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Strada del sole

«Sono qui in questo caldo sulla strada del sole / i piedi mi fanno male nei sandali nuovi / la mia ragazza è scappata con un italiano / e mi hanno anche rubato tutti i soldi» cantava così già 40 anni fa Rainhard Fendrich, cantautore viennese, le (dis)avventure di un austriaco in Italia per le vacanze estive. Il testo di “Strada del sole” è naturalmente ironico e ancora oggi un classico conosciutissimo in Austria.

Anche io mi trovo questa settimana in Italia, proprio sulla costa adriatica – “Die Adria” come si dice in tedesco – e quale occasione migliore per scrivere del rapporto che gli austriaci hanno con il nostro Paese?

Partiamo proprio dal mare: per molti austriaci l’Italia è infatti sinonimo di vacanze. Fino all’arrivo dei voli lowcost le ferie estive significava andare sull’adriatico – in particolare la zona tra Grado e Venezia. Jesolo, Bibione e Caorle sono per molti austriaci ancora il primo luogo dove hanno visto il mare (ma anche la pizza e gli spaghetti).

Anche se oggigiorno le destinazioni si sono moltiplicate, in base alle statistiche l’Italia è ancora la prima scelta dove gli austriaci trascorrono le vacanze all’estero.

Forse è anche a causa di questi “ricordi d’infanzia” che tanti austriaci amano ancora l’Italia (e gli italiani). Ogni volta che mi presento la mia provenienza provoca sempre un grande interesse. Vogliono sapere di preciso da dove vengo, e si mettono spesso a raccontare dei posti che hanno visitato, aggiungendo anche qualche parola di italiano che conoscono. Certo molti austriaci hanno una visione un po’ stereotipata dell’Italia e potrebbero fare qualche commento “superficiale”, ma per tutti rimane uno dei Paesi più belli al mondo.

L’amore per l’Italia lo si vede anche in quanti sono interessati alla nostra lingua. In base alle statistiche delle Volkshochschule – le “università popolari” di Vienna – l’italiano è infatti la seconda lingua più studiata dagli adulti dopo l’inglese. Anche nel 2020, quando a causa del coronavirus molti corsi sono stati annullati o offerti solo online, oltre 15.000 persone in tutta l’Austria hanno comunque studiato l’italiano tramite questi corsi (e sicuramente molti di più tramite altri istituti di cui non ho dati a disposizione).

Ovviamente oltre alla lingua gli austriaci amano anche la nostra cucina, e lo si vede bene dal successo che hanno ristoranti, pizzerie e gelaterie presenti a Vienna. Nella mappa che gestisco si trovano attualmente più di 100 locali (e sicuramente ne ho dimenticato qualcuno).

Infine un aspetto che forse si nota meno ma che è da non sottovalutare sono i legami commerciali tra i nostri due Paesi. Con un volume commerciale di poco meno di 18 miliardi di euro (dati 2020), l’Italia è infatti il secondo partner economico dell’Austria dopo la Germania. Gli scambi più importanti sono soprattutto legati a prodotti industriali, ma naturalmente una porzione rilevante è anche realizzata da prodotti alimentari e dalle produzioni “made in Italy”.

Insomma gli austriaci amano l’Italia! Qualcuno forse vi chiamerà “Itaker”, un termine un po’ canzonatorio che ha origine come abbreviazione di “italienischer Kamerad” (camerata italiano). Non offendetevi, non lo fanno mai con cattiveria. Anzi la prossima volta che sarete in Austria scambiate qualche parola in italiano con un austriaco, lo renderete sicuramente felice!

Le segnalazioni della settimana

  • Anche in Austria la curva dei contagi sta lentamente risalendo, certo non parliamo di grandi numeri (3.433 casi attivi ad oggi, di cui 107 in ospedale) ma questo desta comunque molte preoccupazione negli esperti. Il motivo sembra essere da ricondurre da una parte alla variante delta, ma anche alla rimozione di quasi tutte le restrizioni in vigore. Al momento non sono previsti cambiamenti nel piano del governo, ma solo un rafforzamento della campagna vaccinale.
  • A questo proposito il comune di Vienna continua la campagna per cercare di vaccinare più persone possibile entro la fine dell’estate. Questa settimana sarà possibile ottenere la vaccinazione con Pfizer/Biontech senza bisogno di appuntamento presso l’Austria Center.
  • Siccome mi sono arrivate alcune domande a riguardo, per ottenere a Vienna il “passaporto verde” (Grüner Pass) dopo aver fatto la vaccinazione le possibilità sono due:
  1. si può scaricare tramite il sito web gesundheit.gv.at dove è però necessario registrarsi per ottenere l’accesso verificato tramite Handysignatur e può richiedere alcuni giorni (vi viene inviato un codice per posta).
  2. in alternativa si può ritirare una copia presso alcune “Teststraßen”, la lista la trovate in fondo a questa pagina.
  • Ho scoperto questa settimana un nuovo blog (in realtà è già attivo dal 2016) di una ragazza italiana che vive a Vienna. Si chiama Una siciliana sotto la neve, vi invito come sempre a seguire la “collega” blogger.
  • Mi è stato segnalato che si sta svolgendo in queste settimane una rassegna di musica d’organo (Orgelfest) presso la Augustinerkirche. In particolare partecipano anche al programma due italiani: questa sera, 19 luglio, si esibirà Sophie Magnanini (insieme a Mila Chervenivanova) e il 26 Federico Vallini.
  • Concludo questa settimana con un consiglio per una piccola gita alla scoperta di qualcosa di nuovo a Vienna: si tratta della Werkbundsiedlung, un progetto di quartiere costruito negli anni ’30 nel 13. distretto e ancora oggi un esempio di architettura all’avanguardia. Sul blog trovate tutti i dettagli.
Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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