Burocrazia 6 commenti

Iscrizione AIRE e rilascio del passaporto: alcune novità dall’Ambasciata di Vienna

L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha comunicato alcune novità interessanti per facilitare le procedure burocratiche, in particolare relative all’iscrizione all’AIRE e al rilascio del passaporto.

Iscrizione online all’AIRE

Da aprile è possibile effettuare l’iscrizione all’AIRE direttamente online tramite il portale Fast It.

Bisogna innanzitutto registrarsi al portale, poi accedere alla sezione “Anagrafe consolare e AIRE” e selezionare la funzione “Richiedi l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani all’Estero”. Sarà poi necessario compilare un modulo, stamparlo e tramite scansione ricaricarlo sul portale insieme ad una copia di un documento di identità e del certificato di residenza in Austria (Meldezettel).

La richiesta non viene in ogni caso automaticamente accettata: i dati verranno inviati all’ufficio responsabile del Consolato di Vienna che farà convalidare la richiesta al Comune di competenza in Italia. Lo stato di avanzamento della pratica sarà in ogni caso visibile all’interno del proprio profilo sul portale online.

Al momento non risulta purtroppo ancora attiva la funzione per comunicare una variazione della propria residenza. Per fare questo rimane quindi necessario comunicarlo direttamente al Consolato, per un semplice cambio di residenza in Austria basta inviare una nuova copia del Meldezettel per e-mail (anagrafe.vienna@esteri.it).

Passaporto: più appuntamenti e procedura per casi urgenti

Il rilascio del passaporto presso la Cancelleria Consolare di Vienna è normalmente possibile solo tramite appuntamento che deve essere preso attraverso un sistema di prenotazione online. Anche a causa dell’aumento di connazionali in Austria negli ultimi anni questa procedura è sempre stata complicata, comportando anche una attesa di vari mesi per ottenere il documento.

Per migliorare questa situazione, la Cancelleria Consolare di Vienna ha deciso da maggio 2018 di potenziare l’ufficio responsabile per il rilascio dei passaporto con del personale aggiuntivo, in modo da incrementare il numero degli appuntamenti che saranno disponibili sul portale.

Da settembre 2018 la calendarizzazione degli appuntamenti avverrà inoltre su base mensile. In pratica il 1 giorno di ogni mese verranno resi disponibili tutti gli appuntamenti per il mese successivo (per esempio il 1 settembre saranno visibili le date per ottobre e così via). Sarà quindi possibile prendere appuntamento fino ad esaurimento posti. Si consiglia in ogni caso di controllare il calendario periodicamente, in quanto a seguito di disdetta o cancellazione si potrebbero liberare nuovi appuntamenti.

Inoltre è stata decisa una procedura per i casi urgenti con cui sarà possibile presentare l’istanza di rilascio senza previo appuntamento direttamente in Consolato, con le seguenti modalità:

  • il servizio sarà disponibile ogni primo lunedì del mese dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.
  • sarà necessario presentarsi di persona e in base all’ordine di arrivo verrà rilasciato un appuntamento in base alla capienza massima disponibile nella giornata.
  • sarà necessario provare la comprovata urgenza e necessità del documento (per esempio biglietti aerei o ferroviari già acquistati con partenza prevista non oltre 14 giorni dal giorno della richiesta).
  • per il rilascio del passaporto tramite questa procedura d’urgenza sarà necessario versare € 50,- (oltre al costo complessivo del passaporto di € 116,-)

Maggiori informazioni dettagliate su queste nuove disposizioni sono presenti sul sito web dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.

Immagine di Joel Filipe da Unsplash

Arte Lascia un commento

Il tormento di un abbraccio

Capita sempre così. Ogni volta che accompagno un gruppo di turisti al Belvedere, mentre essi si perdono in brodo di giuggiole di fronte al capolavoro di Klimt (“Il Bacio”), io mi sposto qualche sala più in là per immergermi in un’opera diversa, non romantica ma di altrettanto impatto emozionale. E non di Gustav Klimt. Ma di Egon Schiele.

