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“Rimaniamo uniti”: il nostro ruolo per una Vienna più tollerante

Forse in pochi lo sanno, ma il 16 novembre di ogni anno si celebre la Giornata Internazionale per la Tolleranza. La ricorrenza é stata proclamata dalle Nazioni Unite nel 1996 per celebrare l’adozione della Dichiarazione sui Principi sulla Tolleranza da parte degli Stati Membri dell’UNESCO.

La Dichiarazione afferma che “La tolleranza è rispetto, accettazione e apprezzamento della ricca diversità delle culture del nostro mondo, delle nostre forme di espressione e dei nostri modi di essere umani.“

L’Austria gode di uno stereotipo che la vede come un idilliaco paese di montagna, “Insel der Seeligen”, “L’Isola dei beati”, come la chiamano tutt’oggi i suoi abitanti. La sua capitale Vienna, città quasi ideale, forte di una millenaria tradizione di accoglienza al confine fra oriente ed occidente.

L’Austria é un paese più multietnico di quanto ci si possa immaginare. Ad oggi un quarto della popolazione austriaca ha origini straniere. A questo si aggiunge che il 17% delle persone residenti in Austria sono cittadini di altri paesi.

Vienna é lo specchio di questa diversità. Nel corso di decenni la città ha accolto un sempre crescente numero di persone da tutte le parti d’Europa e del mondo, divenendo un punto d’approdo per molti, in particolare a seguito delle grandi rivoluzioni in Est Europa e nei Balcani. Non é dunque un caso che il 45% dei suoi quasi due milioni di abitanti vengano da un contesto migratorio.

La multiculturalità ha contribuito in maniera fondamentale a plasmare Vienna per come la conosciamo oggi. Le centinaia di migliaia di persone giunte nella capitale hanno trovato spazio ed opportunità per poter esprimere la propria cultura e costumi, costruendo un variegato mosaico sociale.

L’attentato terroristico dello scorso 2 Novembre ha però frantumato l’incantesimo di Vienna come città perfetta, armoniosa e multietnica ed evidenziato nel più doloroso dei modi la sottile linea tra tolleranza ed indifferenza.

Forse Vienna non é così tollerante come la si immaginava? Forse quella che si considerava multiculturalità é solamente una superficiale e disinteressata coesistenza?

La Dichiarazione precisa che “La tolleranza non è concessione, condiscendenza o indulgenza ma un’attitudine proattiva” di riconoscimento.

Per essere veramente tolleranti non ci possiamo limitare ad una superficiale indifferenza ma dobbiamo impegnarci a capire le variegate unicità che ci circondano ed agire per fare in modo che tutti possano godere degli stessi diritti e di pari opportunità per la realizzazione delle loro aspirazioni. Apertura e dialogo sono elementi costitutivi del concetto stesso di tolleranza.

Noi Italiani in Austria siamo al centro di queste dinamiche. Siamo immigrati noi stessi, posti davanti ai diversi problemi con cui molte altre persone si confrontano vivendo in una città ed in una cultura in cui non sono nati.

Nel periodo immediatamente successivo all’attentato terroristico di Novembre, lo slogan “Wir Halten Zusammen”, “Rimaniamo uniti” é stato usato dai cittadini di Vienna per sottolineare lo spirito di solidarietà ed accoglienza della città. É anche nostra la responsabilità di realizzare questa nobile dichiarazione di intenti, cominciando dal conoscere davvero chi ci sta a fianco.

Francesco Marrella

Arrivato a Vienna nel 2017 dopo cinque anni a Londra, si occupa di diritti umani e democrazia in organizzazioni multilaterali.

Scritto da Francesco Marrella

Arrivato a Vienna nel 2017 dopo cinque anni a Londra, si occupa di diritti umani e democrazia in organizzazioni multilaterali.

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