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Lockdown prolungato fino al 7 febbraio

Ricordo bene quando nel 2019 venne annunciato il primo governo tecnico della storia austriaca come i quotidiani e telegiornali abbiano dovuto spiegare a lungo ai cittadini come questo sia possibile, senza che si vada a nuove elezioni.

L’Austria è infatti un Paese abituato (almeno fino a qualche anno fa) a scenari politico molto stabili. I partiti più importanti sono sempre gli stessi dalla fine della seconda guerra mondiale, e in tutti i governi (che sono stati finora 32, contro i 66 italiani) sono sempre stati presenti o i socialdemocratici (SPÖ) oppure i popolari (ÖVP), in molti casi formando anche insieme una “grande coalizione”.

Solo negli ultimi anni la crescita di partiti alternativi, come quello della libertà (FPÖ), i verdi (Die Grüne) o i NEOS, ha permesso sia a livello locale che nazionale la nascita di alternative.

Puoi quindi capire come mai ad ogni crisi di governo in Italia, mia moglie (austriaca) mi chieda: ma ancora? Ci saranno nuove elezioni? Ed ogni volta ne nasce una lunga discussione sulla politica italiana e la sua cronica instabilità, dove spesso i governi cambiano, ma il parlamento rimane lo stesso.

Lei alla fine rinuncia a capire, e dice che siamo tutti matti, e io invece mi chiedo come anche questa volta l’Italia uscirà da questa situazione (oggi poi c’è il voto di fiducia, e chissà forse si andrà veramente alle urne).

Ma passiamo ora al tema che purtroppo ci continua (e continuerà) ad impegnare ancora a lungo, il coronavirus.

Lockdown prolungato fino al 7 febbraio

Come già si stava delineando nei giorni scorsi, il governo ha annunciato ieri un prolungamento del lockdown. Il numero ancora alto di nuovi contagi giornalieri, e il timore creato dalle mutazioni del covid che è stato riscontrato anche in Austria in circa il 20% dei casi, hanno portato a questa scelta. Le restrizioni già in vigore rimangono quindi inalterate, in più si aggiungono:

  • Obbligo di 2 metri di distanza tra persone che non siano dello stesso nucleo familiare
  • Obbligo di indossare mascherine FFP2 nei mezzi pubblici e negozi (dal 25 gennaio).

Dall’8 febbraio – se i numeri lo consentiranno – è previsto un allentamento progressivo delle misure, con la riapertura delle scuole e delle attività commerciali. Non è prevista una riapertura di ristorazione e alberghi prima di fine febbraio.

Le vaccinazioni finalmente procedono

Dopo le polemiche di inizio gennaio a causa del lento inizio delle vaccinazioni, ora anche in Austria la situazione sta migliorando. Nei giorni scorsi è stata presentata una dashboard dove seguire in tempo reale il numero di dosi somministrate, suddivise per regione. Ad oggi il numero di persone vaccinate ha superato le 100.000, di cui circa 25.000 a Vienna (totale 1,15% della popolazione).

E’ attivo il portale per la preiscrizione a Vienna

Da ieri è attivo il portale dove registrarsi per la vaccinazione control il coronavirus a Vienna. Attualmente è possibile solo una preiscrizione, dove indicare i propri dati personali e a quale gruppo di rischio si appartiene (in base a età, lavoro ed altri fattori). Con la registrazione si verrà informati via email o sms non appena una vaccinazione sarà possibile.

Registrazione obbligatoria per chi entra in Austria

Da venerdì 15 è inoltre obbligatoria una registrazione online per chi proviene dall’estero. Registrarsi (come anche la quarantena) non è necessario per pendolari, chi deve solo attraversare l’Austria o per chi supera il confine per esigenze urgenti di famiglia. Chi viaggia per motivi di lavoro può evitare le restrizioni presentando un test negativo. Per tutti gli altri casi bisognerà inserire i propri dati personali e il luogo dove si risiederà in Austria. Si riceverà una conferma per e-mail da mostrare in caso di controllo. Rimane invariata la quarantena obbligatoria per almeno 5 giorni (o 10 senza test).

Si sono conclusi i test di massa a Vienna

Ieri si sono conclusi i test di massa (tu ci sei andato/a?). In base ai dati disponibili la partecipazione è stata anche questa volta molto bassa, circa 150.000 persone, ancora meno rispetto a quelli effettuati a dicembre (parteciparono 220.000 persone).

I numeri della settimana

  • i casi attivi in tutta l’Austria sono attualmente 17.478 (2.272 in meno rispetto a sette giorni fa)
  • i ricoverati in ospedale 1.963 (-283), di cui 328 (-44) in terapia intensiva. I deceduti sono 7.082 (+359).
  • la regione con il maggior numero di casi attivi è la Bassa Austria (3.699), seguita da Vienna (3.691), Stiria (2.509), Alta Austria (2.045), Salisburgo (1.782), Tirolo (1.221), Carinzia (1.113), Voralberg (880) e Burgenland (600).

Un tetto sopra il Naschmarkt

Sta facendo molto discutere il progetto di Ulli Sima, assessore nel nuovo governo cittadino, di costruire un mercato coperto al Naschmarkt, aggiungendo una specie di “tetto” dove ora si trova il parcheggio. Che quella zona debba essere riqualificata non c’è dubbio, ma questa idea non sembra convincere molti (e poi si sa che a Vienna ogni novità o cambiamento è difficile da far accettare). Tu cosa ne pensi di questo progetto?

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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