Quest’anno ricorrono i cento anni della scomparsa del discusso artista, esponente dell’Espressionismo austriaco, e seppur tanti appassionati di arte lo hanno riscoperto proprio in questa occasione, di fronte alle sue creazioni si può sostare in tutta calma. Così io faccio abitualmente con “L’abbraccio”.

Ora non mi soffermerò su particolari aspetti biografici del pittore, ma preferisco addentrarmi nei dettagli della rappresentazione, così tremendamente accesa, che non può destare stupore.

È il dinamismo della scena che colpisce immediatamente: i corpi di due amanti, stesi su un letto disfatto, sono aggrappati disperatamente l’uno all’altro. Ora, guardandolo più attentamente, scopriamo che il lenzuolo è spiegazzato, quasi si arrotola su se stesso inglobando la coppia che, appena terminato l’amplesso, si stringe con una tale forza tale da non lasciare trasparire tenerezza né tanto meno dolcezza. Al contrario, Schiele con questo intimo gesto, ci trasmette un senso di angoscia, di ansia. Lei appoggia la mano sul suo collo, mentre lui affonda il volto nei suoi capelli. Lo sguardo della donna è basso, sembra osservare le possenti braccia del suo amato e rifugiarvisi, mentre gli occhi di lui non si palesano. Che stia piangendo?

In questa scena, Egon Schiele riesce magistralmente a delineare la contrazione dei muscoli dell’uomo e la dolce tensione nel corpo di lei, da coinvolgerci a tal punto da renderci compartecipi del destino della coppia. Cosa sarà accaduto ai due amanti, prima del loro incontro? Perché questo disperato aggrapparsi (come se l’altro rappresentasse la “vita”), invece di lasciarsi andare ad una intima felicità? Qui possiamo solo addentrarci nel campo delle ipotesi, immaginando i due seduti su una panchina, che si domandano il perché di questa loro situazione, che li potrebbe portare ad allontanarsi. Parole spezzate dalle lacrime, giustificazioni, improbabili scuse, dichiarazioni di amore reciproco. Eppure, quella sensazione del lasciarsi, pervade l’immagine dell’opera: la parte bassa dei corpi, là dove si genera la vita, è proprio quella più distante fra i due.

Il quadro viene dipinto nel 1917, e mentre la Grande Guerra infuria e abbatte sotto i colpi dei cannoni l’impero austriaco, nella coppia si sta combattendo una battaglia intima e feroce, e che non avrà mai fine.

Il gruppo si avvicina, io mi ridesto dai miei pensieri, ma un ultimo sguardo mi fa rendere conto di un particolare che mi era sfuggito. Quei due tormentati amanti sono così perfettamente incastrabili, ma paradossalmente indomabili l’uno all’altra.

Lavoro 2 commenti

Offerta di lavoro della Rappresentanza Permanente d’Italia

La Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna ha pubblicato un avviso in cui si annuncia che verrà effettuata una selezione per l’assunzione di n. 1 impiegato a contratto a tempo indeterminato con mansioni ausiliarie, da adibire ai servizi di autista/commesso/centralinista.

Criteri principali di selezione sono una buona conoscenza dell’italiano, tedesco ed inglese, aver compiuto i 18 anni, possedere la patente di guida ed avere la residenza in Austria da almeno due anni.

Per partecipare alla selezione bisognerà inviare la propria documentazione per e-mail all’indirizzo rapponu.vienna@esteri.it entro il 25 maggio 2018.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il sito web ufficiale ed il bando di concorso.

Locali & Ristoranti Lascia un commento

‘O Sfizio: cucina genuina da filiera controllata, 100% italiana

Negli ultimi anni a Vienna c’è stata una vera e propria fioritura di ottimi locali e ristoranti italiani, che hanno fatto conoscere anche in Austria la qualità e varietà del nostro cibo.

