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Man bringe den Spritzwein!

E’ passato un po’ inosservato la settimana scorsa l’addio alla politica di Birgit Hebein, ormai ex-leader dei verdi, che ha lasciato il suo posto dopo che il partito non è stato riconfermato nel governo cittadino.

Si conclude così un’era per Vienna, iniziata nel 2010 con la coalizione tra i socialdemocratici e i verdi guidati da Maria Vassilakou (è rimasta celebre la frase dell’ex sindaco Michael Häupl “Man bringe den Spritzwein” per festeggiare il patto di coalizione).

Ma cosa rimane di questi 10 anni?

I progetti a cui i verdi hanno dato un’impronta sono tanti, in particolare quelli legati ai temi a loro più cari: dalla Mariahilfer Strasse resa (semi)pedonale, all’introduzione dell’abbonamento annuale a 365 Euro, dalla creazione di tante nuove zone verdi fino all’espansione della rete ciclabile (una delle migliori in Europa).

Ci sono anche tante cose su cui si sarebbe potuto fare di più, in particolare il lavoro sull’integrazione, come anche una maggiore attenzione ai piccoli e grandi scandali (penso alla Stadthalle o alla Krankenhaus Nord) che hanno costellato questi anni (anche se qui la componente socialdemocratica ha sicuramente qualche responsabilità in più).

Dal mio punto di vista la collaborazione tra i due partiti è stata positiva, e un po’ mi dispiace che il lavoro insieme non sia proseguito. Secondo te questi anni di coalizione rosso-verde sono stati positivi o negativi per la città? E cosa ti aspetti dal nuovo governo cittadino?

10 anni di QuiVienna
E a proposito di anniversari, proprio ieri questo blog ha compiuto 10 anni. Fa un po’ impressione, soprattutto quando ho ripensato a tutti gli articoli scritti e tutti i progetti realizzati in tutto questo tempo. Ne ho scritto in maniera più approfondita qui (e naturalmente grazie a te che continui a seguirmi!)

Aggiornamenti coronavirus
Dopo che per tante settimane le novità si sono accavallate, quella appena passata è stata relativamente tranquilla. Le vaccinazioni continuano a rilento come un po’ in tutta Europa, e ci sono state varie discussioni dopo che si è scoperto che vari sindaci hanno “saltato la fila” facendosi vaccinare senza averne diritto. Rimane inoltre alta la preoccupazione per le varianti di coronavirus che sono state identificate in alcuni focolai, ma non è chiaro quanto queste siano già diffuse in Austria e quanto possano ancora influenzare l’andamento dell’epidemia. Il numero di nuovi casi giornaliero è infatti al momento stabile ma ancora lontano dall’indice di 50 per 100.000 abitanti che è stato messo come obiettivo per la riapertura prevista per l’8 febbraio (attualmente è 119).

Obbligo di mascherina FFP2
Da oggi è obbligatorio indossare una mascherina di tipo FFP2 (o superiore) per entrare nelle attività commerciali e sui mezzi pubblici. Già da alcuni giorni si trovano in vendita in tutte le maggiori catene di supermercati al costo di 0,59 Euro l’una (e a volte vengono anche regalate ad ogni acquisto).

La dashboard del comune di Vienna
Oltre a quella ufficiale del ministero per la salute (https://info.gesundheitsministerium.at/), ora anche il comune di Vienna pubblica i propri dati sullo stato delle vaccinazioni (ad oggi 42.401) e delle persone che si sono registrare per quando saranno disponibili per tutti (ad oggi 408.552) su una propria pagina che trovi qui.

Dare fiducia alla democrazia per uscire dall’emergenza
Per concludere il capitolo coronavirus ti segnalo una bella riflessione di Francesco Marella pubblicata sul blog. Parla del ruolo del parlamento e della fiducia che bisogna avere nel sistema democratico soprattutto in una situazione come quella attuale.

I numeri della settimana

  • i casi attivi in tutta l’Austria sono attualmente 15.532 (1.836 in meno rispetto a sette giorni fa)
  • i ricoverati in ospedale 1.817 (-146), di cui 320 (-8) in terapia intensiva. I deceduti sono 7.418 (+336).
  • la regione con l’indice per 100.000 abitanti più alto è Salisburgo (288), seguita da Carinzia (150), Voralberg (128), Burgenland (120), Bassa Austria (119), Tirolo (112), Stiria (107), Alta Austria (102) e Vienna (98). (Nota: da questa settimana invece di indicare il numero assoluto di casi attivi ho deciso di indicare l’indice sui 7 giorni che mi sembra più adatto per fare un confronto strutturato).

Arriva lo SPID anche all’estero
Da qualche settimana è possibile ottenere le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) anche per noi italiani residenti all’estero. Queste possono essere utilizzate per accedere a tutti i portali della pubblica amministrazione, come il portale Fast It o quello dell’INPS. Per farlo bisogna appoggiarsi ad uno degli “identity provider” che trovi qui.

Offerta di lavoro presso l’agenzia ICE
L’Ufficio di Vienna dell’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) ha avviato una procedura di selezione per l’assunzione di un analista junior nel reparto IDE/investimenti diretti esteri, con contratto a tempo determinato per 1 anno. Termine per inviare le candidature è il 29 gennaio.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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