Tra il 6 e il 9 giugno 2024 si terranno in tutti i 27 Stati dell’Unione Europea le elezioni per eleggere il nuovo Parlamento europeo. Saranno le decime elezioni dal 1979, a cui più di 400 milioni di persone hanno diritto di voto.
Anche noi italiani residenti in Austria saremo naturalmente chiamati alle urne. Poiché le modalità di voto differiscono in parte da quelle delle elezioni politiche nazionali, ho raccolto in questo articolo le tre modalità – in base alla vostra situazione – per partecipare, vediamole con ordine.
Nota: alcune informazioni non sono ancora state rese pubbliche, l’articolo verrà aggiornato non appena queste saranno disponibili.
I cittadini italiani iscritti all’AIRE potranno votare di persona presso i seggi istituti in Austria dalla Cancelleria Consolare. Per le elezioni europee non è infatti previsto il voto per corrispondenza.
Gli elettori riceveranno alcune settimane prima del voto all’indirizzo di residenza il certificato elettorale con l’indicazione del seggio, della data e dell’orario a cui recarsi alle urne.
Chi non ricevesse il certificato elettorale entro il 5° giorno antecedente precedente la data delle votazioni, potrà contattare la Cancelleria Consolare per verificare la propria posizione ed eventualmente richiedere un certificato sostitutivo.
Se non si è iscritti all’AIRE e si vuole partecipare al voto è consigliato farlo al più presto. In base alla mia esperienza meglio farlo in ogni caso entro il 21 marzo 2024, data in cui anche gli italiani temporaneamente all’estero dovranno comunicare la loro scelta sul luogo di voto.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web dell’Ambasciata.
I cittadini italiani che si trovano temporaneamente all’estero per motivi di lavoro o studio, nonché i familiari conviventi, hanno la possibilità di votare per i candidati italiani presso i seggi elettorali istituiti in Austria.
Per usufruire di questo diritto, è necessario presentare alla Cancelleria Consolare di Vienna entro il 21 marzo 2024 una apposita richiesta utilizzando questo modulo, corredata dall’indicazione specifica dei motivi per i quali ci si trova all’estero. La documentazione potrà essere presentata per posta elettronica, cartacea o personalmente.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web dell’Ambasciata.
Per le elezioni europee esiste anche la possibilità di esprimere il proprio voto per i candidati del Paese in cui si risiede, nel nostro caso quindi l’Austria. Naturalmente se si sceglie questa opzione non si potrà votare anche per i candidati italiani.
Per fare ciò è necessario avere la residenza principale in Austria (Hauptwohnsitz), il domicilio (Nebenwohnsitz) non è sufficiente, avere più di 14 anni e iscriversi al cosiddetto albo degli elettori (Europa-Wählerevidenz) austriaco.
La richiesta deve essere fatta presso il proprio comune di residenza (qui i moduli per Vienna), entro il 26 marzo 2024. Se ci si è già iscritti in passato non è necessario rinnovare la richiesta.
Fatto questo alcune settimane prima della data del voto si riceverà il certificato elettorale con l’indicazione della data, dell’orario e del seggio presso il quale votare.
Maggiori informazioni sulle modalità di voto in Austria sono disponibili sul sito web della Cancelleria federale.
In questi giorni avete forse notato per le vie di Vienna gruppi di bambini vestiti da Re Magi: sono i “cantori della stella” (o in tedesco “Sternsinger“) che vanno di casa in casa per chiedere un’offerta.
Questa tradizione ha origini molto antiche, si dice addirittura nel 16. secolo, ed è diffusa in tutto il Centro e Nord-Europa, in Italia viene seguita in Alto Adige. Dagli anni ’50 in Austria viene coordinata dalle associazioni cattoliche su tutto il territorio nazionale tramite il progetto Dreikönigsaktion. Ogni anno viene selezionato un progetto, quasi sempre legato all’aiuto dei bambini in una nazione povera, a cui vengono dati i fondi raccolti.
Il “viaggio” dei cantori inizia come da tradizione il 27 dicembre e si conclude il giorno dell’Epifania (6 gennaio). I gruppi sono formati da tre bambini travestiti da Re Magi più uno vestito da portatore della stella (e quasi sempre accompagnati da almeno un adulto). Questi passano di casa in casa (o appartamento in città) cantando melodie natalizie o recitando poesie e chiedendo in cambio dolcetti e un’offerta.
