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Grenzenlos ★ SenzaConfini: una serata di beneficenza a Vienna a favore dei terremotati in Italia

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Anche se vivo da tanti anni all’estero seguo sempre gli avvenimenti in Italia da vicino, e le varie scosse di terremoto degli ultimi mesi nel Centro Italia hanno colpito sia me che tanti amici di Vienna nel cuore. Per poter dare una mano anche da qui abbiamo quindi pensato di creare una azione concreta per aiutare nella ricostruzione.

E’ quindi nata l’idea di “Grenzenlos ★ SenzaConfini”, una serata di beneficenza per raccogliere fondi, e a cui siete tutti invitati, che si terrà venerdì 2 dicembre 2016 dalle ore 18:00 presso il futurefoodstudio (Brunnengasse 17, 1160) di Vienna.

Sarà una serata speciale, in cui tanti italiani residenti a Vienna daranno il loro contributo:

  • Show cooking con Bruno Ciccaglione
  • Bucatini all’amatriciana e buffet di specialità italiane
  • Musica live con K-C Production, Dani e le 500Lire e tanti altri artisti
  • Vino e prosecco italiano

Per la partecipazione chiediamo una offerta minima di 20 Euro a persona (mangiare e bere tutto incluso).

Tutto il ricavato verrà devoluto al comitato “Capricchia nel Cuore” per l’acquisto di moduli abitativi. Abbiamo scelto una piccola iniziativa di cui conosciamo i promotori proprio per poter seguire in prima persona come verranno utilizzati i soldi ricavati durante la serata e potervelo anche comunicare.

Il nostro più grande sogno sarebbe che tutta la comunità italiana a Vienna partecipasse a questa serata, voi ci sarete?

Vi aspettiamo numerosi!

P.S. Per poter organizzare la serata al meglio è gradita la conferma di partecipazione a info@quivienna.com

Lavoro 41 commenti

Attenzione alla truffa degli annunci di lavoro all’estero!

truffe-offerte-lavoro-estero-annunci-austria-viennaNegli ultimi anni ci sono sempre più italiani che desiderano iniziare una nuova vita  e si mettono alla ricerca di un lavoro all’estero. Purtroppo è facile incappare in truffatori pronti ad approfittarsi delle difficoltà e della poca conoscenza del Paese straniero.

Nelle ultime settimane ho ricevuto infatti alcune segnalazioni di offerte di lavoro in Austria che si sono rivelate delle vere e proprie truffe. Sono annunci che vengono pubblicati su portali italiani e che a prima vista sembrano delle occasioni da non perdere: mansioni in un cui non servono grandi qualifiche, pagati con stipendi molto alti e in aziende – spesso alberghi – di grande prestigio.

Ho deciso di non riportare gli annunci per intero per salvaguardare le aziende il cui nome viene usato impropriamente, ma lo schema usato è quasi sempre lo stesso e facilmente riconoscibile: appena vi candiderete per la posizione riceverete immediatamente una risposta affermativa. Il vostro profilo è perfetto e vi vogliono assumere. Già il fatto che non vi vogliano fare nemmeno un colloquio almeno telefonico o vedervi di persona dovrebbe farvi storcere il naso, ma poi arriva la vera e propria truffa.

Per un motivo o per l’altro vi chiederanno infatti di inviare del denaro: alcuni scriveranno per assicurare i documenti del contratto che vi invieranno, altri come caparra sull’appartamento che vi daranno in affitto. In alcuni casi vi chiederanno invece di spedire una copia di tutti i vostri documenti, attenzione che in questo caso si rischia un furto di identità!

Se chiederete di poter parlare con qualcuno vi diranno che al momento sono all’estero per lavoro o che non hanno tempo a disposizione, cercando di evitare qualunque possibilità di controllo della veridicità dell’offerta da parte vostra. (un sistema simile è utilizzato anche per la truffa degli appartamenti di cui avevo già scritto).

Ovviamente non tutti gli annunci di lavoro all’estero sono truffaldini, ma è sempre meglio stare attenti, in particolare a quelli che offrono troppo per il lavoro richiesto. Facendo alcune ricerche sul web sembra infatti che queste tecniche non siano nuove nè legate alla sola Austria. Ci sono segnalazioni anche a Londra e dalla Germania.

Purtroppo i truffatori sono molto ben organizzati, usano nomi di aziende o anche di persone che ci lavorano realmente esistenti, e quindi bisogna fare molta attenzione.

