella Vienna del 1906 (che poi non è tanto diversa da quella di oggi, a parte le macchine…).
Oggi è il secondo anniversario dell’attacco terroristico a Vienna. Quattro persone hanno perso la vita in quell’occasione. Gudrun. Nedjip. Qiang. Vanessa. Oggi pensiamo a loro. Come comunità unita nella libertà, nella democrazia, nella tolleranza e nell’amore (Alexander Van der Bellen, Presidente della Repubblica)
Una delle tradizioni austriache di Ognissanti (Allerheiligen) e del Giorno dei Morti (Allerseelen) è lo Striezel, un treccia dolce che viene servita solitamente quando la famiglia si ritrova dopo aver visitato le tombe dei defunti.
Si tratta di un pan brioche intrecciato in maniera particolare, e la difficoltà maggiore più che nell’impasto sta proprio nella sua composizione prima d’infornarlo.
Naturalmente lo si può comprare già pronto nei panifici o nei supermercati, ma con un po’ di tempo e di buona volontà ci si può anche cimentare in una preparazione casalinga.
Se volete provare vi riporto qui una ricetta tradizionale (con queste dosi avrete impasto per 2 Striezel):
Preparare l’impasto unendo il latte con l’uovo. Aggiungere poi la farina e il cubetto di lievito sbriciolato. Infine inserire il sale, lo zucchero, il burro ed eventualmente l’uvetta e amalgamare il tutto fino ad avere un impasto omogeneo. Lasciarlo riposare coperto per circa 30 minuti.
Bisogna poi ottenere 12 porzioni di peso uguale e lavorarle ricavando da ognuna un salsicciotto abbastanza lungo, che dovranno essere uniti per ricavarne una treccia.
Essendo questa la parte più difficile vi lascio qui un video illustrativo del processo:
Quando completata lasciare riposare ancora 10 minuti la treccia e spennellare la superficie con uovo o latte, poi cuocere a 180 °C in forno statico per circa 30 minuti.
Lo Striezel viene servito ricoperto di zucchero a granelli e tagliato a fette e si può gustare da solo o accompagnato da burro e marmellata.
Quali altre tradizioni austriache di Ognissanti conoscete? Scrivetele nei commenti!
Come ogni anno il 26 ottobre in Austria è festa nazionale, e sebbene ogni austriaco conosca questa data a memoria, non sono molti quelli che sanno esattamente per quale motivo sia stato scelto questo giorno (provate a chiedere ai vostri amici e conoscenti!).
In effetti la storia riguardo alla scelta del 26 ottobre è abbastanza “complicata” e interessante, e merita di essere raccontata.
La prima volta che venne festeggiata una festa nazionale in Austria fu il 12 novembre 1919, data della proclamazione della Repubblica austriaca l’anno precedente. Questo venne mantenuto fino al 1934, quando sotto l’austro fascismo venne invece spostato al 1 maggio (simbolo anche della fine della prima repubblica austriaca), e così rimase anche durante il periodo nazionalsocialista.
Dopo la fine della guerra e fino al 1955, durante il periodo di occupazione delle truppe alleate – non venne festeggiato alcun giorno di festa nazionale. In quell’anno ci fu però un importante cambiamento in Austria: il 15 maggio venne infatti presentato lo “Staatsvertrag”, con il quale l’Austria otteneva nuovamente la sovranità nazionale. Il documento per essere valido dovette prima venire approvato da tutti gli stati occupanti (Francia, Gran Bretagna, Unione Sovietica e Stati Uniti), cosa che avvenne il 27. giugno 1955.
In base agli accordi da quel giorno tutte le truppe straniere avrebbero dovuto uscire dal Paese entro 90 giorni. L’ultimo soldato straniero lasciò quindi l’Austria il 25 ottobre 1955 e il giorno seguente venne dichiarata la “neutralità” austriaca e inserita nella Costituzione. Nel 1956 il presidente del consiglio del tempo Heinrich Drimmel decise d’indire un giorno di festa per ricordare questo giorno, chiamandolo “Tag der Fahne” (giorno delle bandiere).
