Vienna è una città che ha ispirato con le sue ambientazioni molti registi. Il fascino dei palazzi dell’impero asburgico si intreccia con una atmosfera romantica e allo stesso tempo misteriosa, che ha donato un tocco magico a molte produzioni cinematografiche.
L’ultimo in ordine di tempo è la nuova installazione della saga Mission Impossible con Tom Cruise, ma nel corso degli anni sono stati molti i cineasti che hanno voluto ambientare i loro film in questa meravigliosa città.
Ecco quindi una lista (personale) dei migliori 10 film ambientati a Vienna che vi consiglio di vedere e rivedere per ammirare la bellezza della capitale austriaca:
Conoscete altri film ambientati a Vienna? Aspetto le vostre segnalazioni nei commenti!
Probabilmente è inutile che ve lo scriva visto che la città è piena da settimane di manifesti elettorali, ma – per chi fosse arrivato solo oggi a Vienna o per chi ci legge dall’Italia – tra una settimana esatta si terranno a Vienna le elezioni per rinnovare il consiglio comunale (che eleggerà il nuovo sindaco) e dei singoli distretti (Bezirk).
Le elezioni dell’11 ottobre sono particolarmente attese ed importanti per il futuro della politica austriaca: il voto a Vienna, sebbene governata fin dalla fine della 2. guerra mondiale dal partito socialista (SPÖ) ha da sempre un peso importante anche sulla politica nazionale. Inoltre il risultato sarà il banco di prova definitivo per capire se l’ascesa nelle ultime elezioni regionali dell’FPÖ, il partito di destra nazionale, sia stato solo un “voto di protesta” oppure se ci saranno ripercussioni anche nel governo nazionale.
Ecco quindi alcune “domande e risposte” per aiutarvi a risolvere ogni dubbio sulle elezioni di Vienna dell’11 ottobre 2015:
L’11 ottobre verrà rinnovato il consiglio comunale (che gestisce la città di Vienna) e che indirettamente – tramite una maggioranza – sceglie il sindaco di Vienna. Il consiglio comunale si elegge ogni 5 anni e conta 100 rappresentati.
Inoltre verranno rinnovati anche i consigli dei singoli distretti di Vienna, che contano – in base alla grandezza del distretto – dai 40 ai 60 rappresentanti.
Sì, anche gli italiani (e tutti gli stranieri che vivono in Austria) dai 16 anni in su possono votare, ma con delle limitazioni. Innanzitutto per avere diritto di voto è necessario avere la residenza a Vienna (Hauptwohnsitz, la Nebenwohnsitz non è sufficiente).
Secondo punto, gli “stranieri” possono votare solamente per eleggere i rappresentanti di distretto (Bezirksvertretung) e non il consiglio comunale (e quindi il sindaco). Questo perché sebbene in base alla legge austriaca gli stranieri residenti abbiano diritto di voto per il comune (Gemeinde) ma non per la regione (Bundesland), poichè Vienna è allo stesso tempo comune e regione in uno, purtroppo non abbiamo diritto di voto. E’ un tema molto dibattuto anche nella politica austriaca (potete sicuramente capire come il voto degli “stranieri” potrebbe cambiare di molto i risultati dei vari partiti) ma al momento non è ancora stata trovata una soluzione.
Al seggio riceverete quindi solo una scheda elettorale per votare i candidati del vostro distretto di residenza.
I seggi elettorali sono aperti domenica 11 ottobre 2015 dalle ore 7:00 alle ore 17:00.
Nei giorni scorsi dovreste avere ricevuto una lettera a casa dove si trova indicato l’indirizzo dove andare a votare (solitamente una scuola). Per votare basta presentarsi il giorno delle elezioni con un documento di identità (carta di identità o passaporto) al seggio indicato, non è necessario portare il cedolino elettorale.