Il mio consiglio per evitare di perdere tempo con queste truffe è innanzitutto di leggere gli annunci molto bene, già se non sono scritti in un italiano corretto dovrebbe farvi sorgere qualche dubbio. Qualunque grande azienda starebbe molto attenta a pubblicare annunci sbagliati.

Se l’offerta economica è poi fuori da qualunque livello normale di guadagno è un’altro campanello di allarme. E se vi chiedono dei soldi o di mandare dei documenti senza nemmeno conoscervi, è purtroppo una truffa al 100%. In questo caso potete segnalarla sia alla Polizia postale che all’azienda il cui nome viene usato in modo improprio.

Se avete avuto esperienze con offerte di lavoro truffa all’estero segnalatele nei commenti! 

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I Mercatini di Natale 2016: date, orari, indirizzi e consigli utili

natale-vienna-mercatini-pattinare-mangiare-messa-museiCome ogni anno, da metà novembre Vienna entra nel pieno dell’atmosfera natalizia con l’apertura dei mercatini di Natale.

Le piazze e i quartieri di Vienna si riempiono di casette di legno che offrono prodotti artigianali, tradizioni gastronomiche, idee regalo e molto altro, ricreando le tradizioni di un tempo. La nascita dei mercatini di Natale viene infatti fatta risalire al periodo del 1300 circa, quando l’acquisto di beni, oggetti e prodotti vari avveniva esclusivamente durante le Fiere, di cui quella dell’Avvento era sicuramente la più importante.

Quest’anno la novità più importante è presso il mercatino del Rathaus. Qui infatti nel parco intorno alla piazza sarà presente una pista da pattinaggio, dove divertirsi prima e dopo la vista alle casette di Natale, scivolando tra gli alberi e le installazioni luminose. I mercatini saranno aperti come da tradizione fino al 23 dicembre, solo quello del Prater e di Schönbrunn proseguiranno fino ad inizio gennaio 2017.

Come ogni anno il mio consiglio per i tanti visitatori è di non soffermarsi solamente ai mercatini più famosi ma andare alla scoperta di quelli più nascosti ma non meno suggestivi, come presso l’Altes AKH o al Belvedere.

Una lista completa dei mercatini di Natale di Vienna la trovate sul sito web dell’ente del turismo di Vienna.

Immagine (c) shutterstock / S.Borisov

Elezioni Un commento

Referendum 4 dicembre 2016 : il calendario elettorale per gli italiani in Austria

referendum-elettorale-vienna-austria-istruzioni-votoL’Ambasciata d’Italia a Vienna ha comunicato delle informazioni importanti riguardo il referendum popolare confermativo previsto per il 4 dicembre 2016 per gli italiani residenti in Austria.

Come già scritto chi risiede all’estero dovrà votare come al solito per corrispondenza, tramite un plico elettorale che verrà recapitato all’indirizzo indicato nel registro AIRE.

Quando riceverò il plico elettorale?

L’Ambasciata d’Italia a Vienna invierà i plichi elettorali all’indirizzo di residenza degli elettori tra l’8 ed il 16 novembre 2016.

Quando devo votare?

Le schede votate dovranno pervenire all’Ambasciata d’Italia a Vienna entro le ore 16 del 1 dicembre 2016.

Cosa posso fare se non ricevo il plico elettorale?

A partire dal 20 novembre l’elettore che non ha ricevuto il plico elettorale a casa potrà chiederne il duplicato personalmente alla Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Vienna negli orari di aperture in Ungargasse 43, oppure via e-mail all’indirizzo vienna.elettorale@esteri.it, allegando un documento di identità in corso di validità ove sia visibile la firma.

Nota bene: il duplicato potrà essere richiesto solo con apposito modulo che verrà pubblicato successivamente.

Le istruzioni riguardo le modalità di voto sono disponibili a questi link (saranno presenti in ogni caso anche nel plico elettorale):

Per qualunque informazioni potete rivolgervi agli uffici della Cancelleria Consolare negli orari di apertura o scrivendo a  vienna.elettorale@esteri.it

Storia dell'Austria 4 commenti

Tutti gli uomini dell’imperatrice

Il fascino, la straordinaria bellezza e la personalità eccentrica sono elementi che, fusi in un’unica persona, possono stravolgere le vite di tante persone. Se poi quest’unica persona è una delle teste coronate più importanti dell’Ottocento, ecco che ad essere stravolte non furono soltanto le vite di chi attorno a Lei ruotava, ma anche della Storia stessa che assunse un’indelebile impronta di questa augusta protagonista.

Gli uomini furono per Elisabetta un aspetto importante, anche se non fondamentale, della propria quotidiana esistenza, ed in tanti ebbero verso di Lei una sorta di “venerazione”, come verso una Dea intoccabile scesa nell’impurità del mondo terreno.

