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L’Europride a Vienna! Informazioni e consigli utili per il Pride più grande d’Europa

Quest’anno il Pride di Vienna celebrerà la manifestazione LGBTIQ più importante che la città abbia mai visto: l’Europride 2019! L’Europride è un evento pan-europeo, nonché il più grande evento pride della comunità LGBTIQ Europea e si svolge dal 1992, ogni anno in una città diversa.

A Giugno 2019 verrà celebrato in concomitanza con il cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall (che diedero inizio alle parate pride) e i quaranta anni della HOSI, associazione gay-lesbica austriaca.

Secondo le statistiche sono attesi un milione di visitatori per un evento lungo due settimane, dal 1 al 16 giugno 2019. Oltre alla parata lungo il Ring (strada ad anello che circonda il centro della città) che solitamente conta le 60.000 persone ci saranno tante esibizioni, eventi e mostre a cui poter prendere parte.

Gli eventi principali si svolgono al Pride Village, davanti al Municipio. Qui verrà installato un palco, un pride memorial e ci saranno stand di diverse organizzazioni LGBTIQ insieme a food trucks dove poter mangiare. Sul palco ci saranno DJ Set, concerti, Stand Up Comedians e altro. L’ingresso è gratuito e il villaggio rimane aperto dalla tarda mattinata fino alle 24, per tutta la durata dell’Europride.

Non lontano da Pride Village ci sarà il Pride Park al Sigmund Freud Park, con un palco, diversi stand culinari e clubs nel weekend 14-15 Giugno. Anche qui l’ingresso rimane gratuito a tutti gli eventi. Molti degli eventi in giro per la città offrono anche programmi e animazione per bambini, affinché il Pride sia aperto a tutta la famiglia.

Se vi piacerebbe venire a Vienna per la parata dell’Europride o se partecipate per la prima volta ad un Pride così grande, ecco un po’ di consigli e informazioni utili per godervi la giornata al meglio!

1. Ci sono oltre 60 gruppi, tra quelli a piedi o con i carri, con i quali si può marciare. Moltissimi di questi gruppi appartengono ad associazioni, come per esempio VisiBility, associazione bi/pansessuale austriaca o queer @ hochschulen che riunisce le diverse rappresentanze LGBTIQ delle varie università austriache. Altri sono invece semplici gruppi arcobaleno come le Regenbogenfamilien , che sfilano insieme ai loro piccoli e con i passeggini, o noi della comunità italiana a Vienna, gli Italienische Regenbögen (arcobaleni italiani).

2. Ricordatevi di portare acqua e indossare scarpe comode! La giornata è abbastanza lunga (5-6 ore) e gli orari non sempre possono essere del tutto rispettati, data la grandezza dell’evento. Cammineremo lenti, spesso dovremmo fermarci e balleremo tanto.

3. Il centro sarà tutto bloccato quindi è consigliato raggiungere il Ring attraverso i mezzi pubblici come la metro U2 o U3. La parata sarà accessibile da qualsiasi punto, è tutto aperto.

4. IL PRIDE È PER TUTTI. Che siate attivi per la comunità o semplicemente vogliate manifestare per i diritti civili, sarete sempre i benvenuti. Potete vestirvi come volete, dando sfogo alla fantasia oppure comodi con una T-shirt e dei jeans. Ricordate sempre che l’obiettivo di un Pride é festeggiare sé stessi.

5. Preparatevi ad essere fotografati. Soprattutto ad un evento così importante, sarete paparazzati dall’inizio alla fine. Ci sarà addirittura una zona recintata, lunga 75 metri per le foto davanti al municipio: ogni gruppo entrerà da solo, verrà presentato e dovrà fare colpo sulla giuria del pride per poter vincere diversi premi.

6. I bambini sono i benvenuti! Ricordatevi di portare delle cuffie protettive da fargli indossare in quanto la musica di qualsiasi carro e gruppo sarà altissima. Cani e altri animali sono assolutamente vietati.

Per qualsiasi informazione o se voleste partecipare all’organizzazione del nostro gruppo italiano ci trovate sul gruppo Facebook Gruppo Italiano – Regenbogen Parade Wien .

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Pasqua 2019 a Vienna: appuntamenti, idee e consigli!

pasqua-vienna-2016-musei-chiesa-visitare-cosa-fareTra pochi giorni sarà Pasqua, e come ogni anno saranno tanti gli italiani che in questo periodo verranno a visitare Vienna: il tempo è sempre un po’ ballerino, ma la primavera rimane la stagione migliore per scoprire la capitale dell’Austria!

Io invece – come tanti altri italiani che vivono all’estero – coglierò questa occasione per tornare qualche giorno in Italia, ma vi voglio in ogni caso lasciare alcuni consigli sugli eventi e le occasioni da non perdere nei prossimi giorni a Vienna.

