Visto il grande interesse voglio continuare con la serie di articoli relativi ai locali e ristoranti dove mangiare vicino alle attrazioni più visitate di Vienna. Dopo il Duomo di Santo Stefano, il castello di Schönbrunn, il Municipio e il Belvedere, vi voglio segnalare alcuni ottimi ristoranti nella zona del Quartiere dei Musei.
Il MuseumsQuartier (o abbreviato MQ) era originariamente il complesso delle scuderie di corte, destinato ad ospitare fino a 600 cavalli e 200 carrozze. Rimase poi poco utilizzato per lunghissimo tempo fino a che alla fine degli anni ’90 si decise di farne sede di musei. Nel 2001 venne inaugurato questo grande complesso che oggi attrae centinaia di migliaia di visitatori, grazie ai bellissimi Leopold Museum, MUMOK, Kunsthalle (oltre a tanti altri musei per ogni gusto) e delle molte iniziative durante tutto l’anno.
Se avete voglia di uno spuntino al volo potete recarvi nella vicina Mariahilferstrasse (conosciutissima per i tanti negozi di moda) dove si trovano varie catene di fast food e kebab a buon prezzo, se invece siete alla ricerca di qualcosa di più interessante per rilassarvi prima o dopo la visita dei musei ecco qualche locale da non perdere:
Halle (Museumsplatz 1, 1070): tra il MUMOK e la Kunsthalle si trova questo caffè-ristorante che da mattina a sera offre una cucina moderna e sempre interessante, con una particolare attenzione per gli ultimi trend (prodotti biologici, piatti vegani) ma con prezzi in ogni caso moderati. Punto di ritrovo per studenti e amanti dell’arte, è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 24:00. (www.diehalle.at).
Amerlingbeisl (Stiftgasse 8, 1070): dietro al Quartiere dei Musei si trova la zona di Spittelberg, un antico quartiere di Vienna pieno di stradine e locali interessanti. Sia in estate che in inverno – durante i mercatini di Natale – la Amerlingsbeisl è uno dei luoghi di ritrovo più interessanti, con una cucina sia viennese che internazionale di ottimo livello. Da non perdere il giardino interno! (www.amerlingbeisl.at).
Ulrich (Sankt-Ulrichs-Platz 1, 1070): questo piccolo ristorante situato in una pittoresca piazzetta accanto alla chiesa di St. Ulrich è diventato negli ultimi anni uno dei più richiesti di Vienna. La cucina minimalista (ma che ti sazia) e internazionale non mi ha finora deluso. Lo spazio non è molto e a volte ci si sente un po’ stretti a mangiare vicino ad altri ospiti del locale, ma ne vale la pena. In ogni caso se volete visitarlo durante gli orari di pranzo o cena consiglio di prenotare (ulrichwien.at).
Glacis Beisl (Breitegasse 4, 1070) proprio alle spalle del Quartiere dei Musei si trova questo ristorante, che in estate offre una dei più bei giardini esterni di Vienna. Il menu di cucina austriaca è semplice ma di qualità, e i vini offerti come accompagnamento sono sempre ottimi. Un insieme di modernità e tradizione dove trascorrere una bella serata in compagnia (www.glacisbeisl.at).
Minante(Siebensterngasse 5, 1070): come sempre vi segnalo anche un ristorante italiano per chi non ne può fare a meno, e in questo caso una pizzeria che conosco molto bene perché gestita da due cari amici. Minante è una vera e propria istituzione tra gli italiani a Vienna per l’aperitivo del venerdì, se volete mangiare un’ottima pizza e ritrovarvi tra italiani, è il posto giusto che fa per voi (minante.at).
Per tutti gli amanti dell’arte Vienna è da sempre una delle città che più ha da offrire: negli oltre 100 musei ogni anno vengono allestite tante nuove mostre, sia grazie alle ampie collezioni private che alle collaborazioni con artisti ed istituzioni da tutto il mondo. Oggi vi voglio parlare in particolare di alcune delle mostre più interessanti che si terranno durante la primavera 2017 nei musei più importanti della città, a cui il magazine di Expedia ha anche recentemente dedicato un articolo.
