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Come richiedere lo SPID per chi vive all’estero

Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema di identificazione che permette l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione italiana.

In Italia viene ormai richiesto dalla maggior parte dei portali, come per esempio quelli del comune, dell’anagrafe online, dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate.

Ma anche per noi italiani all’estero sarà presto obbligatorio avere lo SPID. Dal 1 gennaio 2023 sarà infatti possibile accedere ai servizi consolari online (il portale Fast-IT) solamente tramite queste credenziali.

In questa breve guida vediamo dunque insieme come ottenerlo facilmente per chi risiede all’estero.

Preparare i documenti

Prima di iniziare la procedura per ottenere lo SPID è importante essere sicuri di avere tutti i documenti necessari per richiederlo. Questi sono:

  • un documento italiano in corso di validità (carta di identità, patente, passaporto);
  • indirizzo email e numero di cellulare (funziona anche con quelli esteri)
  • tessera sanitaria italiana o certificato di attribuzione del codice fiscale

Riguardo a quest’ultimo punto, se come molti italiani all’estero non avete più una tessera sanitaria valida, dovrete richiedere un certificato di attribuzione sostitutivo del codice fiscale.

Farlo è molto semplice, basta inviare una email alla cancelleria consolare (per l’Austria scrivendo a ci_ambvien@esteri.it) e si riceverà in poco tempo una risposta col documento allegato.

Richiedere lo SPID

Lo SPID viene rilasciato dai cosiddetti Gestori di Identità Digitale accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Questi offrono varie possibilità di registrarsi: per chi vive in Italia si può fare la richiesta di persona presso gli uffici predisposti.

Dall’estero la procedura deve invece essere fatta online. Le modalità a disposizione per l’identificazione sono quindi due:

1) tramite webcam

E’ sicuramente il metodo più semplice, ma per il quale è però previsto un costo da tutti i gestori.

La procedura è abbastanza semplice: basterà registrarsi su uno dei provider che offrono il servizio, effettuare il pagamento e richiedere un appuntamento.

Con l’aiuto di un operatore o tramite sistemi automatizzati di riconoscimento sarà quindi possibile caricare i documenti richiesti e ottenere le credenziali SPID.

I provider che offrono il riconoscimento con la web è il seguente (in ordine di costo – aggiornato 01.2022)

2) tramite carta d’identità elettronica

È il metodo che ho utilizzato io: se siete già in possesso della nuova carta d’identità elettronica (quella in formato tessera), grazie al chip interno di identificazione la potete utilizzare per ottenere lo SPID. Rispetto al metodo con la webcam è inoltre completamente gratuita.

Per utilizzare questa modalità è necessario avere:

  • il PIN a 8 cifre allegato alla carta (la prima parte viene consegnata alla richiesta della carta, la seconda alla consegna del documento)
  • uno smartphone che abbia la funzione di lettura carte NFC (qui una lista)

La procedura è poi molto simile alla precedente: bisognerà registrarsi su un provider che offre il servizio e seguire la procedura di caricamento dei documenti richiesti (vi consiglio di farlo con un computer) e di riconoscimento della carta d’identità.

I provider che offrono questa opzione sono:

Come utilizzare lo SPID

Alla fine della procedura di identificazione otterrete un nome utente e una password, il vostro SPID. Vi ricordo che l’utilizzo dello SPID è in ogni caso gratuito per il cittadino.

Le credenziali ottenute si potranno usare in tutti i portali della pubblica amministrazione abilitati. Basterà premere su “Entra con SPID” e selezionare il gestore con cui avete fatto la registrazione.

Verranno quindi richieste le credenziali e in alcuni casi una conferma tramite un codice temporaneo di accesso fornito attraverso sms o con l’uso di un’app del gestore di identità digitale.

Avete già richiesto lo SPID all’estero? Lasciate la vostra esperienza o i vostri consigli nei commenti!

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

8 Commenti

  1. Daniela ha detto:

    Grazie Paolo!!! Utilissimo

  2. Luca De Palma ha detto:

    Grazie veramente utile……
    domanda: come si fa ad ottenere la carta d’identitá elettronica , qui a Vienna ? Ho quella cartacea valida fino 2026.

    1. Mirella Macchietto ha detto:

      Anche se non è scaduta è possibile richiedere fin da subito la sostituzione.

    2. Paolo Manganiello ha detto:

      Confermo, si può richiedere la sostituzione anche se ancora valida. Qui tutte le info per come fare: https://ambvienna.esteri.it/ambasciata_vienna/it/informazioni_e_servizi/servizi_consolari/carta_iden/carta-iden.html

  3. Peppe Mazzola ha detto:

    Molto utile grazie
    Ci proverò.

  4. Mary ha detto:

    Caro Paolo,
    grazie mille per le informazioni. Sempre utili i tuoi articoli! :)
    Volevo chiederti: hai scritto che ci vuole poco tempo per ricevere un riscontro dalla cancelleria consolare per quanto riguarda il “certificato di attribuzione sostitutivo del codice fiscale”, intendevi qualche giorno oppure qualche settimana/mese?
    Grazie mille

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      A me la risposta è arrivata il giorno dopo la richiesta.

  5. Lidia ha detto:

    Grazie per l’articolo utile ed informativo. Resta l’amarezza per un paese che richieda soldi (per risparmiare tempo, oltre che per la carta d’identità elettronica), energie, tempo e stress per un codice che dovrebbe essere automaticamente fornito ad ogni cittadino! Gli anziani in Italia non hanno vita facile. Ho avuto meno problemi per l’HandySignatur in Austria, pur essendo straniera, che per ottenere questo benedetto SPID (fatto tramite le poste in Italia, nonostante la tessera sanitaria scaduta), che non ho ancora usato e sono sicura non funzionerà o me lo sarò scordato quando ne avrò bisogno.

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