Italiani a Vienna Un commento

Un comunicato dalla Congregazione Italiana sui cambiamenti nella comunità cattolica di Vienna

In merito ai cambiamenti nella comunità cattolica italiana di Vienna avevo scritto un articolo alcune settimane fa cercando di spiegare la nuova situazione in base alle informazioni disponibili. In seguito è stato anche pubblicato un articolo sul blog Austria Vicina del Messaggero Veneto.

A riguardo ho ricevuto un comunicato ufficiale dalla Congregazione Italiana di Vienna che pubblico volentieri interamente per i lettori che seguono la vicenda.

La Congregazione Italiana proprietaria della Minoritenkirche dal 1784 per decreto imperiale di Giuseppe II d’Asburgo è da sempre custode e rappresentante della Comunità Italiana cattolica di Vienna nominata Chiesa Nazionale Italiana ed elevata a Rettorato. Il Rettore incaricato alla cura pastorale degli Italiani viene designato dalla Diocesi. I rapporti fra Rettore (o Ordine) vengono regolati da una Convenzione che può venire modificata periodicamente o anche soppressa come succede da decenni e qualora non ne esistessero più i presupposti o per altre esigenze. La Congregazione ha il compito di mantenere e gestire la Chiesa e amministrarla tenendo conto della cultura Italiana e favorendo il suo mantenimento anche in campo religioso con le celebrazioni che rispettino le nostre tradizioni e la lingua Italiana.

L’attuale Gestione con un Direttivo e Prefetto in carica dal 2009, si è caratterizzata per l’eccellente e competente gestione dell’immobile. Grazie all’ottima e non facile Amministrazione anche in campo contabile, oltre alla dispendiosa manutenzione  ordinaria, sono stati eseguiti costosi interventi e fatti importanti investimenti resisi necessari da molti anni. Tutto questo solo con mezzi propri e talvolta il  contributo di rari benefattori.  Ricordo che del contributo della Sovrintendenza ci si avvale solo in caso di interventi alle opere murarie o di oggetti di importanza storica, come succede per tutte le opere storiche della città di Vienna.

In questo periodo si sono fatti molti  investimenti atti a favorire la sicurezza e gli agi  oltre che le attività della Comunità Italiana e facilitarne i compiti da parte dei Rettori designati.

Ma il successo maggiore raggiunto dalla Congregazione in questi ultimi 10 anni dal suo insediamento e che ha ricevuto riconoscimenti da autorità  ecclesiaste e non, riguarda soprattutto l’aver incentivato fin dall’inizio e favorito la crescita di una Comunità Italiana che rispecchia il quadro attuale seppur con molti cambiamenti dovuti alla mobilità degli italiani negli ultimi anni. Questa ricca e invidiabile Comunità, prima inesistente (chi frequentava la Chiesa 10 anni fa lo sa bene), e composta soprattutto da giovani e famiglie, è divenuta la protagonista di questa poco cristiana disputa che ha portato alla disgregazione della Comunità e che ha condotto una parte di essa al trasferimento nella Parrocchia austriaca e sede dei Minoriti in Alserstraße.

La vera causa di questa situazione che si è venuta a creare non è assolutamente da imputare a banali pretesti come il contrasto nato a causa dell’accompagnamento musicale liturgico fra Prefetto e Rettore (unico diverbio nato in 6 anni di mandato del Rettore con il quale la Congregazione ha sempre avuto un ottimo rapporto di collaborazione) e sul quale tema evito di soffermarmi. Tantomeno ne è la causa la disdetta della Convenzione con l’Ordine già da tempo in parte inattiva per la quasi totale mancanza della pratica del suo contenuto ma ricordata dallo stesso Ordine.

Bensì il motivo di questa scissione è da ricondursi esclusivamente al progetto già programmato da tempo dall’Ordine Minorita, di trasferire  l’appetibile Comunità che nel frattempo e a nostra insaputa, così come della maggior parte dei Fedeli, era stata fondata fra la Comunità Italiana preesistente e nominata MISSIONE CATTOLICA ITALIANA (da ca. 2 anni ). Alla sua guida era stato nominato un Cappellano, l’attuale Rettore e già incaricato per la Minoritenkirche.

Il progetto è stato attuato grazie alle condizioni favorevoli che si sono venute a creare e l’appoggio di cui il Rettore/Cappellano poteva disporre e la sua facoltà di gestire le attività pastorali privandone la Minoritenkirche attualmente come le Comunioni e le Cresime e le attività attigue.

La Congregazione Italiana smentisce quanto di non veritiero sia stato divulgato e che ha causato molte incertezze fra la Comunità Italiana della Minoritenkirche.

Nonostante questo, a differenza della propaganda negativa e distruttiva che dilaga, possiamo dire con orgoglio e con coscienza che ancora una volta la Minoritenkirche con il suo Direttivo più rafforzato e motivato che mai, è vicina alla Comunità Italiana e continua nella sua tradizione cattolica e soprattutto Italiana con le sue attività comprese quelle religiose.

Invitiamo a seguire le nostre attività e programmazioni sul nostro sito fra cui le prossime riferite al periodo pasquale: www.minoritenkirche-wien.info

Daniela Panella Jirout
Prefetto della Congregazione Italiana

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

1 Commento

  1. Silvia N. ha detto:

    Qualunque sia il vero motivo della scissione, la Comunitá italiana ha molto giovato del cambio di Location. :) In particolare per la struttura che permette molte piú attivitá, soprattutto per i giovani.

Lascia un commento

Spunta questa casella se vuoi ricevere un avviso quando qualcuno risponde al tuo commento.

Con l'invio di questo commento si autorizza il trattamento dei dati personali per la finalità, con le modalità e nei limiti indicati nella privacy policy .