Iniziamo prima di tutto con le mostre che stanno per concludersi e – per chi non le ha ancora viste – assolutamente da non perdere. A metà giugno finisce presso l’Albertina una speciale esposizione dei ritratti ed acquarelli di Egon Schiele in possesso del museo, molti anche poco conosciuti. Un interessante primo assaggio delle grandi mostre che ci saranno l’anno prossimo in occasione del 100. anniversario dalla morte. (Albertina, fino al 18.06.2017).
Altro anniversario che si festeggia quest’anno è quello di Maria Teresa d’Austria, una delle figure più importanti dell’impero asburgico di cui ricade il 300. anno dalla nascita. A giugno si conclude presso la biblioteca nazionale una mostra molto dettagliata che ricostruisce la sua figura tramite documenti e immagini dell’epoca, mostrando il suo grande ruolo di innovatrice dell’epoca (Prunksaal, fino al 05.06.2017). Le celebrazioni per Maria Teresa sono però solo all’inizio: come l’anno scorso in ricordo dell’imperatore Francesco Giuseppe, vari musei (Schloss Hof, lo Schloss Niederweisen, l’Hofmobiliendepot e il Kaiserliche Wagenburg) si sono infatti uniti per creare un percorso museale sui vari aspetti di questo importante personaggio storico che si protrarrà fino a dopo l’estate (15.03 – 29.11.2017).
Torniamo ora all’arte con la mostra personale di Martin Beck al MUMOK, che da maggio fino a settembre presenterà i suoi migliori lavori degli ultimi 10 anni oltre ad alcune opere realizzate appositamente per questa occasione. L’artista ha inoltre creato una ulteriore mostra dal titolo “watching sugar dissolve in a glass of water” selezionando tele e fotografie dalle collezioni del museo che sarà anche in esposizione. (MUMOK, 06.05 – 03.03.2017). Per chi è interessato alla storia di Vienna da non perdere la mostra fotografica al museo della città con le immagini della rivista Falter dagli anni ’70 fino ad oggi, per scoprire l’evoluzione di tanti aspetti dell’Austria, dalla società alla politica fino al costume. (Wien Museum Karlsplatz, 01.06 – 27.08.2017)
Da giugno il Belvedere presenta una mostra dedicata al rapporto tra Gustav Klimt e l’arte antica sulla base dei disegni per una edizione dei “Dialogi Meretricii” di Luciano di Samosata. (Belvedere, 23.06 – 08.10.2017). Infine vi segnalo già per dopo l’estate la grande retrospettiva dedicata a Pieter Bruegel presso l’Albertina, in cui verrà presentata una selezione delle opere più importanti di questo grande artista del 16. secolo (Albertina, 08.09 – 03.12.2017).
Avete altre mostre da consigliare che si terranno a Vienna nei prossimi mesi? Segnalatele nei commenti!
Sebbene anche in Austria la sanità sia pubblica, chi si trasferisce dall’estero può trovarsi inizialmente nella situazione di non avere la cosiddetta “e-card” e non poter quindi accedere ai normali servizi di assistenza sanitaria.
Ogni medico o ospedale richiede infatti questa tessera per registrare la prestazione con il paziente. Allo stesso tempo questa si ottiene solamente con il versamento dei contributi previdenziali allo Stato austriaco.
Per gli austriaci è difficile trovarsi in questa situazione (se non sono supportati dalla famiglia entrano comunque automaticamente nel sistema AMS che versa per loro) ma è invece il caso di molte persone che trasferitesi qui sono alla ricerca di una occupazione oppure di molto studenti.
Ci sono comunque varie possibilità per ottenere prestazioni sanitarie in Austria, vediamole insieme.
Ogni cittadino italiano in possesso della tessera sanitaria nazionale ha “inclusa” anche la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), con la quale può farsi curare in tutti i Paesi europei alle stesse condizioni come se fosse in Italia.
