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I veri numeri della disoccupazione in Austria

Ogni volta che si parla di (dis)occupazione in Europa, l’Austria viene sempre presa a modello come il Paese con il più basso numero di disoccupati in Europa.

Le statistiche ufficiali (fonte Eurostat) parlano chiaro: la disoccupazione austriaca è intorno al 4,5-5% della popolazione, contro una media Europea del 12% (dati aggiornati a Gennaio 2012, l’Italia è al 12,9%).

Alcuni studi mostrano però una verità molto diversa.

In base ai calcoli effettuati da Agenda Austria, un think tank di economi austriaci, il tasso di disoccupazione reale in Austria sarebbe infatti più del doppio.

Secondo questo gruppo di studiosi, Eurostat utilizza dei criteri errati per il calcolo del tasso di disoccupazione, che non differenziando tra le politiche occupazionali dei vari Stati membri dell’Unione Europea abbassa di molto il numero reale dei disoccupati.

Il problema principale starebbe nella definizione di chi è da considerare “senza lavoro/disoccupato”. Per esempio in Austria, chi segue un corso dell’AMS o lavora almeno 1 ora alla settimana non viene più considerato come “disoccupato”, e quindi non entra nelle statistiche ufficiali.

Correggendo le statistiche in base questo e altri esempi di “occupati”, il tasso di disoccupazione in Austria salirebbe quindi al 10,2% della popolazione.

Applicando gli stessi criteri anche ad altri Paesi dell’Unione Europea, Agenda Austria ha calcolato che tutti i tassi di disoccupazione crescerebbero quindi esponenzialmente, e l’Austria si ritroverebbe al 4. posto dietro a Germania (7%), Repubblica Ceca (8,2%) e Gran Bretagna (10,2%). Nono sono purtroppo presenti negli studi i dati relativi all’Italia.

Cosa ci mostrano dunque questi numeri?

Semplicemente quello che cerco di ripetere sempre nei miei articoli: l’Austria non è un “paese dei balocchi” e il lavoro non cresce sugli alberi.

Ci sono sicuramente più possibilità rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea, ma bisogna anche essere capaci di coglierle e di presentarsi con un curriculum che possa andare bene per il mercato del lavoro austriaco.

Cosa ne pensate di questi dati sulla disoccupazione in Austria?

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“.wien”: arriva il dominio internet personalizzato per Vienna

Tramite il dominio di primo livello “.wien”, Vienna è la prima città al mondo ad avere attivato la possibilità di avere uno dei nuovi domini internet personalizzati per gli indirizzi web.

Per chi non lo sapesse, da quest’anno il mercato dei domini di primo livello è stato liberalizzato, questo significa che oltre ai classici domini di tipo generico (come i “.com” e i “.net“) o i nazionali (come “.it” per Italia “.at” per l’Austra), sarà possibile registrare un nome di dominio di qualunque tipo, come per esempio “.italia” o per l’appunto “.wien“.

L’assegnazione dei domini verrà gestita dall’azienda punkt.wien, che ha già firmato un contratto con il comune di Vienna, il quale ha già attivito l’indirizo www.seestadt.wien per il progetto Seestadt di Aspern.

I nuovi indirizzi potranno essere richiesti da privati e aziende in varie fasi: nella prima sarà data precedenza ad aziende con un marchio riconoscibile, che potranno fare richiesta fino al 30. Aprile.

In seguito verranno messi all’asta i domini con termini commerciali molto richiesti (come hotel.wien o taxi.wien).

Infine a partire da Luglio sarà possibile la libera registrazione di qualunque nome di dominio (vi piacerebbe per esempio www.quivienna.wien ?)

Maggiori informazioni www.nic.wien

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Il senzatetto più famoso di Vienna

La maggior parte di noi ha la fortuna di non dover sapere cosa vuol dire non avere un tetto dove dormire.

