Tedesco 3 commenti

Imparare il tedesco leggendo i fumetti

Stufi di continuare a provare a leggere lo stesso libro in tedesco senza riuscire a proseguire? Di dover cercare ogni vocabolo e perdere continuamente il filo della trama?

Non vi scoraggiate, non siete i soli con questa sensazione.

La lettura di un libro in una lingua straniera è sempre una sfida. Anche per me, dopo 10 anni in Austria, leggere un libro in tedesco è sempre un impegno, solo raramente un piacere.

Una alternativa che ho scoperto qualche anno fa per leggere una storia e allo stesso tempo migliorare la conoscenza dei vocaboli e della grammatica tedesca sono i fumetti.

Se ci pensate un minuto i vantaggi dell’imparare il tedesco con la lettura dei fumetti sono molteplici:

  • le immagini rendono la lettura più piacevole e permettono anche ad un principiante di capire meglio il testo
  • un fumetto richiede meno tempo e impegno rispetto ad un libro
  • i dialoghi sono spesso semplici e con frasi brevi (quindi meno vocaboli da imparare)
  • infine la facilità di comprensione aiuta ad appassionarsi alla storia e invoglia a continuare nella lettura (e quindi a migliorarsi)

Oggigiorno inoltre ci sono fumetti per tutti i gusti: sicuramente avrete visto uno dei film sugli eroi Marvel o DC usciti negli ultimi anni, perchè allora non andare ad approfondire le loro storie leggendo un albo di Spider Man, Capitan America o Superman?

Oppure si possono leggere le sempre bellissime storie Disney, che in Austria che in Austria sono raccolte nei cosiddetti “Lustiges Taschenbuch“, una sorta di Topolino ma dove ci sono solamente storie una dopo l’altra.

Se invece preferite leggere fumetti scritti e disegnati da autori austriaci (o tedeschi), vi posso infine consigliare per esempio “Heute ist der letzte Tag vom Rest deines Lebens” di Johann Ulrich & Ulli Lust e sicuramente tutte le opere di Nicolas Mahler.

Quanti di voi leggono fumetti in tedesco? Avete altri autori e albi da consigliare?

Alberghi & Hotel Lascia un commento

Nuovi imperdibili alberghi per una vacanza a Vienna!

Essendo Vienna una delle città più turistiche al mondo, anche l’offerta di hotel è veramente ampia, con una scelta tra più di 400 alberghi.

Anche quest’anno hanno aperto alcuni nuovi hotel che vi segnalo per la vostra prossima vacanza a Vienna.

Il Ruby Sofie Hotel, inaugurato a inizio anno all’interno dell’edificio storico dell’ex Sala concerti Sofiensäle, si presenta come un albergo di “Lean Luxury“, ovvero lusso a prezzo accessibile. Situato nel 3. distretto, comprende 154 camere con mobili di design, tutte eleganti e climatizzate.

A Giugno 2014 è prevista l’apertura del Park Hyatt Vienna nel 1. distretto. Il lussuoso albergo a 5 stelle prevede 143 camere e alcune suites, una zona spa, centro fitness, piscina e un ristorante gourmet.

A fine Aprile è stata inaugurata una esclusiva Suite nell’albergo Austria Trend Parkhotel presso il palazzo di Schönbrunn. Questo esclusivo luogo di pernottamento offre due camere da letto, un salone, soggiorno e cucina su un’area di 167 mq, il tutto all’interno di una vera e propria cornice imperiale, con vista sul parco e la Gloriette.

All’interno della nuova DC Tower – il grattacielo più alto di Vienna – è stato inaugurato a Febbraio 2014 il Melià Vienna, un albergo a 5 stelle situato tra il 4. e 15. piano, con una vista sulla città da non perdere.

La catena di Designhotel Motel One sta progettando l’apertura di nuovi alberghi oltre a quelli già presenti alla stazione Westbahnhof (Motel One Wien-Westbahnhof) e al Prater (Motel One-Wien Prater). Un nuovo hotel sarà inaugurato nella seconda metà del 2014 vicino alla Staatsoper e un’altro all’inizio del 2015 presso la nuova Hauptbahnhof.

