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Le migliori piscine (coperte) di Vienna per nuotare anche d’inverno!

Per chi ama nuotare o sente la mancanza dei mari dell’Italia, anche durante l’inverno è possibile mettersi a mollo grazie alle tante piscine coperte presenti a Vienna. E poi il nuoto è uno degli sport migliori da praticare per chi vuole rimanere in forma, dovendo utilizzare tutte le parti del corpo e della mente, oltre ad essere uno dei più economici, in fin dei conti basta un costume!

A Vienna sono presenti circa 30 piscine, la maggior parte comunali, di cui 12 comprendono anche uno spazio coperto e possono quindi essere utilizzate anche d’inverno.

Tra queste le più belle sono secondo me l’Amalienbad e il Jörgerbad: la prima venne costruita negli anni ’20 ed è un bellissimo esempio di architettura della “Vienna rossa”, mentre la seconda risale addirittura agli anni antecedenti alla prima guerra mondiale, e con il suo stile Art Nouveau (o Liberty), vale una visita anche per chi non ama nuotare. Tra quelle private vi segnalo in particolare la Stadthallenbad (Hütteldorferstraße 2H, 1150), che viene spesso utilizzata per gare e campionati, ed è ottima per chi vuole nuotare in corsia.

Di seguito un elenco completo delle piscine comunali presenti a Vienna aperte anche d’inverno:

  • Amalienbad – Reumannplatz 23, 1010
  • Brigittenauer Bad – Klosterneuburger Straße 93-97, 1020
  • Simmeringer Bad – Florain-Hedorfer-Straße 5, 1100
  • Hietzinger Bad – Atzgersdorfer Straße 14, 1130
  • Hütteldorfer Bad – Linzer Straße 376, 1140
  • Ottakringer Bad – Johann-Staud-Straße 11, 1160
  • Jörgerbad – Jörgerstraße 42-44, 1170
  • Döblinger Bad – Geweygasse 6, 1190
  • Floridsdorfer Bad – Franklinstraße 22, 1210
  • Theresienbad – Hufelandgasse 3, 1210
  • Großfeldsiedlungsbad – Oswald-Redlich-Straße 44, 1210
  • Donaustädter Bad – Portnergasse 38, 1220

Gli orari di apertura e chiusura non sono purtroppo gli stessi per tutte le piscine, è necessario quindi informarsi sulle singole strutture tramite il sito web del comune di Vienna. I costi di ingresso per le piscine comunali sono invece uguali per tutte:

  • fino a 6 anni: gratis
  • dai 7 ai 14 anni: 2 Euro
  • dai 15 ai 18 anni: 3,20 Euro
  • Adulti: 5,90 Euro (ridotto: 4,40 Euro)
  • Biglietto 2,5 ore: 4,40 Euro
  • Mensile 29,50 Euro (ridotto 22 Euro, ragazzi 16 Euro, bambini 10 Euro)

Per la Stadthallenbad invece l’ingresso per adulti è di 6,5 Euro e per bambini e ragazzi fino a 18 anni di 3,25 Euro.

Per chi fosse interessato a corsi di nuoto (per bambini o adulti), tutte le piscine offrono varie possibilità. Anche qui è necessario informarsi direttamente presso le singole piscine per orari, costi e disponibilità.

Siete già stati nelle piscine comunali di Vienna? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti!

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Elezioni politiche 2018: informazioni per elettori temporaneamente in Austria

In vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 per rinnovare il Parlamento ed il Senato italiano, l’Ambasciata d’Italia a Vienna ha diffuso alcune informazioni importanti per coloro che si troveranno temporaneamente in Austria il giorno delle votazioni.

Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano in Austria per un periodo di almeno tre mesi durante il quale ricade la data di svolgimento delle elezioni, nonché i familiari con loro conviventi, hanno infatti la possibilità di votare anch’essi per corrispondenza, ricevendo la scheda al loro indirizzo in Austria.