Alla fine della piccola cerimonia viene inoltre benedetta la casa e sullo stipite della porta di ingresso viene scritta con un gessetto la sigla “20+C+M+B+24”, dove 20 e 24 rappresentano l’anno in corso. Le lettere “CMB” vengono da alcuni ritenute le iniziali dei Re Magi (in tedesco Caspar, Melchior, Balthasar) ma sono in realtà l’acronimo della frase latina “Christus mansionem benedicat“, ovvero “Cristo benedica questa casa”.
In tutta l’Austria sono oltre 85.000 i bambini che prendono parte ogni anno a questa tradizione. L’anno scorso vennero raccolti grazie a questa iniziativa oltre 17 milioni di Euro, chissà se quest’anno si riuscirà a superare questa incredibile cifra!
E da voi sono già arrivati i cantori della stella?
Foto © Heiling / Katholische Jungschar Österreichs
Il Concerto di Capodanno (Neujahrskonzert) della Wiener Philarmoniker è lo spettacolo di musica classica più importante dell’anno a Vienna. Seguito in tutto il mondo, è un evento imperdibile per tutti gli amanti della musica classica.
Sono moltissimi quelli che lo vorrebbero vedere dal vivo presso la sala dorata del Musikverein, ma purtroppo i posti sono ovviamente limitati. Per offrire agli amanti della musica di tutto il mondo la possibilità partecipare al concerto, i biglietti vengono estratti a sorte all’inizio di ogni anno per il concerto dell’anno successivo.
Le iscrizioni sono aperte ogni anno dall’1 al 28 febbraio. È possibile partecipare all’estrazione dei biglietti per l’anteprima (30 dicembre, ore 11.00), per il concerto di San Silvestro (31 dicembre, ore 19.30) e per il concerto di Capodanno (1 gennaio, ore 11.15).
Ci si può iscrivere per tutti e tre i concerti, ma sempre una sola volta. Trascorso il termine di tre settimane, si procederà al sorteggio dei biglietti. Tutti i partecipanti saranno poi informati dell’esito dell’estrazione al più tardi entro la fine del mese di marzo.
Al momento dell’iscrizione al sorteggio troverete una mappa dei posti e delle relative categorie di prezzo. A questo punto potrete selezionare la categoria prescelta nonché il numero di biglietti che desiderate acquistare. Per il concerto di Capodanno il numero di biglietti è limitato a due, mentre per gli altri due concerti è possibile acquistarne un numero maggiore.
Il prezzo dei biglietti attualmente è compreso tra €35 e €1090 per il concerto di Capodanno, tra €25 e €800 per il concerto di San Silvestro, e tra €20 e €495 per l’anteprima. Il programma e il direttore sono gli stessi per tutti e tre i concerti.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale della Wiener Philarmoniker.
In ogni parte del mondo si trovano tradizioni particolari per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. In Italia ci si veste di rosso, si mangiano lenticchie e cotechino (o zampone) e non possono mancare i fuochi d’artificio a mezzanotte.
E in Austria invece? Anche qui le usanze non mancano, tra predizioni del futuro, maialini portafortuna e valzer. Andiamo a scoprire le tradizioni di capodanno dell’Austria.
Letteralmente “colata di piombo”, il Bleigießen è una usanza di Capodanno grazie alla quale si dice che si possa prevedere il proprio futuro nell’anno che sta per incominciare. Si usano dei piccoli pezzi di piombo che vengono messi su un cucchiaino, sciolti sopra una candela accesa e infine versarti velocemente in una ciotola di acqua fredda. In base alla forma che il piombo assumerà si potrà “interpretare” cosa vi riserva il futuro.
Piccole statuette a forma di maialino, quadrifoglio, cocccinella o spazzacamino vengono regala durante la notte di Capodanno. Le figure che rappresentano, come il maiale simbolo di forza e prosperità o il quadrifoglio simbolo di fortuna, sono considerati un buon auspicio per il nuovo anno. Le statuette possono essere sia di legno ma anche di cioccolato o marzapane, per mangiarle in compagnia aspettando la mezzanotte!
Allo scoccare della mezzanotte in tutte le piazze dell’Austria (ma anche in radio e televisione) viene intonato ogni anno “An der schönen blauen Donau” (Sul bel Danubio blu) di Johann Strauss. Tutta l’Austria festeggia così con un giro di valzer collettivo l’arrivo del nuovo anno.
Sia a Vienna che in quasi tutte le altre città dell’Austria il 31 dicembre si organizzano varie corse di San Silvestro (“Silvesterlauf“), quasi tutte per beneficienza, per salutare l’anno appena trascorso.
