Come ogni anno le piazze più importanti di Vienna si trasformano nel periodo estivo in cinema all’aperto, con vari festival che proiettano capolavori sia austriaci che internazionali.
Sono andato a spulciare il programma delle varie rassegne e anche quest’anno con gioia ho trovato una selezione di alcune pellicole italiane degli ultimi anni.
Le proiezioni sono tutte in lingua originale (con sottotitoli in tedesco o inglese), quindi un’ottima occasione per chi non è ancora riuscito a vedere queste opere in sala.
Molti altri sono naturalmente i film in programma durante le varie rassegne estive. Vi lascio qui la lista completa, con le date e il link al programma per approfondire:
Buona visione ;-)
Mentre una volta l’Austria era considerato un Paese dal clima mite e temperato ora i giorni con temperature da record stanno diventando ogni anno sempre più la normalità.
Sarà colpa di questo fantomatico riscaldamento globale? Lo dovremmo chiedere ad un meteorologo o forse a qualche presidente che pensa di aver capito tutto, ma a me, come immagino a tanti di voi, la cosa che al momento interessa di più è dove trovare un po’ di refrigerio fino all’arrivo dell’autunno (o delle ferie).
Fortunatamente Vienna non è solo “case su case, catrame e cemento” (cit.) ma gli urbanisti hanno ben pensato di destinare varie zone al verde e anche all’acqua, dove oggi è possibile ritirarsi in queste estati sempre più lunghe e torride.
Il Danubio innanzitutto, che già solo con la sua massa di acqua che attraversa la città rende il caldo più mite, ma naturalmente offre anche la possibilità di tuffarcisi dentro per un vero e proprio refrigerio.
La parte dove si può fare il bagno è quella del cosiddetto “nuovo Danubio” (Neue Donau), ovvero il ramo più piccolo, dove lo scorrere dell’acqua viene regolato e non c’è il rischio di venir trascinati via dalla corrente. Qui non ci sono vere e proprie aree attrezzate con sdraio o ingresso a pagamento, ma quella più comoda che vi consiglio si trova tra il Nordbahnbrücke e il Brigittenauer Brücke (raggiungibile con la U6, fermata Neue Donau) dove sono presenti almeno alcuni ristoranti e dei bagni.
E poi c’è naturalmente il “vecchio Danubio” (Alte Donau), che tecnicamente non è proprio una parte del Danubio. Questo è infatti un ramo del fiume non più collegato alla fonte principale, dove l’acqua sgorgando dal sottosuolo crea in pratica un grandissimo lago artificiale. Qui avete c’è la scelta tra vari prati ad accesso gratuito (per esempio la Lagerwiese Romaplatz) oppure zone a pagamento con maggiori comfort come buffet, bagni e docce come il Bundesbad (linea U1, fermata Alte Donau) o il Gänsehäufel.
Per chi eventualmente pensasse che l’acqua del Danubio non sia di buona qualità vi posso rassicurare: sebbene non sia limpida (a causa del fondale sabbioso), la qualità è ottima. Il comune di Vienna conduce delle analisi settimanali e non mi risulta che sia mai stato rilevato alcun problema (e se non vi fidate di quello che scrivo qui trovate le analisi ufficiali).
Per chi comunque rimane dubbioso o non ama in generale l’acqua naturale c’è naturalmente la possibilità di rinfrescarsi in una delle tante piscine di Vienna, ecco una selezione delle migliori con vasche all’aperto:
Il prezzo di ingresso variano in base alla categoria e all’orario di ingresso, una tabella riassuntiva aggiornata si trova sul sito web del comune di Vienna.
Per ultimo non posso naturalmente dimenticare di segnalarvi anche le terme di Vienna (Therme Wien), adesso facilmente raggiungibili con la linea U1 della metropolitana (fermata Oberlaa). Il costo di ingresso è naturalmente abbastanza elevato (€ 19,- a persona per 3 ore), ma l’offerta è ampia e di qualità.
Anche se l’Italia quest’anno non parteciperà, i mondiali di calcio si terranno in ogni caso dal 14 giugno al 15 luglio 2018 negli stadi di tutta la Russia. Anche l’Austria non è qualificata, ma questo non vuol dire che la febbre del calcio sarà assente da Vienna, al contrario!