Vienna e dintorni Lascia un commento

Vienna e dintorni: Sopron e il picnic paneuropeo

Dentisti, estetisti, meccanici, e anche centri di chirurgia plastica. Tutto a prezzi stracciati.

Il centro vecchio di Sopron, cittadina ungherese al confine con l’Austria, sessantamila abitanti, è circondato da un numero imprecisato di queste attività. Spetta agli studi odontoiatrici il primato, a livello di densità. Si susseguono a distanza di poche decine di metri l’uno dall’altro.

Quello che c’è a Sopron è il classico esempio di una delle tante variabili della delocalizzazione: quella dei clienti. La vicinanza con l’Austria, e in particolare con Vienna, distante solo 60 kilometri dalla cittadina ungherese, ne fa un avamposto piuttosto particolare.

Massaggio, ceretta e dentista. Il tutto mentre la macchina è dal meccanico e viene riconsegnata qualche ora dopo.

Questo è il tour che parecchie ragazze viennesi intraprendono, anche il sabato. Per i pensionati ci sono addirittura dei pulmini che salpano da Vienna e arrivano in Ungheria. Li forniscono gli operatori dentistici del posto, includendo il servizio nel pacchetto. Sul finestrino del minivan campeggia il logo di un molare. Spesso in Ungheria le cure dentarie vengono associate a quelle termali.

Gli specialisti ungheresi sono bravi, non solo nel loro mestiere (hanno spesso studiato all’estero), ma anche a fare marketing. E i prezzi sono notevolmente più bassi rispetto a quelli praticati in Austria. Da dove, salvo qualche eccezione, arriva il grosso dei pazienti. Sopron è spesso frequentata anche per lo shopping.

Non tutti i frequentatori della cittadina, in modo particolare le generazioni più giovani, ricordano che la cittadina ungherese ha svolto un ruolo rilevante nella serie di eventi che portò al crollo del muro di Berlino.

Il 19 Agosto del 1989, durante il cosiddetto “picnic paneuropeo”, a Fertorakos, nelle vicinanze di Sopron, vennero simbolicamente aperte le frontiere tra l’Austria e l’Ungheria. Il picnic era stato convocato per lanciare un segnale forte contro la Cortina di Ferro, destinata a cadere da lì a pochi mesi. Il picnic calamitò migliaia di persone, grazie al passaparola e al risalto che fu dato da radio e giornali.

Oltre a ungheresi e austriaci, anche 600 cittadini della Germania Est, in vacanza in Ungheria (all’epoca si usava villeggiare nei paesi alleati), arrivarono sul posto e ne approfittarono per varcare la frontiera. Abbandonarono al di là della cortina anche le loro Trabant, acquistate con i risparmi di una vita, dopo lunghe attese. Quel giorno fu ordinato alle guardie ungheresi di non intervenire.

L’Ungheria aveva da qualche tempo imboccato la strada della transizione (era stata convocata, sull’esempio della Polonia, una Tavola rotonda tra il partito e l’opposizione). Anche l’Austria, ben contenta di dimostrare che i tempi erano maturi per una maggiore integrazione, lasciò fare. Dopo quella giornata molti altri tedeschi dell’Est, migliaia, si fiondarono a Sopron e dintorni cercando di recarsi in Austria e da qui, successivamente, in Germania occidentale. Inizialmente gli ungheresi non li fecero passare, poi capirono che non potevano bloccare tutta quella gente. A settembre aprirono completamente il confine.

Il prato del picnic è oggi uno spiazzo con un monumento al centro, di stile vagamente neoclassico, che ricorda quelle vicende. C’è anche un pezzettino del muro di Berlino, a simboleggiare il ruolo di apripista del picnic paneuropeo rispetto agli eventi del novembre del 1989.

La fuga dall’Ungheria alla Germania ovest, via Austria, dimostrò in modo ancora più chiaro che i tedeschi dell’Est non erano più disposti a vivere nel loro paese. Il Muro, dunque, che aveva avuto proprio la funzione di evitare le fughe, stava perdendo il suo senso. Intorno al monumento ci sono ancora le vedette di legno utilizzate dalla guardie ungheresi per controllare la frontiera. Rimane a ricordo anche un tratto di filo spinato, la frontiera originale.

