Salute Lascia un commento

È tornata l’influenza (fate il vaccino!)

Dopo due inverni senza ondate influenzali – insomma le mascherine servono a qualcosa! – il ministero della salute austriaca prevede per quest’anno un grande ritorno dell’influenza, e anche prima del solito.

Le statistiche mostrano infatti che già in queste prime settimane sono stati registrati oltre 10.000 casi, mentre negli anni passati l’ondata arrivava tra fine dicembre e gennaio.

A Vienna sarà quindi possibile già dal 2 novembre effettuare il vaccino antinfluenzale, naturalmente gratis.

La vaccinazione è aperta a chiunque si trovi a Vienna, non è necessario avere E-card o Meldezettel e può essere fatta presso i centri vaccinali o i medici di base.

Per i centri vaccinali è possibile prenotare un appuntamento già da oggi tramite il portale impfservice.wien oppure chiamando il numero 1450.

Naturalmente è anche sempre possibile per tutti vaccinarsi contro il coronavirus. Anche qui la prenotazione può essere effettuata facilmente tramite il portale impfservice.wien , chiamando il 1450 o recandosi dal proprio medico di base.

Se non siete sicuri che sia già il momento giusto per il richiamo potete utilizzare la seguente pagina per calcolarlo: https://impfservice.wien/corona/impfterminrechner/.

Storia di Vienna Lascia un commento

Il vicolo degli ombrelli

Il Sünnhof – soprannominato “vicolo degli ombrelli” – è uno dei luoghi più fotografati di Vienna. Lungo 160 metri e largo 5, si trova nel 3° distretto, al centro di un complesso di case in stile Biedermeier.

Venne costruito nel 1837 su iniziativa di Carl Sünn, proprietario di una delle case, ampliando il cortile interno e collegando i due ingressi tra la Landstraßer Hauptstraße e la Ungargasse.Nacque così un nuovo vicolo, dove fin dall’inizio trovarono spazio artigiani e piccoli commercianti, spesso abitanti dei piani superiori degli stessi palazzi.

Ancora oggi nel Sünnhof si trovano boutique, piccoli negozi, un bar e un ristorante, anche se sono le decorazioni quello che lo rendono maggiormente famoso. Non ci sono infatti sempre gli ombrelli, ma vengono appesi nuovi addobbi a in base alle stagioni e a eventi annuali.

Curiosita' Lascia un commento

Un reattore nucleare nel centro di Vienna

Non molti sanno che a pochi passi dal Prater, dietro questa grata in un edifico abbastanza anonimo, si trova un reattore nucleare.

L’Atominstitut – letteralmente “istituto atomico” – del Politecnico di Vienna ospita infatti qui fin dal 1962 il TRIGA Mark II, un “reattore in miniatura” usato per scopi di ricerca e l’unico in funzione in Austria.

Non c’è da preoccuparsi: rispetto alle centrali di cui si sente spesso parlare le dimensioni sono infatti microscopiche.

Il reattore può essere acceso e spento a comando, cosa che accade alla fine di ogni giornata di ricerca e quando attivo l’acqua si riscalda a un massimo di 35 gradi centigradi, producendo una energia di 250 kW (un reattore normale ha una potenza almeno 10.000 volte superiore).

Oltre che da molti ricercatori da tutta Europa, l’Atominstitut ogni anno viene visitato da più di 5.000 di studenti austriaci delle scuole superiori e dell’università.

Coronavirus Lascia un commento

Con l’autunno anche in Austria torna il Covid

La (ri)elezione del presidente della Repubblica è stata alla fine meno spettacolare di quanto ci si aspettava, e Alexander Van der Bellen ha ottenuto una vittoria netta con oltre il 50% dei voti al primo turno.

Invece di perdermi in analisi post-elettorali, ho pensato quindi di tornare a scrivere questa settimana un aggiornamento sulla situazione coronavirus in Austria.

Anche qui la “variante Omicron” è rimasta dominante per tutta l’estate, e il numero di nuovi casi non è mai sceso come negli anni precedenti durante la stagione calda, ma si è assestato su una media di circa 5.000 nuovi contagi al giorno.

Numeri già altissimi se si pensa al passato, ma la situazione potrebbe peggiorare velocemente visto che nelle ultime settimane, come un po’ ovunque in Europa, si è registrato un veloce aumento dei contagi e al momento risultano oltre 140.000 casi attivi in tutto il Paese (senza considerare quelli non tracciati, visto che vengono fatti molto meno test rispetto al passato).

