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Il nuovo Comites Austria

Dopo quattro anni la comunità italiana in Austria torna finalmente ad avere un Comites. Come vi avevo già annunciato nella scorsa newsletter, il 4 dicembre si è concluso lo spoglio delle schede e la lista Com.It.At – di cui anche io faccio parte – è stata eletta.

Voglio quindi dedicare questa newsletter a qualche riflessione – a nome personale – sul ruolo che penso dovrebbe avere in Austria.

Partiamo da un dato, ovvero quello della partecipazione alle elezioni, che anche questa volta è stata purtroppo molto bassa. Sebbene ci siano oltre 30.000 italiani in Austria, solo 495 hanno chiesto di partecipare al voto. Di questi 342 plichi sono tornati in tempo alla cancelleria consolare, e 326 sono stati ritenuti voti validi. In totale la partecipazione è stata quindi di meno dell’1% degli aventi diritto di voto, un numero che deve fare riflettere.

Il sistema utilizzato – che richiedeva una richiesta attiva per votare – è stato sicuramente un grande ostacolo, ma l’esigua percentuale è anche un segnale che una delle priorità del Comites dovrà essere da subito un grande lavoro di comunicazione per farsi conoscere.

Forse qualcuno di voi si ricorda che cinque anni fa scrissi una lettera aperta al precedente Comites, con una serie di riflessioni su come ritenevo che questo organo debba svolgere il proprio ruolo a favore della comunità. Li ritengo naturalmente ancora validi, e ora questi consigli ricadranno su di noi, e sarà per me naturalmente importante rispettarli (e per voi controllare che vengano seguiti!).

Devo ammettere che per lungo tempo sono stato scettico che il Comites fosse la struttura giusta per la comunità italiana in Austria. Ma ora ritengo che potrebbe essere invece il mezzo ideale per ripartire dopo la pandemia. L’associazionismo italiano in Austria è da anni purtroppo molto carente, e il coronavirus ha dato il “colpo di grazia” alla maggior parte delle attività e delle possibilità d’incontro per la nostra comunità. Il Comites, grazie alle sue strutture e ai suoi fondi, potrebbe essere la scintilla che faccia ripartire tutto questo.

Lo dico subito: non sarà facile. Non essendoci stato un Comites attivo negli ultimi anni stiamo partendo praticamente da zero. C’è molta burocrazia, dovremo creare tutte le strutture, sia interne che esterne, e anche conoscerci bene tra di noi. L’inizio delle attività non sarà quindi immediato.

Allo stesso tempo siamo una bella squadra, motivata e con tantissime idee da proporre. Ci siamo presi questo impegno – che vi ricordo si svolge su base volontaria – e faremo sicuramente il meglio che possiamo per dare una mano alla comunità italiana in Austria.

Il primo – piccolo – progetto, ovvero il questionario per conoscere gli interessi e i bisogni della comunità italiana è già stato un successo, con quasi 200 partecipanti (qui trovate i risultati) e ci sta aiutando nella preparazione dei primi progetti.

Abbiate ancora un po’ di pazienza e inizieremo a farci conoscere al più presto, sia noi che le nostre iniziative.

Voglio concludere con un’ultima nota: per me il Comites è composto da 12 persone ma sarà sempre aperto a tutta la comunità italiana, non solo ai membri eletti. Come noi cercheremo di supportare voi, ci farebbe piacere che anche voi aiuterete questa iniziativa a crescere, con proposte, contributi nella realizzazione dei progetti o anche solo partecipando agli incontri.

Non posso che concludere infine con un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno aiutato finora, chi ha sottoscritto alla lista, chi si è candidato con noi, chi ci ha votato, chi ha fatto da rappresentante e da scrutatore, e anche chi al consolato ha risposto alle nostre infinite domande.

I membri eletti del nuovo Comites Austria:

  1. Manganiello Paolo – voti 164
  2. Rebeschini Sara – voti 124
  3. Bolzan Daniela – voti 103
  4. Campanale Lidia – voti 97
  5. Marrella Francesco – voti 62
  6. Cescon Vania – voti 59
  7. Salucci Margherita – voti 59
  8. Cuzzocrea Laura – voti 55
  9. Carpanese Claudia – voti 54
  10. Mauro Marta – voti 50
  11. Blasioli Andrea – voti 48
  12. Rinaldi Ivan – voti 46

Le segnalazioni della settimana

  • Aggiornamenti Coronavirus: ieri è finito il lockdown in tutta l’Austria, anche se rimane valido per i non vaccinati. Molte restrizioni rimangono comunque in vigore (uso della mascherina FFP2, eventi con limitazioni). Ci sono inoltre differenze regionali ancora in vigore: a Vienna per esempio hanno riaperto i negozi, ma bar e ristoranti rimarranno invece chiusi ancora fino al 20 dicembre. Gli esperti consigliano comunque di continuare a fare molta attenzione: le terapie intensive sono ancora ai limiti delle capacità, e le conseguenze della variante Omicron rimangono ancora poco chiare.
  • A oggi i casi attivi in tutta l’Austria sono 73.690 (36.510 in meno rispetto a una settimana fa), di cui 2.557 (-472) ricoverati in ospedale e 573 (-78) in terapia intensiva. La regione con l’incidenza dei contagi più alta è Vorarlberg (701), seguita da Carinzia (473), Tirolo (468), Salisburgo (403), Alta Austria (372), Stiria (365), Bassa Austria (316), Burgenland (256) e Vienna (249). Il 68,4% della popolazione risulta protetta da un vaccino.
  • Con la fine del lockdown ieri hanno potuto anche riaprire i famosi mercatini di Natale. L’accesso è comunque permesso solo a persone in possesso di green pass (vaccinate e guarite), l’acquisto di cibo e bevande sarà questa settimana consentito solo da asporto e in loco dal 20 dicembre. Gli indirizzi e orari li trovate sul sito web dell’ente del turismo.
  • Vi segnalo che la Cancelleria Consolare di Vienna dal 7 dicembre 2021 ha ampliato la fascia oraria di apertura del centralino, che sarà dalle ore 9 alle ore 13.30 per informazioni consolari di carattere generale e dalle ore 13.30 alle ore 15 per informazioni su pratiche consolari in corso.
  • Infine per tutti coloro che magari sono ancora alla ricerca di regali per il Natale, ecco dall’archivio del blog un articolo con 10 idee per regali originali che si possono acquistare facilmente a Vienna che – secondo me – faranno felice chi li riceverà.

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A lunedì prossimo!

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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