Affinché questo sia possibile tali elettori dovranno far pervenire al comune italiano d’iscrizione nelle liste elettorali un apposito modulo entro il 31 gennaio 2018 (scaricabile a questo link), insieme ad una copia di un documento d’identità, in cui viene comunicata questa scelta.

Il modulo può essere inviato al Comune italiano per posta, fax, posta elettronica (anche non certificata) oppure consegnato a mano, anche da persona diversa dall’interessato.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.

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Il nuovo governo in Austria: alcune riflessioni sul programma e le proposte

Foto (c) BKA/Andy Wenzel

L’insediamento del governo di centro-destra guidato da Sebastian Kurz ha riportato l’Austria sulle prime pagine dei giornali internazionali. In Italia ci si è soffermati in particolare su due aspetti: il coinvolgimento del partito liberal-nazionale (FPÖ) con il conseguente spostamento della politica austriaca verso destra e la proposta all’interno del programma di governo di dare la doppia cittadinanza agli abitanti dell’Alto Adige.

Iniziamo analizzando il primo aspetto: chi segue questo blog si ricorderà che già nella mia analisi post-elettorale la coalizione formata dal partito popolare (ÖVP) di Kurz e quello liberal-nazionale (FPÖ) guidato da Heinz-Christian Strache era vista da tempo come la più probabile visti i punti in comune e il desiderio di non proseguire con un governo di grande coalizione, ed infatti così e stato.

Molte testate e commentatori esteri hanno espresso grande perplessità e preoccupazione a causa della storia dell’FPÖ, un partito che da sempre promulga idee legate al nazionalismo e contrarie agli immigrati, ma in fin dei conti non molto diverse da quelle di partiti italiani come Lega Nord o Fratelli d’Italia, che nel nostro Paese hanno già fatto parte del governo. Inoltre bisogna ammettere che tutta la parte più estremista – nel senso vero e proprio di nostalgica del nazionalsocialismo, ebbene sì ci sono ancora – negli ultimi anni è stata estromessa il più possibile proprio in preparazione di un sempre più probabile ingresso al governo.

Questo non vuol dire che vada tutto bene. I liberal-nazionali grazie al loro peso elettorale hanno ottenuto molti ministeri importanti (tra cui interni, difesa, esteri), e sia i media che il proprio partito di coalizione come anche di opposizione vigileranno attentamente sul loro operato. Come molti sanno la forza e le capacità di un ministero non si limitato alle leggi che vengono emanate, ma soprattutto nel lavoro quotidiano, che i funzionari possono gestire in un modo o nell’altro.

Da non sottovalutare è anche però quanto l’FPÖ tenga ad avere successo come partner di governo dopo le le disastrose partecipazioni nei primi anni 2000 ed inoltre di come questo sia l’apice della carriera per Heinz-Christian Strache, che sicuramente vuole entrare nella storia dell’Austria come fautore di un governo di centro-destra che arrivi alla fine della legislatura.

In Austria la partecipazione dei liberal-nazionali non desta quindi grande preoccupazione come all’estero. Il desiderio di un forte cambiamento politico negli ultimi anni è stato grande (e Kurz è riuscito a cavalcare questo momento con grande abilità), e quindi questa nuova coalizione è seguita da molti con interesse e aspettative. Se ci sarà veramente questo cambiamento – e se sarà positivo o negativo – lo vederemo già a partire dai  prossimi mesi.

Passiamo poi alla questione “sudtirolese”: come già accennato la polemica è nata perché nel programma di governo è comparsa un po’ a sorpresa l’idea di permettere di ottenere la doppia-cittadinanza ai cittadini di lingua tedesca (e ladina) residenti in Alto Adige.  Questo ha scatenato fin da subito reazioni, forse anche un po’ esagerate e senza una vera e propria cognizione di causa, tra i media e politici italiani.

