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Sanità a due binari

“Un ministro della sanità è responsabile della salute di tutti i cittadini, anche della propria”. Con queste parole Rudolf Anschober ha annunciato lunedì scorso le sue dimissioni per motivi di salute. Alcune settimane fa aveva avuto un collasso per sovraccarico di lavoro e dopo un secondo episodio si è deciso a fare un passo indietro.

Ma come (parafrasando) dice il proverbio, dimesso un ministro se ne fa un altro, e infatti poche ore dopo è stato presentato il suo successore. Si tratta di Wolfgang Mückstein, di professione medico di base e funzionario dell’Ordine dei Medici. E’ da tempo un collaboratore dei Verdi ed è stato anche nei negoziati del contatto di governo, ma non ha mai ricoperto cariche politiche.

Una scelta quindi inusuale e coraggiosa, ma secondo me già orientata verso il futuro, a quello che ci sarà da fare per l’Austria dopo la fine della pandemia. Un ministro con “esperienza sul campo”, che conosce da vicino i problemi dei pazienti, potrebbe essere un’ottima scelta per migliorare un sistema che ha bisogno di molte riforme.

Mi soffermo qui su un solo aspetto che però penso sia esemplare: la costante diminuzione di medici pubblici.

Chi di voi vive a Vienna può sicuramente confermare quanto piene siano le sale d’attesa dei medici di base, o quanto sia difficile trovate un ginecologo o un pediatra che prenda nuovi pazienti. E anche quando si ha un appuntamento dopo lunghe attese, il tempo che si ha a disposizione è pochissimo.

E’ una situazione che negli ultimi anni sta diventando sempre più problematica. A causa delle basse tariffe pubbliche e dei rischi di aprire un proprio ambulatorio, molti dottori preferiscono infatti lavorare in un ospedale. E quelli che aprono comunque uno studio offrono quasi sempre prestazioni solo private, per poter dedicare maggior tempo ad ogni paziente, guadagnando anche di più.

Si crea quindi di fatto una sanità a due binari: i pazienti che se lo possono permettere vanno dai medici privati, mentre tutti gli altri sono costretti a lunghe attese e ad trattamento più sbrigativo (per necessità da parte dei medici che vogliono comunque offrire un servizio a tutti, ma sono oberati di lavoro).

Le riforme per migliorare queste situazioni in realtà ci sarebbero già, ma fanno fatica a essere messe in atto. Proprio il nuovo ministro Mückstein é stato uno dei primi che ha creato un ambulatorio a Vienna dove lavorano insieme vari medici di base per poter offrire sia più tempo che prestazioni migliori ai pazienti grazie al lavoro di squadra. Aiutare altri medici nella creazione di centri simili potrebbe essere quindi una strada per iniziare a trovare una soluzione.

Il giuramento del nuovo ministro della Sanità avverrà oggi, non mi resta che auguragli buon lavoro, non è sicuramente il compito più facile da assumere nella situazione attuale.

Aggiornamenti Coronavirus

Lunedì scorso – naturalmente dopo l’invio della newsletter – è stato annunciato un nuovo prolungamento del lockdown a Vienna, fino al 2 maggio. E’ stata una scelta necessaria da parte del sindaco Michael Ludwig a causa delle terapie intensive ancora al limite delle loro capacità. I numeri stanno ora lentamente migliorando (come nel resto del Paese), ma Ludwig non si è ancora espresso sui prossimi passi. Mentre il governo e il cancelliere Sebastian Kurz hanno già messo le mani avanti e promesso riaperture di tutti i settori a metà maggio (senza in realtà avere ancora un piano preciso), il sindaco di Vienna rimane ancora cauto. Si prevede che verso la fine di questa settimana si sapranno maggiori dettagli in base all’evolversi della situazione.

I numeri della settimana

  • casi attivi in tutta l’Austria sono attualmente 28.307 (3.215 in meno rispetto a due settimane fa fa).
  • i ricoverati in ospedale sono 2.011 (-294), di cui 546 (+56) in terapia intensiva. I deceduti sono 9.898 (+211).
  • la regione con l’indice per 100.000 abitanti più alto è attualmente Vienna (223), seguita dal Tirolo (205), Carinzia (204), Alta Austria (201), Bassa Austria (175), Salisburgo (163), Vorarlberg (151), Burgenland (129) e Stiria (124).
  • riguardo ai vaccini, il numero totale di persone che hanno ricevuto almeno una dose sono 1.743.873 (23,16% della popolazione), di cui 330.177 a Vienna.

Nuove disposizioni per chi entra in Italia dal 19 aprile

Sono state rese note le nuove disposizioni per chi entra in Italia dall’estero. Da oggi sarà necessario:

  • registrarsi tramite il sito web euplf.eu , che sostituisce l’autodichiarazione.
  • presentare un test negativo eseguito nelle 48 ore precedenti al confine.
  • sottostare a 5 giorni di isolamento.
  • effettuare un test conclusivo al termine della quarantena.

Maggiori informazioni alla pagina Focus Coronavirus della Cancelleria Consolare.

Raccolta fondi per la Dante di Innsbruck

Sono venuto a sapere che la sede della Società Dante Alighieri di Innsbruck è in gravi difficoltà economiche e sta facendo una raccolta fondi per poter proseguire con le proprie attività. Questa sede organizza spesso iniziative molto interessanti (questa settimana per esempio una serie di incontri per la settimana del libro italiano), purtroppo è lontana da Vienna ma mi sembra giusto cercare di sostenerla come possibile. Maggior informazioni sono disponibili sul sito web ufficiale.

La rete ciclabile di Vienna si estende

Vienna continua ad espandere la propria rete di piste ciclabili, già ora con quasi 1.500 chilometri in tutta la città. Quest’anno si aggiungeranno 21 nuovi percorsi, alcuni più lunghi, altri più brevi, ma che aiuteranno a rendere la rete cittadina ancora più completa. I dettagli per ogni distretto li trovate in questo articolo. E vi ricordo per tutti gli interessati che potete ordinare una mappa (gratuita) delle piste ciclabili presenti a Vienna tramite questa pagina.

Nuovo volo Perugia – Vienna

Da giugno Ryanair avvierà una nuova tratta aerea tra Vienna e Perugia il lunedì e il giovedì, una ottima possibilità per chi vuole viaggiare da (e per) il centro Italia. Rimane naturalmente l’incognita coronavirus, ma è già possibile acquistare i biglietti sul sito web della compagnia.

Concludo questa settimana segnalandovi il video di una interessante discussione su Vienna dal punto di vista turistico, organizzata dalla pagina “Di AndatA e RitornO”, da non perdere se vi manca poter visitare la nostra città.

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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