Se avrete la pazienza di seguirmi, andremo alla scoperta di questi Uomini non seguendo però un ordine cronologico, bensì un cerchio logico che contraddistinse la vita e l’amore di Elisabetta.

“Se non ricordi che Amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai mai amato” (William Shakespeare)

francesco-giuseppe-imperatore-austriaFRANCESCO GIUSEPPE. L’inizio di tutto è una delle più belle favole d’amore che la Storia ci abbia mai trasmesso… Il giovane Imperatore d’Austria decise di rompere ogni storico e rigido protocollo e d’impulso scelse la giovane cugina Sisi rompendo il fidanzamento (ormai pubblicamente) ufficiale con Elena. Fu un atto di follia impensabile per un giovane ligio e attento a rispettare il dettame della sua condizione imperiale e che poi gli segnò l’intera esistenza.

Infatti Francesco Giuseppe proverà sempre un amore profondo verso la moglie Elisabetta, esaudendone ogni desiderio a discapito della propria felicità, relegandosi ad una vita di lavoro e solitudine, mitigata solo dalla presenza della “Amica” Katarina Schratt (anche se già in età matura). Per la moglie l’Imperatore accettò umilianti attese di mesi, brusche e negative risposte, continue richieste di denaro per le più disparate idee (come ad esempio la costruzione dell’Achilleon a Corfù), e pettegolezzi sempre più insistenti verso determinate personaggi con idee politiche in netto contrasto con la sua idea di monarca.

Elisabetta provò verso il marito una sempre più profonda tenerezza, e a volte una insospettabile vicinanza, seppur rara e forse dovuta più alle apparenze. È l’epistolario imperiale che ci svela il rapporto fra l’augusta coppia, rivelandoci sorprese e una più corretta visione della Storia. La loro fu una storia di “inseguimento”, ovvero l’Imperatore (anche in senso strettamente fisico) ha inseguito Elisabetta per tutta la durata della loro unione, riuscendo sì a legarla ufficialmente a sé, ma senza essere presente nel cuore di lei. Nonostante tutte le sue dimostrazione di amore.

DUCA MASSIMILIANO IN BAVIERA. Se si desidera comprendere appieno la figura dell’Imperatrice non si può non tenere conto del padre, un nobile bonario, viaggiatore, anticonformista e amante della bella vita. Max amava i suoi figli, ma molto di più se stesso, era spesso in viaggio e tornava a casa giusto in tempo per mettere incinta la moglie Ludovica (alla quale poi spettava di gestire casa e famiglia) per poi ripartire verso mondi lontani di cui poi raccontava in libri che nessuno leggeva.

duca-massimiliano-bavieraCresceva i suoi pargoli a contatto con la natura, vestendoli da popolani, e portandoli con sé in escursioni in montagna e nei boschi, spesso anche si esibivano nella piazze con canti e balli, raccogliendo poi le offerte degli astanti (Max si vantava dicendo essere gli unici soldi guadagnati veramente in vita sua). Quindi è con il mito e l’affetto verso il padre che la giovane Sisi cresce, prendendo da lui non solo il carattere ma anche lo stile di vita. Negli ultimi anni di vita di Max, i rapporti fra padre e figlia si erano completamente raffreddati, in quanto Elisabetta, vedendo la solitudine e sofferenza della madre, gli rimproverava quello stesso stile di vita che paradossalmente ella stessa stava portando avanti con il marito.

BAY MIDDLETON. Il capitano scozzese non era proprio entusiasta all’idea di fare da “badante” alle cavalcate in Inghilterra dell’Imperatrice nel marzo del 1876, anzi i suoi commenti sprezzanti arrivarono alle orecchie di Elisabetta, che a questo punto volle ancor di più dimostrare all’altezzoso Middleton le sue capacità. Ed ovviamente, con la grazia e l’arditezza che la caratterizzano, conquistò anche lo scozzese. Corpo tarchiato, volto lentigginoso, fulvo di capelli e sordo da un orecchio, Middelton era uno dei cavallerizzi più conosciuti in Inghilterra, vincitore di numerosi premi e quindi ambito ospite nei salotti mondani e nel letto di donne dell’alta società britannica.

