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Il sistema sanitario e le casse malati in Austria, spiegate bene

Uno degli aspetti che più confonde gli italiani appena arrivati in Austria è il servizio sanitario nazionale. Mentre in Italia l’assistenza sanitaria è infatti gestita da un singolo ente – il sistema sanitario nazionale (SSN) – in Austria esistono ben 19 casse malati autonome. Anche se la sanità è comunque pubblica questa suddivisione – creatasi per motivi storici e politici – porta con se alcune differenze che è importante sapere.

Nota: alcune settimane fa è stata approvata dal governo austriaco una riforma del sistema sanitario, che dovrebbe rendere il sistema più semplice ed omogeneo. Poiché questa entrerà però in vigore solo dal 2021, le informazioni in questo articolo rimangono ancora attuali.

Entriamo ora nel dettaglio. In base alla legge ogni residente che guadagna al di sopra di una soglia minima (Geringfügigkeitsgrenze – nel 2018 438 € / mese) è obbligato ad iscriversi ad una cassa malati ed al versamento dei contributi di previdenza sociale (Krankenversicherung).

La scelta della cassa malati non è però a piacimento, ma avviene in base al settore in cui si lavora. La casse malati presenti in Austria sono le seguenti:

  • 9 regionali, per esempio a Vienna è la WGKK – Wiener Gebietskrankenkasse, dove sono iscritti la maggior parte dei dipendenti in aziende private.
  • 6 casse legate ad aziende specifiche (VOestalpine, Kapfenberg/Böhler-Werke, Mondi, Wiener Linien, Austria Tabak)
  • 1 per i liberi professionisti (SVA – Sozialversicherungsanstalt der gewerblichen Wirtschaft)
  • 1 per i dipendenti pubblici (BVA -Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter)
  • 1 per i ferrovieri (VAEB – Versicherungsanstalt für Eisenbahnen und Bergbau)
  • 1 per i contadini (SVB – Sozialversicherungsanstalt der Bauern)

Per i dipendenti sarà il datore di lavoro ad effettuare l’iscrizione (Anmeldung), mentre i liberi professionisti dovranno naturalmente provvedere in maniera autonoma. Dopo l’iscrizione si riceverà automaticamente a casa la tessera sanitaria austriaca (E-Card), da presentare ad ogni visita medica. Su di essa si trova anche il proprio numero di identificazione (Sozialversicherungsnummer), che spesso viene chiesto in moduli e negli uffici pubblici.

Le conseguenze di questa moltitudine di casse malati sono innanzitutto nella differenza delle prestazioni che si ottengono. Non sono sostanziali, ogni medico vi visiterà allo stesso modo, ma ci sono spesso dei costi aggiuntivi (o delle agevolazioni) in base alla cassa malati di cui fate parte. Qualche esempio pratico dalla mia vita quotidiana: mentre io – iscritto alla WGKK – non ho alcun costo quando mi presento dal medico di base, mia moglie – iscritta alla BVA – deve versare il 10% di ticket ad ogni visita (Selbstbehalt). Allo stesso tempo mentre io dal dentista devo pagare il prezzi pieno per la “pulizia dentale”, lei ottiene 35 € rimborsati.

La differenza maggiore si trova però nell’accesso ai medici con uno studio – sia di base che specialisti. Questi possono infatti decidere con quali assicurazioni sanitarie stipulare un contratto e quindi accettarne i pazienti. Tra i contatti di ogni medico è sempre indicato se accetta tutte le casse malati (Alle Kassen), solo alcune (con le sigle) o nessuna (Wahlarzt). Se il medico non accetta la vostra assicurazione ci si può comunque recare, ma come paziente privato.

In questo caso si verserà al medico il costo che questo richiederà privatamente e si potrà poi ottenere un rimborso dalla propria cassa malati della parte che questa avrebbe versato al medico nel caso avesse un contratto con loro (se per esempio il medico vi chiede 100 € per una visita privata e la vostra cassa malati ne avrebbe rimborsati € 30,- al medico, riceverete questa parte e la differenza la dovrete pagare di tasca propria).

Presso gli ospedali pubblici vengono accettate tutte le assicurazioni sanitarie senza alcuna differenza tra le prestazioni e i costi (e in alcuni anche se non avete la E-Card, qui un articolo sul tema).

Il tema non è facilissimo ma spero di avervi chiarito meglio il funzionamento del sistema sanitario in Austria. Se avete altre domande scrivetele nei commenti!

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

27 Commenti

  1. Costanza durigon ha detto:

    Salve….quasi come in svizzera….e quindi noi avevamo il nostro mefico aziendale in hotel con infermiera.!!!????ringrazio….costanza …….. buone feste

    1. Friedrich ha detto:

      Veramente non è affatto cosi…. accostamento improprio.