Se non avete ricevuto la lettera potete consultare questa pagina per trovare il vostro seggio elettorale https://www.wien.gv.at/advwahllokal/internet/WahllokalSuche.aspx
Se non avete ricevuto le informazioni elettorali e volete controllare se potete votare, contattate l’ufficio comunale MA62 (https://www.wien.gv.at/advuew/internet/AdvPrSrv.asp?Layout=stelle&Type=K&stellecd=2004030413383783&STELLE=Y&Hlayout=personen)
Se il giorno delle elezioni non si è a Vienna è anche possibile votare per corrispondenza (la cosidetta “Wahlkarte“). Per fare questo è necessario richiedere questo tipo di votazione, personalmenente oppure online entro il 9 ottobre.
Qui trovate maggiori informazioni per fare richiesta https://www.wien.gv.at/amtshelfer/dokumente/verwaltung/wahl/antraege/wahlkartenantrag-grwahl.html
Il voto per corrispondenza deve essere poi riinviato entro l’11 ottobre alle ore 17:00 (fare fede il timbro postale) oppure consegnato personalmente ad un seggio.
Ovviamente non vi posso dire io chi votare :-) Se vi volete fare un’idea delle proposte dei vari partiti vi consiglio di fare il questionario di http://www.wahlkabine.at/ , che vi aiuterà a confrontare le vostre idee con quelle dei candidati.
Andare a votare è un vostro diritto (e secondo me anche un vostro dovere!). L’11 ottobre andate quindi a fare sentire la vostra voce. Buone elezioni a tutti!
Vivo da più di 10 anni a Vienna eppure ammetto di non conoscere ancora veramente bene ogni angolo di questa fantastica città. Vienna è una capitale così piena di storia, personaggi e aspetti interessanti che non credo sia possibile conoscerla tutta nemmeno in una vita intera.
Ma perché comunque non provarci?
Il modo migliore per conoscere una città è visitandola, ancora meglio se con una guida esperta. Riflettendo su questa idea ho pensato che anche a molti di voi lettori potrebbe interessare di approfondire la conoscenza di Vienna, e quindi perché non organizzare delle visite guidate, magari in italiano?
Detto – fatto :-)
Insieme a Gennaro Morvillo – guida ufficiale certificata per Vienna – abbiamo preparato 3 escursioni speciali alla scoperta di questa meravigliosa città, che vi proponiamo!
Le visite avranno luogo il Sabato mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:30. Queste le date e i percorsi tematici:
26 settembre 2015 – Vienna Jugendstil
Una passeggiata alla scoperta dell’architettura “secessionista” e dei suoi più importanti esponenti, tra cui Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich e Adolf Loos, che con le loro idee hanno costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento alcuni dei più bei palazzi di Vienna.
Ritrovo alle ore 10:00 davanti all’uscita della metropolitana Pilgramgasse (linea U4).
NOTA: Sono previsti alcuni spostamenti con i mezzi pubblici.Per gli aggiornamenti seguite l’evento Facebook: facebook.com/events/906711792747526/
10 ottobre 2015 – Vienna nascosta
In questo secondo appuntamento andremo alla scoperta di angoli poco conosciuti – ma non per questo meno belli – della Vienna storica: dall’Heiligenkreuzer Hof alla Ruprechtskirche, dalla chiesa dei Gesuiti al „quartiere“ greco, dalla Naglergasse alla Minoritenplatz.
Ritrovo alle ore 10:00 a Schwedenplatz (all’angolo dove si trova il McDonalds).
Per gli aggiornamenti seguite l’evento Facebook: facebook.com/events/155965924749617/
14 novembre 2015 – Vienna musicale
In questo ultimo appuntamento prima della “pausa invernale” andremo alla scoperta della Vienna musicale. Dal Valzer alle operette, passando per Mozart e Beethoven, fino al concerto di Capodanno: tanti aspetti che rendono Vienna la capitale mondiale della musica e che conosceremo meglio in questa passeggiata.