Davanti al castello di Schönbrunn e in varie piazze si trovano fino al lunedì di Pasqua i mercatini pasquali, nell’idea uguali a quelli di natale ma con coniglietti, uova e agnellini. Interessanti per un ricordo o regalo originale da riportare a casa. Una lista con gli indirizzi e gli orari di apertura la trovate sul sito web del comune di Vienna.

Per chi pianifica una visita più culturale, anche nei giorni festivi della Pasqua i musei e le collezioni di Vienna rimango aperte  con orari per la maggior parte invariati. Una lista con tutti i musei e gli orari dei prossimi giorni la trovate sul sito web dell’ufficio del turismo.

Per chi vuole seguire le funzioni religiose in italiano, come già scritto più volte da alcuni mesi a Vienna è possibile sia presso la Minoritenkirche che presso la chiesa della Santissima Trinità. Queste le messe in programma presso la Minoritenkirche:

  • 18.04.2019 Giovedì Santo S. Messa ore 18:30
  • 19.04.2019 Venerdì Santo col Vescovo Ausiliare F. Scharl
  • 21.04.2019 Domenica di Pasqua S. Messa ore 11:00

E le seguenti presso la chiesa della Santissima Trinità:

  • 18.04.2019 Giovedì Santo – 19:30: Cena del Signore
  • 19.04.2019 Venerdì Santo – 16.00: Passione del Signore
  • 20.04.2019 Sabato Santo – 22.30: Veglia Pasquale
  • 21.04.2019 Pasqua di Risurrezione – 11.00: S. Messa
  • 22.04.2019 Lunedì dell’Angelo – 10.30: S. Messa

Al Prater dal 13 marzo al 24 aprile si svolgerà l’annuale festa pasquale (Osterfest) con eventi e attrazioni speciali (maggiori informazioni).

E se volete approfondire le usanze pasquali austriache, vi rimando a questo articolo sulle tradizioni e ricette paquali in Austria.

Buona Pasqua a tutti!

Immagine: (c) shutterstock / Tiplyashina Evgeniya

Italiani a Vienna Un commento

Un comunicato dalla Congregazione Italiana sui cambiamenti nella comunità cattolica di Vienna

In merito ai cambiamenti nella comunità cattolica italiana di Vienna avevo scritto un articolo alcune settimane fa cercando di spiegare la nuova situazione in base alle informazioni disponibili. In seguito è stato anche pubblicato un articolo sul blog Austria Vicina del Messaggero Veneto.

A riguardo ho ricevuto un comunicato ufficiale dalla Congregazione Italiana di Vienna che pubblico volentieri interamente per i lettori che seguono la vicenda.

La Congregazione Italiana proprietaria della Minoritenkirche dal 1784 per decreto imperiale di Giuseppe II d’Asburgo è da sempre custode e rappresentante della Comunità Italiana cattolica di Vienna nominata Chiesa Nazionale Italiana ed elevata a Rettorato. Il Rettore incaricato alla cura pastorale degli Italiani viene designato dalla Diocesi. I rapporti fra Rettore (o Ordine) vengono regolati da una Convenzione che può venire modificata periodicamente o anche soppressa come succede da decenni e qualora non ne esistessero più i presupposti o per altre esigenze. La Congregazione ha il compito di mantenere e gestire la Chiesa e amministrarla tenendo conto della cultura Italiana e favorendo il suo mantenimento anche in campo religioso con le celebrazioni che rispettino le nostre tradizioni e la lingua Italiana.

L’attuale Gestione con un Direttivo e Prefetto in carica dal 2009, si è caratterizzata per l’eccellente e competente gestione dell’immobile. Grazie all’ottima e non facile Amministrazione anche in campo contabile, oltre alla dispendiosa manutenzione  ordinaria, sono stati eseguiti costosi interventi e fatti importanti investimenti resisi necessari da molti anni. Tutto questo solo con mezzi propri e talvolta il  contributo di rari benefattori.  Ricordo che del contributo della Sovrintendenza ci si avvale solo in caso di interventi alle opere murarie o di oggetti di importanza storica, come succede per tutte le opere storiche della città di Vienna.

In questo periodo si sono fatti molti  investimenti atti a favorire la sicurezza e gli agi  oltre che le attività della Comunità Italiana e facilitarne i compiti da parte dei Rettori designati.

Ma il successo maggiore raggiunto dalla Congregazione in questi ultimi 10 anni dal suo insediamento e che ha ricevuto riconoscimenti da autorità  ecclesiaste e non, riguarda soprattutto l’aver incentivato fin dall’inizio e favorito la crescita di una Comunità Italiana che rispecchia il quadro attuale seppur con molti cambiamenti dovuti alla mobilità degli italiani negli ultimi anni. Questa ricca e invidiabile Comunità, prima inesistente (chi frequentava la Chiesa 10 anni fa lo sa bene), e composta soprattutto da giovani e famiglie, è divenuta la protagonista di questa poco cristiana disputa che ha portato alla disgregazione della Comunità e che ha condotto una parte di essa al trasferimento nella Parrocchia austriaca e sede dei Minoriti in Alserstraße.