Anche nella ricca Austria, solitamente generosa negli aiuti sociali per i più bisognosi, questa situazione può giungere inaspettata e lasciare all’improvviso nell’incertezza.

Per esempio a Vinzent, 25 anni, parla più lingue, lavora come libero professionista. Ma improvvisamente gira tutto per il verso sbagliato: perde il lavoro, accumula debiti, deve lasciare la casa dove vive. Così entra in un circolo vizioso senza uscita: senza casa è impossibile trovare anche il più umile dei lavori, e senza lavoro niente casa.

Dopo poco tempo finisce a vivere per strada, senza un tetto dove dormire, dove rimane per più di un anno, quando trova un aiuto nel progetto VinziRast, un centro di accoglienza per chi non ha una casa. 

Lì trova persone che lo aiutano, un piatto caldo e un letto dove dormire, ma anche molto di più: la possibilità di diventare un simbolo per i senza-tetto di Vienna.

Gli viene infatti offerto di partecipare ad un progetto per far conoscere la situazione dei senza-tetto di Vienna, raccontando tramite un profilo Facebook la sua vita di tutti i giorni.

In questo modo nasce “Vinzi Gast” (al momento con più di 6.000 fans), dove Vinzent racconta la sua le sue difficoltà giornaliere, la ricerca di un lavoro (che nel frattempo è riuscito a trovare), il vivere con il poco che gli è rimasto.

Il progetto è una collaborazione tra l’associazione VinziRast e A1 (che ha messo a disposizione il telefonino gratuitamente) con lo scopo di combattere i pregiudizi verso le persone che non hanno una casa e mostrare allo stesso tempo quanto lavoro è necessario per dare una mano.

Maggiori informazioni:
Vinzi Gast su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Vinzi-Gast/252724914886559
Associaziopne VinziRast: http://www.vinzirast.at/

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Come trovare uno stage all’estero: il manuale per l’Europa

Oggi più che mai uno stage all’estero può rappresentare una opportunità per tutti coloro che desiderano fare un primo passo verso un lavoro al di fuori dell’Italia.

Oltre alla possibilità di approfondire la conoscenza di una lingua straniera, uno stage offre un primo sguardo sia nel mondo del lavoro di un’altra nazione che nella sua cultura, permettendo al partecipante di capire se è la strada giusta da intrapprendere.

Per aiutare nella ricerca di uno stage nei Paesi dell’Unione Europea l’Isfol Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – ha creato il “Manuale dello Stage in Europa“, una guida gratuita ricca di consigli, indicazioni e informazioni per i giovani che hanno deciso di intraprendere la loro prima esperienza di lavoro all’estero.

La prima parte del manuale è una sorta di vadevecum che segue e accompagna l’aspirante euro-stagista in ogni tappa del suo percorso, a partire dalla fase preliminare che precede e orienta la ricerca dello stage.

A tal fine il Manuale presenta un ampio panorama delle diverse opportunità che l’Europa mette a disposizione degli aspiranti tirocinanti: i programmi europei per la mobilità di giovani e studenti (Erasmus Placement e Leonardo da Vinci), i tirocini offerti dalle organizzazioni internazionali (istituzioni, organi e agenzie dell’Ue, organizzazioni e agenzie delle Nazioni Unite, ONG, ecc.), le opportunità offerte dalle Associazioni studentesche internazionali e quelle presentate nei principali siti web europei dedicati al tema dello stage.

La seconda parte del Manuale contiene invece 32 “Schede Paese“: 28 dedicate ai Paesi dell’Unione Europea (con l’aggiunta del nuovo Stato membro ovvero la Croazia), 3 ai Paesi dello Spazio Economico Europeo e una alla Svizzera, la quale – pur non essendo un Paese Ue – offre ai giovani europei interessanti opportunità di tirocinio.

In ogni Scheda è possibile trovare tutto ciò che c’è da sapere per cercare e realizzare uno stage in ciascun Paese specifico: regolamentazione e aspetti normativi, documentazione richiesta, riferimenti e siti di aziende, associazioni e altre organizzazioni presso cui candidarsi.