Solamente nel 1965 il governo austriaco e il parlamento iniziarono infine una discussione su quale giorno dovesse venire dichiarato “festa nazionale”. Le date che vennero prese in considerazione furono le seguenti:
A grande maggioranza venne scelto infine il 26 ottobre, che quindi da 53 anni viene festeggiato come giorno di festa nazionale austriaca.
Dopo due anni in cui i festeggiamenti si sono svolti in modalità ridotta a causa della pandemia, quest’anno i festeggiamenti saranno nuovamente aperti a tutti.
Presso la Heldenplatz si svolgerà la tradizionale presentazione dell’esercito con la cerimonia di giuramento delle reclute (dalle 10:00). Nella piazza sarà inoltre come sempre possibile vedere e “toccare” da vicino carri armati, elicotteri e molto altro.
Molti centri della politica apriranno le loro porte a tutta la popolazione, come il Parlamento, la Presidenza del Consiglio e il Ministero degli Esteri.
Vari sono inoltre i musei che in questo giorno permettono l’ingresso gratuito, tra cui il Museo di Storia militare (Heeresgeschichtliches Museum), la Casa della Storia (Haus der Geschichte) e presso la Biblioteca Nazionale (Österreichische Nationalbibliothek), e molti altri a costo ridotto.
Foto (c) shutterstock / RossHelen
L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha pubblicato un bando per l’assunzione di un impiegato/a a contratto da adibire ai servizi di assistente amministrativo.
I requisiti principali per partecipare alla selezione sono:
E’ inoltre necessaria un’ottima conoscenza dell’italiano e del tedesco, poiché tra le prove d’esame è prevista una traduzione scritta e un colloquio in entrambe le lingue, senza l’uso del dizionario.
Le domande di ammissione alle prove devono essere presentate entro mercoledì 23 novembre 2022, utilizzando il modulo presente su questa pagina allegando curriculum vitae e copia di un documento d’identità.
Maggiori informazioni si trovano sul sito web ufficiale e nel bando di concorso.
Dopo due inverni senza ondate influenzali – insomma le mascherine servono a qualcosa! – il ministero della salute austriaca prevede per quest’anno un grande ritorno dell’influenza, e anche prima del solito.
Le statistiche mostrano infatti che già in queste prime settimane sono stati registrati oltre 10.000 casi, mentre negli anni passati l’ondata arrivava tra fine dicembre e gennaio.
A Vienna sarà quindi possibile già dal 2 novembre effettuare il vaccino antinfluenzale, naturalmente gratis.
La vaccinazione è aperta a chiunque si trovi a Vienna, non è necessario avere E-card o Meldezettel e può essere fatta presso i centri vaccinali o i medici di base.
Per i centri vaccinali è possibile prenotare un appuntamento già da oggi tramite il portale impfservice.wien oppure chiamando il numero 1450.
Naturalmente è anche sempre possibile per tutti vaccinarsi contro il coronavirus. Anche qui la prenotazione può essere effettuata facilmente tramite il portale impfservice.wien , chiamando il 1450 o recandosi dal proprio medico di base.
Se non siete sicuri che sia già il momento giusto per il richiamo potete utilizzare la seguente pagina per calcolarlo: https://impfservice.wien/corona/impfterminrechner/.
Il Sünnhof – soprannominato “vicolo degli ombrelli” – è uno dei luoghi più fotografati di Vienna. Lungo 160 metri e largo 5, si trova nel 3° distretto, al centro di un complesso di case in stile Biedermeier.
Venne costruito nel 1837 su iniziativa di Carl Sünn, proprietario di una delle case, ampliando il cortile interno e collegando i due ingressi tra la Landstraßer Hauptstraße e la Ungargasse.Nacque così un nuovo vicolo, dove fin dall’inizio trovarono spazio artigiani e piccoli commercianti, spesso abitanti dei piani superiori degli stessi palazzi.
Ancora oggi nel Sünnhof si trovano boutique, piccoli negozi, un bar e un ristorante, anche se sono le decorazioni quello che lo rendono maggiormente famoso. Non ci sono infatti sempre gli ombrelli, ma vengono appesi nuovi addobbi a in base alle stagioni e a eventi annuali.