Questo è quello che dice la legge, la pratica poi è spesso un po’ più complicata. Molti medici in Austria infatti non capisco come funziona la tessera TEAM perché abituati solo con la e-card, e conosco persone che hanno dovuto spiegare al medico il funzionamento del sistema sanitario europeo.
In ogni caso solitamente il medico (o ospedale) dove vi recate vi farà pagare la prestazione (una specie di ticket), e sarete poi voi a dover chiedere il rimborso presso l’azienda sanitaria locale della vostra regione.
Due piccole avvertenze a riguardo: innanzitutto anche la TEAM ha una scadenza (6 anni), controllate quindi sul retro se deve essere rinnovata. Seconda cosa, se vi iscrivete all’AIRE verrete rimossi dal sistema nazionale sanitario italiano, poiché appunto non più residenti in Italia e quindi la tessera TEAM non sarà più valida.
A Vienna ci sono due centri medici che accettano qualunque paziente senza la necessità di mostrare la tessera sanitaria, ovvero l’ospedale dei fratelli della carità (Krankenhaus der Barmherzigen Brüder) e la clinica Amber Med.
Il primo è un vero e proprio ospedale situato nel 2. distretto, tra i più antichi di Vienna, fondato nel 1614. All’interno sono presenti vari ambulatori, con medici sia di base che specialistici. L’ospedale è statale ma accetta anche chi non ha la e-card, basta indicare un nome e recapito per poter creare una cartella clinica ed venire eventualmente ricontattati.
La clinica Amber-Med si trova invece nel 23. distretto e viene gestita da medici volontari grazie al supporto della diocesi di Vienna e della croce rossa. Anche qui sono presenti oltre a cure di base anche specialisti, sempre a titolo gratuito.
Una terza opzione è quella del versare privatamente i contributi previdenziali (Selbstversicherung) alla Wiener Gebietskrankenkassa (WGKK), l’azienda sanitaria responsabile per Vienna.
Il costo varia in base alla propria situazione:
Attenzione: per poter usufruire delle cure mediche da subito è necessario presentare con il modulo di richiesta un certificato da parte dell’INPS che attesti la posizione assicurativa (ovvero l’aver versato i contributi in Italia prima di venire in Austria).
Se vi siete già trovati nella situazione di farvi curare senza assicurazione sanitaria in Austria potete raccontare la vostra esperienza nei commenti!
Immagine (c) shutterstock / Billion Photos
Finalmente anche Vienna si è accorta che è già primavera, e con l’arrivo del caldo tornano anche le nostre visite guidate in italiano, con 3 nuove date per andare alla scoperta di Vienna!
Quest’anno abbiamo deciso di proporre le visite guidate in giorni diversi, in modo da permettere a tutti di partecipare alle passeggiate, e di spostarle inoltre ad un orario pomeridiano.
La nostra guida sarà come sempre Gennaro Morvillo, guida ufficiale certificata e una sicurezza per chi vuole conoscere ogni aspetto di Vienna.
Il numero di partecipanti è limitato a 25 persone per visita, è quindi necessario confermare la presenza scrivendo una e-mail a paolo@quivienna.com. (Le iscrizioni sono aperte fin da subito per tutte e 3 le escursioni).
Andiamo quindi a vedere le prossime date e tematiche nel dettaglio:
Una passeggiata alla scoperta dell’architettura “secessionista” e dei suoi più importanti esponenti, tra cui Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich e Adolf Loos, che con le loro idee hanno costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento alcuni dei più bei palazzi di Vienna.
Durata della visita: circa 2 ore
Luogo di ritrovo: davanti all’uscita della metropolitana Pilgramgasse (linea U4).
Costo di partecipazione: € 12,- persona , ridotto fino a 18 anni € 8,- , da versare il giorno della visita.
La storia della comunità ebraica di Vienna è costellata di episodi tragici ma anche, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, di un periodo di splendore. Durante questa passeggiata ripercorreremo la storia degli ebrei viennesi andando alla ricerca dei luoghi della loro memoria
Durata della visita: circa 2 ore
Luogo di ritrovo: Praterstraße davanti alla chiesa di San Giovanni Nepomuceno (Sankt Johann Nepomuk).