  2. Mario ha detto:

    Sono stato dal dentista del centro medico WGKK di Mariahilfe senza pagare niente e molto bravi. Se per caso, vado da un dentista che ha un suo studio e accetta gli assicurati WGKK , mi fa pagare, per esempio, una otturazione, oppure no? Grazie è complimenti per i tuoi articoli.

    1. Chiara ha detto:

      Questo è un altro aspetto che non ho capito: ci sono degli studi di medici specialisti nelle sedi delle Krankenkasse? Come vi si accede? E anche io vorrei sapere se andando da un qualunque medico che ha un contratto con la mia cassa non pago nulla.
      Comunque il mio fidanzato è assicurato con la BVA e non ha mai pagato dal medico di base…

      1. Paolo Manganiello ha detto:

        A Vienna ci sono vari “Gesundheitszentren” dove si trovano vari ambulatori specialistici, qui trovi una lista https://www.wgkk.at/cdscontent/?contentid=10007.747399&viewmode=content
        Riguardo alla BVA trovi qui la spiegazione dettagliata del ticket http://www.bva.at/cdscontent/?contentid=10007.676748

    2. Paolo Manganiello ha detto:

      Da quello che so la regola è che tutti i trattamenti che non sono “estetici” vengono coperti dalla cassa malati. Quindi una carie viene curata gratis, ma per l’otturazione viene usata l’amalgama, mentre se la si vuole di ceramica bianca bisogna pagarla extra.

      1. Juri ha detto:

        Ciao vorrei sapere il costo mensile medio della cassa malati in Austria
        Abito attualmente in Svizzera e il costo medio mensile è di 350 euro
        Con franchigia alta
        Aspetto una tua risposta grazie

        1. Paolo Manganiello ha detto:

          Ciao, il costo mensile per chi versa i contributi privatamente è per il 2020 di € 440,32 mensili. Ovviamente per chi è dipendente i contributi vengono versati direttamente dal datore di lavoro.

      2. Aurora ha detto:

        Io ho una carta siglata SV posso andare anche da un medico che riceve carte SVS senza pagare?
        Grazie Aurora

      3. Silvana ha detto:

        Salve, l’articolo è molto interessante ma vorrei chiedere una cosa specifica. Mio figlio è affetto da sclerosi multipla e in Italia deve seguire un trattamento che sarebbe molto costoso se non fosse preso a carico completamente dal sistema sanitario nazionale (per fortuna). Mi chiedo come funziona in questo caso se venisse in Austria a lavorare e quindi trasferendo la sua sua residenza: ovvero essendo una malattia fichiarata preesistente, verrebbe comunque presa a carico dal sistema sanitario austriaco? E nel caso cosa dovrebbe fare?

        1. Paolo Manganiello ha detto:

          Gentile Silvana, l’accesso al sistema sanitario austriaco sarebbe naturalmente garantito anche in caso di una malattia pregressa (penso sia parte della legislazione dell’Unione Europea). L’importante è appunto avere un lavoro tramite il quale si verserebbero i contributi previdenziali in Austria. Vi posso inoltre consigliare di mettervi in contatto con l’associazione nazionale per la sclerosi multipla (https://www.msges.at/) che vi potrà sicuramente aiutare con ulteriori consigli utili. Ho una situazione simile in famiglia, se lo desidera mi può anche scrivere una mail a paolo@quivienna.com per ulteriori dettagli.

  3. Alessandro ha detto:

    Ottimo articolo, complimenti. Mi permetto di aggiungere che, in Austria, non sono solo le tante Krankenkassen rendere il sistema sanitario complicato, ci sono anche le prenotazioni. Infatti, a differenza dell’Italia, quando prenoti una visita specialistica, non hai un numero CUP che ti trova il primo specialista disponibile, ma devi trovartelo da solo. Se hai fortuna è il tuo medico di base a consigliarti un nome, altrimenti devi trovartelo da solo e prima di trovarlo devi fare fino a una ventina di telefonate, sperando che accetti la tua Krankenkasse. D’altronde gli stessi austriaci ammettono che l’Austria è un “Beamptenstaat” (uno stato basato sui dipendenti e funzionari statali)

  4. giovanna ha detto:

    Vorrei sapere in cosa consistono le nuove regole che andranno in vigore nel 2021.
    Inoltre come funziona la sanità se si cambia la residenza AIRE e si va in un’altra regione?
    La ecard vale sempre o bisogna farne una nuova nella regione dove ti trasferisci?

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Il cambiamento maggiore, e già in parte attuato, è l’accorpamento delle casse malati regionali in una centrale (Österreichischen Gesundheitskasse – ÖGK).
      La E-Card non é legata alla residenza ma al datore di lavoro, se questo è lo stesso non c’è bisogno di modifiche.