La vera causa di questa situazione che si è venuta a creare non è assolutamente da imputare a banali pretesti come il contrasto nato a causa dell’accompagnamento musicale liturgico fra Prefetto e Rettore (unico diverbio nato in 6 anni di mandato del Rettore con il quale la Congregazione ha sempre avuto un ottimo rapporto di collaborazione) e sul quale tema evito di soffermarmi. Tantomeno ne è la causa la disdetta della Convenzione con l’Ordine già da tempo in parte inattiva per la quasi totale mancanza della pratica del suo contenuto ma ricordata dallo stesso Ordine.

Bensì il motivo di questa scissione è da ricondursi esclusivamente al progetto già programmato da tempo dall’Ordine Minorita, di trasferire  l’appetibile Comunità che nel frattempo e a nostra insaputa, così come della maggior parte dei Fedeli, era stata fondata fra la Comunità Italiana preesistente e nominata MISSIONE CATTOLICA ITALIANA (da ca. 2 anni ). Alla sua guida era stato nominato un Cappellano, l’attuale Rettore e già incaricato per la Minoritenkirche.

Il progetto è stato attuato grazie alle condizioni favorevoli che si sono venute a creare e l’appoggio di cui il Rettore/Cappellano poteva disporre e la sua facoltà di gestire le attività pastorali privandone la Minoritenkirche attualmente come le Comunioni e le Cresime e le attività attigue.

La Congregazione Italiana smentisce quanto di non veritiero sia stato divulgato e che ha causato molte incertezze fra la Comunità Italiana della Minoritenkirche.

Nonostante questo, a differenza della propaganda negativa e distruttiva che dilaga, possiamo dire con orgoglio e con coscienza che ancora una volta la Minoritenkirche con il suo Direttivo più rafforzato e motivato che mai, è vicina alla Comunità Italiana e continua nella sua tradizione cattolica e soprattutto Italiana con le sue attività comprese quelle religiose.

Invitiamo a seguire le nostre attività e programmazioni sul nostro sito fra cui le prossime riferite al periodo pasquale: www.minoritenkirche-wien.info

Daniela Panella Jirout
Prefetto della Congregazione Italiana

Italiani in Austria 3 commenti

Questionario “Italiani in Austria 2019”: i primi risultati

Quando mi è venuta l’idea di creare un questionario per conoscere meglio gli italiani in Austria non ero sicuro se avrebbe scaturito abbastanza interesse tra voi lettori. Invece mi sono dovuto ben presto ricredere.

In una sola settimana ci sono stati infatti ben 384 partecipanti (grazie a tutti!), un numero veramente alto per la nostra comunità – 30.000 in tutta l’Austria – e che permette di ottenere una rilevanza statistica significante.

Le risposte raccolte meritano una analisi approfondita, anche per poterli incrociare al meglio, e sto quindi preparando un report completo che spero di poter pubblicare nelle prossime settimane. Poiché molti mi hanno però già chiesto informazioni sui risultati pubblico già ora volentieri alcuni estratti.

Tra i 384 partecipanti al questionario ci sono state il 58,2% di donne e il  41,8% di uomini. L’età maggiormente rappresentata è stata quella in fascia 25-34 anni (41,1%), seguita da 35-44 anni (28,6%) e 45-54 anni (13%).

La città da cui sono arrivate la maggior parte delle risposte è stata Vienna (64,6%), seguita dal Tirolo (12%) e dalla Stiria (6,5%).

Riguardo ai motivi del trasferimento in Austria, il primo in assoluto è stata un’offerta o la ricerca di un lavoro (55,5%), seguita dalla famiglia, come il raggiungere il fidanzato o la compagna (18,2%), seguito da studio (13,3%) e dall’imparare il tedesco (2,3%). Sotto la categoria “altro” (10,7%) sono state indicate varie motivazioni, tra cui l’amore, la qualità della vita in Austria o l’acquisto di una casa dopo la pensione.

Per quanto riguarda il lavoro, la maggior parte dei partecipanti ha indicato di avere attualmente una occupazione (81%), seguiti dalla categoria delle persone disoccupate / in cerca di lavoro (8,1%), gli studenti (6,3%), i pensionati (3,6%) e altro, come maternità o aspettativa (1%).

La formazione degli italiani residenti in Austria risulta inoltre altamente specialistica, oltre il 68% ha infatti indicato di ottenere almeno un titolo universitario.