Inoltre, vengono fornite informazioni generali sul Paese (settori economici trainanti, lingua, moneta, ecc.) e suggerimenti per trovare in tempi brevi un alloggio economico. Ogni Scheda è corredata infine da una serie di indirizzi utili (ambasciate, camere di commercio, servizi per il lavoro, ecc.) e da un elenco delle principali aziende italiane presenti sul territorio.

E’ possibile scaricare il manuale direttamente sul sito web dell’Isfol oppure riceverne gratuitamente una copia cartacea inviando una richiesta all’indirizzo euroguidance@isfol.it

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Cercare lavoro all’estero percependo la disoccupazione dall’Italia

Chi riceve una indennità (o sussidio) di disoccupazione in Italia ed è interessato a cercare lavoro in un altro Stato all’interno dell’Unione Europea, è possibile “esportare” l’indennità di disoccupazione. Questo è possibile tramite il modello U2 (ex E303), che va richiesto all’ufficio all’ufficio per l’impiego del Paese in cui si è perso il lavoro (in Italia l’INPS).

Questo accordo è valido per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, e anche per Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera ed è quindi applicabile anche al contrario, ovvero chi percepisce per esempio la disoccupazione in Austria può cercare lavoro in Italia. È estremamente importante richiedere il modello U2 prima di lasciare il Paese di provenienza, altrimenti si rischia di non poter trasferire il diritto a percepire l’indennità di disoccupazione.

Arrivati nel Paese dove si vuole cercare lavoro bisogna presentarsi all’ufficio di collocamento (in Austria gli uffici AMS) con il modello U2, e iscriversi in qualità di “persona in cerca di lavoro” (Arbeitsuchend).

L’indennità di disoccupazione sarà versata comunque dal Paese dove si ha il diritto (quindi se si cerca lavoro in Austria dall’INPS italiana). La validità del modello U2 è di 92 giorni (eventualmente prolungabile ad un massimo di 6 mesi), dopo il quale sarà necessario tornare nel Paese che eroga l’indennità e presentarsi all’ufficio di collocamento, o il sussidio di disoccupazione verrà tolto.

Per informazioni dettagliate consiglio di rivolgersi in base al vostro caso all’INPS (per l’Italia) o all’AMS (in Austria).

Maggiori informazioni si trovano anchesul sito web dell’Unione Europea

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Ufficio di collocamento (AMS) in Austria: informazioni e consigli

L’AMS (ArbeitsMarktService) è l‘ufficio di collocamento per l’Austria, un servizio statale che offre aiuto a chi è in cerca di un lavoro (come primo impiego o perchè disoccupato causa licenziamento).

In questa guida e in alcuni articoli successivi cercherò di raccogliere delle informazioni che spero siano utili per chi è alla ricerca di un lavoro a Vienna o in Austria.

PREMESSA: la legislazione in merito ai diritti e doveri nel mercato del lavoro e per la disoccupazione in Austria è molto complessa e non facilmente generalizzabile. Quelle che seguono sono quindi solo delle informazioni generali per farsi una prima idea. Se volete informazioni riguardo al vostro caso specifico è importante rivolgersi presso un centro AMS.

La prima cosa da fare se non si ha lavoro è rivolgersi ad un ufficio AMS. Per potersi iscrivere è importante recarsi presso quello competente per il proprio distretto.

Una lista completa degli uffici AMS di Vienna la trovate a questo link: http://www.ams.at/wien/sfa/sfags.html (un centro AMS può essere competente per più distretti).

Dopo la registrazione si verrà assegnati ad un consulente (“Berater”) che vi aiuterà nella ricerca di un lavoro, e vi spiegherà quali sono i vostri diritti e doveri (sussidio di disoccupazione ,corsi, etc.).