Costo di partecipazione: € 12,- persona , ridotto fino a 18 anni € 8,- da versare il giorno della visita.
Andiamo alla scoperta della Kunstkammer, la “camera delle meraviglie” degli Asburgo situata all’interno del Museo di Storia dell’Arte (Kunsthistorisches Museum). Una collezione imperdibile, raccolta dagli imperatori nel corso dei secoli, tra curiosità e tesori dal valore inestimabile, tra cui la famosa Saliera di Benvenuto Cellini.
NOTA: Il museo rimarrà aperto fino alle 21, sarà dunque possibile dopo la visita guidata continuare ad ammirare anche le altre collezioni di dipinti ed oggetti preziosi.
Durata della visita: circa 1,5 ore
Luogo di ritrovo: ingresso del Kunst
Costo di partecipazione: € 18,- a persona – include ingresso al KHM (€ 11,-), fino a 19 anni € 5,- da versare il giorno della visita.
Vi aspettiamo numerosi!
Alcuni giorni fa una lettrice mi ha scritto chiedendomi come far riconoscere il suo titolo di studio ottenuto in Austria in Italia. Per chi vive qui da tanto tempo è una domanda interessante: molti si sono trasferiti a Vienna per studiare all’università oppure durante la loro carriera lavorativa hanno conseguito certificati o diplomi che – nell’eventualità di un nuovo trasferimento in Italia – vorrebbero naturalmente che fossero validi. Come fare dunque il riconoscimento di un titolo di studio o professionale austriaco in Italia?
Esattamente come per la procedura in Austria, la prima cosa da capire è se il riconoscimento sia necessario. Può infatti servire per accedere a carriere accademiche o concorsi pubblici, dove il titolo raggiunto è un fattore di selezione, oppure nel campo lavorativo in tutte quelle professioni regolamentate (per esempio medico, psicologo, ingegnere) dove è necessario essere iscritti ad un albo o aver conseguito un esame di Stato per esercitarle. Ma per molte altre posizioni lavorative, in particolare nel settore privato, un riconoscimento legale non è quasi mai necessario, anche se naturalmente può essere utile presentare una copia del titolo raggiunto (ancora meglio se in inglese).
Nel caso aveste bisogno del riconoscimento una prima e utilissima fonte di informazioni è il sito web del CIMEA (Centro Informazione sulla Mobilità e le Equipollenze Accademiche), responsabile dell’informazione sul riconoscimento delle qualifiche estere in Italia.
Il secondo passo da fare è capire lo scopo per cui vi serve il riconoscimento, e in base a questo rivolgervi all’ufficio competente in Italia. Di seguito una lista delle situazioni più comuni e l’ente responsabile:
Come avete capito la procedura non è quindi univoca, ma dipende dal tipo di riconoscimento necessario. E’ dunque importante avere una documentazione del titolo o professione che si vuole far riconoscere il più completa possibile.
Per titoli accademici potete richiedere all’università il cosiddetto “Diploma Supplement”, un documento integrativo – solitamente in inglese – il cui scopo è proprio di fornire le informazioni necessarie agli enti stranieri per un riconoscimento. Se questo non fosse disponibile è anche possibile richiedere presso il consolato italiano la cosiddetta “dichiarazione di valore“, un documento analogo che attesta la validità del titolo di studio conferito.
Allo stesso modo per il riconoscimento del titolo per finalità lavorative bisognerà presentare la documentazione necessaria presso il Ministero competente. Questo potrà richiedere altri titoli o in alcuni casi anche prove attitudinali alla professione. Qualora la richiesta venisse accettataci si potrà iscrivere presso gli Ordini professionali (qualora esistano per la professione).
Avete fatto il riconoscimento di un titolo di studi o professionale in Italia? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti!
Anna ed Edoardo sono due amici italiani che da qualche anno vivono a Vienna dopo esservisi trasferiti per lavoro e che l’anno scorso hanno coronato il loro sogno, ovvero costruire una casa tutta per loro a Vienna.