Grazie al suo carattere internazionale, la città durante le partite delle varie nazioni si trasformerà come sempre in un tripudio di bandiere e cori, uno spettacolo che – in particolare per gli scontri della fase finale – sarà sempre divertente, indipendentemente dalla propria squadra del cuore.
Per i fan del calcio insomma le possibilità per seguire le partite non mancheranno: innanzitutto ogni incontro verrà trasmesso in diretta sui canali pubblici ORF1 e ORF2 e poi ogni ristorante, bar o chiosco con anche solo un televisore in bianco e nero non si farà scappare questa occasione per attrarre tanti clienti.
Da parte mia vi consiglio una selezione delle migliori location, dove ad ogni partita ci sarà sicuramente una grande atmosfera per trascorrere una bella serata:
Strandbar Herrmann (Hermannpark, 1030): per chi ama l’atmosfera da spiaggia questo locale sulle rive del canale del Danubio può ospitare fino a 2.000 persone. Il maxischermo da 21 mq è da non perdere!
WUK (Währingerstraße 59, 1090): il WM-Quartier è un classico per le grandi manifestazioni calcistiche (e non), con 3 schermi giganti e altri 8 mega televisori. Anche in caso di pioggia è possibile seguire tutte le partite all’interno.
Chelsea (U-Bahnbögen 29-30, 1080) già durante tutto l’anno un punto di ritrovo per gli appassionati di calcio, per i mondiali verranno organizzati come sempre anche vari maxi-schermi sia all’interno che all’esterno. Punto di ritrovo dei fan dell’Inghilterra!
Flex (Augartenbrücke 1, 1010) il posto ideale per chi vuole legare una serata di calcio con tanta musica da ballare. Schermi sia all’interno che all’esterno e poi DJ-set come sempre fino all’alba.
Adria Wien (Donaukanal, 1020): da anni luogo di ritrovo dei tedeschi residenti a Vienna, se volete seguire le partite della Germania nella giusta atmosfera questo è il posto giusto.
E voi dove seguirete i mondiali 2018 a Vienna? Consigliate i vostri locali preferiti nei commenti!
La sede di Vienna dell’Austrian Business Agency (ABA – Invest in Austria) è alla ricerca di un collaboratore/collaboratrice con il ruolo di Business Location Consultant all’interno del team Italia/Europa del Sud.
La posizione è part-time di 20 ore alla settimana (2,5 giorni). In base al contratto collettivo è prevista una remunerazione minima di € 1.300,70 lorde.
I compiti per la posizione sono i seguenti:
Il profilo del candidato/candidato:
L’annuncio originale come anche i contatti per candidarsi alla posizione è disponibile sul sito web dell’ABA.
Il traffico illegale di opere d’arte e reperti archeologici è un mercato che ogni anno ammonta ad oltre 6 miliardi di dollari, parte dei quali volti anche al finanziamento di attività terroristiche.
Grazie al lavoro instancabile della diplomazia e del corpo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale sono però anche tantissime le opere che ogni anno vengono recuperate.
E’ proprio per rendere omaggio a questo operato e rafforzare l’attenzione verso il contrasto al traffico illegale che è stata organizzata sotto gli auspici della Presidenza italiana dell’OSCE una mostra presso il Museo di Storia dell’Arte di Vienna (Kunsthistorisches Museum) dal titolo “Tesori recuperati” (Recovered Treasures).
Dal 30 maggio all’8 luglio 2018 sarà possibile ammirare 21 tra opere d’arte e reperti archeologici illegalmente trafugate e successivamente recuperate: tra queste la sola copia a noi giunta della celebre scultura che raffigura insieme Giove, Giunone e Minerva, le tre maggiori divinità dei romani, un rilievo funerario da Palmira e anche due opere di statuaria romana di età imperiale, trafugate durante la seconda guerra mondiale e ritrovate solo nel 2017.
La mostra illustra inoltre le indagini dei Carabinieri e gli sforzi diplomatici del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che hanno condotto al recupero degli artefatti dalla criminalità organizzata o da acquirenti illeciti.
