Lavoro 17 commenti

Quali documenti servono per lavorare in Austria?

In quanto cittadini europei penso sia ovvio per tutti che uno dei diritti che abbiamo sia il poter lavorare in qualunque Paese dell’Unione Europea senza il bisogno di un permesso di lavoro come un tempo.

Avere però pronti alcuni documenti rimane comunque fondamentale per potersi candidare o venire assunti ad un posto di lavoro. Alcuni sono generici ed in possesso di chiunque mentre altri sono più specifici al contesto austriaco, ed è certamente importante conoscerli per non perdere delle buone occasioni.

Iniziamo innanzitutto dal documento di identità: in Austria viene spesso richiesto il passaporto (leggi qui perché) ma anche la carta di identità italiana è naturalmente valida e viene accettata.

Altro documento fondamentale da portare ad ogni colloquio di lavoro è il certificato di residenza (Meldezettel). Questo documento attesta il proprio domicilio in Austria, ed è obbligatorio ottenerlo entro 3 giorni dall’arrivo. Non mi è invece mai capitato che venga richiesto il certificato di permanenza (Anmeldebescheinigung), anche se obbligatorio farlo entro 4 mesi dal trasferimento in Austria.

Molto spesso viene richiesto di presentare anche il numero di previdenza sociale (Sozialversicherungsnummer). Questo è una codice composto da 4 numeri più la propria data di nascita, e si trova sul fronte della tessera sanitaria (E-Card). Gli austriaci lo ottengono alla nascita perché automaticamente registrati tramite i propri genitori.  Per molte aziende austriache il possesso di questo documento viene quindi considerato ovvio, ma basta chiarire di non essere mai stati assicurati in Austria proveniendo dall’Italia e il datore di lavoro si occuperà di tutto.

Ad alcuni colloqui e per certe attività lavorative viene richiesto di presentare un certificato del casellario giudiziale (Strafregisterauszug), un documento che attesta l’esistenza o meno di condanne passate in giudicato (civili o penali) o di procedimenti penali in corso. Ottenerlo è abbastanza semplice ma può richiedere un po’ di tempo, qui trovate la procedura. 

Se venite in Austria senza avere ancora un lavoro e desiderate iscrivervi all’ufficio di collocamento (AMS), è utile portare con voi una copia del modulo U1 (ex E301). Questo documento attesta i periodi di occupazione e copertura assicurativa già maturati in Italia (o in altri Paesi dell’Unione Europea), e può essere richiesto in Italia presso l’INPS di residenza.

Ho sentito racconti riguardo datori di lavori che avrebbero chiesto di presentare un visto (Visum) o permesso di soggiorno. Ovviamente essendo in Unione Europea non è assolutamente necessario!

In ogni caso se il datore di lavoro chiedesse documenti poco chiari o che secondo voi non dovrebbe essere necessario presentare, potete sempre chiedere una consulenza gratuita presso i centri della camera dei lavoratori (Arbeiterkammer).

Avete avuto altre esperienza riguardo ai documenti da presentare per lavorare in Austria? Raccontatelo nei commenti!

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

17 Commenti

  1. Paolo Ferrara ha detto:

    I documenti sacri sono due: il ‘Meldezettel’ e la ‘Geburtsurkunde’ (simile all’estratto di nascita, ma contenente solamente l’atto di nascita). Tutti due sempre e solamente in originale.

    1. Ivan ha detto:

      Ma sono due documenti che fai in Austria?

  2. Maurizio ha detto:

    Salve, devo partire per lavorare in Austria precisamente a krems an der donau, e vorrei essere sicuro di entrare. Vorrei Sapere ho bisogno di un visto per passare i controlli in aereoporto? Perché faccio il cambio a Roma e ovviamente devo cambiare la compagnia aerea

  3. Paola ha detto:

    vorrei sapere se è indispensabile la laurea per lavorare come restauratore di beni culturali in Austria e quali sono le norme che regolano la qualifica lì. Grazie per l’eventuale risposta

    1. Gezim ha detto:

      UNA DOMANDA SI PUO LAVORARE IN AUSTRIA , AVENDO ( AUFENTHALTSTITEL ) TEDESCO

  4. stefano ha detto:

    dovrei creare una società con i miei figli per l’apertura di un ristorante in bassa austria. qualcuno sa come e dove poter avere informazioni dettagliate e qualche dritta per districarsi correttamente?