Le cause sono purtroppo sempre le stesse: l’arrivo della stagione fredda e quindi l’aumento degli incontri al chiuso, ma anche l’allentamento delle misure in vigore.

Solo a Vienna rimane infatti l’obbligo di usare una mascherina FFP2 sui mezzi pubblici mentre in tutte le altre regioni è richiesta solo per accedere a ospedali, studi medici e case di cura. Inoltre da agosto è stata abolita la quarantena, quindi anche chi è positivo non è più costretto all’isolamento, ma può uscire di casa a patto che sia privo di sintomi e indossi una mascherina FFP2.

Un punto dolente rimane inoltre la campagna vaccinale, che in Austria continua a essere molto lacunosa. Solo il 57,3% della popolazione risulta avere una protezione vaccinale attiva mentre la quarta dose è stata somministrata solamente al 9,2% delle persone.

Vista da qui la sensazione è che molte persone ormai vogliano lasciarsi la pandemia alle spalle. Chi ha fatto il vaccino si sente sicuro che anche un contagio avrebbe (nella maggior parte dei casi) un decorso favorevole, e il resto della popolazione sembra molto difficile da raggiungere o convincere. Il problema però rimane sempre lo stesso: un aumento esponenziale dei casi porta in ogni caso a una parte di ricoveri ospedalieri, che sommati possono avere conseguenze catastrofiche su tutto il sistema sanitario.

Al momento comunque non è ancora chiaro se il governo riattiverà nuove misure, anche se dai retroscena sembra che una reintroduzione dell’uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi chiusi in tutto il Paese possa avvenire molto presto se i contagi non diminuiranno.

Come ormai abbiamo imparato l’andamento della diffusione del coronavirus è sempre difficile da prevedere. Chi se lo fosse già dimenticato, anche l’anno scorso si era in una situazione simile e il 22 novembre 2021 fu necessario un quarto lockdown per tutto il Paese.

Per rimanere aggiornati sulla situazione in Austria consiglio come sempre la pagina Focus Coronavirus dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.

Politica Lascia un commento

Un presidente eletto da tutti

Questa domenica 9 ottobre in Austria i cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. I candidati sono 7, tutti uomini, e la competizione non è sicuramente stata una delle migliori per quanto riguarda i contenuti.

Ci sarebbe anche qui da scrivere molto, ma il tema su cui voglio riflettere insieme a voi in questo testo è quello del diritto di voto. Anche questa volta infatti una grande fetta delle persone che vivono in Austria, si stima più di 1.4 milioni, non potranno votare.

E il motivo è sempre lo stesso, non hanno la cittadinanza austriaca.

È un tema sui cui ho già scritto in passato ma che penso sia importante ricordare ogni volta, perché – in particolare in Austria – sta diventando un vero e proprio problema di democrazia.

In base alle statistiche solo a Vienna infatti oltre il 30% dei residenti non è austriaco, percentuale che in alcuni distretti supera anche la soglia del 50%.

La maggior parte di questi sono persone che vivono qui da 10 o 20 anni, parlano perfettamente tedesco, lavorano, pagano le tasse e hanno figli che vanno scuola. Ma non hanno diritto a scegliere chi li rappresenta in Parlamento o come Presidente dello Stato.

Basterebbe prendere la cittadinanza direte voi, ma non è così semplice. Come riporta il Moment Institut infatti, anche se c’è la volontà, ottenerla è un percorso complicato e non alla portata di tutti.

I criteri principali richiesti sono infatti:

  • Risiede ininterrottamente da almeno 6 anni (per cittadini EU) o da 10 anni in Austria (e ci sono casi che per 1 mese in un altro Paese è stata rifiutata la richiesta).
  • Avere un lavoro ben pagato, poiché è necessario avere almeno 882 Euro a disposizione dopo aver sottratto il costo dell’affitto.
  • Parlare molto bene il tedesco e superare un test di conoscenza della storia e cultura austriaca.
  • Avere abbastanza risparmi, poiché per tutto l’iter burocratico servono circa 2.000 euro.
  • Rinunciare alla propria cittadinanza di origine, visto che non è prevista la doppia cittadinanza (a meno di nascita con un genitore austriaco e pochi altri casi particolari).