In generale chiunque può iscriversi all’AMS, l’unico documento veramente necessario è infatti il Meldezettel. In base alla propria situazione lavorativa esistono però due tipi di “status” in cui venire classificati:

  • Arbeitssuchend (“in cerca di lavoro”) viene conferito se non si ha ancora lavorato in Austria. Non permette di accedere ad assegno di disoccupazione o altri benefici statali.
  • Arbeitslos (“senza lavoro / disoccupato”) viene conferito se si soddisfano i seguenti requisiti:
    • essere in possesso dell’Anmeldebescheinigung
    • avere lavorato almeno 52 settimane negli ultimi 24 mesi, anche non cotinuativamente, in Austria come “Vollversichert” (ovvero versando i contributi di previdenza sociale) oppure aver lavorato almeno 52 settimane negli ultimi 24 mesi in un Paese dell’Unione Europea e almeno 1 giorno in Austria come “Vollversichert”.

Con lo status di Arbeitslos si può richiedere il sussidio di disoccupazione e si ha la possibilità di frequentare i corsi offerti dall’AMS (per esempio di tedesco o di aggiornamento/riqualificazione professionale).

Il modulo U1 (ex E301)

Per chi è in cerca di lavoro è molto importante essere in possesso del modulo U1 (ex E301).

Questo documento attesta i periodi di occupazione e copertura assicurativa già maturati in Italia (o in altri Paesi dell’Unione Europea), e può essere richiesto in Italia presso l’INPS di residenza.

E’ consigliato portare questo documento quando ci si reca per la prima volta all’AMS, in questo modo sarà più facile riuscire a capire quali sono i diritti a cui si ha accesso in Austria.

Il sussidio di disoccupazione

Chi è stato classificato come “Arbeitslos” può avere diritto ad un sussidio di disoccupazione mentre è in cerca di lavoro, che può variare dal 55% al 80% dello stipendio percepito in precedenza.

In base a vari fattori il sussidio può venire erogato fino ad 12 mesi, ma può variare in base alla propria situazione familiare. Per farsi un’idea dell’ammontare del sussidio di disoccupazione potete calcolarlo tramite questa pagina http://ams.brz.gv.at/ams/alrech/ . Per avere una risposta precisa consiglio comunque di rivolgersi al proprio consulente presso l’AMS di competenza.

Interessante è che si può comunque avere una occupazione Geringfügig (ovvero che non superi il limite di Euro 395,41 al mese) senza perdere il diritto alla disoccupazione. Sicuramente una buona possibilità per integrare mentre si è alla ricerca di una occupazione stabile.

Link utili

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Due offerte di lavoro presso rappresentanze diplomatiche italiane a Vienna

Mi sono state segnalate due interessanti opportunità di lavoro presso le rappresentanze diplomatiche italiane presenti all’OSCE e all’ONU di Vienna.

Le offerte di lavoro sono con contratto a tempo determinato per 6 mesi, per aiutare le delegazioni durante il semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea.

Penso che possano essere comunque interessanti per una persona che voglia raccogliere esperienza lavorativa pagata invece di uno stage gratuito, o come primo passo per trasferirsi a Vienna.

Offerta di lavoro presso la delegazione OSCE

Contratto temporaneo di sei mesi, in qualità di collaboratore amministrativo, durante il prossimo semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea (1° luglio – 31 dicembre 2014).

I candidati dovranno dimostrare di possedere un’ottima conoscenza della lingua italiana e una buona conoscenza della lingua inglese.

I candidati dovranno inviare unicamente via e-mail un curriculum vitae che dovrà pervenire alla Rappresentanza Permanente presso le OO.II. all’indirizzo di posta elettronica segrosce.vienna@esteri.it entro e non oltre il 25 febbraio 2014, i colloqui si svolgeranno nella giornata del 3 marzo p.v.

Per maggiori informazioni consultare il bando.