Durante la prima e l’ultima settimana di esposizione saranno inoltre presenti anche una rappresentanza del corpo dei Carabinieri che daranno informazioni e illustreranno il lavoro svolto e le singole opere ai visitatori.
La mostra come anche il museo è accessibile tutti i giorni dalle 10 alle 18, il giovedì anche fino alle 21. Per maggiori informazioni vi rimando al sito web ufficiale del museo di storia dell’arte di Vienna.
Ritorna anche quest’anno a Vienna la rassegna “Nuovo Cinema Italia“, dedicata al film italiano d’autore. Dal 6 al 14 giugno 2018 verranno proiettate presso il Votiv Kino alcune delle migliori opere cinematografiche italiane degli ultimi anni, in originale italiano con sottotitoli in tedesco.
Dopo Venezia l’anno precedente, quest’anno si è scelto di concentrare la selezione di alcuni film sulla città di Roma, con opere come La dolce vita, La grande bellezza, Sacro Gra e Il pranzo di Ferragosto.
Alcuni registi saranno anche presenti alle proiezioni: giovedì 6 giugno Gabriele Muccino per il suo film A casa tutti bene e martedì 12 giugno Silvio Soldini per il film Il colore nascosto delle cose.
Questa la lista completa dei film che verranno proiettati:
Gli orari delle proiezioni come anche la possibilità di prenotare i biglietti sono disponibili sul sito web votivkino.at/nuovocinemaitalia/
Facciamo un gioco… prendiamo la città di Vienna e proviamo ad associarvi tante parole quante sono le lettere dell’alfabeto.
B? Belvedere! P… Prater! S ovviamente Sachertorte, R come Ring, K è Kunsthalle, H Hofburg, V… V… Vino!
Vino? Qualcuno potrebbe domandarsi cosa c’entra il vino con Vienna, oppure potrebbe obiettare che più che a Vienna il vino fa pensare al Bel Paese, all’Italia, alla Toscana per esempio, sulle cui colline crescono i vigneti del sapido e fruttato Chianti.
Allora qui urge interrompere immediatamente il gioco, armarsi di armi e bagagli e dichiararsi pronti per un tour intorno alle colline di Vienna, dove si trovano circa 700 ettari di vigneti (!) e si producono vini come il leggero, piacevolissimo e gradevolissimo Gemischter Satz!
Con Gemischter Satz si intendono tutti quei vini che provengono da vigneti dove si coltivano fino a venti vitigni di tre diverse qualità di uva a bacca bianca (quelle di base del Pinot o del Grüner Veltiner, quelle che danno acidità del Riesling Renano e quelle che danno aromaticità come il Muskateller od il Traminer), che vengono poi raccolte e mescolate (gemischt) tra loro. Le composizioni di questi differenti tipi di uva sono molto rigide: la porzione più grande di una singola varietà di uva non deve superare il 50%, la terza deve essere almeno del 10%.
Il risultato è un vino che è stato conferito dell’ “Arca del Gusto” dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Si tratta di un riconoscimento assegnato a prodotti che appartengono alla cultura, alle storia e alla tradizione di un Paese dei quali è opportuno preservarne la qualità, le tecniche di produzione e la genuinità per poterli così tramandare alle generazioni future.
Dove degustarli o sorseggiarli? Ma nelle tipiche e caratteristiche Heurigen, osterie e mescite, locali gestiti dai viticoltori stessi, dove tra un sorso di vino ed un boccone di Lachsforelle non dobbiamo far altro che lasciarci andare in quella suggestiva atmosfera offertaci dall’incantevole vista sulla città di Vienna inebriati dal fresco vino o sedotti dal quel fuggevole e imperturo che è il bel Danubio Blu che, da alcuni scorci rubati , più che attraversare la capitale austriaca sembra quasi volerla proteggere in un caldo e materno abbraccio, come quello del famoso dipinto di Klimt.
Che dire a questo punto… non mi resta altro che augurare a tutti voi prosit!