Finalmente anche nel 17 distretto, a pochi passi da Elterleinplatz, ha aperto un piccolo gioiello di buona cucina: si chiama ‘O Sfizio, e nasce dall’idea di portare  a Vienna un concetto nuovo di servizio. Si ordina al banco in base al menu del giorno, si prende posto al tavolo e in pochissimo tempo si può gustare una prelibatezza della cucina italiana.

Le regole per la creazione di ogni piatto sono infatti semplici: utilizzare solo prodotti da filiera controllata, di stagione e se possibile biologici. Fare il più possibile da se, come il pane e le focacce che vengono impastate e sfornate ogni giorno. E seguire le ricette tradizionali, semplici ma dettate dalla saggezza dei nostri antenati.

Il risultato è un locale dove sentirsi come a casa, che sia per un pranzo veloce, un caffè al banco, una cena tra amici o anche solo per fare quattro chiacchiere con i simpaticissimi (e italianissimi!) proprietari Gigi, Simona e Marco, sempre disponibilissimi ad esaudire ogni desiderio. E se non avete tempo per fermarvi nel ristorante tutte le pietanze possono essere prese da asporto o anche consegnate a casa o in ufficio, grazie alla collaborazione con foodora.

Ma ‘O Sfizio non è solo ristorazione: sugli scaffali troverete tantissimi prodotti selezionati della migliore qualità italiana, gli stessi che vengono utilizzati per preparare la maggior parte dei piatti, da acquistare per avere anche a casa il meglio dell’Italia. Da non perdere anche gli eventi, come gli apericena, le degustazioni di vini e le serate con musica dal vivo, per sentirsi veramente come in Italia!

A inizio maggio aprirà il giardino esterno con 40 posti a sedere, una ragione in più per prendere il tram numero 43 che in un attimo vi porterà in questo simpatico angolo italiano a pochi passi dal centro di Vienna!

‘O Sfizio è situato nella Kalvarienberggasse 36 (1170), ed è aperto dal lunedì al sabato dalle 11:00 alle 22:00. Il menu del giorno, gli eventi e le novità le trovate sempre aggiornate sul sito web osfizio.at.

Sport Lascia un commento

Un teatro di emozioni: la 35. maratona di Vienna vista da vicino

Ieri ho avuto il piacere di partecipare ad uno degli eventi sportivi più importanti dell’anno, la maratona di Vienna. Per chi già vorrebbe sapere il mio tempo di arrivo vi devo deludere: non ho infatti preso parte come corridore ma solo come spettatore privilegiato.

Nell’azienda in cui lavoro abbiamo infatti svolto una bellissima collaborazione con l’evento che mi ha permesso di avere una visione interna di tutta l’organizzazione, e di poter vivere ieri da vicino l’arrivo dei vincitori.

Quella di quest’anno è stata la 35. edizione della maratona cittadina, che nasce nel 1984 – quando parteciparono 794 maratoneti – e da allora è cresciuta fino a diventare un evento che ogni anno in primavera coinvolge per un fine settimana più di 40.000 atleti da tutto il mondo (e altrettanti fans e spettatori).

Oltre alla gara vera e propria si svolgono infatti tantissimi eventi di contorno: il sabato ci sono delle corse per bambini e adolescenti, la gara sui 10 km e il pasta party al municipio, sponsorizzato quest’anno dal Pastificio Garofalo. La domenica si tengono invece in contemporanea le competizioni principali ovvero la staffetta (con 4 corridori a percorrere la distanza), la mezza maratona (21km) e la vera e propria maratona con 42,195 km.

La gara di ieri è stata condizionata pesantemente dal caldo: già alla partenza alle ore 9 la temperatura segnava 18 gradi per arrivare poi verso mezzogiorno ad oltre 28. Per questo motivo sono stati molti i corridori che a metà percorso hanno sfruttato la possibilità di optare per concludere con la sola mezza distanza invece di proseguire.