  5. Simona ha detto:

    Ciao Paolo,
    sono andata all’ufficio di collocamento ma mi hanno detto che per registrarmi, prima di tutto devo avere il numero di previdenza sociale- Versicherungnummer- ( ancora non ho un lavoro ma lo sto cercando) e solo in un secondo momento potranno registrarmi. Ti risulta?

    Grazie mille

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Se non hai mai lavorato in Austria ovviamente non puoi avere un numero di previdenza sociale (“Sozialversicherungsnummer”). Purtroppo in molti uffici non capiscono che gli stranieri appena artivati non lo hanno, gli austriaci lo ricevono automaticamente alla nascita, bisogno trovare un impiegato competente.. Quindi ti consiglio di tornare e rispiegare la situazione, ti possono comunque registrare come “Arbeitsuchend”.

      1. Simona ha detto:

        Grazie mille gentilissimo!

  6. Dario Dimunno ha detto:

    Buongiorno, spero sia questa la sede più opportuna per porre il mio quesito: lavoro come guida turistica abilitata in Italia e vorrei lavorare anche a Vienna per i turisti italiani tramite agenzie italiane. Essendo dunque regolarmente abilitato in Italia, quali permessi devo eventualmente richiedere per esercitare occasionalmente oltre confine? Grazie per l’attenzione e buon anno a tutti!

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Consiglio di rivolgersi all’associazione delle guide austriache (https://www.guides-in-vienna.at/) per chiarire quali permessi siano necessari. In Austria il lavoro di guida è molto regolamentato e serve un patentino per poterlo svolgere.

  7. Ermal ha detto:

    Io lavoro e vivo da 3 anni a Vienna. Per “lavorare” : 1-medlezetel (certificato di residenza) 2-Anmeldenbeschaidigung (include tutto ciò che riguarda il ministero del interno, passap . C. Identita, ecc.) 3-e card(codice fiscale) 4 – Un conto corrente in Austria. Vi auguro b. fortuna, è un po di pazienza, sopratutto con il “magistrat”.

  8. Elena ha detto:

    Salve,io sono Moldava con permesso di soggiorno Italiano e residenza in Italia…Mi serve un Visto nel passaporto per lavorare in Austria???

  9. Martina ha detto:

    Io sono nata e cresciuta a Vienna e parlo correntemente tedesco. Ma purtroppo non ho la cittadinanza. Voglio trasferirmi per lavorarci e viverci rendendola la mia città (anche se già lo è). Le mie domande sono due: andrò in italia per due settimane all’anno. Le altre due settimane di vacanza andrò in giro per il mondo (soldi permettendo ovvio). Nel Meldezettel che parte compilo? Io vorrei trasferirmi a Vienna per sempre. Il mio tedesco migliorerà in poco tempo (ahimè non lo parlo se non con mamma). Per prima cosa devo trovare un appartamento , poi compilare il Meldezettel e farlo firmare al mio datore di lavoro, più un Geburtsurkunde per cui non so se bastano i documenti che ha avuto mamma alla mia nascita, documenti scritti in tedesco comunque. E dopo questo, avrei finito e potrei ufficialmente concentrarmi sul lavoro? O serve il certificato del casellario del tribunale? Presumo che vecchio non vada bene . Grazie dell’aiuto. Sto cercando piano piano tutte le info perché voglio avere finalmente un lavoro e vivere per conto mio.

  10. Miano Davide ha detto:

    Salve ho bisogno di un conto bancario austriaco o è sufficiente un conto On_line Italiano per riscuotere lo stipendio ?

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Teoricamente essendo in Unione Europea puoi far addebitare il tuo stipendio su qualunque conto, quindi anche in Italia, in ogni caso meglio sempre chiarire con il datore di lavoro. Ci sono comunque banche in Austria che offrono conti bancari gratuiti o a un costo molto basso.

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