Aprire (o trasferire) una attività imprenditoriale in un Paese straniero non è mai semplice: oltre ad avere un business plan strutturato è importante essere ben informati in merito alle leggi sul lavoro, gli aspetti fiscali e contrattuali, e se non bastasse in Austria tutto questo deve essere fatto ovviamente in tedesco.
Per aiutare le aziende che hanno interesse a lanciarsi in questa sfida, sul territorio austriaco è attiva da molti anni la Austrian Business Agency (abbreviato ABA – Invest in Austria), un’agenzia statale con il compito di supportare le aziende e gli imprenditori stranieri, quindi non solo italiani, che scelgono l’Austria come Paese dove espandere o aprire una attività propria.
L’ABA si definisce un “traduttore culturale” che mette a disposizione le proprie conoscenze e l’ampia rete di contatti in tutto il Paese per permettere a chi ha un’idea di poterla realizzare.
I servizi offerti si rivolgono sia alle piccole che alle grandi imprese: dalla consulenza riguardo alle normative per la costituzione di una società, la tassazione e la burocrazia, passando per la scelta dell’ubicazione migliore e la ricerca di immobili fino a consigli per ottenere finanziamenti e contributi pubblici, il tutto in maniera completamente gratuita. L’ABA è infatti come già accennato un ente statale che fa capo al Ministero della Digitalizzazione e Attività Imprenditoriali e quindi ogni sua attività non ha alcun costo per chi ne fa uso.
È importante qui chiarire che l’ABA non offre direttamente l’affitto di locali o servizi come quello di un commercialista o agenzia del lavoro, ma vi può aiutare tramite l’analisi della vostra idea, l’ampia rete di contatti ed una consulenza mirata a trovare l’ente o la persona adatta (molto spesso che parli anche italiano) che vi possa aiutare per le esigenze nella realizzazione del vostro progetto.
Ho avuto il piacere di conoscere personalmente il team Italia, responsabile per gli imprenditori del nostro Paese, un gruppo affiatato che svolge il proprio lavoro non solo in maniera professionale, ma realmente entusiasta nel cercare di trovare la soluzione più adatta a chi si rivolge a loro, dalla singola persona con un sogno da realizzare fino alla multinazionale.
Insomma, non importa che abbiate già un’idea ben precisa di tutti i passi da seguire per aprire la vostra azienda o che siate appena all’inizio della pianificazione, il mio consiglio è di mettetevi in ogni caso in contatto con l’ABA, vi aiuterà sicuramente a creare una azienda di successo in Austria!
L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha comunicato alcune novità interessanti per facilitare le procedure burocratiche, in particolare relative all’iscrizione all’AIRE e al rilascio del passaporto.
Da aprile è possibile effettuare l’iscrizione all’AIRE direttamente online tramite il portale Fast It.
Bisogna innanzitutto registrarsi al portale, poi accedere alla sezione “Anagrafe consolare e AIRE” e selezionare la funzione “Richiedi l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani all’Estero”. Sarà poi necessario compilare un modulo, stamparlo e tramite scansione ricaricarlo sul portale insieme ad una copia di un documento di identità e del certificato di residenza in Austria (Meldezettel).
La richiesta non viene in ogni caso automaticamente accettata: i dati verranno inviati all’ufficio responsabile del Consolato di Vienna che farà convalidare la richiesta al Comune di competenza in Italia. Lo stato di avanzamento della pratica sarà in ogni caso visibile all’interno del proprio profilo sul portale online.
Al momento non risulta purtroppo ancora attiva la funzione per comunicare una variazione della propria residenza. Per fare questo rimane quindi necessario comunicarlo direttamente al Consolato, per un semplice cambio di residenza in Austria basta inviare una nuova copia del Meldezettel per e-mail (anagrafe.vienna@esteri.it).
Il rilascio del passaporto presso la Cancelleria Consolare di Vienna è normalmente possibile solo tramite appuntamento che deve essere preso attraverso un sistema di prenotazione online. Anche a causa dell’aumento di connazionali in Austria negli ultimi anni questa procedura è sempre stata complicata, comportando anche una attesa di vari mesi per ottenere il documento.