Bisogna infatti innanzitutto leggere bene il programma di governo. Non si tratta infatti di un impegno, ma di una proposta piena di condizionali in cui c’è letteralmente scritto “viene presa in considerazione” e poi “la possibilità eventuale”, insomma molto lontano da una cosa fatta e decisa. Come ha già fatto benissimo notare nella sua analisi Marco Di Blas, questa è stata molto probabilmente inserita per accontentare il partito liberal-nazionale, sempre molto legato a questo tema che nei suoi comizi in Tirolo non dimentica mai di rilanciare idee che per la maggior parte della popolazione – sia in Austria che in Alto Adige – sono chiuse.

Non dimentichiamo inoltre che proprio pochi mesi fa ci fu una grande polemica dopo le elezioni in Turchia contro coloro che erano in possesso della doppia cittadinanza austriaca e turca (formalmente illegale). In quel caso l’FPÖ si scaglio con veemenza contro costoro, annunciando mozioni in parlamento ed azioni legali per far togliere loro la cittadinanza austriaca. Insomma la coerenza è come sempre un po’ troppo breve.

Cosa ne pensate di questo nuovo governo di centro-destra in Austria e delle sue proposte? Aspetto le vostre riflessioni nei commenti!

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Elezioni politiche 2018: voto per corrispondenza ed opzioni per il voto in Italia

Nel 2018 anche in Italia si voterà per il rinnovo del parlamento. Sebbene la data non sia ancora stata fissata, dovrà in ogni caso essere entro il 20 maggio, data di scadenza naturale della legislatura. In preparazione per questo appuntamento l’Ambasciata d’Italia ha diffuso una serie di informazioni utili per gli italiani residenti all’estero.

Innanzitutto viene ricordato che per poter votare all’estero è necessario essere iscritti all’AIRE, in ogni caso un obbligo per chi ha intenzione di vivere all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi.

Gli iscritti all’AIRE, e quindi alle liste elettorali della circoscrizione estero, votano per posta. A tal fine è importante che il consolato abbia nei propri registri il vostro indirizzo di residenza aggiornato per inviarvi il materiale elettorale. Se vi siete trasferiti ultimamente e non avete ancora aggiornato la situazione anagrafica basta semplicemente inviare una copia del certificato di residenza austriaco (Meldezettel) all’indirizzo e-mail anagrafe.vienna@esteri.it

lo desidera è inoltre anche possibile scegliere di votare in Italia presso il proprio comune. Per fare questo è necessario comunicare la propria scelta (cosiddetta “opzione”) all’Ufficio Consolare entro il 31 dicembre 2017.  Per tale comunicazione si può utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.

La dichiarazione deve essere accompagnata da una copia del proprio documento di identità in corso di validità e può essere inviata per posta (Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, Ungargasse 43, 1030 Wien), e-mail (vienna.elettorale@esteri.it) oppure fax (0043 1 715 40 30) o consegnata a mano durante gli orari di apertura del Consolato.

Se si sceglie di votare in Italia in occasione delle prossime elezioni politiche, si riceverà dai propri rispettivi Comuni italian la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali in Italia per i candidati nelle circoscrizioni nazionali e non per quelli della Circoscrizione Estero. Attenzione infine che scelta di votare in Italia vale solo per una consultazione elettorale.

Maggiori informazioni dettagliate e i moduli sono disponibili sul sito web dell’Ambasciata d’Italia.

Abitare a Vienna 6 commenti

Problemi con il padrone di casa? Ecco come farsi aiutare a Vienna

Abitare in un appartamento in affitto sembra semplice: ogni mese si versa la somma pattuita al proprietario, si pagano le bollette e tutti vivono felici.

Questo è vero finché non insorge qualche problema: se c’è da fare una riparazione chi è responsabile? Per il controllo annuale della caldaia chi deve pagare? E se si lascia un appartamento in che stato deve essere riconsegnato? E la cauzione poi mi verrà riconsegnata?