Il primo dell’anno non può mancare l’immancabile Neujahrskonzert, il concerto di Capodanno più famoso del mondo con la Filarmonica di Vienna presso la sala dorata del Musikverein. Trasmesso in più di 90 Paesi in tutto il mondo e con più di 50 milioni di spettatori, è un avvenimento imperdibile per tutti gli amanti della musica.
Questa è la classica frase di auguri che si dice a Capodanno in Austria. La prima parte si può tradurre letteralmente come “buona scivolata“, ma ovviamente non si intende sul ghiaccio. Infatti il termine proviene dalla parola della lingua yiddish “rosch” o da quella ebraica “rosch” che significa “inizio”. Il termine “Prosit” proviene invece dal latino e significa “sia utile, faccia bene, giovi”, o anche “sia a favore”, ma è entrato nella tradizione per fare un brindisi.
Ed è quindi con questo saluto che anche io auguro un buon capodanno a tutti!
Immagine (c) shutterstock / melis
L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha pubblicato un bando per l’assunzione di 1 impiegato/a a contratto da adibire ai servizi di assistente amministrativo, con contratto a tempo determinato della durata di 6 mesi.
I requisiti principali per partecipare alla selezione sono:
Le domande di ammissione devono essere presentate entro il 3 gennaio 2024.
Maggiori informazioni si trovano sul sito web ufficiale e nel bando di concorso.
La Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna ha pubblicato un avviso per annunciare la selezione per l’assunzione di un impiegato/a da adibire ai servizi di assistente amministrativo, con contratto a tempo determinato della durata di 6 mesi.
I requisiti generali per candidarsi sono l’aver compiuto il 18° anno di età ed essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria di primo grado o equivalente.
Le prove di selezione prevedono un colloquio in lingua italiana, come anche una conversazione in inglese e tedesco, allo scopo di valutare la conoscenze di queste lingue.
Le candidature dovranno essere presentate entro domenica 7 gennaio 2024, inviandole all’indirizzo archivioonu.vienna@esteri.it
Maggiori informazioni sono disponibili sul bando di concorso.
Anche in Austria è presente un sistema simile allo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) italiano, il metodo di riconoscimento con il quale si può accedere a una serie di servizi online della pubblica amministrazione.
Molti di voi forse già usano la Handy Signatur, un sistema introdotto già nel 2009 che permette di identificarsi e quindi accedere tramite il proprio numero di telefono e una password a molti servizi online, per esempio:
Da dicembre di quest’anno la Handy Signatur verrà però sostituita ufficialmente con il nuovo ID Austria, un metodo che offre maggiore sicurezza e permetterà in futuro di utilizzare anche nuove funzioni (come per esempio la firma di documenti ufficiali o il salvataggio elettronico di un documento di identità).
In ogni caso la Handy Signatur rimarrà valida fino alla sua scadenza – che potete controllare qui – ma è consigliato comunque passare appena possibile al nuovo sistema ID Austria.
Come ottenere ID Austria (a Vienna)
Per utilizzare il nuovo sistema ID Austria è necessario innanzitutto possedere uno smartphone che abbia la funzione di Touch ID (riconoscimento di impronte digitali) o Face ID (riconoscimento facciale).
Si deve poi installare la app Digitales Amt (disponibile per IOS e Android), che verrà utilizzata per identificarsi e accedere ai servizi online.
Mentre per i cittadini austriaci basta seguire e istruzioni e inserire il proprio numero di passaporto, per gli stranieri – quindi anche noi italiani – è invece necessaria una registrazione “di persona” presso uno degli uffici di polizia predisposti.
Bisogna dunque armarsi di un po’ di pazienza e prendere un appuntamento utilizzando il seguente portale: https://citizen.bmi.gv.at/at.gv.bmi.fnsetvweb-p/etv/public/sva/Terminvereinbarung?locale=de
Sulla pagina dovrete selezionare la regione (Vienna) e a seguire “ID Austria – Registrierung”. Dalla lista si può quindi scegliere la stazione di polizia più comoda, inserire i propri dati personali e selezionare la data e ora dell’appuntamento.
All’appuntamento è necessario presentarsi con:
Presso l’ufficio verrà effettuato un semplice controllo della documentazione, il tutto non dura non più di 15 minuti. Alla fine si riceveranno delle credenziali e le istruzioni con cui poter completare l’attivazione di ID Austria tramite il proprio computer e smartphone.
