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Il ritorno dei Landesfürsten

Dopo che lunedì scorso il vertice tra cancelliere ed esperti si era concluso con un “nulla di fatto“, il ministro della salute Anschober si è riunito con i governatori di Vienna, Bassa Austria e Burgenland con l’obiettivo di arginare la terza ondata che sta colpendo particolarmente queste regioni.

Come probabilmente già sapete il risultato è stato di annunciare un nuovo lockdown per i giorni di Pasqua (denominato Osterruhe, ovvero “quiete pasquale”). Più sotto vi scriverò delle misure nel dettaglio, ma la cosa che ho trovato più interessante è stato il risalto che hanno ottenuto nuovamente i governatori regionali.

Da un punto di vista puramente formale il ministro della salute non avrebbe infatti bisogno di coinvolgerli nelle proprie scelte, ma è diventato nelle ultime settimane l’unico modo per non dover affrontare resistenze ad ogni nuova decisione (come era già successo in Tirolo).

Questa necessità ha origine nella forte influenza che i Länder hanno da sempre sul governo centrale austriaco. Storicamente le regioni austriache sono infatti molto conservatrici, e la maggior parte di esse sono governate dagli stessi partiti fin dalla fine della seconda guerra mondiale (come Vienna per esempio).

I governatori rimangono quindi in carica anche per decenni (per cui vengono definiti scherzosamente Landesfürsten – “principi regionali”), e il loro potere è tale da influenzare le scelte dei governi come anche il destino dei ministri, e a volte dei cancellieri stessi.

Il successo di Sebastian Kurz a livello nazionale sembrava aver diminuito il potere dei governatori, ma la crisi legata al coronavirus li sta nuovamente rafforzando. La popolazione, stanca dell’incertezza e della gestione altalenante della pandemia da parte del governo nazionale, cerca risposte a livello locale dove può sembrare più facile farsi ascoltare.

Che il ministro della salute coinvolga quindi le regioni nelle decisioni è sicuramente una cosa positiva (e necessaria), ma al tempo stesso un processo che necessita di molto più tempo, una cosa che nel mezzo di una terza ondata bisognerebbe perdere il meno possibile.

Le restrizioni della “quiete pasquali”

Come scrivevo, il lockdown sarà dal 1 al 6 aprile a Vienna, in Bassa Austria e in Burgenland. Alcuni punti non sono ancora stati chiariti nel dettaglio, per esempio la possibilità di spostarsi verso altre regioni, come anche in base a quali criteri potrebbe venire prolungato.

Al momento queste sono le misure comunicate:

  • tutte le attività commerciali dovranno rimanere chiuse, a eccezione di quelle di prima necessità (supermercati, farmacie, banche, ecc.)
  • il divieto di lasciare la propria abitazione viene di nuovo esteso a tutto il giorno. Sono anche qui previste eccezioni per attività strettamente necessarie.
  • viene esteso l’obbligo di usare una mascherina FFP2 in tutti i luoghi chiusi (non privati) dove si trova più di una persona.
  • nelle aziende sarà obbligatorio farsi testare due volte alla settimana
  • verranno intensificati i controlli alle frontiere. Per i pendolari i test saranno validi per 72 ore (invece di una settimana come ora).
  • la scuola (chiusa già dal 27 marzo al 5 aprile per la Pasqua), riprenderà con l’insegnamento a distanza fino all’11 aprile.
  • dal 7 aprile sarà obbligo mostrare un test negativo per entrare in tutti i negozi (escluso quelli di prima necessità).

Alle Gurgelt

Il comune di Vienna continua ad ampliare l’offerta di test con l’iniziativa Alles Gurgelt, con cui è possibile sottoporsi ad un test molecolare fai-da-te tramite gargarismo. Si può ottenere in tutte le filiali dei negozi BIPIA, è gratuito, semplice e si riceve un risultato entro 24 ore. Tutte le altre possibilità per testarsi a Vienna le trovate qui.

I numeri della settimana

  • casi attivi in tutta l’Austria sono attualmente 35.590 (3.868 in più rispetto a sette giorni fa)
  • i ricoverati in ospedale sono 2.151 (+266), di cui 519 (+109) in terapia intensiva. I deceduti sono 9.256 (+182).
  • la regione con l’indice per 100.000 abitanti più alto è attualmente Vienna (341), seguita dal Burgenland (276), Bassa Austria (272), Salisburgo (243), Tirolo (238), Alta Austria (225), Carinzia (189), Stiria (184) e Vorarlberg (117).
  • riguardo ai vaccini, il numero totale di persone che hanno ricevuto almeno una dose sono 1.121.653 (14,89% della popolazione), di cui 213.033 a Vienna.

Il prossimo incontro del Club di Lettura

E’ stata inviata la settimana scorsa la nuova newsletter del Club di Lettura dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna. Il prossimo incontro si svolgerà martedì 13 aprile 2021, al momento ancora in videoconferenza. La discussione verterà sul romanzo “Semina il vento” di Alessandro Perissinotto, come sempre siete tutti invitati. Altre informazioni le trovate sulla pagina quivienna.com/clubdilettura

17 Musei X 17 Sustainable Development Goals

In questo nuovo articolo sul blog Francesco ci racconta del progetto “17 Musei X 17 Sustainable Development Goals”, una iniziativa che coinvolge 17 musei austriaci a cui sono stati associati gli obiettivi che l’ONU si è posto quali priorità da raggiungersi entro il 2030 per garantire lo sviluppo sostenibile dell’umanità.

Pasqua a Vienna: tradizioni ed “eventi”

Anche quest’anno a causa delle restrizioni sui viaggi la maggior parte di noi trascorrerà la Pasqua a Vienna. Con la primavera che finalmente è arrivata non sarebbe nemmeno una cosa malvagia, ma il nuovo lockdown non permetterà quasi nessuna attività. Gli unici “eventi” dal vivo autorizzati di cui sono a conoscenza sono le funzioni religiose, che si svolgeranno (con le dovute precauzioni) sia presso la Missione Cattolica Italiana che alla Chiesa Nazionale Italiana – Minoritenkirche. Inoltre se volete sfruttare questo periodo per conoscere meglio le tradizioni pasquali che si svolgono solitamente in Austria vi rimando a questo articolo del blog.

La newsletter va in vacanza

Concludo questa settimana con una breve comunicazione di servizio, ovvero che anche la newsletter festeggerà la Pasqua e quindi lunedì prossimo non verrà inviata. Come sempre vi ringrazio per seguirmi e vi auguro di trascorrere (per quanto possibile) delle giornate serene e in salute.

Ci risentiamo lunedì 12 aprile, a presto!

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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