  5. Gregorio ha detto:

    Grazie per l’articolo. Lavoro a Vienna da circa un anno e mi sono da poco iscritto all’ A.I.R.E., con conseguente implicita rinuncia alla copertura sanitaria italiana. Ovviamente possiedo la e-card; ho però notato che il retro della tessera, che dovrebbe contenere i dati della carta sanitaria Europea, è compilata semplicemente con “****”. Secondo le informazioni in mio possesso ciò implica che tale tessera europea “non compilata” possa non essere accettata all’estero: qualcuno è o è stato in possesso di una tessera simile o ha ottenuto delucidazioni in proposito?

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Succede sempre quando si riceve la e-card la prima volta, trovi in questo articolo articolo le spiegazioni a riguardo: https://www.quivienna.com/salute/la-mia-card-gli-asterischi-valida-dellaustria/

  6. Fabio ha detto:

    Ciao Paolo,
    Vorrei aggiungere per completezza che è fortemente consigliabile aggiungere un assicurazione sanitaria privata se si ha la WGKK, almeno per il medico di base privato in modo da evitare attese di ore se si deve fare solo il certificato di malattia oppure mesi per avere una semplice analisi del sangue.
    In passato (credo 2006) era scalcolabile dalle tasse ora purtroppo non più ma è purtroppo una spesa che bisogna mettere in conto.
    Per chi è qui da molti anni inoltre consiglio di fare un checkup completo in italia dove la sanità, nonostante i tagli, è molto più affidabile di quella austriaca.

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Personalmente non ritengo che una assicurazione privata (Zusatzversicherung) sia necessaria, con il mio medico di base i tempi di attesa li trovo accettabili e se c’è necessità di fare una analisi del sangue la esegue al momento o mi rilascia una impegnativa per il laboratorio. Ci possono essere alcuni vantaggi, ma credo che il sistema sanitario pubblico in Austria sia in generale molto buono.

  7. Isa ha detto:

    Salve, ho un dubbio: è obbligatorio essere assicurati?
    Visto che da appena licenziati/dimessi da un posto di lavoro dipendente si ha una coperura di altre 6 settimane, se poi non ci si iscrive all’ AMS e si rimane inoccupati e non assicurati alla sanità, si possono avere problemi legali?
    Grazie.

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      In base alla legge austriaca è obbligatorio essere assicurati presso una cassa malati (anche se un controllo è veramente raro). Se non desideri iscriverti all’AMS (perchè?) dovresti eventualmente per essere a norma versare privatamente i contributi di previdenza sociale.

      1. Isa ha detto:

        Iscrivendosi all’AMS si ricevono proposte di lavoro ad minchiam e si è costretti a fare colloqui e ad accettare un lavoro anche se non piace per niente ed inoltre non si può viaggiare all’estero.
        Ciao e grazie.

      2. Isa ha detto:

        Ho trovato questo articolo, quindi sembra che si possa stare non-assicurati, ovviamente in caso di bisogno può essere molto costoso:
        https://orf.at/v2/stories/2081260/

        1. Paolo Manganiello ha detto:

          L’obbligo, nel senso che viene richiesto che si versino i contributi o che ci si iscriva all’AMS, esiste apposta per evitare situazioni come quelle nell’articolo (dove le persone sarebbero felici di avere una assicurazione sanitaria se ne avessero la possibilità).
          Riguardo all’AMS, da quello che so non c’è obbligo di accettare le proposte di lavoro, l’unica conseguenza sarebbe la sospensione del sussidio (come anche se si va all’estero), che non dovrebbe essere un problema per te visto che comunque non vorresti iscriverti.

          1. Isa ha detto:

            Ma allora, può l’AMS versare la quota assicurativa per me, senza darmi il sussidio? Questa non me l’avevano mai detta. Di nuovo grazie, per la risposta.
            https://www.ams.at/arbeitsuchende/arbeitslos-was-tun/geld-vom-ams/krankenversicherung#kaernten

          2. Paolo Manganiello ha detto:

            Esatto, come c’è scritto nel link che hai messo: “Sie sind auch krankenversichert, wenn Sie vorübergehend kein Geld von uns erhalten” .
            Con l’iscrizione all’AMS e il diritto alla disoccupazione si ha automaticamente la copertura sanitaria, questa non viene tolta anche se si perde / viene bloccato il sussidio.

  8. Mery ha detto:

    Se una persona è assicurata in Austria va in vacanze in Svizzera e deve andare dal dottore in Svizzera la cassa malati Austriaca copre le spese?

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Si, con la Svizzera c’è una convenzione che la equipara agli altri Paesi europei a livello sanitario.

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