bay-middleton-austria-ungheria-vienna-imperatrice-sissiNon amato dalla corte ungherese (in particolare dal geloso Niky Esterhazy), detestato dal Principe Ereditario e “mal sopportato” da Francesco Giuseppe, fra il capitano scozzese e l’Imperatrice nacque un’amicizia basata sull’amore per l’equitazione e la condivisione di percorsi pericolosi ed estremi, frequentandosi fino al 1882 quando Bay, convolando a nozze con la sua storica (e ricca) fidanzata Charlotte Baird non poté più accompagnare in giro per l’Europa Elisabetta, ma il loro forte rapporto continuò per via epistolare. Alla morte del capitano scozzese, avvenuta nel 1892 la vedova farà sparire tutta la loro corrispondenza. Nonostante i molti pettegolezzi, spesso alimentati dalla gelosia di Sofia, ex regina del Regno delle due Sicilie (e sorella dell’Imperatrice), Elisabetta si prese sempre teneramente cura del capitano, tenendolo lontano dai veleni di Corte e cercando di farlo sentire sempre a suo agio, ma questo non prova che fra i due vi sia mai stata intimità, anche se per Elisabetta il capitano Middelton rappresentò sempre una delle figure più importanti della sua vita.

CONSTANTIN CHRISTOMANOS. Lo studente ateniese arrivò a Vienna all’età di 21 anni per approfondire i suoi studi, e tre anni dopo venne scelto da Elisabetta quale suo lettore di greco, un onore ed un onere veramente importante per questo ragazzo dalla mente arguta e dalla schiena ingobbita. Entrò in servizio nel maggio 1891 e vi restò per undici mesi, seguendo l’Imperatrice nei suoi viaggi e restandole accanto per molte ore del giorno. Christomanos, con la sua anima imperniata di valori classici, cominciò a venerare Elisabetta come una dea dell’Olimpo, per la sua bellezza non sfiorita con gli anni (Sisi era già oltre la cinquantina) e per l’arguta intelligenza, riportando nelle pagine del suo diario personale non solo i momenti trascorsi con l’Imperatrice, ma le parole, i commenti, le sensazioni e le confidenze che l’augusta Signora riservava alla sua presenza.

Christomanos, totalmente rapito la vedeva con gli occhi dell’amore, e struggente fu il momento in cui dovette, nell’aprile del 1892 congedarsi dall’Imperatrice. La pubblicazione del suo diario (“Elisabetta d’Austria nei fogli di diario di Costantin Christomanos”) fu la prima preziosa opera pubblicata sull’Imperatrice. Una visione sicuramente non obiettiva, ma sicuramente in linea con il periodo Romantico e fin de siécle che permeava la società europea dell’epoca.

gyula-andrassy-ungheria-sisi-impero-austro-ungheriaGYULA ANDRÁSSY. Quando l’otto gennaio del 1866 la delegazione della provincia ungherese fu ricevuta dall’Imperatrice alla Hofburg di Vienna, i loro sguardi si incrociarono per la prima volta. Eppure ognuno già sapeva tutto dell’altra e la sintonia fra Elisabetta e il Conte Andrássy fu immediata.

Alto, moro, capelli lunghi e ricci, oratore brillante, poliglotta, occhi profondi e cupi, e soprattutto fascino magiaro, il “bell’impiccato” fu, nei suoi anni di esilio dorato a Parigi, un protagonista delle cronache mondane e soltanto con il matrimonio con la connazionale Katinka Kendeffy (appartenente alla nobiltà ungherese fedele alla famiglia Asburgo), che il conte ottenne la grazia e il permesso di rientrare nei territori dell’Impero, abbandonando definitivamente i salotti della Parigi bene. Da qui si pose subito alla testa di un movimento per perseguire l’autonomia dell’Ungheria ma, a differenza del 1848, non con una rivoluzione armata, bensì attraverso un’incisiva azione politica, creando così un contatto con Elisabetta (già sensibile alle istanze magiare) tramite la sua lettrice, ma soprattutto amica e confidente, Ida Ferenczy. Qui ebbe inizio quella che per Elisabetta sarà un’ importante storia d’amore. Da quel primo incontro di gennaio altri ne seguirono, a Buda come a Vienna, e insieme tessero un’alleanza che portò allo storico “Compromesso” e quindi alla nascita dell’Austria-Ungheria, l’ultimo atto di un Impero ultrasecolare.

Entrambi abili seduttori, uniti da identiche passioni ed insolite assonanze caratteriali, la loro liason porterà ad un cambiamento nell’assetto della Storia europea, poiché con il “Compromesso” iniziò la legittimazione dei nazionalismi. Un legame molto chiacchierato, malvisto dalla Corte Viennese e alimentato al contrario dalla nobiltà magliara, non si seppe mai se questa relazione rimase platonica (come alcuni biografi tendono a seguire) o ebbe risvolti passionali (tesi supportata ancor oggi dagli ungheresi), ma è certo che si trattò di una grande storia d’amore. Storia d’amore che portò al risultato di dare ad un popolo dopo tanti secoli un barlume di libertà e autonomia, cosa che non riuscì con le rivoluzioni. Una follia impensabile, che invece si concretizzò.