Tutte domande lecite a cui però a volte è difficile dare una risposta. I contratti di affitto poi sono spesso poco chiari o semplicemente scritti in un linguaggio giuridico che anche in italiano sarebbe difficile da capire. E non dimentichiamo tutti i casi in cui – purtroppo non rari – i proprietari si approfittano della loro posizione: quando una persona è nuova in Austria senza conoscere bene il tedesco o la legislazione sulla casa ed ha bisogno di un posto dove vivere non sta certo a badare ai dettagli, per poi ritrovarsi a volte in situazioni spiacevoli in seguito.

Queste situazioni possono capitare a tutti, ma ci sono sicuramente alcuni accorgimenti per trovare una soluzione, vediamo insieme.

Prima di tutto occhio al contratto. Quando cercherete un appartamento, in particolare tramite un intermediario (Makler) vi verrà fatta molta pressione per firmare tutto il prima possibile. Da una parte è vero che ci sono molte richieste, ma dall’altra consiglio sempre di leggere tutto con molta calma. Fatevene inviare una copia prima della firma definitiva e se non sapete bene il tedesco parlatene con una persona madrelingua o che abbia almeno avuto già esperienza con contratti di affitto. Come scrivevo poco sopra spesso i proprietari “dimenticano” alcune clausole che possono però diventare fondamentali nel caso insorgessero problemi di qualunque tipo.

Anche se il contratto fosse a posto, non è detto che prima o poi sorga qualche problema con l’appartamento. Sicuramente la prima persona da contattare in questi casi è l’amministratore (Hausverwaltung), oppure il proprietario stesso. Nella maggior parte dei casi parlando tra persone civili si risolve ogni difficoltà.

Se volete andare sul sicuro potete in ogni caso rivolgervi ad un utilissimo ufficio del comune di Vienna: il MieterHilfe, un servizio completamente gratuito creato apposta per aiutare i cittadini in questioni relativi a case in affitto. I servizi che offrono vanno dal controllo del contratto di affitto alla consulenza in questioni legali di qualunque natura legate ad un appartamento, fino al supporto in caso sia necessario passare ad azioni legali (in questo caso interverrà anche la Schlichtungsstelle del comune di Vienna). Il sito web è già una vera e propria miniera di informazioni, con situazioni di tutti i giorni spiegate dal punto di vista degli affittuari e anche modulo di contatto di affitto di esempio da scaricare.

Per una consulenza più specifica potete sempre rivolgersi all’ufficio informazioni (Bartensteingasse 9, 1010) accessibile al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 17:00 oppure contattarli telefonicamente o via email. Sicuramente è possibile farsi aiutare anche in inglese, non mi risulta che ci sia persona che parli italiano.

In alternativa potete anche rivolgervi alla camera dei lavoratori (Arbeiterkammer), i suoi uffici offrono anche consulenze riguardo a problemi con gli appartamenti e il sito web è ricco di informazioni utili.

A Vienna ci sono inoltre molte associazioni per la tutela degli interessi degli affittuari. Queste sono sicuramente molto competenti e per i propri soci mettono a disposizione avvocati o consulenze, ma è necessario iscriversi con una quota annuale per poter usufruire dei servizi offerti. Nell’ultimo anno ho inoltre visto nascere molte agenzie che tramite pubblicità promettono di ridurre l’affitto o addirittura farsi ridare soldi arretrati dal proprietario. E’ effettivamente possibile raggiungere questo risultato, ma quelli che conosco lo hanno fatto in maniera gratuita tramite la Schlichtungsstelle, è ovvio che queste agenzie prima o poi chiederanno una parte del guadagno o delle spese sostenute.

Personalmente in caso di problemi mi recherei prima di tutto presso l’ufficio MieterHilfe per una prima consulenza, per poi eventualmente rivolgermi ad altre associazioni o agenzie a pagamento.

Avete mai avuto problemi con un appartamento o un contatto di affitto? Raccontate la vostra esperienza nei commenti!

Lavoro 17 commenti

Quali documenti servono per lavorare in Austria?