Ora il confine è aperto e vi si può accedere liberamente, non è neppure necessario mostrare la Carta di identità per scavalcare la frontiera tra l’Austria e l’Ungheria.

Italiani all'Estero Lascia un commento

Come votare in Austria per le Elezioni Europee 2014

L’Ambasciata Italiana ha diffuso importanti informazioni per gli italiani residenti in Austria che hanno deciso di votare per i rappresentanti italiani del Parlamento europeo.

Come avevo già scritto, per le Elezioni Europee non è previsto il voto per corrispondenza, e saranno quindi istituiti vari seggi elettorali nelle maggiori città austriache.

Le operazioni di voto si svolgeranno nei seguenti giorni ed orari:

Seggi istituiti a Graz, Klagenfurt, Linz, Salisburgo e Vienna:

venerdì, 23 maggio 2014: ore 17:00 – ore 21:00
sabato, 24 maggio 2014: ore 8:00 – ore 18:00

Seggi istituiti a Innsbruck:

venerdì, 23 maggio 2014: ore 17:00 – ore 21:00
sabato, 24 maggio 2014: ore 8:00 – ore 17:00

L’indirizzo esatto del seggio sarà riportato sul certificato elettorale che verrà inviato agli elettori italiani dal Ministero dell’Interno.

I certificati elettorali saranno recapitati agli elettori a partire dal 17 Maggio 2014.

A partire dal 20 maggio gli elettori che non hanno ricevuto il certificato elettorale potranno contattare la Cancelleria Consolare di Vienna (email: vienna.elettorale@esteri.it) per verificare la propria posizione elettorale e richiedere il certificato sostitutivo per l’ammissione al voto.

Vi ricordo infine che è anche possibile votare in Italia, facendo richiesta direttamente al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali si risulta iscritti. La richiesta deve essere presentata entro il giorno precedente a quello delle votazioni in Italia, ovvero entro il 24 maggio.

Lavoro 5 commenti

In Austria c’è un salario minimo?

Dopo che alcune settimane fa è stata pubblicata la notizia che in Germania verrà introdotto un salario minimo per i lavoratori, ho ricevuto vari messaggi che mi chiedevano se anche in Austria esiste la stessa legge.

La risposta breve è no, in Austria non esiste un salario minimo comune uguale per tutti i lavoratori stabilito per legge.

Esistono però per quasi tutte le categorie di lavoratori contratti collettivi (Kollektivvertrag) che regolano oltre ai diritti e doveri di aziende e dipendenti, anche il salario minimo per ogni professione in base all’occupazione e al livello di esperienza.

Inoltre i salari indicati nei contratti collettivi sono come detto “minimi”, quindi può capitare che un datore di lavoro offra anche più della cifra indicata (purtroppo non capita molto spesso).

È possibile consultare una lista di tutti i contratti collettivi austriaci a questa pagina: http://www.kollektivvertrag.at/

Ogni contratto è valido per una categoria di lavoratori, quindi dovete cercare di capire in quale contratto rientra la vostra attività o mansione. In ogni caso nella maggior parte dei contratti di lavoro è indicato su quale contratto collettivo si basa, dovrebbe quindi essere facile trovare quello giusto.

Interessante da sapere è che la maggior parte dei contratti collettivi viene rinegoziato ogni anno, portando quasi sempre a piccoli – ma continui – incrementi di stipendio.

In caso aveste dubbi se il vostro attuale stipendio o quello che vi viene offerto dal datore di lavoro sia in regola con il relativo contratto collettivo, il mio consiglio è sempre di rivolgersi alla Arbeiterkammer (Camera dei lavoratori), un servizio pubblico di consulenza e supporto (anche legale) per tutti i lavoratori in Austria.

Vi ricordo infine che in Austria è obbligatorio per legge indicare nelle offerte di lavoro il salario minimo offerto. Poiché la maggior parte delle volte viene indicata la dicitura “come da contratto collettivo”, è quindi importante andare a controllare il salario minimo per poter conoscere i propri diritti.