In Austria – soprattutto nelle periferie – è usanza di molti giovani acquistare un terreno per poi costruirvici sopra la propria abitazione. Chi non vorrebbe una bella casetta a due piani con un giardino intorno? Purtroppo però nelle grandi città non è così facile. In particolare a Vienna i costi sono molto più alti e ovviamente non è semplice trovare uno spazio adeguato.
Ma per chi non si vuole dar per vinto si trova sempre una soluzione, ed è proprio quello che hanno fatto Anna ed Edoardo, con cui ho fatto una chiacchierata per farmi raccontare ogni dettaglio di questa avventura:
Paolo: Quando vi è nata l’idea di costruire una vostra casa?
A & E: Era il 2014 e dopo una convivenza di due anni in appartamento, a Vienna, abbiamo deciso di fare il grande passo: sposarci ??? Nooo… molto di più: firmare un mutuo trentennale! Scherzi a parte, facendo due conti, ci è sembrato più vantaggioso investire in altro modo i soldi dell’affitto mensile.
Paolo: Quali sono stati i primi passi che avete intrapreso?
A & E: Di tanto in tanto capitava di trovare nella cassetta della posta i dépliant pubblicitari di aziende costruttrici (ad esempio ELK o la famosa Haus) che offrivano vari pacchetti, tra cui terreno più casa prefabbricata, tutto completo. Abbiamo quindi fatto un primo giro nei dintorni di Vienna, curiosando tra i cantieri di case in costruzione e i terreni in vendita.
A sud di Vienna, nei pressi del SCS, si trova la Blaue Lagune, lì c’è veramente l’imbarazzo della scelta: ogni ditta ha il proprio ufficio all’interno di una casa vera e propria. Abbiamo così potuto farci un’idea di come sarebbe stato il nostro nido d’amore. Ovviamente quanto esposto da ciascuna ditta è solo uno dei tanti modelli di abitazione che offrono nei loro cataloghi.
Paolo: Vienna è ampiamente popolata. In quali zone è possibile trovare un terreno per costruire una casa?
A & E: Fin da subito ci siamo resi conto che trovare una casa nel comune di Vienna, che corrispondesse alle nostre aspettative, sarebbe stata un’impresa ardua, visto il budget che ci eravamo prefissati. La scelta, quindi, è ricaduta su un piccolo paese alle porte di Vienna: Gross-Enzersdorf, ben servito dai mezzi pubblici, dotato di tutti i servizi necessari e a due passi da una grande area verde quale è il parco del Lobau.
Paolo: Quali sono i costi?
A & E: I terreni in zona (nel 2014) costavano circa 250-300 €/mq. La casa (prefabbricata, costruita in legno) è costata circa 2500€/mq.
Da aggiungere i costi legati alle tasse, per i permessi di costruzione, per il catasto, per gli oneri di urbanizzazione e le spese notarili. Nel nostro caso tutte queste spese sono state di circa 25000€, ma ovviamente variano a seconda della metratura del terreno e della casa, e a seconda del comune in cui si costruisce.
Paolo: Ci sono particolari adempimenti burocratici da tenere a mente?
A & E: Occorre fare un progetto (ed almeno in questo abbiamo risparmiato, in quanto Anna è architetto…) e presentarlo al comune, affinché venga valutato e approvato. Nel nostro caso il permesso di costruzione è arrivato dopo quattro mesi. Nel frattempo occorre richiedere l’allacciamento delle utenze quali acqua, corrente, gas e telefono. Alla chiusura del cantiere non bisogna dimenticare di comunicare la fine dei lavori al comune.
In contemporanea abbiamo contatto un consulente finanziario che ci ha assistito sia per le pratiche legate alla stipula del mutuo con la banca sia per il riconoscimento di un finanziamento agevolato da parte della regione Niederoesterreich.
Paolo: Ci sono particolari differenze tra l’acquistare un appartamento o invece costruire la propria abitazione?
A & E: L’iter per aprire un mutuo presso la banca è identico e nel nostro caso in 3/4 settimane abbiamo svolto tutte le pratiche. Armatevi di tanta pazienza, molti sono infatti i fogli da firmare in triplice copia.