A questo punto sarà quindi possibile utilizzare tutte le funzioni di ID Austria.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito web https://www.oesterreich.gv.at/id-austria.html
Anche in Austria durante l’estate tutto rallenta, ma chi segue la politica non si può perdere come ogni anno i Sommergespräche (letteralmente “colloqui estivi”).
Si tratta di interviste di circa un ora organizzate dall’emittente pubblica ORF con i principali esponenti dei partiti presenti in Parlamento, un format che trovo molto interessante essendo un colloquio a due (con un giornalista) e che grazie alla lunghezza permettono di approfondire molti temi e conoscere meglio le posizioni di ogni partito, senza la fretta che di solito si vede nei telegiornali.
Quest’anno si svolgono all’interno del Parlamento appena riaperto dopo il restauro, altro motivo per vederli casomai non ci siete ancora stati, sono condotte dalla giornalista Susanne Schnabl e vengono trasmesse una volta la settimana sulla televisione pubblica ORF (o visibile in streaming).
Al momento sono già state trasmesse quelle con Beate Meinl-Reisinger (NEOS), Werner Kogler (Die Grünen) e Herbert Kickl (FPÖ) – questa in particolare ve la consiglio. Lunedì prossimo è in programma quello con Andreas Babler (SPÖ) e infine con il cancelliere Karl Nehammer (ÖVP).
Quelle già svolte sono disponibili per alcune settimane sul portale TvThek.
Il coinvolgimento dell’Austria durante il nazionalsocialismo è un tema che all’estero è ancora poco conosciuto.
Per lungo tempo dopo la guerra è stato infatti coltivato il mito della “prima vittima”, mentre in realtà gran parte del popolo austriaco accolse l’annessione e le ideologie della Germania con entusiasmo, e molti furono coloro che fecero carriera all’interno del regime.
Solo a partire dagli anni ’80 si è lentamente presa consapevolezza e sono state ammesse le proprie colpe nelle attività criminali del nazionalsocialismo.
Il documentario “Nazis, made in Austria” della regista Barbara Necek, realizzato nel 2022, fa un ottimo lavoro di sintesi, descrivendo le cause, gli avvenimenti e i personaggi di spicco che hanno coinvolto il paese nell’ideologia nazionalsocialista.
Ve ne consiglio dunque la visione, è disponibile direttamente qui sotto (in tedesco), oppure a questo link in francese con sottotitoli in italiano.
Mi è piaciuto molto l’articolo di Viola Stefanello pubblicato da Il Post sull’edilizia popolare viennese.
Il diritto alla casa è sicuramente uno degli aspetti su cui la guida socialdemocratica da oltre 100 anni ha messo un proprio “marchio di fabbrica”. Una tradizione sociale che permette affitti agevolati per più della metà degli abitanti, tramite l’edilizia sociale (Gemeindebau), le cooperative (Genossenschaft) ma anche grazie a sovvenzioni per chi ha un reddito basso.
Anche qui purtroppo le cose stanno però cambiando (in peggio) e l’aumento del costo degli affitti e delle case in vendita sta diventando un problema per molti. Trovo l’articolo comunque in generale equilibrato e approfondito al punto giusto, cosa che non spesso accade quando si parla di Vienna nelle testate italiane, quindi ve lo consiglio.
Un piccolo estratto, il resto lo trovate su Il Post:
Da qualche anno Vienna è considerata la città più vivibile del mondo, ed è anche una di quelle che crescono più velocemente in Europa. Efficiente, pulita e molto comoda per raggiungere il resto del continente, la capitale austriaca è però un luogo così attraente anche perché finora è riuscita a evitare la crisi abitativa che ha reso le altre grandi città dell’Europa occidentale spesso inaccessibili per chi non è ricco.
Nel 2021, i viennesi che vivevano in alloggi privati hanno speso in media il 26 per cento del proprio reddito (al netto delle imposte) per pagare affitto e costi energetici. Quelli che vivevano in case pubbliche o sovvenzionate ancora meno, il 22 per cento. Secondo il Sole 24 Ore, invece, a Milano l’affitto rappresenta in media il 51,6 per cento dello stipendio medio.
Il sistema che rende possibili affitti così abbordabili si basa su una fitta serie di politiche locali e nazionali che si sono stratificate nel corso di decenni, dovute anche al fatto che il governo locale, controllato quasi ininterrottamente dal partito socialdemocratico da un secolo, da sempre mette il diritto alla casa al centro delle proprie priorità.
Immagine: Manfred Werner / Wikimedia Commons