Libri 2 commenti

Hartliebs: la libreria italiana di qualità a Vienna

hartliebs-libreria-libri-italiano-leggere-cultura-vienna-austriaLa lettura di un buon libro è uno dei piaceri che anche dopo tanti anni all’estero mi riservo di fare quasi sempre in italiano.

Purtroppo trovare libri in italiano a Vienna che non siano i soliti “classici” per austriaci, si trasforma in una ricerca estenuante che spesso termina con un nulla di fatto o lunghi tempi di attesa.

Quando sono venuto a sapere che la libreria Hartliebs – già specializzata in letteratura inglese e francese – ha esteso la filiale nel 9. distretto (Porzellangasse, 36) con un nuovo reparto interamente dedicato ai libri in lingua italiana, sono andato quindi molto volentieri a farci una visita.

Già all’arrivo la vetrina mi ha piacevolmente stupito: in bella mostra sono infatti presenti una tazza e un pacco di biscotti del Mulino Bianco, un piccolo segnale che solo gli italiani capiranno, ma che darà una bella sensazione di “sentirsi a casa”.

Entrando sono stato felice di scoprire che il nuovo reparto è gestito da Silvia, una “vera” italiana che lavora da molti anni come libraia a Vienna, e che da alcuni mesi è diventata responsabile della sezione italiana di Hartliebs.

Sebbene lo spazio non sia molto – al momento solo due scaffali – la scelta è veramente ampia, ben curata e di qualità: sono presenti sia titoli pubblicati negli ultimi mesi – che sicuramente non troverete nelle altre librerie – che traduzioni di autori internazionali e grandi classici da riscoprire (inoltre per gli appassionati ho anche notato alcuni dei libri di cucina più gettonati del momento!).

leggere-libri-italiano-vienna-austria-hartlibes-libreriaSilvia è molto cordiale e una vera appassionata di letteratura: a ogni visita vi saprà consigliare sulle ultime uscite o sul prossimo libro da leggere in base ai vostri gusti. Inoltre se siete alla ricerca di un libro che non sia al momento presente da Hartliebs, vi aiuterà volentieri a ordinarlo.

Per promuovere la letteratura italiana a Vienna è stato inoltre fondato presso la libreria il circolo letterario La Giostra. Questo prevede incontri bimestrali per parlare e presentare un autore italiano, insieme ad un bicchiere di vino e un piccolo buffet.

Il prossimo incontro sarà Venerdì 25 aprile 2014, dove si parlerà di Niccolò Ammaniti. Maggiori informazioni sul circolo le trovate in libreria o sul sito ufficiale www.hartliebs.at

Da segnalare infine la collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, tramite la quale tutti i possessori della Carta Amici dell’Istituto riceveranno uno sconto del 10% sull’acquisto di libri in italiano.

La libreria Hartliebs è stata sicuramente una piacevole scoperta. Penso che questo piccolo ma bellissimo angolo di letteratura italiana a Vienna sia un vero e proprio gioiello per tutti gli amanti dei libri e del piacere di leggere.

Vi consiglio una visita, non ve ne pentirete!

Storia dell'Austria 4 commenti

Mayerling: anatomia di un’ipotesi

Quest’inverno una mia collega triestina mi segnala un nuovo libro in uscita, riguardante la misteriosa scomparsa del rampollo asburgico ed erede al trono Rodolfo, realizzato proprio per i 215 anni dal caso Mayerling.

Incuriosito dal titolo e dai nuovi retroscena, lo cerco su internet e lo ordino.

Il libro (Mayerling – anatomia di un omicidio di Amodeo e Cereghino; ed. Mgs Press, 167 pp. € 18,00) si presenta subito avvincente, realizzato con uno stile giornalistico asciutto, senza gossip (di cui abbonda una certa letteratura sul caso) e basato sulla ricerca di prove documentate, alla luce anche di nuove rivelazioni tratte dall’Archivio nazionale britannico di Kew Gardens.