Criteri, soprattutto quelli economici, che escludono una grande fetta della popolazione. E così succede che ci sono persone nate qui, che vivono e lavorano da sempre in Austria, che non hanno il diritto di voto perché hanno i genitori “sbagliati”, o perché non guadagnano abbastanza.

Si tratta quindi di un problema di democrazia, che in un mondo globalizzato sta diventando sempre più significativo. E se la tendenza continuerà in questo modo c’è il rischio che fra 10 o 20 anni i diritto di voto potrebbe diventare qualcosa che ha solo una “elite” di persone benestanti.

Da parte mia la proposta per risolvere questa situazione rimane la stessa: legare il diritto di voto al luogo dove si risiede, permettendo dopo alcuni anni di poter votare per le elezioni locali e nazionali.

Naturalmente anche in Austria il dibattito su questo tema ritorna ciclicamente, ma in particolare i partiti di centrodestra continuano a bloccare ogni possibilità di riforma.

Per concludere voglio comunque ricordare che l’attuale – e probabile prossimo – presidente Van der Bellen è uno dei pochi politici del Paese che inizia sempre i suoi discorsi con “Cari connazionali e tutti coloro che vivono in Austria”, un bel segno d’inclusione per tutti.

Notizie Un commento

Elezioni 2022: i risultati in Austria e nella Circoscrizione Europa

Il Ministero degli Interni ha comunicato la conclusione dello spoglio dei voti espressi dagli italiani all’estero per le elezioni politiche 2022. Vediamoli insieme con una particolare attenzione ai risultati nella Circoscrizione Europa e in Austria.

Gli elettori residenti all’estero con diritto di voto per Camera e Senato sono stati 4.743.980, nella Ripartizione Europa 2.571.013.

I voti espressi sono stati 637.138, il 24,78% degli aventi diritto. Le schede nulle sono state 59.005, quelle bianche 10.150 e quelle contestate 500.

La lista che ha ottenuto il maggior numero di voti nella Circoscrizione Europa è stata quella del Partito Democratico con il 31,34% alla Camera e il 41,75% al Senato, seguito dalla coalizione Lega per Salvini Premier – Forza Italia – Fratelli d’Italia (28,38% Camera, 28,72% Senato) e dal Movimento 5 Stelle (11,57% Camera, 12,92% Senato).

Sono risultati quindi eletti i seguenti deputati e senatori:

  • Toni Ricciardi (Partito Democratico) – Camera
  • Simone Billi (Lega per Salvini Premier – Forza Italia – Fratelli d’Italia) – Camera
  • Federica Onori (Movimento 5 Stelle) – Camera
  • Andrea Crisantii (Partito Democratico) – Senato

Se andiamo a vedere ora i risultati per la sola Austria, per la Camera dei Deputati gli elettori aventi diritto al voto sono stati 31.659. Di questi hanno votato 12.136 (38,33%), le schede nulle sono state 788, quelle bianche 181. I singoli partiti hanno ottenuto i seguenti risultati:

  • Partito Democratico – 4.384 voti 39,26%
  • Alleanza verdi e sinistra – 2.058 voti – 18,43%
  • Lega per Salvini Premier – Forza Italia – Fratelli d’Italia – 1.744 voti – 15,62%
  • Azione – Italia Viva – Calenda – 952 voti – 8,53%
  • Movimento 5 Stelle – 944 voti – 8,45%
  • +Europa – 749 voti – 6,71%
  • Movimento delle Libertà – 176 voti – 1,58%
  • Impegno Civico Luigi di Maio – Centro Democratico – 160 voti – 1,43%

Per il Senato della Repubblica hanno votato in Austria 12.137 elettori (38,34%), le schede nulle sono state 845 e quelle bianche 243. I singoli partiti hanno ottenuto i seguenti risultati:

  • Partito Democratico – 6.505 voti 58,87%
  • Lega per Salvini Premier – Forza Italia – Fratelli d’Italia – 1.778 voti – 16,09%
  • Azione – Italia Viva – Calenda – 1.121 voti – 10,15%
  • Movimento 5 Stelle – 1.107 voti – 10,02%
  • Movimento delle Libertà – 307 voti – 2,78%
  • Impegno Civico Luigi di Maio – Centro Democratico – 231 voti – 2,09%

Per tutti i dati aggiornati relativi alle Circoscrizioni Estero e ai singoli Stati vi rimando al portale Eligendo del Ministero dell’Interno.