Ritrovo alle ore 10:00 presso la stazione Stadtpark della metropolitana U4 (uscita Johannesgasse, di fronte all’Hotel InterContinental).
Per gli aggiornamenti seguito l’evento Facebook: facebook.com/events/940071322750876/
Il costo di partecipazione è di € 9,- a persona, da pagare il giorno della visita.
Massimo 25 partecipanti, vi preghiamo di confermare la presenza scrivendo una e-mail a paolo@quivienna.com. La visita avrà luogo anche in caso di pioggia!
Vi aspettiamo numerosi!
Certo la ORF o ZDF, certo la TV5 o Arte, certo la BBC… Ma quelli che proprio non possono fare a meno dell’Italico idioma? Quelli che solo Rai Tre o al limite La7?
Quelli che Rai Storia e Rai 5 sono una figata? Quelli che i film solo in tv la sera e Iris e Rai Movie ne fanno sempre di belli? E anche quelli che la domenica senza Domenica In o il pre serale senza Veline proprio non si può?
E financo quelli che comunque la De Filippi i programmi li fa bene e quelli che la cronaca nera drammatizzata per bene come la D’Urso o la Perego non ce ne è…. Insomma per tutti quelli a cui in fondo la televisione italiana qui in Austria manca, come fare?
Ecco a voi le alternative che avete per poter vedere i canali italiani anche qui:
1) TV via cavo: risolve il problema della Domenica In su Rai Uno e in qualche caso mi dicono anche Rai Due e Rai Tre, ma ci si ferma lì. Inoltre tutti gli eventi live saranno criptati così come i film di prima visione e altri programmi non auto prodotti per i quali la Rai ha l’esclusiva solo per l’Italia (per esempio cartoni Disney)
2) Internet: sui siti delle emittenti non si possono vedere i canali in diretta a meno che l’IP non abbia il modo di passare per “italiano” (ci sono alcuni modi per farlo). In ogni caso su quasi tutti i siti delle emittenti italiane, il giorno dopo al più tardi, si possono vedere i programmi del giorno precedente o a che anteriori. In alternativa ci sono dei siti in cui lo streaming delle tv italiane in chiaro, perlomeno alcune, si trovano.
3) Parabola satellitare e abbonamento a Sky italiana: se si può installare sul tetto, in giardino o in balcone una parabola che punti sul satellite HotBird ci si può abbonare a Sky in Italia, ricevendo da Sky il ricevitore e la relativa smart card. A quel punto bisognerà solo orientare la parabola e collegarla al ricevitore per vedere tutti i canali in esclusiva su Sky e alcuni canali in chiaro (inclusi i canali Rai base più Rai Sport, Rai News e La7). Attenzione però, i canali Mediaset non saranno visibili come pure gli eventi sportivi o i film in prima visione trasmessi dalla Rai.
4) Parabola satellitare e ricevitore Tivusat: bisogna installare la parabola esattamente come per Sky, la differenza è che ovviamente non vedrete i canali Sky, ma vedrete tutti i canali che si vedono in chiaro in Italia con il digitale terrestre, senza nessuna ulteriore limitazione. Il ricevitore e la smart card di Tivusat si trovano in qualunque rivenditore di elettrodomestici (p.es. Euronics, Trony, ecc…) o anche su Amazon e simili. Il costo totale varia dai 100 agli oltre 200 euro a seconda del modello del ricevitore. Pagati questi ed installata la parabola non vi saranno ulteriori spese.
Spero di aver fornito qualche risposta ai nostalgici in astinenza della nostra televisione, come, lo ammetto, ero io prima di trovarle… Buona visione a tutti!
La cosiddetta busta paga o cedolino (in tedesco Lohnzettel) è uno tra i documenti più importanti per ogni lavoratore, in quanto mostra esattamente l’importo da questi ricevuto come retribuzione per il lavoro.
