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“Der Papa wird’s schon richten…” (o di come tutto il mondo è Paese)

Per tutti quelli che idealizzano un po’ troppo l’Austria, pensando che sia il Paese delle meraviglie, ecco una storia interessante da conoscere.

Nelle ultime settimane il partito socialdemocratico austriaco (SPÖ) sta preparando le liste per le elezioni europee che si terranno nella primavera 2019. Come sempre alla ricerca di qualche scandalo, i media si sono concentrati su un candidato in particolare, Luca Kaiser, scoprendo che a gennaio aveva pubblicato un tweet alquanto discutibile, in cui definiva l’Austria una “Nazion (gioco di parole in cui si intende indirettamente che l’Austria sotto questo governo sia nuovamente “nazionalsocialista”). La reazione del partito socialdemocratico è stata di spostare il candidato in una posizione più arretrata della lista, dove difficilmente verrà eletto. E a questo punto è venuto giù il finimondo.

E perché vi chiederete voi? Il fatto è che il giovane Luca non è altro che il figlio di Peter Kaiser, potente governatore della regione Carinzia. La voce del Papà si è fatta quindi subito sentire all’interno del partito, dove sono stati convocati i vertici per chiarire questo “affronto”. Il problema, ci si è affrettati a dichiarare, non è personale, ma si tratta di una questione di rappresentanza regionale: spostando Luca Kaiser non ci sarebbero stati altri candidati carinziani in posizione favorevoli nelle liste europee.

Questa vicenda non è un caso isolato, e anzi di situazioni simili in Austria se ne potrebbero descrivere molte, da parte di tutti i partiti politici. In particolare mi è tornato in mente un pezzo classico del cabaret austriaco, una canzone interpretata dall’indimenticabile Helmut Qualtinger, che già nel 1958 dedicava a questo tema, dal titolo “Der Papa wird’s schon richten” (letteralmente “Il Papà metterà tutto a posto”). Il testo è una chiacchierata tra “Jeunesse dorée” – giovani dell’alta borghesia – che in un locale a tarda notte discutono dei loro “problemi” e di come non se ne debbano preoccupare più di tanto, perché appunto il Papà metterà tutto a posto.

In particolare è rimasta nell’immaginario collettivo la strofa in cui si parla di un incidente d’auto causato da uno dei protagonisti, poiché apparentemente basato su fatti reali: pochi giorni dopo la pubblicazione della canzone il presidente della Camera Felix Hurdes presentò infatti le sue dimissioni. Di seguito un estratto con traduzione (mia) a fianco:

(…)
Auf einmal sogt mir da Puntigam:
“Sog wos is woah aun dem Tamtam
I hob do sowas aufgeschnauppt
Du hättest einen Unfall ghabt?”Drauf sog ich: “Es is nix passiert!
Mei Porsche is scho repariert!
Nur leider ist mir ein Passant
Bevor er gstorbn is, einegrannt!”Da mischt der Gießhübl sich ein:
“Na was is jetzt mit deim Führerschein?”
“Nojo!” sag ich, “Nojo, was soll schon sein?Da Papa wird’s scho richtn
Da Papa wird’s scho richtn
Das ghöat zu seinen Pflichten
Dazu ist er ja da!

Denn wenn man einen Sohn hat
Und so a Position hat
Und soviel Protektion hat
Wie mein Papa…
Dann genügt ja schon ein Telefonat
Zum richtigen Ort und dort sind sofort die Aktn
Unauffindlich.
(…)

(…)
A un certo punto mi chiede il Puntigam:
“Ma poi come è andata a finire con quel casino
Ho sentito dire che
Hai avuto un incidente?”E io gli rispondo “Non è successo niente!
La mia Porsche è già stata riparata
Solo è successo che un passante
Prima di morire mi è entrato nella carrozzeriaSi intromette il Gießhübl:
“E cosa è successo con la patente?”
“Cosa vuoi che sia successo?” gli rispondo ioIl Papà metterà tutto a posto
Il Papà metterà tutto a posto
Fa parte dei suoi doveri
E’ per questo che c’è

Perché se si ha un figlio
E si è in una posizione sociale di un certo tipo
E si ha così tanta protezione
Come il mio Papà
Basta una telefonata
All’ufficio giusto ed ecco che gli atti
Non si trovano più.
(…)

Qui la canzone completa:

Ognuno può trarre le proprie conclusioni da queste vicende, ma credo che il detto”tutto il mondo è Paese” sia la migliore interpretazione!

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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