Non molti sanno che a pochi passi dal Prater, dietro questa grata in un edifico abbastanza anonimo, si trova un reattore nucleare.
L’Atominstitut – letteralmente “istituto atomico” – del Politecnico di Vienna ospita infatti qui fin dal 1962 il TRIGA Mark II, un “reattore in miniatura” usato per scopi di ricerca e l’unico in funzione in Austria.
Non c’è da preoccuparsi: rispetto alle centrali di cui si sente spesso parlare le dimensioni sono infatti microscopiche.
Il reattore può essere acceso e spento a comando, cosa che accade alla fine di ogni giornata di ricerca e quando attivo l’acqua si riscalda a un massimo di 35 gradi centigradi, producendo una energia di 250 kW (un reattore normale ha una potenza almeno 10.000 volte superiore).
Oltre che da molti ricercatori da tutta Europa, l’Atominstitut ogni anno viene visitato da più di 5.000 di studenti austriaci delle scuole superiori e dell’università.
La (ri)elezione del presidente della Repubblica è stata alla fine meno spettacolare di quanto ci si aspettava, e Alexander Van der Bellen ha ottenuto una vittoria netta con oltre il 50% dei voti al primo turno.
Invece di perdermi in analisi post-elettorali, ho pensato quindi di tornare a scrivere questa settimana un aggiornamento sulla situazione coronavirus in Austria.
Anche qui la “variante Omicron” è rimasta dominante per tutta l’estate, e il numero di nuovi casi non è mai sceso come negli anni precedenti durante la stagione calda, ma si è assestato su una media di circa 5.000 nuovi contagi al giorno.
Numeri già altissimi se si pensa al passato, ma la situazione potrebbe peggiorare velocemente visto che nelle ultime settimane, come un po’ ovunque in Europa, si è registrato un veloce aumento dei contagi e al momento risultano oltre 140.000 casi attivi in tutto il Paese (senza considerare quelli non tracciati, visto che vengono fatti molto meno test rispetto al passato).
Le cause sono purtroppo sempre le stesse: l’arrivo della stagione fredda e quindi l’aumento degli incontri al chiuso, ma anche l’allentamento delle misure in vigore.
Solo a Vienna rimane infatti l’obbligo di usare una mascherina FFP2 sui mezzi pubblici mentre in tutte le altre regioni è richiesta solo per accedere a ospedali, studi medici e case di cura. Inoltre da agosto è stata abolita la quarantena, quindi anche chi è positivo non è più costretto all’isolamento, ma può uscire di casa a patto che sia privo di sintomi e indossi una mascherina FFP2.
Un punto dolente rimane inoltre la campagna vaccinale, che in Austria continua a essere molto lacunosa. Solo il 57,3% della popolazione risulta avere una protezione vaccinale attiva mentre la quarta dose è stata somministrata solamente al 9,2% delle persone.
Vista da qui la sensazione è che molte persone ormai vogliano lasciarsi la pandemia alle spalle. Chi ha fatto il vaccino si sente sicuro che anche un contagio avrebbe (nella maggior parte dei casi) un decorso favorevole, e il resto della popolazione sembra molto difficile da raggiungere o convincere. Il problema però rimane sempre lo stesso: un aumento esponenziale dei casi porta in ogni caso a una parte di ricoveri ospedalieri, che sommati possono avere conseguenze catastrofiche su tutto il sistema sanitario.
Al momento comunque non è ancora chiaro se il governo riattiverà nuove misure, anche se dai retroscena sembra che una reintroduzione dell’uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi chiusi in tutto il Paese possa avvenire molto presto se i contagi non diminuiranno.
Come ormai abbiamo imparato l’andamento della diffusione del coronavirus è sempre difficile da prevedere. Chi se lo fosse già dimenticato, anche l’anno scorso si era in una situazione simile e il 22 novembre 2021 fu necessario un quarto lockdown per tutto il Paese.
Per rimanere aggiornati sulla situazione in Austria consiglio come sempre la pagina Focus Coronavirus dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.