In Austria la struttura della busta paga è regolamentata dalla legge § 84 EStG, la quale prevede che debbano essere indicati almeno i seguenti dati:
- Dati del datore di lavoro
- Dati identificativi del lavoratore
- Periodo di riferimento (mese, anno)
- Retribuzione al lordo e al netto
- Trattenute fiscali e previdenziali
La busta paga può venire consegnata mensilmente o in maniera riassuntiva alla fine dell’anno, ma è comunque un documento importante per lo stesso lavoratore per controllare che sia lo stipendio che le trattenute fiscali siano calcolate nel modo giusto (se non ricevete nessuna busta paga rivolgetevi sempre alla camera dei lavoratori – www.arbeiterkammer.at).
Sebbene tutto questo scritto in italiano sembri facile, leggere e “decifrare” una busta paga in tedesco – soprattutto a causa delle tante abbreviazioni – è tutt’altro che facile.
Per questo motivo ho trovato molto utile una pagina della Arbeiterkammer che ho scoperto pochi giorni fa, nella quale viene spiegato in modo molto semplice ed intuitivo – letteralmente – ogni riga della busta paga austriaca.
La pagina si trova all’indirizzo lohnzettel.arbeiterkammer.at
Sebbene sia in tedesco, con un po’ di pazienza è veramente facile capire il significato di ogni voce della busta paga. Inoltre premendo su ogni “punto interrogativo” è possibile per i più interessati approfondire le voci con percentuali e informazioni dettagliate sul sistema fiscale austriaco.
In ogni caso se avete domande relative alla busta paga o avete bisogno di altri chiarimenti relativi alla vostra posizione lavorativa vi potete sempre rivolgere alla camera dei lavoratori (trovate i contatti su www.arbeiterkammer.at).
Come è oramai noto da tutti i media, l’emergenza rifugiati è arrivata anche in Austria. Migliaia di persone stanno giungendo ogni giorno alla ricerca di un futuro migliore.
Moltissime associazioni e anche persone private stanno aiutando in questo momento di emergenza. Se anche voi volete dare una mano, ecco qualche consiglio.
La Caritas è al momento l’associazione più importante che sta aiutando i rifugiati sia al centro di accoglienza di Traiskirchen che quelli che arrivano presso le stazioni di Vienna (Hauptbahnhof e Westbahnhof).
Tramite le pagine Facebook https://www.facebook.com/caritas.omni.bus e https://www.facebook.com/CaritasOesterreich si può rimanere aggiornati su quello di cui l’associazione ha bisogno in tempo reale. Per esempio al momento vengono cercate persone che possano fare da interpreti (arabo/farsi/tedesco), inoltre sono richiesti acqua, scarpe per bambini, sacchi a pelo e articoli per l’igiene personale.
Se volete rimanere aggiornati anche sulla situazione in tutta l’Austria vi consiglio il sito web http://refugees.at/ con informazioni in tempo reale da tutte le stazioni di arrivo dei migranti.
Vi consiglio in ogni caso prima di portare donazioni materiali di controllare se ce ne sia effettivamente bisogno. Come potete immaginare la situazione al momento è abbastanza coatica, e il solo smistare quello che arriva è già un grande lavoro.
Anche se non avete “oggetti” da donare è sempre possibile aiutare con una donazione in denaro tramite il sito web https://www.caritas-wien.at/spenden-helfen/aktuelle-spendenaufrufe/hilfe-am-westbahnhof-und-hauptbahnhof/ oppure direttamente versandolo sul seguente conto corrente:
RBI Raiffeisen Bank International
IBAN: AT16 3100 0004 0405 0050
BIC: RZBAATWW
Cercheremo di tenervi aggiornati sugli sviluppi dell’emergenza rifugiati a Vienna e in Austria. Se avete altri consigli su come è possibile dare una mano lasciate un messaggio nei commenti.
Farsi tagliare i capelli è sempre una esperienza molto personale. Mettersi – letteralmente – nelle mani di qualcuno che modellerà il modo in cui le persone ti guarderanno è una questione più di fiducia che di capacità.