Mettendo a confronto questi dati si nota che effettivamente all’interno della categoria delle persone in cerca o senza lavoro la maggior parte hanno solo un diploma di scuola superiore, mentre con l’aumentare del titolo di studio questa diminuisce.

Altro aspetto su cui si è indagato è la conoscenza del tedesco. Tra i partecipanti la maggior parte afferma di avere una conoscenza avanzata (44,5%), seguita da intermedia (27,1%), madrelingua (5,5%) e principiante (4,4%).

Qui si può fare un interessante confronto con le risposte alla domanda “Quanto ti senti integrato in Austria?”. I risultati mostrano infatti in maniera chiara che i partecipanti con una migliore conoscenza del tedesco hanno anche indicato di sentirsi maggiormente integrati in Austria.

Concludo qui questo piccolo estratto dei risultati del questionario sugli italiani in Austria. Come accennato all’inizio nelle prossime settimane pubblicherò un report completo con tutte le risposte e una analisi dei dati.

Nel frattempo cosa ne pensate di questi primi risultati? Come sempre lascio spazio alle vostre riflessioni nei commenti! 

Italiani in Austria Lascia un commento

Il primo questionario per conoscere gli italiani/e in Austria: partecipate!

Come riportato in un articolo pubblicato qualche settimana fa, in Austria vivono oramai più di 30.000 italiani/e. E’ una cifra importante, che ci rende una delle nazionalità straniere maggiormente rappresentate in Austria.

Ma i dati a disposizione ci dicono ancora molto poco: cosa fanno gli italiani in Austria? Perché si sono trasferiti? Come si trovano in questo Paese? Alcune delle tante domande che aiuterebbero a capire chi sono veramente gli italiani/e che vivono in Austria, quali le loro aspettative e motivazioni e come vivono la loro situazione di italiano emigrato all’estero.

Da qui nasce l’idea di realizzare un’indagine sugli italiani/e in Austria, per cercare di ottenere un quadro reale ed attuale della situazione dei connazionali che vivono in questo Paese.

Non potendo andare ad intervistare ognuno di voi, ho scelto la via del questionario online, con il quale spero di raggiungere un numero consistente di voi ed ottenere dei risultati statisticamente rilevanti.

Per chi è già curioso di rispondere ecco il link: quivienna.com/questionario2019 (NOTA: il questionario è concluso, grazie a tutti i partecipanti, le risposte verranno pubblicate nelle prossime settimane).

Le domande non riguardano nulla di strettamente personale, ma informazioni per esempio sulla regione da cui provenite, il vostro attuale stato occupazionale, il livello di tedesco e altre informazioni simili (tutte le risposte sono in ogni caso facoltative, se non volete rispondere passate alla domanda seguente).

Per rispondere a tutti i quesiti non ci vorranno più di 10 minuti (e si può compilare il tutto anche tramite smartphone o tablet). Tutte le informazioni verranno raccolte naturalmente in forma anonima.

La mia richiesta a voi, oltre a compilare il questionario è di condividerlo con tutti i vostri amici, parenti, conoscenti e contatti italiani che vivono in Austria, più saranno le risposte e più interessanti saranno i risultati! Basta semplicemente condividere il link quivienna.com/questionario2019 (NOTA: il questionario è concluso, grazie a tutti i partecipanti, le risposte verranno pubblicate nelle prossime settimane).

Grazie in anticipo a tutti quelli che parteciperanno, se avete domande a riguardo mi potete contattare scrivendo a paolo@quivienna.com .

Vienna 2 commenti

Grandi cambiamenti nella comunità cattolica italiana di Vienna

Sono in atto grandi cambiamenti all’interno della comunità cattolica italiana di Vienna. In base ad un comunicato dell’Arcidiocesi la cura pastorale degli italiani a Vienna da metà febbraio è stata infatti spostata dalla chiesa dei Minoriti (Minoritenkirche) alla parrocchia Alservorstadt nell’8. distretto.

La Missione Cattolica Italiana, data in incarico dall’Arcidiocesi all’Ordine dei Frati Minori di Vienna, continuerà presso questa nuova sede sotto la guida di Padre Thomas Manalil. Nella nota viene indicato che lo spostamento è stato reso necessario dopo che la Congregazione Italiana, proprietaria della chiesa dei Minoriti, ha comunicato di non voler prolungare la Convenzione con l’Ordine dopo la prossima scadenza il 30 giugno 2019.

Breve storia della comunità cattolica italiana di Vienna

Per capire meglio il significato e le conseguenze di questo cambiamento è necessario conoscere la storia della comunità italiana cattolica di Vienna e in particolare il suo legame con la chiesa dei Minoriti. (qui posso tentare di fare solo un breve riassunto, per chi volesse approfondire rimando all’ottimo libro di Manfred Zips e la tesi di laurea di Giacomo Borioni).