Costruire una casa è sicuramente più dispendioso in termini di tempo ed energie, dovendo seguire in prima persona i lavori sia in fase di progettazione che di costruzione. In quei mesi, non sono mancate le riunioni settimanale con le maestranze ed i vari professionisti, oltre alle visite presso gli uffici pubblici per le pratiche burocratiche.
Paolo: Oramai la vostra casa è pronta. Quali sono le cose che avreste voluto sapere prima e che fareste in modo diverso?
A & E: Ovviamente abbiamo sforato il nostro budget. Nello scegliere le rifiniture (infissi, pavimenti, sanitari ecc) ci siamo lasciati tentare delle numerose opzioni in catalogo offerte dalla ditta costruttrice.
È vivamente consigliato informarsi in anticipo su tutte le tasse comunali, al fine di evitare spese impreviste.
Infine un ultimo consiglio che ci sentiamo di dare, a chi sogna una casa tutta per sé, è di non continuare a rimandare la decisione, non abbiate paura. Ad averlo saputo, l’avremo fatto subito: prima si inizia a pagare un mutuo e prima si finisce!
Paolo: Grazie mille per la bella intervista e ancora complimenti per la vostra bella casa!
Se volete avere maggiori informazioni sul costruire una propria casa a Vienna mandatemi le vostre domande (o scrivetele nei commenti), Anna ed Edoardo vi risponderanno volentieri!
Immagini shutterstock (c) Sergey Peterman / Romolo Tavani / Antonio Guillem
Il Comites Austria in collaborazione con l’Ufficio Consolare di Vienna organizza una serata pubblica sul tema “I servizi consolari Aire e Stato Civile per gli italiani in Austria”.
L’evento si svolgerà lunedì 3 aprile dalle 18:00 alle 20:00 presso “GL Studio” nella Borschkegasse 7 1090, Vienna (Entrata nel seminterrato, 20 metri a sinistra del portone al numero 7).
Interverranno i responsabili del Settore Aire e del Settore Stato Civile del Consolato.
Per maggiori informazioni comitesaustria.at
Per gli appassionati di libri e letteratura che vivono a Vienna gli ultimi anni sono stati sicuramente molto positivi: sempre di più sono infatti le occasioni per incontrare autori e conoscere altri amanti della lettura.
Oltre al lavoro costante dell’Istituto Italiano di Cultura un grande merito va sicuramente a Silvia Chiarini, responsabile della sezione italiana della libreria Hartliebs che si è sempre impegnata fin dalla sua apertura con attività di incontro tra lettori (come La Giostra) e nel portare tanti autori ed autrici italiani per presentare le loro opere a Vienna (vi ricordo solo Stefano Benni e Daria Bignardi tra gli ultimi).
E naturalmente non voglio nemmeno dimenticare il “nostro” Club di Lettura, che oramai dal 2013 si incontra mensilmente per discutere di libri, diventato nel corso del tempo un vero e proprio appuntamento fisso per gli appassionati da non perdere (ogni secondo martedì del mese per chi volesse partecipare, siete sempre i benvenuti!).
Tutto questo per arrivare al titolo del presente articolo: nei prossimi mesi infatti saranno presenti a Vienna molti autori ed autrici italiani secondo me da non perdere, una vera e propria “primavera letteraria”, resa possibile grazie agli sforzi delle tante persone che credono nel promuovere la letteratura italiana all’estero.
Ecco quindi gli appuntamenti da non perdere (per maggiori informazioni ed eventuale prenotazione rivolgetevi direttamente all’organizzatore):
Giovedì 16 marzo, ore 19:30
Libreria Hartliebs (Porzellangasse 36, 1090)
Lunedì 27 marzo, ore 19:00
Istituto Italiano di Cultura (Ungargasse 43, 1030)
Venerdì 31 marzo, ore 19:00
Biblioteca centrale / Hauptbücherei am Gürtel (Urban-Loritz-Platz 2A, 1070)
Giovedì 20 aprile, ore 19:30
Libreria Hartliebs (Porzellangasse 36, 1090)
Mercoledì 26 aprile, ore 19:00
Alte-Schmiede-Werkstatt (Schönlaterngasse 7A, 1010)
Domenica 21 maggio, orario da definire
Libreria Hartliebs (Porzellangasse 36, 1090)
Nelle ultime settimane a causa di alcuni fatti di cronaca in Italia si è tornato a discutere su due temi molto importanti come l’aborto e la legislazione sul cosiddetto „fine vita“.