All’estero questo si scontra molto spesso con le barriere linguistiche: spiegare anche al più esperto dei barbieri il taglio che si vuole avere senza conoscere il “lessico” è un’impresa veramente difficile, in cui si rischia di non ottenere il risultato sperato.
Fortunatamente anche a Vienna ci sono vari parrucchieri di italiani (o che parlano italiano) da cui è possibile andare. Grazie come sempre agli utili consigli dei compatrioti del gruppo Italiani a Vienna è stato facile mettere insieme una lista dei barbieri e parrucchieri italiani di Vienna che vi consiglio:
Michele Gargano
Schmaltzhofgasse 13, 1060
Tel 06767223555Fortunato Meddis
Porzellangasse 62, 1090
Tel 0699 19213740Franco – HaareM
Burggasse 67, 1070
Tel 01 5228100Angelo Palladino
Margaretenplatz 4/L/14, 1050
Tel. 0660 6510454Jasmina Ghera
c/o PICCO / Hofatelier
Mölker Bastei 3, 101
Tel. 0650 – 8408117
Se conoscete altri barbieri o parrucchieri italiani a Vienna segnalateli nei commenti!
L’Unesco é un ente che tutela e protegge i patrimoni dell’umanitá (tutela del patrimonio culturale esistente per definizione). Per esempio in Austria sono tutelati posti come Schönbrunn, il centro storico di Vienna e di Salisburgo, il Neusiedleer See, la zona di Wachau, i siti palafitticoli intorno alle alpi e….la Meidlinger “L”.
Non bastava il simpatico lemma di wikipedia dove si può peraltro udire la corretta pronuncia. Come ulteriore conferma della cultura “wienerisch” di stampo proletario, ecco la suprema conferma dell´ente internazionale.
Meidling (1120), insieme a Favoriten é uno dei distretti più popolari, popolosi e popolati dell´intera città di Vienna. La consonante identifica, da definizione storica, un’intera classe di lavoratori, nella peggiore delle accezioni, detti “Proleten”, un termine che si avvicina leggermente all’italiano “proletari”, ma che allo stato attuale qui in Austria, definisce la parte indicata in modo leggermente negativo.
La “Meidlinger L” ha fatto la storia del dialetto viennese, detto “”Wienerisch”, diffusissimo in tutti i quartieri della capitale, e per gli amanti delle definizioni si spiega come “consonate apicaldentale”.
Per chi si intrattiene da anni sul suolo Viennese, è quasi scontata l’influenza dialettale, ve ne renderete conto viaggiando in Germania o in Svizzera (o se ne renderanno conto gli altri) quando abbandonata la severa cadenza dell'”Hochdeutsch” vi abbandonerete alle influenze viennesi facendo certamente capire da dove arrivate.
Perché prima o poi, vivendo a Vienna, si diventa tutti un po´ “Schibbolet”, ma questa é un´altra storia.
Sapevate che nel 2013, tendenza in crescita, ogni austriaco ha percorso 1425 km sopra un treno?
E´un dato impressionante, l’Austria ha superato anche la Francia dove mediamente, ogni cittadino, percorre 1367 km all’anno su un treno.
Per l´Austria è un dato molto positivo dal punto di vista economico, sociale ed industriale, non a caso la Siemens offre moltissimi posti di lavoro a gente specializzata, proveniente da tutto il mondo.
Un terzo posto nella classifica mondiale: pare che gli svizzeri percorrano 2430 km a testa, i giapponesi 1912 km, e poi appunto, arrivano gli austriaci.
Che il servizio ferroviario delle ÖBB sia puntuale (le statistiche parlano di 96% di treni in orario), pulito e moderno forse lo avrete già notato.
Che la cosa sia anche socialmente sostenibile, ecologica e comoda (offerte, possibilità di esplorare posti incantevoli, appetibilità) è un invito a farci un pensierino.