Nel febbraio del 1867, mentre soli in carrozza si stavano recando dal Castello di Gödöllö alla stazione di Pest, Elisabetta tenendo la mano al Conte, gli avanzò una curiosa richiesta: “Devo chiedervi un’altra cosa, conte, ed è la più importante. Dovete promettermi di non morire prima di me”. Questa frase, più di tante altre supposizioni o illazioni, dimostra l’amore di Elisabetta verso l’affascinate conte Andrássy. E nonostante la devozione che nutriva verso l’Imperatrice, egli non riuscì però a mantenere la promessa.

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Trasporti 56 commenti

Parcheggiare a Vienna: informazioni, costi e consigli utili

parcheggi-parcheggiare-vienna-austria-garageSebbene Vienna sia una città in cui – secondo me – si può vivere quasi completamente senza automobile, è bene conoscere in ogni caso le norme che regolano i parcheggi.

Sia che vi venga a trovare qualcuno con la macchina o che comunque qualche volta la usiate per muovervi – magari utilizzando il car-sharing – tenere a mente dove e come parcheggiare è una informazione sempre utile.

Parcheggiare in strada

La gestione dei parcheggi in strada è lasciata ai singoli distretti, che come forse sapete a Vienna sono 23 (il numero è indicato su tutti i cartelli che indicano il nome della via in cui vi trovate) . Nel corso degli anni la maggior parte di quelli centrali ha introdotto delle norme per rendere tutti i parcheggi in strada a pagamento (cosiddetto “Kurzparkzone). Nel dettaglio questi sono i giorni, gli orari e il tempo per cui è permesso sostare:

  • Distretti da 1 a 9 e distretto 20: da lunedì a venerdì, eccetto i festivi, dalle 9 alle 22. Durata massima della sosta 2 ore.
  • Distretti  10, 11, 12 e distretti da 14 a 18: da lunedì a venerdì, eccetto i festivi, dalle 9 alle 19. Durata massima della sosta 3 ore
  • Zona Stadthalle: da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 22, sabato, domenica e festivi dalle 18 alle 22. Durata massima della sosta 2 ore.

In tutti gli altri distretti il parcheggio in strada è gratuito a tempo illimitato.

Il costo della sosta breve è di 1 Euro per 30 minuti. I ticket per il parcheggio (“Parkschein“) possono essere acquistati per esempio nelle tabaccherie, dai distributori di benzina, tramite le biglietterie automatiche dei mezzi pubblici o anche tramite cellulare e dovranno poi essere compilati all’utilizzo indicando giorno e ora della sosta e posti visibili sul parabrezza. Si possono utilizzare più ticket insieme, ma in ogni caso solo per la durata massima di sosta consentita nel distretto. Per soste brevissime (p.e. carico/scarico) è possibile inoltre munirsi di ticket di 15 minuti gratuiti.

Per chi vive a Vienna è possibile acquistare un permesso per parcheggiare in strada nel distretto di residenza (“Parkpickerl“) senza costi aggiuntivi e limiti di orario. Nei distretto dall’1 al 9, 15 e 20 il costo è di 10 Euro al mese, nel 12, 14, 16, 17 e 18 di 7,50 Euro.

Per completezza di informazione la multa per sosta senza ticket o scaduto è di 36 Euro.

Garage e parcheggi custoditi

Come accennavo all’inizio Vienna è una città che si può visitare a piedi o utilizzando i mezzi pubblici, quindi potete tranquillamente lasciare la macchina durante il vostro soggiorno in uno dei tanti garage o parcheggi custoditi.

I più comodi e convenienti sono sicuramente quelli Park & Ride, situati ai margini della città ma sempre accanto ad una stazione della metropolitana. Il costo giornaliero per una macchina è di solo 3,40 Euro (settimanale 17,10 Euro, mensile 63,60 Euro). Inoltre sono previste riduzioni per i possessori di abbonamenti dei mezzi pubblici. Trovate tutti gli indirizzi sul sito web parkeninwien.at

In alternativa ci sono parcheggi custoditi anche in centro, in particolare sotterranei, ma il costo è chiaramente molto più alto, da 2 Euro/ora.

Raccontateci la vostra esperienza con i parcheggi a Vienna nei commenti!