Offerta di lavoro presso la delegazione ONU

Contratto temporaneo di sei mesi, in qualità di collaboratore amministrativo, durante il prossimo semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea (1° luglio – 31 dicembre 2014).

I candidati dovranno dimostrare di possedere un’ottima conoscenza della lingua italiana e una buona conoscenza della lingua inglese. La conoscenza della lingua tedesca sarà valutata quale titolo preferenziale.

I candidati dovranno inviare unicamente via e-mail un curriculum vitae che dovrà pervenire alla Rappresentanza Permanente presso le OO.II. all’indirizzo di posta elettronica rapponu.vienna@esteri.it entro e non oltre il 25 febbraio 2014, i colloqui si svolgeranno nella giornata del 4 marzo p.v.

Per maggiori informazioni consultare il bando.

Visitare Vienna Un commento

Alla scoperta della vera Vienna: la fabbrica della birra Ottakringer

Da grande appassionato e frequentatore di Vienna mi chiedo spesso quanto i turisti, Italiani in particolare , conoscano veramente questa città dopo averla visitata.

Vado a Vienna spesso e spesso per diletto, e la curiosità mi ha portato a scoprire angoli poco conosciuti  e al di fuori dai soliti percorsi turistici, uno di questi l’ho scoperto proprio nel mio ultimo viaggio.

E’ bastato prendere la metro U3 e scendere al capolinea di Ottakring, mi sono trovato catapultato in una Vienna distante anni luce dagli stereotipi da cartolina delle masse, Sissi, gli Asburgo, le palle di Mozart e la Schnitzel di Figlmuller.

Mi è sembrato di tornare al mio primo contatto con questa città nel 1997 già all’uscita della metro, con quel grande slargo affacciato su palazzi monocolore anni cinquanta, l’immancabile Anker e il gabbiotto Würstelstand alle nove di mattina già con i suoi inconfondibili odori.

La nebbia ha aiutato non poco questo mio ritorno al futuro rendendo il tutto più affascinate: le vie semi deserte, i negozi con improponibili vetrine retrò – che sembrano come abbandonate – fanno sembrare Vienna ancora sospesa tra impero e moderno.

I palazzi di fine Ottocento, impeccabili nei loro colori spenti, nascono intorno a quello che è stato il fulcro del 16 Distretto, ovvero la fabbrica della birra Ottakringer, inconfondibile caseggiato in mattoni rossi dai comignoli fumanti.

Peccato non sia stato possibile visitare l’interno, è possibile solo nei mesi caldi. Per i birrafondai come me ci si può comunque rifare con lo shop all’esterno: tante birre, oggetti curiosi, bicchieri di tutte le forme, apribottiglie, camice e persino sdraio e ombrellone a marchio Ottakringer, oltre a una buona degustazione (da provare quella corretta al limone).

Me ne torno a piedi verso la metro accompagnato dallo sferragliare dei vecchi e orgogliosi tram bianco-rossi, quando veniamo colti dalla vista di un vecchio caffè, uscito forse dalla trama del film “Il Terzo Uomo”.

Ci entro per fame, e trovo un arredamento misto, vecchio-nuovo e post-antico, e una cameriera non più giovanissima nella sua divisa anni cinquanta accompagnata dall’immancabile sandalo con calzino (in centro ormai non se ne vedono più), sorriso impeccabile quasi di stupore per uno straniero caduto in quest’angolo di paradiso che si presenta con un Gruss Gott e piatto del giorno, Rindgulasch super speziato accompagnato clamorosamente da una birra Gösser!

Un po’ di strada ancora e riprendiamo la U3 con l’emozione di far parte, qualche volta, della città più bella del mondo, che nel suo futuro ha un passato da gigante!

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Il referendum per la Mariahilferstrasse di Vienna

La pedonalizzazione della Mariahilferstrasse è stato uno dei temi più discussi negli ultimi mesi a Vienna.