In quanto cittadini europei penso sia ovvio per tutti che uno dei diritti che abbiamo sia il poter lavorare in qualunque Paese dell’Unione Europea senza il bisogno di un permesso di lavoro come un tempo.

Avere però pronti alcuni documenti rimane comunque fondamentale per potersi candidare o venire assunti ad un posto di lavoro. Alcuni sono generici ed in possesso di chiunque mentre altri sono più specifici al contesto austriaco, ed è certamente importante conoscerli per non perdere delle buone occasioni.

Iniziamo innanzitutto dal documento di identità: in Austria viene spesso richiesto il passaporto (leggi qui perché) ma anche la carta di identità italiana è naturalmente valida e viene accettata.

Altro documento fondamentale da portare ad ogni colloquio di lavoro è il certificato di residenza (Meldezettel). Questo documento attesta il proprio domicilio in Austria, ed è obbligatorio ottenerlo entro 3 giorni dall’arrivo. Non mi è invece mai capitato che venga richiesto il certificato di permanenza (Anmeldebescheinigung), anche se obbligatorio farlo entro 4 mesi dal trasferimento in Austria.

Molto spesso viene richiesto di presentare anche il numero di previdenza sociale (Sozialversicherungsnummer). Questo è una codice composto da 4 numeri più la propria data di nascita, e si trova sul fronte della tessera sanitaria (E-Card). Gli austriaci lo ottengono alla nascita perché automaticamente registrati tramite i propri genitori.  Per molte aziende austriache il possesso di questo documento viene quindi considerato ovvio, ma basta chiarire di non essere mai stati assicurati in Austria proveniendo dall’Italia e il datore di lavoro si occuperà di tutto.

Ad alcuni colloqui e per certe attività lavorative viene richiesto di presentare un certificato del casellario giudiziale (Strafregisterauszug), un documento che attesta l’esistenza o meno di condanne passate in giudicato (civili o penali) o di procedimenti penali in corso. Ottenerlo è abbastanza semplice ma può richiedere un po’ di tempo, qui trovate la procedura. 

Se venite in Austria senza avere ancora un lavoro e desiderate iscrivervi all’ufficio di collocamento (AMS), è utile portare con voi una copia del modulo U1 (ex E301). Questo documento attesta i periodi di occupazione e copertura assicurativa già maturati in Italia (o in altri Paesi dell’Unione Europea), e può essere richiesto in Italia presso l’INPS di residenza.

Ho sentito racconti riguardo datori di lavori che avrebbero chiesto di presentare un visto (Visum) o permesso di soggiorno. Ovviamente essendo in Unione Europea non è assolutamente necessario!

In ogni caso se il datore di lavoro chiedesse documenti poco chiari o che secondo voi non dovrebbe essere necessario presentare, potete sempre chiedere una consulenza gratuita presso i centri della camera dei lavoratori (Arbeiterkammer).

Avete avuto altre esperienza riguardo ai documenti da presentare per lavorare in Austria? Raccontatelo nei commenti!

Trasporti 5 commenti

Le nuove tariffe 2018 dei trasporti pubblici di Vienna

Con un annuncio sul proprio blog l’azienda dei trasporti pubblici di Vienna Wiener Linien ha comunicato che a partire dal 1. gennaio 2018 ci sarà un aumento dei prezzi per varie categorie di biglietti.

Chiunque abbia visitato almeno una volta Vienna sa che il modo migliore per spostarsi in città è sicuramente con metropolitana, bus o tram (o naturalmente a piedi): il servizio è eccellente, sempre puntuale ed efficiente. Tutta la città è collegata in modo capillare e i tempi di attesa sono molto brevi.

Personalmente in oltre 10 anni di vita a Vienna non ha mai sentito la necessità di dover acquistare una macchina per muovervi (e se proprio basta utilizzare un servizio di car sharing). Da quando poi il costo dell’abbonamento annuale è stato fissato a 365 € all’anno, non credo ci siano più scuse per utilizzare i servizi delle Wiener Linien.