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L’impresa di costruzioni Vincenzo Genovese, Bauunternehmen Baumeister, offre preventivi gratuiti per riparazioni e ristrutturazioni

09 Chi possiede un immobile ha periodicamente la necessità di effettuare interventi di manutenzione, riparazione o ristrutturazione per conservare la proprietà in un buono stato.

Sono spese spesso onerose, ma necessarie sia per una conservazione ottimale delle condizioni igieniche e di sicurezza di un edificio, che tendono a deteriorarsi nel corso del tempo, sia per mantenere alto il valore economico del bene.

Per chi non è un esperto del settore non è però semplice capire quali siano gli interventi giusti da fare e soprattutto calcolare il costo degli investimenti.

L’impresa di costruzioni di Vincenzo Genovese – di cui vi avevo già parlato circa un anno fa – offre proprio una soluzione a questo problema: un servizio di consulenza gratuita tramite il quale un esperto verrà presso il vostro ufficio, negozio o abitazione per eseguire una analisi accurata della situazione attuale, chiarire con voi qualunque dubbio sugli interventi da fare e presentarvi un preventivo – sempre gratuito – dei lavori da effettuare. Il tutto naturalmente in italiano!

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L’azienda Genovese ha alle spalle una tradizione più che centenaria nel campo delle costruzioni sia in Italia che in Austria, e svolge lavori per committenti pubblici e privati nel settore civile, commerciale, industriale, del restauro e degli impianti.

L’offerta spazia dalle opere più semplici ( impianti elettrici, riscaldamento, climatizzazioni e idrosanitari) fino a ristrutturazioni complete di fabbricati, appartamenti, uffici e negozi, garantendo sicurezza, efficienza e durabilità in ogni aspetto.

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Alcuni dei committenti dell’impresa Genovese sono stati per esempio l’Ambasciata Italiani a Vienna e la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’OSCE, ma anche molti negozi del 1. distretto di Vienna e abitazioni private di prestigio. Una panoramica dei progetti svolti negli ultimi anni è consultabile sul sito web http://www.genovesevincenzo.eu/it/

Per usufruire del servizio di consulenza e preventivo gratuito potete contattare l’impresa Vincenzo Genovese ai seguenti contatti:

Vincenzo Genovese
Kärntner Ring 5−7
1010 Wien
Tel: +43 (0) 1 205 1160
info@genovesevincenzo.eu
http://www.genovesevincenzo.eu/

Cinema & Televisione 17 commenti

Il canone radio e tv in Austria (GIS): informazioni, costi e consigli

televisione-radio-gis-canone-austria-viennaIn Austria come in Italia è previsto per chi possiede una radio o un televisore il pagamento di una imposta annuale pubblica, il cosiddetto “canone”. In tedesco il nome esatto è Rundfunkgebühr, ma praticamente da tutti viene chiamato GIS, dal nome dell’azienda (Gebühren Info Service GmbH) responsabile della riscossione.

Il sistema è abbastanza semplice, se avete una televisione o una radio dovete versare la quota annuale. Ci sono però alcune differenze rispetto all’Italia che sono importanti da conoscere, ed ecco quindi una breve guida per togliervi ogni dubbio (e se ne rimanesse qualcuno ci sono sempre i commenti!).

Per quali apparecchi si paga il canone?

In base alla legge austriaca (per i più interessati è la RGG Nr. 159/ 1999) si è tenuti a comunicare il possesso e versare il canone se in una abitazione è presente almeno 1 apparecchio che abbia la capacità ricevere segnali radio o televisivi (non importa se venga utilizzato o meno). Se si possiedono più radio o televisori (in quella abitazione) si paga comunque solo una volta.

Quanto costa il canone?

Mentre in Italia il canone annuo è uno dei più bassi in Europa (100 € annuali), in Austria il costo è molto più alto, ovvero  circa 250-280 € annuali in base alla regione (Bundesland) dove vivete. Se non possedete un televisore ma solo la radio è possibile versare un canone ridotto, pari a circa il 30% del costo normale.

Di seguito una tabella con i costi mensili per regione (dati 2016):

 Televisione e radio  Solo radio
 Wien

24,88

7,18

 Niederösterreich

24,88

7,18

 Burgenland

22,48

6,48

 Oberösterreich

19,78

5,78

 Salzburg

24,48

7,38

 Steiermark

25,18

7,28

 Kärnten

24,88

7,18

 Tirol

23,28

6,78

 Vorarlberg

19,78

5,78

Come si paga il canone?