I vincitori non si sono però fatti intimorire più di tanto dalle temperature, e hanno fatto dei tempi da grande evento: il primo classificato tra gli uomini è stato il marocchino Salaheddine Bounasser, con un tempo di 2:09:29, mentre la kenyota Nancy Kiprop (2:24:18) ha vinto tra le donne. Il primo austriaco è stato Peter Herzog (2:16:57), e il primo italiano Matthias Agethle con un tempo di 2:41:09, al 29. posto in classifica generale.

Come scrivevo all’inizio ho avuto quest’anno la possibilità di vivere il tutto veramente da vicino, i partecipanti sono tantissimi e sia la corsa che i punti di ristoro possono essere a volte un po’ caotici, ma tutto sommato l’organizzazione è riuscita a creare fine settimana che tra tutte le difficoltà che possono nascere con un evento di queste dimensioni, si può sicuramente considerare di successo.

Ogni anno la maratona di Vienna è un evento da non perdere, anche solo da spettatore per viverne l’atmosfera. E se siete veramente temerari e volete raccogliere la sfida dei 42 km, le iscrizioni per la Vienna City Marathon 2019, che si terrà il 7. Aprile dell’anno prossimo, sono già aperte!

Negozi 6 commenti

I negozi aperti di domenica (e nei giorni festivi) a Vienna

In Austria – al contrario dell’Italia – la domenica e nei giorni festivi i negozi per legge sono obbligati a tenere chiuse le loro attività.

Per chi forse è abituato in Italia con gli orari di apertura oramai praticamente continuati  anche nel fine settimana, può essere qualcosa a cui doversi (ri)abituare, ma personalmente la trovo ancora una bella tradizione, per dedicare almeno un giorno alla settimana a qualcosa’altro invece che agli acquisti (se cercate qualche idea su cosa fare la domenica a Vienna ho scritto proprio un articolo sul tema)

Può però capitare di avere improvvisamente bisogno di un prodotto all’ultimo minuto, o di ritornare da un viaggio proprio il sabato sera o la domenica, e allora come fare?

Per fortuna anche a Vienna ci sono delle eccezioni a questo ferreo regolamento, grazie ad un cavillo nella legge: la domenica e nei festivi possono infatti rimanere aperti i negozi nelle vicinanze delle stazioni (ferroviarie o di altro trasporto), purché offrano solo prodotti che siano utili per un “viaggiatore”.

Da questa legge sono esclusi anche i panifici: le filiali delle maggiori catene (Anker, Ströck, Der Mann) sono aperte infatti sia il sabato che la domenica fino alle 12:00, ma anche qui molti negozi nelle vicinanze delle stazioni o luoghi di grande passaggio stanno estendendo gli orari fino a sera.

Non dimentichiamo poi le stazioni di servizio (o benzinai come si vuole chiamarli), quasi tutte hanno piccoli negozi con generi di prima necessità, una lista completa con indirizzi divisi per quartiere la trovate sul sito web del comune di Vienna.

Noi concentriamoci solo sui negozi più grandi e forniti, vi lascio qui una lista aggiornata divisa per categorie:

Supermercati

  • Billa (Franz-Josef-Bahnhof) – tutti i giorni dalle 6.00 alle 22.00
  • Billa (Praterstern – metro U1 e U2) – tutti i giorni dalle 6.00 alle 22.00
  • Spar (nell’ingresso dell’AKH – metro U6) – domenica e giorni festivi, dalle 9.00 alle 19:00
  • Spar (Hauptbahnhof – metro U1) – tutti i giorni dalle 06:00 alle 23:00
  • Spar (Wien Mitte – metro U3 e U4) – tutti i giorni dalle 06:00 alle 23:00
  • U3 Supermarkt (Westbahnhof – metro U6) – tutti i giorni dalle 7:00 alle 24:00

Libri

  • Thalia (Wien Mitte) – aperto domenica e nei giorni festivi dalle 11.00 alle 21.00
  • Thalia (Westbahnhof) – aperto domenica e nei giorni festivi dalle 11.00 alle 21.00
  • Thalia (Hauptbahnhof) – domenica e festivi dalle 11:00 alle 19:00

Vinoteche

  • Wein & Co  – tutte le filiali di questa catene di bar con annessa vinoteca sono aperti anche la domenica dalle 11:00 alle 24:00

Se conoscete altri negozi aperti di domenica che desiderate consigliare li aggiungerò volentieri alla lista!