Ogni volta che sento parlare di un tema particolare nei media italiani mi viene spontaneo fare un confronto con la situazione in Austria. Lo trovo un esercizio utile sia per conoscere meglio il Paese in cui vivo che per fare un confronto su come vengono affrontati temi spesso delicati.
In Austria l’interruzione volontaria di gravidanza è stata regolamentata e resa legale nel 1975. In base alla legge un aborto (Abtreibung) è consentito entro i 3 mesi dall’inizio della gravidanza senza la necessità di giustificare alcun tipo di motivazione dopo una consulenza con un medico. In seguito è possibile solo se sussiste un motivo di salute per la madre o in presenza di gravi problemi fisici o mentali del feto.
Sebbene la legge sia chiara, anche in Austria l’interruzione è comunque un tema di discussione e di contrasto da più di 40 anni. La legge infatti sebbene non preveda una “obiezione di coscienza” come in Italia non prevede comunque l’obbligo da parte dei medici o personale sanitario di eseguire un aborto e può capitare – in particolare al di fuori delle grandi città – di avere difficoltà a trovare una clinica o medico che esegua l’operazione.
Altro punto di contrasto è che in Austria una interruzione di gravidanza non è inclusa nelle prestazioni delle assicurazioni sanitarie nazionali (a meno che non venga fatta per motivi di salute) e deve quindi essere pagata privatamente, con un costo che può variare tra 500 e 800 Euro.
Questa esclusione dal programma sanitario da una parte non permette di avere dati statistici chiari su quanti aborti e in quali cliniche od ospedali vengano effettuati, d’altra parte permette un completo anonimato del paziente, che non è obbligato a fornire le proprie generalità.
Per chi volesse maggiori informazioni o avesse bisogno di una consulenza su una gravidanza, a Vienna ci si può rivolgere a varie strutture, come l’ambulatorio ProWoman (Fleischmarkt 26, 1010 , http://www.prowoman.at/).
Nel 2006 è entrata in vigore in Austria una legge sulla dichiarazione anticipata di trattamento, il cosiddetto “testamento biologico” (Patientenverfügung) in cui il paziente può dichiarare a quali terapie venir sottoposto nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere la propria volontà attivamente.
In base a questa legge un paziente può comunicare in maniera scritta o tramite un modulo a quali trattamenti venire sottoposto o quali persone possono decidere per lui la terapia da seguire.
Nella legge viene differenziato tra una dichiarazione vincolante (verbindlich) e una di “richiesta” (beachtlich). Nel primo caso è necessaria una procedura più complessa, come una consulenza medica e legale, mentre la seconda viene vista come una indicazione orientativa per il medico curante.
Per quanto riguarda l’eutanasia (Sterbehilfe), sia che eseguita da un medico o direttamente dal paziente, è invece come in Italia vietata dalla legge. Anche in Austria è un tema discusso da molto tempo, ma al momento non sono previste proposte di legge in merito.
L’azienda d’Ambrosio è alla ricerca a Vienna di una persona per mansioni di commesso/a e ufficio per 32 ore/settimana con inizio immediato.
Il lavoro prevede 8 ore/settimana in ufficio e 16 ore/settimana in negozio come commesso/a. Le restanti ore verranno ripartire in base alla necessità. Sono previsti 2 sabati al mese di lavoro in negozio.
E’ richiesta un’ottima conoscenza del tedesco scritto e parlato.
L’azienda offre:
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum con foto a work@dambrosio.shoes , inserendo in oggetto “TZ-Gleitzeit”.
d’Ambrosio GmbH
Jasomirgottstrasse 4
1010 Wien
Tel: +43 1 53 263 52
Mail: office@dambrosio.shoes