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10 proposte per il nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna

10 proposte per il nuovo direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Vienna

Egregio direttore Locatelli,

se le mie informazioni sono giuste, oggi inizia il Suo mandato di direttore presso l’Istituto Italiano di Cultura.

Innanzitutto le do il mio benvenuto a Vienna! L’Austria e gli austriaci amano l’Italia e tutto quello che ha a che fare con il nostro Paese, tra cui naturalmente la cultura. 

Proprio per questo ritengo che l’Istituto dovrebbe essere uno dei centri più importanti di promozione del nostro Paese in Austria.

Purtroppo negli ultimi anni, anche a causa della pandemia, le attività dell’istituzione che ora dirige si sono decisamente ridotte, ma mi auguro che con lei inizi un nuovo ciclo. 

Come feci ormai quasi dieci anni fa insieme ad altri italiani con la direttrice di allora Clara Bencivenga, mi permetto quindi d’inviarle una serie d’idee e proposte per dare nuovo slancio all’Istituto:

  1. Ritengo che una priorità dovrebbe essere la riattivazione dei corsi di italiano. Solo grazie a essi l’Istituto tornerebbe a essere frequentato con quell’affluenza che permetterebbe anche di promuovere tutte le altre iniziative.
  2. Come uno degli organizzatori del Club di Lettura ho sempre ammirato la biblioteca dell’Istituto, ma allo stesso tempo penso che la si dovrebbe rendere molto più accessibile, ampliando gli orari di apertura e comunicando in maniera più efficace i testi disponibili, le nuove acquisizioni e le modalità di utilizzo.
  3. A Vienna vivono tantissimi artisti, letterati, ricercatori e molte altre eccellenze italiane che si potrebbero coinvolgere nelle attività dell’Istituto, dandogli spazio con eventi o serate a tema o semplicemente promuovendo le loro attività.  
  4. Bello sarebbe anche creare iniziative legate alla più grande eccellenza che tutti amano dell’Italia: il cibo. A Vienna ci sono tantissimi ristoratori, gelatai e amanti del buon mangiare che sarebbero sicuramente disposti ad aiutare nella promozione della cucina italiana. 
  5. Oltre alle singole persone anche le associazioni italiane già presenti a Vienna potrebbero venire coinvolte maggiormente nelle attività dell’Istituto, creando sinergie, progetti comuni e aiutandosi nella comunicazione con il fine comune di promuovere la cultura italiana in Austria.  
  6. L’Istituto ha inoltre tanti spazi che potrebbe mettere a disposizione della comunità, per esempio le compagnie teatrali e i cori italiani, o in generale per la realizzazione di eventi culturali organizzati “dal basso”. 
  7. Ritengo poi che le attività di comunicazione dell’Istituto potrebbero essere ancora migliorate, riattivando i volantini cartacei o facendo un uso più ampio dei social e della newsletter. 
  8. Per le tante famiglie con bambini che vivono a Vienna, l’Istituto potrebbe inoltre promuovere corsi di lingua specifici per i più piccoli, come anche iniziative per aiutarli nell’apprendimento della nostra storia e cultura.
  9. Non bisogna poi dimenticare che la sede di Vienna è l’unico Istituto di Cultura presente in tutta l’Austria. Penso che sia importante per quanto possibile anche promuovere o supportare iniziative legate all’Italia nelle altre regioni, per riuscire a promuovere al meglio la nostra cultura in tutto il Paese.  
  10. Infine per supportare nella realizzazione delle tante proposte e possibilità che ci sono si potrebbe creare come previsto dalla legge 401/90, Art. 9 un Comitato di collaborazione culturale composto da volontari, sicuramente ci sarebbero tante persone disposte a dare una mano. 

Queste dieci proposte sono naturalmente solo idee che vengono dalla mia esperienza personale d’italiano a Vienna, ma spero che qualcuna possa venire realizzata durante il Suo mandato, anche in collaborazione con il Comites Austria che attualmente presiedo.

Non mi resta che augurarle un buon lavoro e spero che ci sarà presto occasione per conoscerci di persona.

Cordiali saluti,

Paolo Manganiello

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

2 Commenti

  1. Domenico ha detto:

    Ottime proposte!
    Speriamo vengano considerate e accolte.

  2. Donatella Libani ha detto:

    Mi propongo come insegnante dei corsi di italiano. Ho conseguito un Master per l’insegnamento della lingua italiana a stranieri presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ho insegnato all’università per stranieri di Perugia e per anni all’Istituto Italiano di cultura a New Delhi (India).

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