Visitare Vienna Un commento

10 domande (e risposte) per chi si prepara a visitare Vienna per la prima volta!

Ogni volta che mi appresto a partire per una città che non conosco mi accorgo di pormi sempre le stesse domande, cose semplici, ma che sono fondamentali per potersi divertire senza troppi problemi.

Allora mi sono chiesto: quali potrebbero essere le prime domande che si farebbe un turista che non è mai stato a Vienna (o in Austria)?

Ne è nata una lista di consigli che forse per chi vive a Vienna da tempo possono sembrare banali, ma che ritengo utili per molti turisti, scopriamole insieme!

In che periodo dell’anno è meglio visitare Vienna?

Vienna è una città che si può definire sicuramente senza tempo: tutti i periodi dell’anno hanno qualcosa da offrire ai visitatori. Novembre e dicembre sono i mesi classici per i mercatini di Natale, ma a gennaio c’è la bellissima pista da pattinaggio davanti al municipio e poi con la primavera tutta la città si risveglia. Forse i classici periodi estivi, dove come ogni metropoli anche Vienna si svuota sono quelli meno interessanti, mentre da settembre in poi i colori dell’autunno riempiono la città di una luce magica.

Come mi devo vestire?

L’Austria inizia subito dopo il Tarvisio (o il Brennero), non siamo in Siberia :-) A parte gli scherzi, il meteo è molto simile a quello dell’Italia del nord, solo d’inverno le temperature possono scendere anche sotto lo zero per vari giorni, quindi bisogna vestirsi molto pesante. E sia in primavera che in estate conviene avere con se un piccolo ombrello, non sono infatti rare le piogge improvvise.

Come muoversi in città?

Il centro storico si può visitare comodamente a piedi, bastano un paio di scarpe buone e tutte le maggiori attrazioni si possono raggiungere facilmente. In ogni caso la rete di mezzi pubblici di Vienna è (secondo me) tra le migliori al mondo, e tra autobus, tram e metropolitana potete raggiungere ogni angolo della città in pochi minuti.

Come orientarmi a Vienna? Dove trovo una mappa o piantina?

Negli alberghi come anche presso gli uffici del turismo di Vienna si trovano quasi sempre delle mappe della città gratuite. Il centro è in ogni caso abbastanza piccolo ed è difficile perdersi. Come punto di riferimento molti tengono la guglia della cattedrale di Santo Stefano, che si può vedere da quasi ogni punto della città. E in ogni caso portate con voi uno smartphone con Google Maps, grazie all’integrazioe con gli orari e le linee dei mezzi pubblici lo uso tutti i giorni

Si parla (oltre chiaramente al tedesco) anche inglese? E italiano?

L’Austria è uno dei Paesi in Europa in cui è possibile trovare più facilmente persone che parlino inglese. Essendo anche una città molto turistica, sia presso le attrazioni che nei ristoranti è sempre possibile farsi capire in un modo o nell’altro. Ma anche l’italiano è una lingua che in molti parlano o almeno capiscono, da una parte proprio a causa dei molti turisti italiani e dall’altra perché molti austriaci hanno imparato i rudimenti della nostra lingua a scuola o durante le vacanze nel nostro Paese

Quali sono gli orari di apertura dei negozi?

La maggior parte dei negozi sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 18:30, molti supermercati anche fino alle 20:00. Il sabato l’orario è ridotto fino alle 17 o 18. La domenica e nei festivi tutti i negozi sono chiusi, eccetto per alcuni mini-market nei pressi delle stazioni ferroviarie o gli aeroporti.