Nei nove capitoli che si leggono tutto d’un fiato si possono trovare telegrammi di ambasciatori stranieri accreditati a Vienna, come von Reuss per il Reich tedesco, del cardinal Galimberti per la Santa Sede e sir Paget rappresentante della Corona inglese; rivelazioni di chi ha vissuto in prima persone le concitate ore di quel tragico 30 gennaio 1889 (il cameriere Loschek, il cocchiere Bratfisch, il conte Hoyos e il principe Filippo di Coburgo); dichiarazioni dell’Imperatore Francesco Giuseppe e di altre teste coronate; congetture di politici dell’epoca e testimonianze degli abitanti di Alland e Mayerling.

Inoltre viene descritto in maniera analitica lo spaccato politico, economico e sociale della seconda metà dell’Ottocento, in cui versava l’impero danubiano.

Ciò che lascia perplessi, però, è il finale, già scontato dal titolo, che gli Autori intendono dare alla loro ricerca: assassinio a scopo politico.

Ed in effetti, il libro è ben articolato a tal punto da pensare che finalmente si sia fatta luce sul mistero del Bosco Viennese, eppure qualcosa sull’ipotesi finale degli Autori lascia perplessi.

Amodeo e Cereghino, meticolosi nel segnalare piccoli dettagli apparentemente banali che possano però essere utili all’indagine, omettono importanti episodi che al contrario avvalorano la tesi dell’omicidio-suicidio. Ne elencherò qui di seguito tre:

  • nel maggio 1886 Rodolfo rappresenta la Corona austriaca a Berlino e dimostrerà ottime doti diplomatiche. Eppure sta già soffrendo di forti dolori causati dalla gonorrea, quindi i medici tedeschi di corte gli prescriveranno per la prima volta la morfina, della quale ne diverrà dipendente. Fu una “prescrizione” casuale o voluta dai suoi avversari politici prussiani?
  • nell’autunno 1888 durante una battuta di caccia, Rodolfo (accidentalmente?) spara in direzione del padre, il quale si salva grazie alla prontezza di un servitore. Da quel momento Francesco Giuseppe lo farà spiare;
  • sempre in quel periodo il Principe Ereditario proporrà all’amica Mizzi Caspar un patto suicida. Lei non solo rifiuta, ma si recherà a riferirlo alla polizia.

Gli episodi che cito sono emblematici e rappresentano un decadimento psicofisico dell’Arciduca tali da portarlo verso una forte depressione, che avrebbe potuto tranquillamente sfociare in un suicidio, che sarebbe servito a porre fine alla sua parabola imperiale.

Inoltre non trovo credibili le conclusioni degli Autori. Essi affermano che Mayerling era la prima tappa di una fuga di Rodolfo dall’impero austroungarico, ma, durante la notte fra il 29 e 30 gennaio 1889, sarebbe stato assassinato da emissari di quel mondo conservatore e clericale che egli fortemente avversava.

Se veramente Rodolfo fosse stato diretto verso la Francia o l’Inghilterra perché non attendere per ucciderlo, dato che fuori dal proprio Paese sarebbe stato sicuramente più semplice realizzare il progetto (come già accaduto ad altri personaggi della Storia) ?

Non crea più disagi, oltre a maggiori sospetti, organizzare un omicidio lì ove il Principe poteva contare anche su una rete di amici pronti a proteggerlo?

Gli Autori inoltre ammettono che manca la “pistola fumante”, ovvero la prova regina che avvalori la tesi dell’omicidio su commissione.

A mio parere, le numerose dichiarazioni riportate nei primi concitati momenti fino a quelle dell’ultima imperatrice Zita, se da un lato possono aiutare a chiarire una situazione, che fin dal suo inizio appare “un noir ottocentesco”, dall’altro sicuramente hanno aumentato la confusione e allontanato dalla verità.

E’ un libro che consiglio vivamente di leggere, in quanto mette in risalto la documentazione sul caso Mayerling aiutando a rivivere e comprendere meglio uno dei misteri più appassionanti della Storia.

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#WEAREINPUGLIA – La Puglia si presenta a Vienna

Dall’11 al 21 Aprile 2014 la Puglia sarà presente al Quartiere dei Musei (Museumsquartier) di Vienna con un programma di eventi e attività di promozione di una delle più belle regioni d’Italia.

All’interno di uno spazio di 250mq, chiamato Villaggio Puglia, il Road Show 2014 #Weareinpuglia vuole far scoprire immagini, suoni, sapori, musica e tradizioni di una delle destinazioni turistiche più autentiche e straordinarie del Sud Italia e del Mediterraneo.