Innanzitutto dovrete comunicare al GIS che possedete una radio e/o televisore. Questo lo potete fare direttamente voi tramite il modulo online all’indirizzo https://www.gis.at/anmelden/ , inviando il modulo per posta che trovate qui https://www.gis.at/service/ o anche recandovi presso le filiali della banca Raiffeisen o ai Magistrat.

In alternativa potete anche attendere che uno dei tanti (e insistenti) funzionari che vanno porta a porta venga a bussare anche da voi, e fare direttamente con lui l’iscrizione.

Il pagamento può essere fatto annualmente, semestrale o bimestrale (non ci sono differenze sulla quota da versare) direttamente tramite addebito sul conto corrente o con bollettino bancario.

E’ possibile venire esentati dal pagamento del canone?

Ovviamente se non possedete né radio né televisore non dovete pagare il canone. Se non avete mai posseduto uno non dovete fare nulla. Molto probabilmente verranno a farvi un controllo, ma chiaramente non c’è nulla da temere. Se invece avevate un apparecchio e non lo volete più utilizzare, dovrete fare una disdetta dal servizio tramite questo modulo.

Persone con difficoltà economiche possono inoltre chiedere una diminuzione o esenzione completa dal canone. Qui trovate maggiori informazioni (https://www.gis.at/befreien/), ma in ogni caso conviene contattare direttamente il GIS per la procedura da seguire.

Se ho un computer con accesso a internet devo pagare il canone?

Questa domanda è stata a lungo dibattuta anche nella giurisprudenza austriaca, ma con una sentenza del 2014 finalmente è stato chiarito che il solo possesso di un computer anche se con accesso internet non deve essere considerato come un apparecchio per ricevere radio o televisione ed è quindi esente dal canone. Allo stesso modo anche smartphone o tablet sono esenti dal pagamento del canone.

Se pago già un contratto via cavo (UPC o A1) o uso il satellite devo anche versare il canone?

I prodotti via cavo o via satellite sono da considerare come una possibilità aggiuntiva per ricevere i programmi televisivi, e quindi non comprendono il pagamento del canone che deve essere pagato a parte.

Io il canone non lo voglio pagare comunque!

Siccome questa frase arriva comunque in ogni discussione sul tema, vi lascio per concludere una breve “predica” sul perché il canone va pagato.

Innanzitutto la qualità della radio e televisione pubblica austriaca è veramente alta (secondo me). Le radio – in particolare Ö1 e FM4 – non hanno nulla da invidiare alla BBC che viene sempre presa come modello. E anche in televisione ci sono molte trasmissioni di ottima qualità, sia di cultura che di approfondimento, e anche film e serie televisive prodotte direttamente dall’ORF che non sono i soliti “sceneggiati” ma hanno sempre storie interessanti e di alto livello.

Un punto fondamentale è inoltre il fatto che durante tutte le trasmissioni televisive su ORF – film, serie o quant’altro – non ci sono interruzioni pubblicitarie! Già solo questo giustifica secondo me il pagamento del canone, così da poter guardare un programma in pace senza che ci siano pause ogni 20 minuti che mi facciano passare la voglia di vedere come va a finire.

Infine ricordiamoci che la radiotelevisione è un servizio pubblico, a disposizione di tutti i cittadini, esattamente come le strade, le scuole o gli ospedali. Non importa se ne facciate uso o meno (se eventualmente pensate che non vada bene come è fatta potete sempre cercare di cambiarla), se si vuole vivere in una società con dei valori comuni ognuno deve dare un apporto al benessere della collettività.

Immagine (c) shutterstock / BrAt82

Austria Un commento

Una visita alla Funkhaus Wien, sede delle radio pubbliche austriache

orf-funkhaus-radio-vienna-austria-televisione-pubblicaDa appassionato ascoltatore di radio Ö1, sabato scorso ho colto molto volentieri l’occasione della Lunga Notte dei Musei per visitare la Funkhaus Wien, uno degli edifici che hanno fatto letteralmente la storia “radiofonica” di Vienna e dell’Austria.

Qui infatti nel 1935 venne instaurata la sede della radiotelevisione austriaca ORF, a suo tempo chiamata RAWAG e naturalmente ristretta alle sole trasmissioni radiofoniche. L’edificio venne costruito utilizzando tutte le migliori possibilità tecniche dell’epoca: per esempio per ottenere una migliore acustica le sale per concerti o registrazione sono costruite senza angoli retti e avendo tolto le finestre per l’insonorizzazione con un innovativo – a quel tempo – sistema di areazione.

Ancora oggi anche se ampliato con le migliorie tecniche negli anni, la struttura di base rimane ancora la stessa: addentrandosi tra i corridoi sembra quindi di fare un viaggio nel tempo, scoprendo però grazie alle spiegazioni delle ottime guide la tecnologia all’avanguardia presente per offrire il migliore risultato possibile agli ascoltatori.