Dove posso fare shopping ?

Due sono le strade principali per chi vuole fare acquisti a Vienna: la Kärntner Strasse, che dall’opera di stato porta fino a Santo Stefano, oppure la Mariahilferstrasse, lunghissima dal Quartiere dei Musei fino alla Westbahnhof. In entrambe troverete praticamente qualunque negozio e marca che vi potete immaginare. Vari centri commerciali sono raggiungibili con la metropolitana, per esempio il DonauZentrum o la Millennium City.

Come fare se voglio mandare una cartolina in Italia?

Le cartoline sono facili da trovare, i francobolli un po’ meno. Da qualche anno infatti vengono venduti solamente alla Posta (Post in tedesco), riconoscibili dal grande logo giallo. Il costo per inviare una cartolina in Italia è di € 0,80 .

Come posso telefonare da Vienna verso l’Italia?

Grazie all’abolizione del roaming nel 2017 tutte le telefonate che si fanno in Austria con una SIM italiana durante un periodo breve, per esempio una vacanza, hanno lo stesso costo di quelle effettuate in Italia. Attenzione in ogni caso al vostro piano tariffario, potrebbero esserci delle eccezioni.

Cosa fare se mi capita qualcosa?

Durante una vacanza può sempre capitare di avere qualche spiacevole disavventura. Innanzitutto niente panico! Il numero per le emergenze è come in tutta europa il 112 , vi risponderà un operatore che saprà parlare sicuramente anche inglese. Nel caso aveste bisogno di assistenza da parte dello Stato italiano, il primo indirizzo a cui rivolgersi è il Consolato di Vienna.

Avete altri consigli per un turista che viene la prima volta a Vienna? Scriveteli nei commenti! 

Università 6 commenti

L’università in Austria: un’alternativa alla costosa Germania!

Stentarono a credermi all’esame di maturità quando dissi che sarei andata a studiare a Francoforte sul Meno. E non avevano tutti i torti: l’universitá tedesca era ancora parecchio lontana per me che mi preparavo ad iniziare i 6 mesi di corso di lingua, mentre i miei compagni iniziavano già a pagare le tasse universitarie.

Volata via da casa, preparandomi all’iscrizione, dovetti già fare i conti con uno dei motivi che spinge tanti tedeschi ad emigrare per lo studio: il cosiddetto “numerus clausus”. A differenza dell’Italia, (e dell’Austria) in Germania non bisogna dare esami d’ammissione per le singole facoltà, bensì si viene valutati in base al voto della maturità. Le facoltà più gettonate, come Medicina o Psicologia, arrivano ad ammettere solo i ragazzi i cui voti si aggirano tra il 90 e il 100, alcune solo quelli che hanno dal 99 in su.

Ovviamente esistono anche università non a numero chiuso, ma purtroppo quella a cui volevo iscrivermi (Theater-, Film- und Medienwissenschaft – Teatro, Film e Media) è l’unica della Germania, per cui avrei dovuto avere un voto tra 89 e 100 per essere sicura di essere ammessa. E questo non è il mio caso.

L’accesso alle università in Germania non fa paura solo ai tedeschi, bensì anche agli studenti internazionali che vogliono studiare in lingua, perché oltre ad avere la media giusta, devono anche certificare delle conoscenze quasi perfette del tedesco.

Come? Si può presentare la certificazione C2 del Goethe Institut (C2 è il livello europeo più alto nella conoscenza delle lingue straniere), la certificazione DaF livello 4 (C1), la certificazione telc C1 o la DSH, la Deutsche Prüfung für den Hochschulzugang: una prova organizzata dalle singole università, per la quale ci si prepara in corsi da 6 mesi che costano intorno ai 1000 euro, i singoli esercizi e i temi cambiano a seconda della facoltà e per poter essere ammessi bisogna superarla al 67% o per medicina all’82%. Insomma, se fossi rimasta in Italia nemmeno un test d’ammissione mi avrebbe fatto così tanta paura come la DSH.