Si potranno degustare le specialità gastronomiche pugliesi, imparare a preparare orecchiette e taralli, a conoscere le spezie mediterranee e ad utilizzarle in cucina, conoscere i vini e gli oli pugliesi e ballare a suon di pizzica guidati da danzatrici esperte o provare a suonare il tamburello.

E per i bambini è previsto un laboratorio creativo dove scoprire le tradizioni della Puglia realizzando manufatti con materiali naturali e riciclati.

Il programma della manifestazione a Vienna è il seguente:

11 – 21 aprile 2014 – Villaggio Puglia

Ogni giorno dalle 11.00 alle 19.00
Ogni giorno un denso programma di attività gratuite per adulti e bambini.

Domenica 13 aprile 2014 – Puglia Sounds

Porgy and Bess – Riemergasse 11
Puglia Sounds presenta Kekko Fornarelli Trio (ore 16.00) e Nicola Conte Combo (ore 20.30)

Giovedì 17 aprile 2014 – Cime di Rave

Villaggio Puglia MuseumsQuartier – ore 19.00
Live music, dj set e degustazioni

Eventi Lascia un commento

Da Vienna a Trieste a piedi: il cammino europeo della pace

Il 28 Luglio 2014, esattamente 100 anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, inizierà l’European Peace Walk – il cammino europeo della pace – un’avventura a piedi che attraverserà il cuore dell’Europa da Vienna a Trieste.

In tutto 550 kilometri tra Austria, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e entrando in Italia da Gorizia, tre settimane di cammino attraversando città, piccoli villaggi, boschi, fiumi, parchi naturali e Alpi Giulie.

Nel corso delle varie tappe si avvicenderanno cento camminatori dalle più diverse provenienze, che disegneranno una via permanente dedicata alla pace e all’integrazione. L’arrivo a Trieste è previsto dopo 22 giorni, il 18 agosto.

Partecipare attivamente mettendo la strada sotto gli scarponi è possibile: agli “aspiranti pionieri” interessati a percorrere il cammino, anche solo per alcuni tratti, è richiesta la registrazione sul sito ufficiale entro l’8 maggio.

Tranne nella prima tappa della partenza da Vienna, ci sono ancora posti disponibili per vivere in prima persona questa particolare avventura. La media prevista è di circa 25 kilometri al giorno e il pernottamento sarà in strutture semplici ed economiche.

Per conoscere tutti i dettagli e le curiosità, oltre al sito internet www.peacewalk.eu, è a disposizione la pagina Facebook.

Notizie Un commento

Seminario di promozione della Mozzarella di Bufala Campana DOP

Si è svolto giovedì 3. Aprile 2013 un seminario dedicato alla promozione della Mozzarella di Bufala e al Pomodoro San Marzano DOP presso il Grand Hotel di Vienna, con la partecipazione dell’Ambasciatore Giorgio Marrapodi.

Alla presenza di giornalisti, importatori, nutrizionisti e responsabili di scuole di cucina invitati dall’Ufficio dell’ICE-Agenzia di Vienna, durante il seminario è stato illustrato il procedimento di lavorazione e le qualità organolettiche della Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Al seminario è seguito un pranzo in cui sono stati presentati abbinamenti tra la Mozzarella di Bufala Campana DOP e i sapori della cucina austriaca.

Altrettanto interessante è stato l’intervento di un sommelier, che ha motivato gli abbinamenti dei prestigiosi vini austriaci scelti ad accompagnare le pietanze.

L’ambasciatore Giorgio Marrapodi è intervenuto al seminario con un saluto di apertura in cui oltre a citare i recenti successi del settore agroalimentare italiano in tutto il mondo, ha tenuto a sottolineare la crescente consapevolezza nel nostro Paese di come solo la certificata qualità del prodotto consenta di conquistare i mercati ed il gusto dei consumatori, in particolare di quelli stranieri, e di come l’Italia abbia sviluppato e stia ulteriormente affinando tecniche di certificazione e di controllo delle filiere alimentari all’avanguardia nel mondo.