Newsletter Un commento

Addio chiesa dei Minoriti

La settimana scorsa è trapelata una notizia assolutamente inaspettata e che ha lasciato molti a bocca aperta: la chiesa dei Minoriti, per secoli centro della comunità cattolica italiana di Vienna, non appartiene più alla Congregazione Italiana.

Come riportato dal settimanale Die Furche, a giugno è stata infatti donata alla Fraternità sacerdotale San Pio X, conosciuta anche come comunità lefebvriana, un movimento ultra tradizionalista in conflitto con la Chiesa cattolica.

Quella dei Minoriti, il cui nome ufficiale è Chiesa Nazionale Italiana Madonna della Neve, è una delle chiese più antiche e conosciute di Vienna, situata nel primo distretto. Costruita nel 1276, venne inizialmente gestita dall’Ordine francescano dei frati minori, da cui ha preso il nome. Nel 1783 l’imperatore Giuseppe II. ordinò il trasferimento dell’Ordine nel monastero situato nell’8. distretto.

La chiesa, rimasta vuota, venne quindi donata alla Congregazione Italiana, una associazione cattolica privata attiva dal 1625, di cui da allora ne è stata proprietaria. Questa ha continuato a gestirla in autonomia fino a ora, organizzando anche la nomina di un membro del clero come responsabile per la guida pastorale.

Che ci fossero grandi cambiamenti in atto all’interno della Congregazione si era già visto due anni fa. Nel 2019, dopo la costituzione della Missione Cattolica Italiana presso la parrocchia Alservorstadt nell’8. distretto, non venne infatti prolungata la Convenzione con l’Ordine dei Frati Minori.  L’Arcidiocesi di Vienna scelse di affidare alla Missione la cura pastorale degli italiani a Vienna, che si spostarono lì in gran numero.

Questo “scisma” era già stato uno shock per molti italiani residenti a Vienna, e ora la notizia della cessione della chiesa è arrivata del tutto inaspettata. A quanto risulta infatti nemmeno l’arcidiocesi di Vienna ne era al corrente.

Quello che stupisce in particolare è la scelta della comunità a cui è stata donata la chiesa dei Minoriti. La Fraternità sacerdotale San Pio X, fondata nel 1970 da Marcel Lefebvre, è infatti un movimento che non fa ufficialmente parte della Chiesa cattolica. I lefebrviani non riconoscono le decisioni del Concilio Vaticano II e celebrano la messa esclusivamente in latino (rito tridentino). Si oppongono inoltre all’ecumenismo e al dialogo interreligioso e molti membri sono stati criticati per la vicinanza a gruppi politici dell’estrema destra e per la diffusione d’idee antisemita.

Da quanto risulta la proposta di cessione della chiesa ai lefebrviani è stata fatta dalla Congregazione a fine 2020. Quest’anno, dopo l’approvazione da parte del consiglio direttivo, il passaggio di proprietà è stato ufficializzato il 25 maggio e a fine giugno si è svolta l’iscrizione nel catasto di Vienna. In base all’accordo la fraternità sacerdotale prenderà possesso completo della chiesa dei Minoriti a partire dal 3 giugno 2022.

Da parte della Congregazione Italiana non è stato attualmente diffuso alcun comunicato relativo a questa situazione, e non si sa quindi se le attività che svolgono presso la chiesa (messa in italiano, scuola per bambini, coro, ecc.) proseguiranno anche dopo il 2022.  La Congregazione Italiana ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui conferma che le sue attività per la comunità italiana proseguiranno invariate.

Dopo oltre 230 anni finisce così un pezzo di storia della comunità italiana. Una scelta inaspettata e che avrà sicuramente conseguenze sia per la nostra comunità che per quella cattolica di Vienna.

Le segnalazione della settimana:

  • Aggiornamenti coronavirus: anche questa settimana il numero di nuovi contagi è stato in lento ma continuo aumento, e anche la situazione negli ospedali si sta aggravando. Il governo ha varato ora un piano a “gradini”. Il primo entrerà in vigore il 15 settembre con il nuovo obbligo di usare la mascherina ffp2 dove ora è richiesta solo semplice (per esempio supermercati e mezzi pubblici). Nei negozi sarà obbligatoria per i non vaccinati e solo raccomandata per i vaccinati. Inoltre i test antigenici saranno validi solo per 24 ore. A oggi i casi attivi in tutta l’Austria sono 21.309, di cui 700 ricoverati in ospedale e 184 in terapia intensiva. Le regioni con l’indice più alto di casi sono Vienna (220), Alta Austria (191) e Salisburgo (180). Il 62,73% della popolazione ha ricevuto almeno una prima dose di vaccino.
  • A Vienna lavorano molti ricercatori italiani, ma purtroppo i loro risultati non vengono spesso elogiati come dovrebbero. Giulia Rossetto, grazie alla scoperta di un frammento di antichi testi ancora sconosciuti durante le sue ricerche al monastero di S. Caterina in Sinai nell’ambito di un progetto di ricerca all’Accademia della Scienza di Vienna, è riuscita a dimostrare il contrario. La notizia è stata infatti riportata su tutti i maggiori quotidiani austriaci. Complimenti!
  • Vi segnalo l’inserimento di un nuovo nominativo nella lista dei medici italiani (o che parlano italiano) a Vienna. Si tratta del Dr. Alexander Di Monte, chirurgo con specializzazione per quella addominale, che lavora presso la Klinik Landstraße.
  • Vi ricordo infine che il 3 dicembre si svolgeranno le elezioni dei Comitati degli italiani all’estero (COMITES). Per votare è necessario iscriversi nell’elenco elettorale tramite il portale Fast It o inviando la richiesta alla Cancelleria Consolare di Vienna. Tutte le informazioni le trovate sul sito web dell’Ambasciata

Vuoi dare una mano?

Se ti piace questa newsletter puoi sostenerla in vari modi:

  • con una piccola donazione per coprire le spese, permettermi di migliorarla e anche per ripagare il mio lavoro. Lo puoi fare in completa sicurezza tramite questa pagina, usando la carta di credito o un conto PayPal.
  • se sei una azienda puoi contattarmi per diventare sponsor.
  • inoltrandola ai tuoi contatti e chiedendogli d’iscriversi.
  • mandandomi consigli, idee e segnalazioni, basta rispondere a questo messaggio.

A lunedì prossimo!

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

1 Commento

  1. Paolo ha detto:

    Ricordo che, come correttamente indicato nell’articolo, la Missione Cattolica Italiana si trova in Alser Straße 17, 1080 a Vienna, ed e´ l´unica ufficialmente riconosciuta dalla Diocesi. Ognuno e´ libero di aderire a qualunque gruppo che si proclami cristiano, ma offrendosi ad un movimento antipapale la Minoritenkirche ha perso ogni titolo ad assistere spiritualmente i veri cristiani cattolici italiani (e di ogni altra nazione).