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Maria Teresa d’Asburgo: la sovrana, la donna, la madre

Quando Maria Teresa viene al mondo, gli Asburgo sono a capo del Sacro Romano Impero dal 1438. Oltre alla dignità imperiale, essi governano direttamente i domini ereditari della dinastia, che si possono semplicisticamente identificare con l’Austria, la Boemia e l’Ungheria. Un insieme di territori così vasto e diversificato richiede un apparato statale ben organizzato e proprio durante il regno di Maria Teresa inizia un processo di apertura verso la modernità.

Ma procediamo per gradi. Maria Teresa d’Asburgo nasce il 13 maggio 1717. È figlia dell’imperatore Carlo VI e di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, dalla quale eredita i capelli biondi ed il carettere determinato e forte. La coppia ha già avuto un figlio, Leopoldo Giovanni, che però è vissuto solo pochi mesi. La piccola arciduchessa trascorre la sua infanzia nella residenza viennese della Hofburg, presso la quale il padre esige il rigoroso rispetto delle regole del cerimoniale di corte spagnolo, e nel castello della Favorita, situato fuori città, dove la rigida etichetta è sostituita da un’atmosfera più rilassata.

La formazione di Maria Teresa è principalmente affidata a due gesuiti: Franz Xaver Lover e Gottfried Spannangel. I religiosi della Compagnia di Gesù ricoprono all’epoca un ruolo preminente nel campo dell’istruzione e affiancano da tempo gli Asburgo nella lotta al protestantesimo. Non viene trascurato lo studio delle lingue straniere.

La futura sovrana impara il francese, lingua che gode di grande prestigio nel Settecento, lo spagnolo, che serve per seguire il cerimoniale di corte, e l’italiano, lingua importante dal punto di vista culturale. Ciò che manca nel percorso di studi di Maria Teresa sono l’economia e il diritto. Ancora non si pone, infatti, il problema della successione, essendo i genitori dell’arciduchessa ancora giovani e speranzosi di mettere al mondo un erede.

Anni prima di avere figli, Carlo VI emana la Prammatica Sanzione, documento nel quale riconosce la discendenza femminile in caso di mancanza di eredi maschi. Tale ipotesi si fa sempre più realistica man mano che il tempo passa. La questione del matrimonio di Maria Teresa diventa, quindi, di peculiare importanza per le potenze europee, che cercano di arginare il problema di un’alleanza tra Asburgo e un’altra famiglia regnante europea.

La scelta dello sposo ricade alla fine su Francesco Stefano di Lorena, figlio del duca Leopoldo. Il giovane non eccelle nello studio e ha problemi anche con il francese, sua lingua madre. È però particolarmente bravo nella danza e ama la caccia, cosa, quest’ultima, che gli assicura le simpatie del futuro suocero. Pur non dimostrando particolari doti nel settore militare, alla sua morte si scoprirà come avesse gestito in modo eccellente il patrimonio personale. Il matrimonio tra la giovane arciduchessa e Francesco Stefano viene celebrato il 12 febbraio 1736. La coppia ha sedici figli, dieci dei quali raggiungono l’età adulta. Nella volontà di avere molti eredi si può riconoscere l’impegno ad evitare il ripresentarsi di problemi legati alla successione.

Nel 1741, nasce il loro primo figlio maschio, Giuseppe, che succederà al padre alla guida del Sacro Romano Impero. Qualche anno dopo, precisamente nel 1755, nasce invece Maria Antonietta, futura regina di Francia, il cui destino è tristemente noto. La scomparsa di Carlo VI, nel 1740, scatena un conflitto tra le potenze europee per la conquista del trono imperiale rimasto vacante. In particolare, Maria Teresa si scontra con la Prussia di Federico II, che le strapperà la regione della Slesia, molto ricca dal punto di vista economico.

Nonostante le difficoltà, il 25 giugno 1741 l’arciduchessa riesce ad essere incoronata regina d’Ungheria con la tradizionale cerimonia, che si può vedere riprodotta in uno dei celebri film dedicati a Elisabetta d’Austria interpretati da Romy Schneider. È nell’aprile del 1743 che riceve, invece, la corona boema. Due anni più tardi, Francesco Stefano viene finalmente incoronato imperatore. La sovrana si rende conto, già in questi primi anni di regno, della necessità di riforme nel settore amministrativo, in quello militare e in quello economico. Coadiuvata da fidati collaboratori, si impegna in un rinnovamento dell’apparato statale per fronteggiare le potenze nemiche.

18 agosto 1765. Maria Teresa e la sua monarchia sono da poco uscite da una lunga guerra che le hanno di nuovo viste sconfitte dalla Prussia e un nuovo dolore giunge a sconvolgere la vita dell’arciduchessa. Suo marito Francesco Stefano viene stroncato da un infarto. La sovrana non abbandona però il trono e permette a suo figlio Giuseppe, che diventa il nuovo imperatore di quell’insieme di realtà politiche che è il Sacro Romano Impero, di affiancarla solamente come coreggente. Madre e figlio avranno sempre un rapporto difficile, considerato il carattere rigido e orgoglioso di Giuseppe che mal si coniuga con l’intenzione dell’arciduchessa di tenerlo sotto controllo.

29 novembre 1780. Un nuovo lutto per la famiglia imperiale: all’età di sessantatré anni Maria Teresa muore a causa di una malattia polmonare. L’amore per il cibo e le numerose gravidanze avevano segnato il fisico della donna e già durante l’estate dello stesso anno le sue condizioni di salute stavano peggiorando.

Maria Teresa è una figura molto particolare nella storia della monarchia asburgica. Rappresenta, da una parte, il superamento di quella cultura barocca che aveva caratterizzato il regno di suo padre e un avvicinamento a quella illuminista, che proprio nel Settecento si sviluppa. Dall’altra parte, rimane sempre una fervente cattolica e considera la religione un elemento peculiare dell’apparato statale.

Moglie fedele, aggettivo, quest’ultimo, che non si può attribuire a suo marito, l’arciduchessa esige dai suoi sudditi un atteggiamento rispettoso nei confronti dell’istituzione della famiglia e si preoccupa di punire chiunque commetta adulterio. È amante delle feste e degli spettacoli teatrali e quando non deve presenziare a cerimonie ufficiali, trascorre volentieri del tempo con il marito e i figli. In questi momenti più “intimi”, la famiglia imperiale abbandona gli sfarzosi abiti e la rigida etichetta e assume i tratti di una famiglia più borghese che aristocratica. È indubbiamente una figura importante per il Settecento e per le epoche successive. Le riforme attuate durante il suo regno trasformano, infatti, la monarchia asburgica in uno Stato moderno.

Claudia

Studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Linguistiche presso l'Università per Stranieri di Siena, adora l'Austria dalla prima volta che l'ha visitata, all'età di dodici anni. Studia il tedesco da nove e ha una passione per Vienna e la storia degli Asburgo, protagonisti anche della sua tesi di Laurea Triennale.

Scritto da Claudia

Studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Linguistiche presso l'Università per Stranieri di Siena, adora l'Austria dalla prima volta che l'ha visitata, all'età di dodici anni. Studia il tedesco da nove e ha una passione per Vienna e la storia degli Asburgo, protagonisti anche della sua tesi di Laurea Triennale.

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