Quest’ultimo abbonamento è anche l’unico che non subirà cambiamenti con le nuove tariffe. I biglietti principali il cui prezzo varierà a partire dal 2018 saranno i seguenti:

  • Biglietto singolo € 2,40 (aumento di 20 centesimi)
  • Biglietto 24 ore € 8,- (aumento di 40 centesimi)
  • Biglietto 48 ore € 14,10 (aumento di 80 centesimi)
  • Biglietto 72 ore € 17,10 (aumento di 60 centesimi)
  • Biglietto settimanale (lun-ven) €17,10 (aumento di 90 centesimi)
  • Biglietto mensile € 51,- (aumento di € 2,80)

Una tabella completa di tutte le categorie di biglietti e le modifiche dal 1.1.2018 la trovate sul sito web delle Wiener Linien.

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Chi sarà il nuovo sindaco di Vienna?

Mentre a livello nazionale i negoziati per formare il nuovo governo sembrano ancora distanti da una conclusione, nella politica austriaca, o meglio viennese, un nuovo tema sta catturando l’attenzione dei media: la scelta del nuovo sindaco di Vienna. Durante l’estate l’attuale primo cittadino Michael Häupl aveva infatti annunciato che con la fine dell’anno, dopo ben 23 anni (dal 1994!) avrebbe lasciato il suo incarico.

Questo non vuol dire che ci saranno nuove elezioni: come infatti capita spesso in Austria, in particolare per le cariche regionali o comunali, la decisione verrà presa internamente al partito prima dello scadere del mandato, facendo quindi un cambiamento durante la legislatura. L’idea che sta alla base di questo sistema è il voler creare una continuità nelle attività svolte finora, facendo quindi iniziare a lavorare e conoscere ai cittadini il nuovo sindaco, per poi metterlo alla prova del voto solo in un secondo momento.

Molte città e regioni in Austria sono tradizionalmente governate da decenni dai due partiti storici SPÖ ed ÖVP, spesso con una maggioranza assoluta, e quindi il cambiamento di sindaco (o altri rappresentanti) è stato considerato in queste situazioni come una decisione da prendere internamente al partito.

Chi segue la politica interna austriaca si ricorderà che l’anno scorso in bassa austria (Niederösterreich) si è svolto un cambiamento simile, con la scelta di Johanna Mikl-Leitner alla guida della regione al posto di Erwin Pröll, dopo 25 anni in carica.

La scelta del successore di Häupl sarà in ogni caso una decisione molto importante per i socialdemocratici e il loro futuro:

  • non bisogna mai dimenticare che Vienna è la città più grande e importante dell’Austria. Molte delle decisioni che vengono prese sia a livello locale che nazionale hanno quindi una ripercussione su una buona fetta della popolazione austriaca e anche sule decisioni del partito a livello nazionale.
  • i socialdemocratici sono appena usciti da una netta sconfitta alle elezioni nazionali. Se non ci saranno sorprese l’Austria nei prossimi anni avrà un governo molto orientato a destra, con politiche che sicuramente andranno a scontrarsi con quelle dei socialdemocratici viennesi.
  • alle prossime elezioni comunali i socialdemocratici dovranno sicuramente allearsi con un altro partito per governare Vienna, e già adesso si specula se saranno i verdi o qualcun’altro.

Come potete quindi capire il nuovo sindaco di Vienna e la linea che vorrà dare al partito avrà un ruolo fondamentale nelle scelte future del partito e del Paese.

Attualmente sono due le candidature presentate:

  • Michael Ludwig: nato nel 1961 a Vienna, fin da giovane ha seguito una carriera all’interno del partito socialdemocratico. Dal 1999 siede nel consiglio comunale di Vienna e dal 2007 è responsabile è assessore ai lavori pubblici e casa.
  • Andreas Schieder: classe 1969, anche lui di Vienna e con una lunga carriera politica all’interno del partito, prima a livello locale e poi in parlamento (dal 2006), dove è attualmente presidente del gruppo parlamentare.