Durante la visita abbiamo avuto la possibilità di entrare negli studi di Ö1 e conoscere alcuni dei presentatori. E’ una esperienza sempre interessante incontrare qualcuno di persona di cui si conosce solo la voce, e riconoscerlo solamente quando inizia a parlare. Inoltre ho notato che la voce che utilizzano in radio è molto più impostata rispetto al normale parlato, che – anche se di livello “alto” – è comunque dialettale come si usa qui in Austria.

In seguito abbiamo visitato gli studi di registrazione e di presa diretta. In particolare la sala dedicata alla trasmissione degli “Hörspiel”, gli sceneggiati radiofonici o radiodrammi (in Austria sono ancora un genere molto seguito!), è stata la più interessante: per riprodurre i vari rumori durante la narrazione vengono infatti utilizzati gli strumenti più variegati, da porte vecchie a scale a chiocciola, da conchiglie ad imbuti, in modo da creare suoni completamente differenti ma che sembrino in radio un rumore reale.

Purtroppo il tempo a disposizione non era molto, e non abbiamo potuto visitare tutto: l’edificio nella Argentinierstraße oltre che sede delle radio statali Ö1 e FM4 (Ö3 si è spostata nel 1996), funge infatti anche da sede delle trasmissioni regionali di Vienna, ovvero Radio Wien e il telegiornale regionale Wien Heute (la sede centrale di ORF si trova invece a Küniglberg, nel 13. distretto), ma ci sarà sicuramente un’altra occasione!

Immagine (c) Wikipedia / Der gelehrte hermes

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Referendum 4 dicembre 2016: informazioni per i residenti in Austria (anche temporaneamente)

referendum-dicembre-elezioni-austria-estero-votoIl 4 dicembre 2016 si terrà come molti già sanno un referendum popolare confirmativo (se non sapete di cosa sto parlando trovate qui il testo completo e maggiori informazioni a riguardo).

L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha comunicato varie direttive per la partecipazione al voto per gli italiani residenti in Austria (o che saranno temporaneamente all’estero) che vi riporto:

Elettori residenti in Austria ed iscritti all’AIRE

Se siete iscritti all’AIRE le possibilità che avete per votare sono due:

1. Voto per corrispondenza

Alcune settimane prima della votazione riceverete all’indirizzo di residenza un plico elettorale per esercitare il diritto di voto per corrispondenza. In caso di variazione del proprio indirizzo è importante comunicarlo all’ufficio Aire per poter tenere aggiornati gli elenchi. Casomai non riceveste il plico si potrà richiedere un duplicato alla Cancelleria Consolare.

2. Voto in Italia

E’ inoltre possibile esercitare il voto in Italia, presso il Comune di iscrizione elettorale. In tal caso bisognerà però far pervenire entro l’8 ottobre alla Cancelleria Consolare una dichiarazione scritta  che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del Comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero e l’indicazione della consultazione per la quale si intende esercitare l’opzione.

La dichiarazione deve essere datata e firmata e accompagnata da fotocopia di un documento di identità in corso di validità. Può essere inviata per posta (Cancelleria Consolare, Ungargasse 43, 1030 Vienna), posta elettronica (vienna.elettorale@esteri.it), posta elettronica certificata (amb.vienna@cert.esteri.it ) o consegnata a mano, anche tramite persona diversa dall’interessato, sempre entro l’8 ottobre. Se si decide di votare in Italia non sono previsti rimborsi per le spese di viaggio.

Elettori temporaneamente in Austria

Tutti coloro che sanno già che si troveranno temporaneamente in Austria per un periodo di almeno 3 mesi (per motivi di lavoro, studio o cure mediche) nel quale ricade la data di svolgimento del Referendum hanno la possibilità di comunicarlo all’Ufficio Consolare, e ricevere la scheda di voto per corrispondenza all’indirizzo in Austria.

Per utilizzare questa opzione è necessario fare comunicazione entro l’8 ottobre al Comune italiano d’iscrizione nelle liste elettorali. L’opzione deve essere inviata direttamente al Comune italiano competente per posta, posta elettronica, per posta elettronica certificata, oppure fatta pervenire a mano al Comune, anche da persona diversa dall’interessato. Nel sito web www.indicepa.gov.it sono reperibili gli indirizzi di posta elettronica certificata dei Comuni italiani.

Maggiori informazioni le trovate nella comunicazione ufficiale dell’Ambasciata d’Italia a Vienna.