Da alcuni giorni il comune di Vienna ha iniziato ad inviare il materiale informativo per il referendum che si terrà tra il 17. e il 21. Febbraio 2014, dove si deciderà il futuro del progetto.

Per chi non conoscesse tutta la vicenda, riassumiamola brevemente: la Mariahilferstrasse è la strada commerciale più famosa di Vienna. Dall’agosto 2013 la strada è stata trasformata in parte in “pedonale” e in parte in una cosiddetta “Begnungszone”, dove macchine, ciclisti e pedoni possono circolare negli stessi spazi.

Il progetto è stato fortemente voluto dal partito dei Verdi (Die Grüne) di Vienna, componente di minoranza del governo della città insieme al partito socialdemocratico SPÖ.

Il progetto ha fin da subito creato molte opinioni contrapposte: ciclisti a favore, commercianti contrari, ma soprattutto molte persone confuse e disorientate dalle nuove regole.

Tra problemi e modifiche (come il percorso dell’autobus 13A, che ha creato un’altra rivolta tra gli abitanti delle vie interessate), si è quindi arrivati al referendum – annunciato fin dall’inizio del progetto – dove i cittadini residenti nel 6. e 7. distretto potranno decidere se il progetto debba continuare o se la strada debba ritornare allo stato precedente.

Molto interessante è che alla votazione potranno partecipare – oltre chiaramente agli austriaci – anche i cittadini dell’Unione Europea (dai 16 anni), e quindi anche noi italiani!

I quesiti del referendum sono i seguenti:

A.) La zona a traffico calmierato della Mariahilfer Straße deve essere mantenuta (Die Verkehrsberuhigung der Mariahilfer Straße soll beibehalten werden.)

  • Per il passaggio delle macchine devono essere consentiti dei varchi (Für den Autoverkehr sollen Querungen geöffnet werden.)
  • Deve essere permesso il passaggio delle biciclette nella zona pedonale (Das Radfahren soll im Bereich der Fußgängerzone erlaubt bleiben.)

B. ) La zona a traffico calmierato della Mariahilfer Strasse deve essere revocata (Die Verkehrsberuhigung der Mariahilfer Straße soll rückgängig gemacht werden.)

I questionari verranno inviati a tutti gli aventi diritto per posta a partire dal 17. Febbraio. Le risposte possono essere inviate per posta o consegnate ai Magistrat del 6. e 7. distretto.

A causa dei forti contrasti, il referendum si è trasformato in un vero e proprio caso politico, in particolare per il partito dei Verdi. Il maggiore “accusato” è il vicesindaco di Vienna Maria Vassilakou, che viene vista dagli oppositori responsabile per tutti i problemi del progetto, e che con il referendum si gioca probabilmente il tutto per tutto per la sua carriera politica.

Vivendo anch’io nel 6. distretto – ed essendo quindi coinvolto da vicino sia nella votazione che dai risvolti della vicenda – vorrei concludere con una opinione personale su questo progetto.

In linea di principio sono a favore di una strada pedonale sulla Mariahilferstrasse, ma ritengo che la realizzazione attuale sia una vera e propria catastrofe, in cui è stata messa in luce l’incapacità dei responsabili del progetto.

D’altra parte capisco che se il referendum venisse bocciato, si potrebbe discutere nuovamente di una zona pedonale di questo tipo tra almeno 10 anni, con una nuova generazione politica (non dimenticate il risultato del referndum sulla leva militare di pochi mesi fa).

La decisione è quindi molto difficile. Qual è la vostra opinione?

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Schnee! E’ arrivata la neve a Vienna

Come previsto nei giorni scorsi è arriva (finalmente) la neve anche a Vienna.

Sono seguite giornate molto fredde, ma nei prossimi giorni ci sarà un lento ritorno ad un clima leggermente più “mite”, che creerà diverse occasioni per rivedere brevi fioccate o episodi di pioggia che congela al suolo! ;)

Di seguito alcune foto che ritraggono una bellissima Vienna innevata.