In base alle fonti più antiche, la presenza a Vienna dell’Ordine francescano dei frati minori viene fatta risalire al 1224, quando giunsero su iniziativa del Duca Leopoldo VI. Nel 1276 iniziò poi la costruzione dell’attuale chiesa dei Minoriti, gestita nei secoli successivi dall’Ordine.

Solo nel 1625, con l’aumentare della presenza italiana a Vienna, venne fondata la Congregazione Italiana, una associazione cattolica privata, inizialmente sotto la guida della Compagnia di Gesù, nei quali locali svolgeva anche le sue attività e celebrazioni.

La temporanea soppressione dell’ordine gesuita nel 1773 portò grandi cambiamenti nella Congregazione: la sede venne spostata nella cappella di Santa Caterina (ora non più esistente) e venne modificato il proprio statuto per rendere l’associazione il più democratica e indipendente possibile tramite un consiglio direttivo con al suo vertice un Prefetto eletto.

Quando poi nel 1783 l’imperatore Giuseppe II. ordinò il trasferimento dell’Ordine dei Minoriti nel monastero situato nel 8. distretto la Minoritenkirche, rimasta ora vuota, venne affidata alla Congregazione Italiana, di cui da allora ne è rimasta proprietaria.

Nei secoli successivi la Congregazione organizzò in maniera autonoma (ma sempre in accordo con l’arcidiocesi di Vienna) la nomina di un membro del clero come responsabile per la guida pastorale – il cosiddetto Rettore – presso la chiesa dei Minoriti. Dal 1957 sulla base della cosiddetta “Convenzione” questo ruolo era sempre stato affidato ad un membro dell’Ordine dei Frati Minori.

La nuova situazione da quest’anno

Come si può quindi capire, con la decisione di non voler prolungare la Convenzione da parte della Congregazione e il conseguente spostamento della Missione Cattolica Italiana si è creata una situazione abbastanza particolare per la comunità cattolica italiana a Vienna, che ha portato ad una divisione delle sue attività.

Da una parte la cura pastorale gestita dalla Missione Cattolica Italiana su incarico dell’Arcidiocesi, presieduta da Padre Thomas Manalil, che continuerà presso la chiesa dedicata alla Santissima Trinità (Alser Straße 17). Qui da febbraio vengono svolte due messe in italiano (sabato alle 17:00 e domenica alle 10:30) oltre al catechismo, l’agape delle famiglie e i corsi per la cresima e prematrimoniali.

Dall’altra le attività presso la chiesa dei Minoriti gestite dalla Congregazione Italiana, tra cui le messe in italiano (sabato alle 17 e domenica alle 11) come anche la scuola, il coro e i corsi di musica. Al momento non è ancora chiaro se ci saranno altri sviluppi: per esempio se dopo la scadenza di giugno verrà fatta un’altra Convenzione o chi assumerà la guida spirituale della chiesa dei Minoriti. In base ad un comunicato della Congregazione l’appoggio dell’Arcidiocesi rimane in ogni caso intatto, e come già scritto anche le sue attività.

Per chi volesse approfondire e seguire gli aggiornamenti sulle attività vi rimando ai siti web della Missione Cattolica Italiana e della Congregazione Italiana.

Sport Lascia un commento

Euroleague di pallacanestro in carrozzina a Klosterneuburg: cercasi tifosi!

Una segnalazione interessante per tutti gli amanti dello sport che mi è arrivata dall’Ambasciata italiana: venerdì 8 e sabato 9 marzo 2019 si svolgerà a Klosterneuburg la fase preliminare della Euroleague di pallacanestro in carrozzina, a cui parteciperanno anche due squadre italiane, la SSD Santa Lucia Sport e la ASD Handicap Sport Varese.

Sia le squadre che la federazione italiana sarebbe molto felici se sugli spalti ci fossero anche tifosi italiani a supportare e fare il tifo!

Tutte la partite si terranno presso il centro sportivo Happyland (In der Au, 3400 Klosterneuburg), raggiungibile con i mezzi pubblici tramite la S40 in partenza dalla stazione Heiligenstadt.

