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Freundschaft, Genossen! 

Il 1º maggio in tutto il mondo si celebra la festa dei lavoratori, ma è anche il giorno più importante per tutti coloro che si identificano nei valori della socialdemocrazia. A Vienna il partito socialdemocratico (SPÖ) organizza ogni anno una grande marcia di tutte le sezioni fino al municipio, per festeggiare insieme questo giorno (a causa della pandemia sia quest’anno che l’anno scorso questo evento non si è potuto svolgere).

Ma sebbene a Vienna continui a essere il partito più votato – vi ricordo che esprime il sindaco dal 1945 – a livello nazionale l’SPÖ ha invece avuto negli anni un costante calo di consensi, arrivando nel 2019 a solo il 21% dei voti, il risultato peggiore della sua storia. La crisi della socialdemocrazia in Austria nasce da lontano, ed è stata sicuramente accentuata dall’ascesa di Sebastian Kurz, ma i problemi principali sono da cercare al suo interno.

Dopo l’era di Werner Faymann, che ha guidata l’Austria per 10 anni fino al 2017, è mancata una figura che riuscisse a unire le tante correnti all’interno del partito. L’attuale presidente Pamela Rendi-Wagner, medico ed ex ministro della sanità, è una persona risoluta e battagliera, ma la sua nomina è stata messa in discussione fin dall’inizio da molti esponenti del partito. Questo si è tramutato in continue contrapposizioni che si sono riversate spesso all’esterno, confondendo e allontanando molti elettori. Prima dell’inizio della pandemia si erano moltiplicate le voci di una sua sostituzione, ma la verità è che nessuno voleva (e vuole anche tuttora) prendere il suo posto.

Ma il problema principale che molti esperti vedono nell’attuale partito socialdemocratico sta nella mancanza di una chiara linea nella scelta dei temi. Mentre la “nuova” gestione di Sebastian Kurz del partito popolare è incentrata su una comunicazione semplice e diretta (anche se spesso più guidata dai sondaggi che dai contenuti), l’SPÖ ha spesso la tendenza di voler mettere tutti d’accordo per non scontentare nessuno, finendo però in questo modo per deludere un po’ tutti. Manca una intesa tra gli attori principali del partito sulle idee e sulle strategie principali che si vogliono seguire, quelle con cui riuscire a convincere la maggioranza della popolazione per poter tornare al governo.

Trovarla viene visto da molti come una priorità, soprattutto per sfruttare il momento favorevole: il partito popolare di Kurz è da mesi sotto indagine, e la sua aurea di “uomo nuovo” della politica sembra ormai finita. Il partito della libertà (FPÖ) si sta riposizionando su posizioni ancora più estreme e bizzarre dopo lo scandalo Ibiza. E anche i verdi stanno facendo difficoltà all’interno del governo a portare avanti i propri temi, cosa che molti nella base elettorale lo vivono con malumore.

Quanto sia importante lo si vede dagli ultimi sondaggi che – quasi solo grazie ai problemi degli altri partiti – ha già fatto risalire i socialdemocratici al 25%. Si vedrà nei prossimi mesi – quando si tornerà a parlare di altri temi oltre al coronavirus – se l’SPÖ riuscirà a mantenere o allargare questo bacino di voti. E c’è già chi si immagina una futura coalizione con verdi e NEOS per spodestare Sebastian Kurz dal trono di cancelliere.

Aggiornamenti Coronavirus

Oggi finisce a Vienna il lockdown “totale” e si torna a quello “parziale”. Questo significa che negozi e attività commerciali potranno riaprire (con obbligo di mascherina FFP2 e test per quelli a stretto contatto), mentre bar e ristoranti dovranno ancora attendere. Il divieto di lasciare la propria abitazione se non pero motivi di necessità ritorna a essere solo dalle 20 alle 6.

Riguardo alle riaperture in tutta l’Austria previste per il 19 maggio non ci sono al momento aggiornamenti rispetto a quelli già annunciati. Unica novità interessante riguarda l’ingresso dall’estero, dove sarebbe infatti prevista la rimozione dell’obbligo di quarantena per tutti i Paesi non ad alto rischio.

La decisione si dovrebbe orientare ai dati forniti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), che ogni giovedì pubblica una mappa con i Paesi dell’Unione Europea suddivisi per colore in base alla situazione coronavirus:

  • per chi proviene da Paesi “gialli” o “verdi” non ci saranno restrizioni.
  • per i Paesi che saranno indicati come “rosso chiaro” sarà previsto solo l’obbligo di pre-registazione e di presentare un test negativo al confine. Tra questi al momento c’è l’Italia (come anche la Germania e altri Paesi confinanti con l’Austria).
  • per i Paesi in “rosso scuro” rimarrà invece l’obbligo di 10 giorni di quarantena, riducibili a 5 con test negativo.

Per quanto riguarda l’ingresso in Italia al momento rimane in vigore l’obbligo di 5 giorni id quarantena.

I numeri della settimana

  • casi attivi in tutta l’Austria sono attualmente 22.331 (3.406 in meno rispetto a una settimana fa)
  • i ricoverati in ospedale sono 1.566 (-230), di cui 476 (-46) in terapia intensiva. I deceduti sono 10.245 (+158).
  • la regione con l’indice per 100.000 abitanti più alto è attualmente il Vorarlberg (223), seguita da Stiria (171), Tirolo (167), Salisburgo (164), Alta Austria (153), Carinzia (148), Vienna (143), Bassa Austria (106) e Burgenland (88).
  • riguardo ai vaccini, il numero totale di persone che hanno ricevuto almeno una dose sono 2.326.018 (30.88% della popolazione), di cui 459.822 a Vienna.

Lo avete già fatto il vaccino “contro le zecche”?

In questi mesi se si parla di vaccini tutti pensano a quello per il coronavirus, ma ci sono (purtroppo) anche tante altre malattie per cui (per fortuna) è disponibile una protezione. In Austria in particolare è altamente consigliato quello contro la FSME (o comunemente detto “contro le zecche”). Tutto il Paese è infatti ad alto rischio, ed è quindi importante che sia i bambini che gli adulti siano immunizzati. Per tutti i dettagli vi rimando a questo articolo sul blog.

Musa Artothek: opere d’arte per il salotto

Se avete mai avuto il desiderio di appendere alle pareti di casa un’opera d’arte, una interessante possibilità la offre la Musa Artothek del museo cittadino (Wien Museum). Tramite questa è infatti possibile affittare per il prezzo simbolico di 2,50€ al mese una tra le oltre 1900 opere disponibili. Il catalogo comprende autori più o meno conosciuti del panorama austriaco. Per i meno esperti è possibile naturalmente farsi consigliare dai responsabili della collezione. Maggiori dettagli come anche la lista degli artisti la trovate sul sito web del museo.

Nuovo motore di ricerca per offerte di lavoro

Il centro di collocamento statale (AMS) ha un nuovo motore di ricerca. Più semplice e immediato, permette di cercare sia tra le offerte di lavoro interne che tra quelle presenti sul web. Oltre ovviamente a poter indicare la città, sono inoltre disponibili altri filtri come per esempio il tipo di contratto o la richiesta di titoli specifici. Cercando tra quelle che richiedono l’italiano si trovano al momento più di 60 posizioni aperte solo per Vienna. Consigliato!

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A lunedì prossimo!

Paolo

P.S. Il titolo di questa newsletter “Freundschaft, Genossen” è un tradizionale, anche se ora in parte caduto in disuso, modo di salutare tra socialisti, che si può tradurre come “amicizia, compagni”.

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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