A questo punto, quanto conviene l’Austria?

Le università austriache sfruttano la difficoltà di quelle tedesche per guadagnare studenti: qui qualsiasi prova di lingua a partire dal livello B2 viene accettata per iscriversi. In più, esiste un sistema simile a quello italiano con i test di ammissione e per molti corsi, così come anche per il mio, non è richiesto. Così, quando mi sono vista la possibilità di studiare in Germania sfumare, ho deciso di affidarmi all’Università di Vienna, che da un po’ di tempo mi faceva l’occhiolino tra le pagine, quando cercavo la mia facoltà su internet. (Infatti, “Teatro, Film e Media” nella stessa forma di Francoforte esiste anche qui).

La soddisfazione più bella è stata pagare i 20 euro di tasse semestrali e vedermi un mondo fatto di biblioteche enormi, libri online, agevolazioni di ogni tipo aprirsi davanti. Con mio grande piacere mi sono resa conto che non sono l’unica che sfrutta la convenienza dello studiare in Austria, tanti tedeschi preferiscono per motivi simili ai miei l’università austriaca: quasi il 10% di tutti gli studenti è tedesco.

Ci sono addirittura città, come Salisburgo, dove gli studenti tedeschi arrivano ad essere uno su cinque. Per quanto gli austriaci possano storcere il naso quando sentono un accento tedesco, sugli studenti non dicono nulla: i tedeschi, come tutti gli stranieri, contribuiscono all’economia fiorente dell’Austria e quando vogliono possono tornarsene al paese loro.

E da studentessa internazionale tiro sempre un sospiro di sollievo quando trovo dei compagni tedeschi, perché, per quanto facile sia stato entrare all’università in Austria, il viennese in quanto a difficoltà non lo batte nemmeno la DSH.

Curiosita' Lascia un commento

“Reparatur Cafè”: per imparare a riparare invece di buttare via

Quando una radio non funziona più, la batteria del cellulare si scarica dopo poche ore o l’asciugacapelli inizia a perdere qualche colpo, la scelta che si fa più spesso è buttare via il tutto e comprarne uno nuovo.

Anche se a volte ci vorrebbe veramente poco per rimettere in funzione questi apparecchi, per mancanza di tempo o di capacità o perché gli stessi tecnici dicono che “non ne vale la pena”, si opta per la soluzione più facile.

Per trovare una alternativa a questa mentalità “usa e getta”, da alcuni anni in tutto il mondo sono nati i cosiddetti “caffè delle riparazioni“, luoghi nei quali insieme a volontari esperti di elettronica o meccanica si cerca di rimettere in funzione oggetti grandi e piccoli, il tutto gratuitamente (a parte eventuali pezzi di ricambio).

In queste officine chi porta un oggetto viene abbinato ad una persona esperta con la quale cercare la soluzione migliore, che sia una riparazione oppure il riciclo, e allo stesso tempo si “impara a riparare”, creando una maggiore consapevolezza della durata degli elettrodomestici con cui si ha a che fare tutti i giorni.

Anche a Vienna i “Reparatur Cafè” – come si chiamano in tedesco – si sono diffusi in alcuni quartieri, proprio con l’obiettivo di proporre una via alternativa al buttare via un oggetto al primo problema, ecco quelli attivi:

Repaircafe Wien
Ogni giovedì dalle 14 alle 18:30
Löwengasse 42, 1030
http://repaircafe.wien/

Schraube14 – RepCafè
Ogni giovedì dalle 13 alle 16:30
Lützowgasse 12-14, 1140
http://rusz.at/reparatur-cafe-schraube-14/

energie & reparatur café
Circa una volta al mese, eventi segnalati sulla pagina Facebook
Florianigasse 24, 1080
https://www.facebook.com/energiereparaturcafe/

Per chi è interessato al mondo delle “riparazioni fai-da-te” a Vienna vi consiglio in particolare di seguire il sito web reparaturnetzwerk.at . Qui troverete consigli, idee e workshop per diventare dei riparatori provetti, non solo di elettrodomestici ma di qualunque oggetto casalingo.