Il calendario e gli orari delle partite

Venerdì 8 marzo 2019:

11:15 – Interwetten/Coloplast Sitting Bulls (AUT) : BasKI – TSOP them.Kondrashin (RUS)
13:30 – SSD Santa Lucia Sport (ITA) : ASD Handicap Sport Varese (ITA)
15:45 – BasKI – TSOP them.Kondrashin (RUS) : TSK Rehab Merkezi Eng.SK. (TUR)
18:00 – ASD Handicap Sport Varese (ITA) : Interwetten/Coloplast Sitting Bulls (AUT)
20:15  – TSK Rehab Merkezi Eng.SK. (TUR) : SSD Santa Lucia Sport (ITA)

Sabato 9 marzo 2019:

09:00 – ASD Handicap Sport Varese (ITA) : BasKI – TSOP them.Kondrashin (RUS)
11:15 – SSD Santa Lucia Sport (ITA) : Interwetten/Coloplast Sitting Bulls (AUT
13:30 – TSK Rehab Merkezi Eng.SK. (TUR) : ASD Handicap Sport Varese (ITA)
15:45 – BasKI – TSOP them.Kondrashin (RUS) : SSD Santa Lucia Sport (ITA)
18:00 – Interwetten/Coloplast Sitting Bulls (AUT) : TSK Rehab Merkezi Eng.SK. (TUR)

Visitare Vienna 10 commenti

Vienna Pass e City Card a confronto: una guida per scegliere la migliore carta sconti!

Tutte le più grandi città turistiche offrono vari modelli di carte o pass con ingressi gratuiti o sconti su attrazioni e musei. Vienna non è naturalmente da meno, con ben due tipi di carta sconti tra cui scegliere, la Vienna City Card e il Vienna Pass.

In questa guida metterò a confronto le due offerte, per capire qual è la carta migliore per voi, ma prima di entrare nel dettaglio è importante porsi una domanda: ho veramente bisogno di una carta sconti per visitare Vienna?

La risposta è che dipende molto dal tipo di turista che siete e da quello che volete visitare. Se amate i musei – a Vienna particolarmente cari – le carte sconto offrono sicuramente molti vantaggi. Attenzione però a non farsi cogliere dalla smania di voler utilizzare i pass fino all’estremo, correndo da una attrazione all’altra e rischiando quindi di non goderle appieno con la dovuta calma.

Il mio primo consiglio è quindi di farsi un itinerario approssimativo di quello che andrete a visitare a Vienna e confrontare i prezzi normali con quello che pagherete insieme al pass, per capire quale convenga di più (alcuni esempi li trovate più in basso in questa guida).

Nota: attenzione che entrambe le carte non comprendono il transfer dall’aeroporto al centro, che deve essere acquistato separatamente (qui trovate un articolo sulle modalità più economiche).

Vienna City Card

© WienTourismus/ Rainer Fehringer

La Vienna City Card è la card ufficiale dell’ente per il turismo di Vienna. Non offre ingressi gratuiti ma solamente riduzioni – da 1 a 5 € – e può essere utilizzata oltre che nei musei e monumenti anche in molte altre attrazioni turistiche, come ristoranti, negozi e attività varie.

La City Card è disponibile in 2 formati:

  • quella rossa comprende un biglietto dei trasporti pubblici di Vienna (metropolitana, tram e autobus) e si può acquistare nei formati formati 24 ore (17 €), 48 ore (€ 25) e 72 ore (€ 29). La validità per i mezzi pubblici è dal momento di prima obliterazione.
  • quella bianca comprende invece l’uso del servizio Big Bus, per muoversi direttamente tra le varie località turistiche, e una visita con guida del centro di Vienna (in tedesco o inglese). Anche questa versione è disponibile nei formati 24 ore (32 €), 48 ore (€ 37) e 72 ore (€ 41).

Non sono previste riduzioni per bambini, ma insieme ad ogni City Card può viaggiare un bambino fino al compimento del 15esimo anno di età gratis (la maggior parte dei musei e attrazioni ha già prezzi ridotti o gratuiti per minorenni).

Vienna Pass

(c) Vienna PASS | Bernhard Luck

Il Vienna Pass funziona invece come le classiche carte che si trovano anche in altre città: pagando un costo fisso si potrà entrare in tutti i musei e attrazioni turistiche comprese per un determinato periodo di tempo (circa 60).

Non comprende l’uso dei mezzi pubblici ma si appoggia al servizio Hop On Hop Off, che ha fermate vicino a tutte le maggiori attrazioni turistiche. Comprende inoltre anche la precedenza all’ingresso di vari musei, ma in base alla mia esperienza – con l’eccezione forse di Schönbrunn – non ho mai visto code in cui sia necessario attendere molto.

Il Vienna Pass è disponile in 4 formati (i prezzi per bambini sono validi fino a 18 anni):

  • 1 giorno: adulti € 85 / bambini € 42,5
  • 2 giorni: adulti € 119 / bambini € 59,5
  • 3 giorni: adulti € 149 / bambini € 74,5
  • 6 giorni: adulti € 189 / bambini € 94,5

Una cosa da tenere a mente con il Vienna Pass è che la validità è giornaliera. Questo significa che se lo si inizia ad utilizzare alle 17, questo conta già come primo giorno di validità, e quello seguente dalla mezzanotte come secondo.

Quale carta sconti conviene di più?