La elezione vera e propria si svolgerà il 27 gennaio 2018, quando 980 delegati, rappresentanti dei distretti, sindacati e associazioni legate al partito si riuniranno per votare.

Il risultato e la percentuale con cui verrà scelto il vincitore sarà molto importante per capire il futuro di Vienna. Nei prossimi mesi ci attendono sicuramente interessanti discussioni e dibattiti sulla politica viennese e il futuro della città. Chi vincerà secondo voi?

Foto © Jorge Royan / http://www.royan.com.ar / CC BY-SA 3.0

Eventi Un commento

I mercatini di Natale di Vienna 2017: date, orari, indirizzi e consigli utili

Come ogni anno, da metà novembre Vienna entra nel pieno dell’atmosfera natalizia con l’apertura dei mercatini di Natale.

Le piazze e i quartieri si riempiono di casette di legno che offrono prodotti artigianali, tradizioni gastronomiche, idee regalo e molto altro, ricreando le tradizioni di un tempo. La nascita dei mercatini di Natale viene infatti fatta risalire al periodo del 1300 circa, quando l’acquisto di beni, oggetti e prodotti vari avveniva esclusivamente durante le Fiere, di cui quella dell’Avvento era sicuramente la più importante.

Dal 1975 il più importante si tiene presso la piazza del Municipio, dove più di 3 milioni di persone (di cui più di 500.000 dall’estero) visitano le 140 casette tra punsch e prodotti artigianali. Per gli amanti del genere da non perdere qui è sabato l’inaugurazione , con l’illuminazione dell’enorme albero di Natale alla presenza del Sindaco. Dall’anno scorso è qui presente anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio, dove divertirsi prima e dopo la vista alle casette di Natale, scivolando tra gli alberi e le installazioni luminose.

Da quest’anno la maggior parte dei mercatini di Natale rimarranno aperti fino al 26 dicembre, con eccezione di quello di Schönbrunn, Maria-Theresien-Platz e del Prater (sotto la Ruota) che continueranno fino ad inizio Gennaio. Come ogni anno il mio consiglio per i tanti visitatori è di non soffermarsi solamente ai mercatini più famosi ma andare alla scoperta di quelli più nascosti ma non meno suggestivi, come presso l’Altes AKH o al Belvedere.

Ecco quindi la lista di tutti i mercatini di Natale di Vienna, con indirizzo, date e orari di apertura:

Mercatino di Natale del Municipio
17.11. – 26.12.2017
Rathausplatz (Piazza del Municipio)
tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00
24.12 dalle 10.00 alle 18.00
25 e 26.12 dalle 11 alle 21.30

Mercatino di Natale del Castello di Schönbrunn
18.11. – 26.12.2017
tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00
24 dicembre dalle 10.00 alle 16.00
25 e 26 dicembre dalle 10.00 alle 18.00
Mercatino di Capodanno, sempre a Schönbrunn
dal 27 .12 – 01.01.2017
tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00

Mercatino di Natale all’ Altes AKH (Weinachtsdorf)
18.11. – 23.12.2017
Alserstraße/Spitalgasse, Hof 1, 1090 Vienna
Lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 22.00
Mercoledì, sabato, domenica e festivi dalle 12.00 alle 22.00

Mercatino di Natale a Spittelberg
16.11. – 23.12.2017
Da Lunedì a Giovedì: dalle 14.00 alle 21.00
Venerdì: dalle 14.00 alle 21.30
Sabato: dalle 10.00 alle 21.30
Domenica e Festivi: dalle 10.00 alle 21.00

Mercatino di Natale in Maria-Theresien-Platz
22.11. – 26.12.2017
da domenica a giovedì dalle 11.00 alle 21.00
Venerdì e Sabato dalle 11.00 alle 22.00
24.12 dalle 11.00 alle 16.00
25.12 e 26.12 dalle 11.00 alle 19.oo