Sembra uno spot per usare il treno, o meglio, godersi le mete limitrofe a Vienna, raggiungibili comodamente dai numerosi snodi presenti nella capitale.
Quando, a febbraio di quest’anno, scrissi un articolo sulla mia esperienza di ricerca di lavoro a Vienna, non credevo avrei ricevuto così tante e-mail con richieste di consigli e suggerimenti! Anche durante questo (eccezionalmente!) torrido luglio, i messaggi continuano ad arrivare ed ho quindi pensato di scrivere una continuazione di quel resoconto, prendendo spunto dalle domande che ricevo più di frequente.
Molti di voi mi hanno chiesto in quale lingua abbia stilato il curriculum vitae. Ebbene, la risposta è in tedesco: non ci sono altre vie. Potete eventualmente decidere di redigere il vostro Lebenslauf anche in inglese, per dimostrare di padroneggiare anche un’altra lingua straniera, ma il curriculum va comunque prima di tutto scritto in tedesco.
Personalizzato o meno? Nel mio caso, poiché mi rivolgevo solo a musei, era sempre il medesimo; altrettanto dicasi della lettera di presentazione. Unica accortezza: modificare SEMPRE il nome della persona, cui la candidatura va indirizzata, cercandolo all’interno dei siti di ogni museo (lo so, è un po’ noioso, ma necessario); qualora non fosse possibile identificare la persona di riferimento, un semplice Sehr geehrte Damen und Herren sarà perfetto!
Per quanto riguarda la consegna del Lebenslauf, mi sono servita solo della posta elettronica: nessuna consegna a mano. In questo specifico caso, infatti, temo sarebbe poco efficace: si rischia di lasciare la propria candidatura in portineria o alla cassa e di non raggiungere mai il proprio obiettivo; l’email invece sarà sicuramente letta o inoltrata alla persona incaricata e, mirabile visu, riceverete anche una risposta (negativa o positiva) da pressoché tutti musei: qualcosa di incredibile per chi proviene dal mondo lavorativo italiano…
Al secondo posto nella classifica delle domande più gettonate c’è il come ho fatto a trovare il tirocinio, che mi ha permesso di venire qui. Si trattò di una borsa di studio, finanziata dal Veneto (regione, da cui provengo) e intitolata Tirocinio interregionale e transnazionale; a quel che so, però, i fondi sono attualmente esauriti: provate comunque a verificare.
Consiglio a tutti voi di controllare quotidianamente internet, selezionando alcuni siti di maggior interesse (ad esempio, Informagiovani, siti delle Regioni, Eures, ClickLavoro, ecc.): le occasioni ci sono, ma serve ovviamente pazienza e perseveranza.
Ci tengo infine a fare una precisazione importante, perché forse non sono stata sufficientemente chiara nel precedente articolo: anche per svolgere una mansione come la mia (guardasala) serve conoscere già il tedesco, almeno un B1 buono! Non potete pensare di candidarvi e di imparare contemporaneamente la lingua. Questo per dei banali motivi: prima di tutto, il colloquio va sostenuto in tedesco; in secondo luogo, il lavoro, quantunque non richieda spiccate capacità oratorie, prevede l’uso del tedesco (con i visitatori del museo, che vi chiederanno spesso informazioni, ma soprattutto per relazionarvi con capi e colleghi). Morale della favola: PRIMA tedesco, POI candidatura.
Last, but not least, alcuni di voi mi hanno segnalato che il link dell’azienda Siwacht non funziona: scrivete il nome “CKV GRUPPE” unito a “WIEN” in Google e troverete subito ciò che cercate.
Segnalo inoltre una nuova azienda, di cui sono venuta recentemente a conoscenza e che si occupa di fornire personale per i musei con compiti di guardasala, guardaroba, cassa, ecc.: si chiama MUSORG (www.musorg.at).
Toi toi toi per le vostre candidature e, per ogni altro chiarimento, resto come sempre a disposizione!