Non è facile dare un giudizio su quale carta sia la migliore. Come già scrivevo all’inizio molto dipende dal tipo di turista che siete: i vantaggi variano molto in base a quello che vorrete visitare, alla posizione del vostro albergo e naturalmente se siete da soli, in coppia o con bambini a seguito.

Per cercare di fare comunque un’analisi ho creato un confronto basandomi sul formato di carta più usato (quello da 3 giorni), da utilizzare in 8 tra i musei e attrazioni più visitati di Vienna (penso sia impossibile visitarne di più con la dovuta attenzione in un tale lasso di tempo).

A questo ho aggiunto anche l’uso dei mezzi pubblici durante i 3 giorni. I bus turistici possono essere utili in alcuni casi, ma ritengo offrano troppa poca flessibilità e tempi di attesa molto lunghi (anche 20-30 minuti) per poter vivere la città al meglio.

In base a questi criteri trovate qui sotto due tabelle: una con il costo per una persona singola (per una coppia basta raddoppiarli) e una per una famiglia con un bambino fino al 15esimo anno di età.

Tabella dei costi per 1 adulto

Prezzo intero Vienna City Card Vienna Pass
Carta € 29,- € 149,-
Palazzo Imperiale (Hofburg) € 13,9 € 12,9 € 0,-
Sala Magnifica (Prunksaal) € 8,- € 7,- € 0,-
Camera del Tesoro Imperiale € 12,- € 11,- € 0,-
Museo Leopold € 13,- € 11,- € 0,-
Castello di Schönbrunn € 26,5 € 22,5 € 0,-
Belvedere (Superiore ed Inferiore) € 22,- € 19,- € 0,-
Museo di Storia dell’arte (KHM) € 16,- € 15,- € 0,-
Ruota Panoramica al Prater € 12,- € 11,- € 0,-
Trasporti pubblici 72h € 17,1 € 0,- € 17,1
Totale € 140,5 € 138,4 € 166,1

Tabella dei costi per 2 adulti e 1 bambino/a fino al 15esimo compleanno

Prezzo intero Vienna City Card Vienna Pass
Carta € 58,- € 372,5,-
Palazzo Imperiale (Hofburg) € 36,- € 34,- € 0,-
Sala Magnifica (Prunksaal) € 13,- € 13,- € 0,-
Camera del Tesoro Imperiale € 24,- € 22,- € 0,-
Museo Leopold € 26,- € 26,- € 0,-
Castello di Schönbrunn € 56,- € 56,- € 0,-
Belvedere (Superiore ed Inferiore) € 44,- € 38,- € 0,-
Museo di Storia dell’arte (KHM) € 32,- € 30,- € 0,-
Ruota Panoramica al Prater € 29,- € 29,- € 0,-
Trasporti pubblici 72h € 51,3 € 0,- € 51,3
Totale € 311,3 € 306,- € 423,8

Il confronto da risultati molto interessanti.

Se siete da soli (o in coppia) il risultato finale con o senza carte sconto è praticamente uguale. Per una famiglia con bambini invece il Vienna Pass risulta in questo esempio il meno conveniente. Questo succede in particolare perché molti musei offrono già biglietti “famiglia” molto scontati rispetto al prezzo normale.

Ma come dicevo sopra le variabili personali qui giocano un ruolo molto importante. Se per esempio la famiglia non usasse i mezzi pubblici e volesse visitare altro (so che non è facile andare in un museo con i bambini) il vantaggio sul prezzo tornerebbe quasi sicuramente a favore del Vienna Pass. Inoltre ho notato che il Vienna Pass viene spesso offerto con il 10% di sconto sul sito web e questo potrebbe essere un vantaggio a suo favore.

Aggiornamento 2022: da quando ho scritto inizialmente questo articolo, il costo del Vienna Pass è aumentato considerevolmente, attualmente quindi il prezzo intero o la Vienna City Card risultano le opzioni più convenienti, a meno di trovare qualche offerta vantaggiosa.

Anche dopo questo confronto il mio consiglio rimane comunque quello che ho scritto all’inizio: studiate in anticipo l’itinerario e le attrazioni che volete visitare durante la vostra vacanza a Vienna, create un confronto personale tra le varie offerte, e in base a queste informazioni calcolare quale carta sia la più conveniente per voi.

Se avete usato il Vienna Pass o la City Card raccontate la vostra esperienza nei commenti!

Musica Lascia un commento

Si canta! I cori italiani a Vienna

In Austria la musica corale – sacra, profana, classica e popolare – viene seguita da sempre con grande interesse e partecipazione. In base alle statistiche dell’assocazione nazionale sono oltre 3.500 i cori attivi attualmente su tutto il territorio, con oltre 100.000 partecipanti.