Avete già partecipato ad un “caffè delle riparazioni” a Vienna o in un’altra città? Raccontateci la vostra esperienza!

Tedesco Lascia un commento

5 podcast per imparare (o migliorare) il tedesco

Negli ultimi anni grazie alla diffusione degli smartphone e al desiderio delle persone di fruire di contenuti sempre nuovi, i podcast hanno vissuto una vera e propria rinascita.

Tra i tanti podcast in circolazione ce ne sono anche molti dedicati alle lingue straniere, tra cui naturalmente il tedesco, con cui imparare o migliorare la conoscenza della lingua.

Faccio qui una premessa: nessuno dei podcast attualmente disponibili sono un vero e proprio corso di tedesco.  Le puntate sono spesso dedicate ad un argomento della vita quotidiana o legate ad una parte del vocabolario, ma nessuno vi spiegherà le basi della grammatica (per quelle vi consiglio un corso di lingua vero e proprio).

I podcast possono però essere un ottimo strumento per allenare l’orecchio alla lingua tedesca e imparare (o ripetere) costruzioni e vocaboli. Nella maggior parte dei podcast che ho trovato è infatti disponibile anche una trascrizione dell’audio, in questo modo si può seguire il testo mentre si ascolta, oppure leggerlo in seguito.

Scopriamo insieme alcuni tra i podcast più interessanti per imparare (o migliorare) il tedesco!

Zukker im Leben (livello A2/B1)

Ideato dalla scuola di tedesco Migros, questo podcast è gestito da Nora Zukker, insegnante e speaker radiofonico presso la radio svizzera SFR3. L’autrice racconta storia della propria vita, utilizzando un linguaggio semplice e una parlata molto chiara. Insieme all’audio è disponibile un testo interattivo con cui riascolatare facilmente ogni frase, e in fondo una spiegazione delle parole e frasi più difficili.

Sito WebItunesRss

DazPod (livello A2/B1)

Questo progetto composto da 50 puntate è stato ideato per chi è ad un livello di principiante di conoscenza del tedesco. Tramite storie semplici e ricostruzioni di scene di vita quotidiana si imparano facilmente nuove frasi e si può ampliare il proprio vocabolario.

Sito web Itunes | Spreaker

Coffee Break German (livello A2/B1)

Questo podcast ha un formato interessante, in cui Thomas – madrelingua tedesca – conversa con Mark, studente che sta cercando di migliorare la propria conoscenza del tedesco. In questo modo si creano interessanti conversazioni che ogni studente potrebbe avere con un insegnante, riguardo a dubbi e difficoltà nell’imparare una nuova lingua.

Sito Web | Itunes

Slow German (livello B1/B2)

Attivo fin dal 2007, la giornalista Larissa Vassilian (sotto lo pseudonimo di Annik Rubens), racconta la Germania in questo interessante podcast fatto per studenti di tedesco. Alcuni episodi sono dedicati a principianti assoluti e spesso comprende anche spiegazioni di grammatica, ma nella maggior parte dei casi anche se la parlata è lenta e facile da capire, è richiesto un livello intermedio per poterlo seguire al meglio.

Sito web | Itunes

Langsam gesprochene Nachrichten (livello B2/C1)

Tra le tante offerte della Deutsche Welle per imparare il tedesco, questo podcast trasmette dal lunedì al sabato le notizie del giorno in un tedesco semplice e parlato lentamente. Ottimo per ampliare il proprio vocabolario e allo stesso tempo conoscere meglio la Germania.

Sito WebItunesRss

Conoscete altri podcast per imparare o migliorare il tedesco da consigliare? Segnalateli nei commenti!