Il Villaggio di San Silvestro, sempre a Maria-Theresien-Platz

27.12.2017 – 31.12.2017
Maria-Theresien-Platz, 1010 Vienna
tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.30
31.12 dalle 11.00 alle 18:00

Mercatino di Natale del Castello del Belvedere
24.11. – 26.12.2017
dal lunedì a venerdì: dalle 11.00 alle 21.00
sabato, domenica & festivi: dalle 10.00 alle 21.00
24.12 dalle 11:00 alle 15:00
25 e 26.12 dalle 11 alle 19:00

Vecchio Mercatino di Natale Viennese
18.11 – 23.12.2017
Freyung, 1010 Vienna
tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00

Mercatino dell’Avvento Am Hof
17.11-23.12.2017
Am Hof, 1010 Vienna
Da lunedì a giovedì dalle 11.00 alle 21.00
Da venerdì a domenica e festivi dalle 10.00 alle 21.00
Cibo fino alle 22.00

Mercatino Invernale alla Riesenradplatz (Prater)
18.11 – 7.1.2018
Riesenradplatz, 1020 Vienna
Da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 22.00
Sabato, domenica e festivi dalle 11.00 alle 22.00
24.12 dalle 12.00 alle 17.00
31.12 dalle 11.00 alle 02.00

Mercatino di Natale a Stephansplatz
17.11 – 26.12.2017
Stephansplatz, 1010 Vienna
tutti i giorni dalle 11.00 alle 21.00
24.12 dalle 11.00 alle 16.00
25 e 26.12 dalle 11.00 alle 19.00

Mercatino dell’avvento presso la Karlskirche
Resselpark (Karlsplatz), 1040 Vienna
17.11 – 23.12.2017
tutti i giorni dalle 12.00 alle 20.00

Immagine (c) shutterstock / S.Borisov

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Sergio Barbanti è il nuovo ambasciatore d’Italia in Austria

La Farnesina ha reso noto l’insediamento del nuovo ambasciatore d’Italia in Austria, Sergio Barbanti, che ha iniziato ieri il suo incarico presso la sede di Vienna, prendendo dunque il posto dell’ambasciatore uscente Giorgio Marrapodi.

Dalla biografia presente sul sito web dell’Ambasciata apprendiamo alcune notizie sulla sua persona: nato a Milano nel 1957 , dopo una laurea in Giurisprudenza ha intrapreso la carriera diplomatica, inizialmente presso la la Direzione Generale per gli Affari Economici della Farnesina, dove si è occupato della ristrutturazione del debito estero dei Paesi africani.

Nel 1990 è in Zimbabwe come vice capo missione e nel 1994 si è trasferito a Washington dove si è occupato di stampa e dei rapporti politici con l’America Latina. Nel 1998 ha assunto poi la Direzione Generale per gli Affari Politici come vice responsabile del settore NATO, e nel 2002 è stato nominato Consigliere Diplomatico del Ministro per la Funzione Pubblica.

Nel 2004 ha assunto la carica di Console Generale di Madrid, e nel 2009 quella di Ambasciatore in Montenegro. Nel 2013 è rientrato in Italia e ha lavorato all’ispettorato Generale, dove nel 2016 ha ottenuto l’incarico di Vice Ispettore Generale del Ministero e degli Uffici all’estero. L’11 luglio 2017 il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Ambasciatore d’Italia in Austria, con l’insediamento avvenuto pochi giorni fa.

In un primo messaggio il nuovo ambasciatore ha scritto:

Ho sempre considerato l’Italia e l’Austria due Paesi amici, uniti dalle Alpi.

L’Ambasciata d’Italia a Vienna continuerà a essere un ponte tra le istituzioni e i cittadini di entrambi i Paesi, un luogo accogliente in cui italiani e austriaci possano sentirsi a casa.

Non ci resta che sfruttare questa occasione per dare il benvenuto a Vienna al nuovo ambasciatore e augurargli un buon lavoro!