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10 proposte per il nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna

10 proposte per il nuovo direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Vienna

Egregio direttore Locatelli,

se le mie informazioni sono giuste, oggi inizia il Suo mandato di direttore presso l’Istituto Italiano di Cultura.

Innanzitutto le do il mio benvenuto a Vienna! L’Austria e gli austriaci amano l’Italia e tutto quello che ha a che fare con il nostro Paese, tra cui naturalmente la cultura. 

Proprio per questo ritengo che l’Istituto dovrebbe essere uno dei centri più importanti di promozione del nostro Paese in Austria.

Purtroppo negli ultimi anni, anche a causa della pandemia, le attività dell’istituzione che ora dirige si sono decisamente ridotte, ma mi auguro che con lei inizi un nuovo ciclo. 

Come feci ormai quasi dieci anni fa insieme ad altri italiani con la direttrice di allora Clara Bencivenga, mi permetto quindi d’inviarle una serie d’idee e proposte per dare nuovo slancio all’Istituto:

  1. Ritengo che una priorità dovrebbe essere la riattivazione dei corsi di italiano. Solo grazie a essi l’Istituto tornerebbe a essere frequentato con quell’affluenza che permetterebbe anche di promuovere tutte le altre iniziative.
  2. Come uno degli organizzatori del Club di Lettura ho sempre ammirato la biblioteca dell’Istituto, ma allo stesso tempo penso che la si dovrebbe rendere molto più accessibile, ampliando gli orari di apertura e comunicando in maniera più efficace i testi disponibili, le nuove acquisizioni e le modalità di utilizzo.
  3. A Vienna vivono tantissimi artisti, letterati, ricercatori e molte altre eccellenze italiane che si potrebbero coinvolgere nelle attività dell’Istituto, dandogli spazio con eventi o serate a tema o semplicemente promuovendo le loro attività.  
  4. Bello sarebbe anche creare iniziative legate alla più grande eccellenza che tutti amano dell’Italia: il cibo. A Vienna ci sono tantissimi ristoratori, gelatai e amanti del buon mangiare che sarebbero sicuramente disposti ad aiutare nella promozione della cucina italiana. 
  5. Oltre alle singole persone anche le associazioni italiane già presenti a Vienna potrebbero venire coinvolte maggiormente nelle attività dell’Istituto, creando sinergie, progetti comuni e aiutandosi nella comunicazione con il fine comune di promuovere la cultura italiana in Austria.  
  6. L’Istituto ha inoltre tanti spazi che potrebbe mettere a disposizione della comunità, per esempio le compagnie teatrali e i cori italiani, o in generale per la realizzazione di eventi culturali organizzati “dal basso”. 
  7. Ritengo poi che le attività di comunicazione dell’Istituto potrebbero essere ancora migliorate, riattivando i volantini cartacei o facendo un uso più ampio dei social e della newsletter. 
  8. Per le tante famiglie con bambini che vivono a Vienna, l’Istituto potrebbe inoltre promuovere corsi di lingua specifici per i più piccoli, come anche iniziative per aiutarli nell’apprendimento della nostra storia e cultura.
  9. Non bisogna poi dimenticare che la sede di Vienna è l’unico Istituto di Cultura presente in tutta l’Austria. Penso che sia importante per quanto possibile anche promuovere o supportare iniziative legate all’Italia nelle altre regioni, per riuscire a promuovere al meglio la nostra cultura in tutto il Paese.  
  10. Infine per supportare nella realizzazione delle tante proposte e possibilità che ci sono si potrebbe creare come previsto dalla legge 401/90, Art. 9 un Comitato di collaborazione culturale composto da volontari, sicuramente ci sarebbero tante persone disposte a dare una mano. 

Queste dieci proposte sono naturalmente solo idee che vengono dalla mia esperienza personale d’italiano a Vienna, ma spero che qualcuna possa venire realizzata durante il Suo mandato, anche in collaborazione con il Comites Austria che attualmente presiedo.

Non mi resta che augurarle un buon lavoro e spero che ci sarà presto occasione per conoscerci di persona.

Cordiali saluti,

Paolo Manganiello

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Elezioni 2022: i partiti e i candidati della Circoscrizione Estero / ripartizione Europa

Con l’avvicinarsi della data delle elezioni ogni partito ha presentato le proprie liste dei candidati.

Come sicuramente sapete noi italiani all’estero votiamo per la Circoscrizione Estero. L’Austria fa parte della ripartizione Europa che elegge 3 deputati e 1 senatore.