Per migliorare questa situazione, la Cancelleria Consolare di Vienna ha deciso da maggio 2018 di potenziare l’ufficio responsabile per il rilascio dei passaporto con del personale aggiuntivo, in modo da incrementare il numero degli appuntamenti che saranno disponibili sul portale.
Da settembre 2018 la calendarizzazione degli appuntamenti avverrà inoltre su base mensile. In pratica il 1 giorno di ogni mese verranno resi disponibili tutti gli appuntamenti per il mese successivo (per esempio il 1 settembre saranno visibili le date per ottobre e così via). Sarà quindi possibile prendere appuntamento fino ad esaurimento posti. Si consiglia in ogni caso di controllare il calendario periodicamente, in quanto a seguito di disdetta o cancellazione si potrebbero liberare nuovi appuntamenti.
Inoltre è stata decisa una procedura per i casi urgenti con cui sarà possibile presentare l’istanza di rilascio senza previo appuntamento direttamente in Consolato, con le seguenti modalità:
Maggiori informazioni dettagliate su queste nuove disposizioni sono presenti sul sito web dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.
Immagine di Joel Filipe da Unsplash
Capita sempre così. Ogni volta che accompagno un gruppo di turisti al Belvedere, mentre essi si perdono in brodo di giuggiole di fronte al capolavoro di Klimt (“Il Bacio”), io mi sposto qualche sala più in là per immergermi in un’opera diversa, non romantica ma di altrettanto impatto emozionale. E non di Gustav Klimt. Ma di Egon Schiele.
Quest’anno ricorrono i cento anni della scomparsa del discusso artista, esponente dell’Espressionismo austriaco, e seppur tanti appassionati di arte lo hanno riscoperto proprio in questa occasione, di fronte alle sue creazioni si può sostare in tutta calma. Così io faccio abitualmente con “L’abbraccio”.
Ora non mi soffermerò su particolari aspetti biografici del pittore, ma preferisco addentrarmi nei dettagli della rappresentazione, così tremendamente accesa, che non può destare stupore.
È il dinamismo della scena che colpisce immediatamente: i corpi di due amanti, stesi su un letto disfatto, sono aggrappati disperatamente l’uno all’altro. Ora, guardandolo più attentamente, scopriamo che il lenzuolo è spiegazzato, quasi si arrotola su se stesso inglobando la coppia che, appena terminato l’amplesso, si stringe con una tale forza tale da non lasciare trasparire tenerezza né tanto meno dolcezza. Al contrario, Schiele con questo intimo gesto, ci trasmette un senso di angoscia, di ansia. Lei appoggia la mano sul suo collo, mentre lui affonda il volto nei suoi capelli. Lo sguardo della donna è basso, sembra osservare le possenti braccia del suo amato e rifugiarvisi, mentre gli occhi di lui non si palesano. Che stia piangendo?
In questa scena, Egon Schiele riesce magistralmente a delineare la contrazione dei muscoli dell’uomo e la dolce tensione nel corpo di lei, da coinvolgerci a tal punto da renderci compartecipi del destino della coppia. Cosa sarà accaduto ai due amanti, prima del loro incontro? Perché questo disperato aggrapparsi (come se l’altro rappresentasse la “vita”), invece di lasciarsi andare ad una intima felicità? Qui possiamo solo addentrarci nel campo delle ipotesi, immaginando i due seduti su una panchina, che si domandano il perché di questa loro situazione, che li potrebbe portare ad allontanarsi. Parole spezzate dalle lacrime, giustificazioni, improbabili scuse, dichiarazioni di amore reciproco. Eppure, quella sensazione del lasciarsi, pervade l’immagine dell’opera: la parte bassa dei corpi, là dove si genera la vita, è proprio quella più distante fra i due.
Il quadro viene dipinto nel 1917, e mentre la Grande Guerra infuria e abbatte sotto i colpi dei cannoni l’impero austriaco, nella coppia si sta combattendo una battaglia intima e feroce, e che non avrà mai fine.
Il gruppo si avvicina, io mi ridesto dai miei pensieri, ma un ultimo sguardo mi fa rendere conto di un particolare che mi era sfuggito. Quei due tormentati amanti sono così perfettamente incastrabili, ma paradossalmente indomabili l’uno all’altra.