Per farvi capire l’interesse qualche anno fa la televisione pubblica ORF organizzò anche un talent show di grande successo per trovare il migliore coro d’Austria (Die große Chance der Chörequi il video completo della finale)

E con così tante proposte non possono naturalmente mancare anche alcuni cori con repertorio italiano. Di seguito vi presento quelli che attivi a Vienna che conosco.

AccorDante

Presso la società Dante Alighieri è attivo dal 2013 il coro AccorDante, diretto da Eliana Morretti. Le prove si tengono ogni giovedì dalle 19:30 alle 21:00 presso la sede della Dante Alighieri (Trautsongasse 2, 1080).

La partecipazione è aperta a tutti, anche principianti, ed ha un costo di € 54,- a semestre.

Maggiori informazioni:

Coro Antonio Salieri

Il coro Antonio Salieri è attivo dal 1992 presso la Chiesa Nazionale Italiana (Minoritenkirche) di Vienna. ed è attualmente diretto dal colombiano David Ricardo Salazar. Oltre ad accompagnare le S. Messe e le celebrazioni dell’anno liturgico, il coro è da sempre anche presente in molte manifestazioni canore, come la Messa dei forestieri (Ausländermesse) nel Duomo di S. Stefano e il canto internazionale dell Avvento nel municipio di Vienna.

Il repertorio del coro comprende opere di Händel, Mendelssohn-Bartholdy, Bruckner, C. Franck, Elgar, Gospels, canzoni coreane e naturalmente molte canzoni italiane. Le prove del coro si tengono ogni giovedì dalle 18:45 alle 20:45 preso la Sala della Congregazione (Minoritenplatz, 1010).

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Coro Arcadia

Il coro Arcadia, attivo dal 2006, viene diretto fin dalla sua nascita da Nelly Li Puma. La sua particolarità sta nell’essere composto quasi esclusivamente da austriaci che, amanti della nostra lingua, hanno deciso di dare vita a questo coro.

Il repertorio varia da musica popolare e dialettale italiana passando per la musica medievale e barocca fino a pezzi più moderni. Da vari anni viene supportato amministrativamente dall’associazione etArcadia. Le prove si svolgono ogni giovedì presso il Musisches Zentrum (Zeltgasse 7, 1080).

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Se conoscete altri cori italiani  – o con repertorio italiano – a Vienna segnalateli nei commenti! 

Storia di Vienna 2 commenti

Una raccolta bibliografica sulla “Vienna italiana”

Tramite questo blog mi interesso oramai da molti anni degli italiani a Vienna, raccontando della nostra vita di tutti i giorni ma ammetto di non aver mai approfondito la parte più “storica” della nostra comunità.

Tracce della presenza italiana si trovano un po’ ovunque in città: monumenti ed edifici storici, targhe commemorative, oltre naturalmente alle attività commerciali che oggi più che mai imprimono una forte italianità in molti quartieri.

Ho sempre ritenuto importante cercare di approfondire la storia del proprio passato, perché penso che solo in questo modo possiamo conoscere e capire il nostro presente.

Da dove partire dunque? Il modo più semplice è raccogliendo innanzitutto tutte quelle fonti che hanno già studiato l’argomento. Sono andato quindi alla ricerca di tutti i libri, saggi ed articoli che hanno cercato di analizzare la presenza italiana a Vienna. Il risultato è stato una pagina dove ho raccolta una rassegna bibliografica sulla Vienna italiana.

Attualmente sono riuscito a trovare 25 testi, molto variegati: monografie storiche e artistiche, analisi sociologiche, studi linguistici e varie tesi di laurea scritte negli ultimi anni. Opere sia in italiano che in tedesco, pubblicate durante un ampio spazio temporale (il più antico è del 1913 , l’ultimo del 2015).

Queste opere raccontano una storia di migrazione e integrazione, di scambi commerciali e culturali e di relazioni tra Italia e Austria, che inizia secoli fa e continua fino ad oggi. Ma è anche una storia con molte lacune: sia quelle temporali che quelle su argomenti che avrebbero la necessità di venire approfonditi sono ben visibili analizzando le opere che sono riuscito a trovare.

Qui devo fare anche una precisazione: ho potuto prendere visione diretta di solo una piccola parte dei testi nella lista, mentre molti sono stati presi dalla bibliografia di quelli che ho potuto consultare. Non posso quindi assicurare che il contenuto di tutte le opere sia pertinente e di qualità sul tema della Vienna italiana.

Naturalmente questa lista non la posso considerare completa: ci sono sicuramente altri articoli e saggi dedicati alla Vienna italiana che si potrebbero aggiungere. Se ne siete a conoscenza mi farebbe naturalmente piacere aggiungerli, segnalateli nei commenti a questo articolo o inviatemi un messaggio!

A questa pagina trovate la bibliografia sulla Vienna italiana.