In questi giorni ho fatto una piccola ricerca e raccolto la lista dei partiti e i candidati che troverete sulla scheda elettorale per la ripartizione Europa.

Vi ricordo che noi italiani all’estero votiamo per corrispondenza, i plichi elettorali verranno inviati a tutti gli iscritti AIRE dal 7 settembre (per approfondire le modalità di voto e tutte le scadenze vi rimando all’articolo con la guida al voto per gli italiani all’estero).

La seguente lista è presentata in ordine alfabetico in base al nome del partito, mentre quella dei candidati è nell’ordine di lista. Essendo frutto di mie ricerche personali, ci potrebbero essere errori o mancanze. Vi prego eventualmente di segnalarmele nei commenti.

Liste e candidati alla Camera per la ripartizione Europa

Alleanza Verdi e Sinistra: Benedetta Scuderi, David Checchi, Elisa Fiorucci, Mattia Lento, Elisa Siragusa, Francesco Muscau

Azione-Italia Viva-Calenda: Massimo Ungaro, Laura Garavini, Tatiana Gaudimonte, Barbara Gallino, Giovanni Pacialeo, Emanuela Rossini

Centro Destra Berlusconi-Salvini-Meloni: Giuseppe Arnone, Simone Billi, Antonio Cenini, Elio Rossi, Giuseppe Stabile, Stefano Ticozzelli

Impegno Civico-Luigi Di Maio-Centro Democratico: Franco Cicchetti, Chiara Maria Gemma, Daniela Rondinelli

Movimento 5 Stelle: Marcello Pilato, Diego Renzi, Piergiuseppe Pusceddu, Federica Onori, Salvatore La Barbera, Simone Cilliani

Movimento delle Libertà: Massimo Romagnoli, Giuseppe Volpe, Giuseppe Crocamo, Maria Teresa Riggi, Susana Lujan Crea, Francesca Meli

Partito Democratico: Toni Ricciardi, Laura Albanese, Mariza Antonietta Bafile,  Nadia Buttini, Salvatore Mineo, Federico Quadrelli

Più Europa: Antonino Mazzola, Benedetta Dentamaro, Maurizio D’Ercoli, Maria Jesus Grana Gonzales, Angelo Di Pietro

Liste e candidati al Senato per la ripartizione Europa

Azione-Italia Viva-Calenda: Alice De Santis, Tipu Golam

Centro Destra Berlusconi-Salvini-Meloni: Luigi Bille’, Alessandro Zehentner

Impegno Civico-Luigi Di Maio-Centro Democratico: Americo Calandra

Movimento 5 Stelle: Andrea Bardin, Stefano Balbi

Movimento delle Libertà: Alessandra Agostini, Ester Barone

Partito Democratico: Andrea Crisanti, Michele Schiavone

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Elezioni 2022 – Guida al voto per gli italiani all’estero

Anche noi italiani all’estero siamo chiamati alle urne per le elezioni politiche 2022. Ci sono però alcune differenze rispetto a chi voterà in Italia. Per aiutarvi ho preparato questa guida in 10 slides, da leggere, commentare e condividere

Guida al voto per gli italiani all’estero

  • Per cosa si vota
  • La circoscrizione estero
  • Chi può votare all’estero
  • Quando si vota
  • Come si vota
  • Lo scrutinio
  • Assegnazione dei seggi
  • Per saperne di più

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Elezioni 2022 – informazioni per elettori temporaneamente in Austria

In vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 per rinnovare il Parlamento e il Senato italiano, l’Ambasciata d’Italia a Vienna ha diffuso alcune informazioni importanti per coloro che si troveranno temporaneamente in Austria il giorno delle votazioni.

Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano in Austria per un periodo di almeno tre mesi durante il quale ricade la data di svolgimento delle elezioni, nonché i familiari con loro conviventi, hanno infatti la possibilità di votare anch’essi per corrispondenza, ricevendo la scheda al loro indirizzo in Austria.

Affinché questo sia possibile tali elettori dovranno far pervenire al comune italiano d’iscrizione nelle liste elettorali un apposito modulo entro il 24 agosto 2022, insieme a una copia di un documento d’identità, in cui viene comunicata questa scelta.

Il modulo può essere inviato al Comune italiano per posta, fax, posta elettronica (anche non certificata) oppure consegnato a mano, anche da persona diversa dall’interessato.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.