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Stalingraz

Uno spettro si aggira per l’Europa scrivevano più di 150 anni fa Marx ed Engels. E il 26 settembre 2021 sembra aver fatto tappa a Graz, dove il partito comunista d’Austria (Kommunistische Partei Österreichs, KPÖ) ha vinto le elezioni amministrative.

Con il 28,8% dei voti la lista guidata da Elke Kahr ha infatti superato quello del sindaco uscente Siegfried Nagl (partito popolare, ÖVP) che dopo 18 anni non guiderà più la capitale della Stiria.

Anche se ha sorpreso più di un osservatore, questo risultato non è però comparso dal nulla. Mentre infatti a livello nazionale il partito comunista è praticamene inesistente (è dal 1959 che non è più rappresentato in parlamento), a Graz è riuscito invece a crearsi negli anni un forte seguito, in particolare grazie alle personalità prima di Ernest Kaltenegger e ora di Kahr.

Entrambi hanno sempre seguito una politica in difesa degli indigenti, non solo a parola, ma anche con i fatti. Donando parte del proprio stipendio per progetti locali, organizzando orari di ricevimento per chiunque avesse bisogno di un supporto e concentrandosi in particolare sul problema delle abitazioni.

Certo, andando a guardare i programmi molte delle loro idee sembrano uscite dagli anni della guerra fredda, ma questo non è interessato agli elettori che nel corso degli anni hanno supportato con sempre maggiore seguito (e voti) il loro operato. Già nella scorsa elezione il partito comunista era così arrivato al secondo posto con oltre il 20% dei voti (dando alla città il soprannome di Stalingraz).

Il successo dei comunisti è inoltre proseguito di pari passo con il declino dei socialdemocratici (SPÖ), che dopo aver governato la città fino al 2003, ha continuato a perdere consensi a ogni elezione (in quest’ultima ottenendo solo il 9,5% dei voti).

L’ultimo supporto è arrivato proprio dal sindaco uscente Nagl, ampiamente criticato negli ultimi anni per una politica fatta di slogan e senza progetti concreti che potessero rilanciare veramente la città, la seconda per dimensioni dell’Austria, ma relegata da sempre a un ruolo marginale.

L’elezione di Graz è stata quindi una resa dei conti dei cittadini con l’establishment. La maggior parte degli elettori non hanno votato Kahr perché comunista. Ma hanno scelto la sua personalità, il suo modo di fare, la sensazione che possa veramente cambiare qualcosa in città.

Al momento una trattativa è in corso con il partito dei verdi (Grüne), grande altro vincitore di queste elezioni, che rispetto a quattro anni fa ha aumentato i consensi di otto punti, arrivando al 17%. Le somiglianze tra i due sono molte, ma servirà comunque l’appoggio di un terzo partito.

Per Graz si tratta comunque di un deciso spostamento della politica cittadina a sinistra, dopo quasi vent’anni di governo di centrodestra. Che sia il primo passo per spostare anche gli elettori del resto del paese?

Le segnalazioni della settimana

  • Aggiornamenti Coronavirus: la situazione in Austria è stabile, anche se non si può definire un segnale veramente positivo. Le vaccinazioni sono stagnanti, e il numero di nuovi casi giornalieri rimane alto (anche se costante). Vari esperti avvertono che da metà ottobre ci potrebbe essere una nuova crescita esponenziale. Al momento il governo, oltre che spingere tramite una campagna vaccinale (decisamente blanda) non sta discutendo l’introduzione di nuove restrizioni.
  • A oggi i casi attivi in tutta l’Austria sono 20.708, di cui 820 ricoverati in ospedale e 218 in terapia intensiva. Le regioni con l’indice più alto di casi sono Alta Austria (202), Vienna (173) e Salisburgo (151). Il 64,38% della popolazione ha ricevuto almeno una prima dose di vaccino.
  • Vi aggiorno anche sulla nostra lista COM.IT.AT per le elezioni del Comites. Tutti gli adempimenti burocratici sono stati completati, ora manca solo la risposta ufficiale da parte del Consolato. Non appena arriverà (entro il 15 ottobre) inizieremo con una campagna per farvi conoscere meglio i nostri candidati e le nostre idee. Nel frattempo potete continuare ad iscrivervi per votare alle elezioni.
  • Come già annunciato questa settimana si è insediato ufficialmente Stefano Beltrame, nuovo Ambasciatore d’Italia a Vienna. Beltrame ha una lunga carriera diplomatica alle spalle, con incarichi in Iran, Stati Uniti e Cina. Benvenuto a Vienna e i migliori auguri di buon lavoro.
  • Visto l’arrivo della stagione fredda, concludo questa settimana ricordando a tutti voi lettori di Vienna e che avete un riscaldamento autonomo di fare l’annuale revisione della caldaia. E’ consigliata sia per evitare problemi con il proprietario che per evitare di rimanere al freddo nel mezzo dell’inverno. Sul blog trovate altri consigli utili a riguardo.

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A lunedì prossimo!

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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