Il settimanale londinese Times Higher Education ha recentemente pubblicato una classifica mondiale basata sul livello di internazionalità che i vari atenei sono in grado di esprimere.
Gli indicatori utilizzati sono stati la percentuale di personale e di studenti provenienti dall’estero e la proporzione di pubblicazioni con la presenza di almeno un coautore di un altro paese.
In un gruppo di ben 100 Atenei classificati, l’Università di Vienna si aggiudica un rispettabile tredicesimo posto, una posizione avanti rispetto alla prestigiosa University of Oxford.
Secondo i dati raccolti dal THE gli studenti classificabili come internazionali sono 25.000, sui circa 92.000 iscritti, e ben 2.000 studenti che partecipano ad un programma exchange vengono ospitati ogni anno accademico.
Tra le prime dieci c’è un altro ateneo austriaco, l’università di Innsbruck, che mantiene come nel 2014 la posizione numero 7.
Non bisogna però lasciarsi ingannare da questo risultato, benchè ottimo. Il livello di internazionalità presente nelle università è in realtà esso stesso uno dei criteri utilizzati per redigere il ranking mondiale riferito al biennio 2014-2015, che esprime in senso generale la qualità degli atenei.
In questa classifica l’Università di Vienna occupa il 182esimo posto mentre quella di Innsbruck un non meglio precisato 226-250esimo (dopo la duecentesima posizione la classifica è composta da gruppi di 25 al cui interno non vige alcuna graduatoria).
Gli altri indicatori utilizzati sono il livello di influenza nel campo della ricerca, la qualità dell’insegnamento, la capacità di creare innovazione in ambito industriale e il volume complessivo delle ricerche prodotte.
Dunque l’Universität Wien, da distinguersi dalla Technische Universität Wien e dalla Medizinische Universität Wien, è lodevole per quanto riguarda l’attrazione che esercita sugli studenti stranieri e per la produzione di pubblicazioni con collaboratori internazionali, conquistando 91 punti su 100 nella categoria “international outlook”, ma è piuttosto carente per quanto riguarda l’insegnamento (35.2 su 100) e la ricerca (39.7 su 100).
Ai primi posti compaiono le prestigiose California Institute of Technology, Harvard, Oxford e Stanford, università dai costi notoriamente molto elevati e considerati da sempre istituti d’élite, dove la retta annuale può arrivare a costare diverse decine di migliaia di dollari mentre Vienna, e questo va detto, offre un servizio discreto a cifre ridottissime, ergendosi a vera e propria campionessa del diritto allo studio.
Ciao Michele, mi chiamo Melinda e l’anno prossimo finirò le superiori, io sono ossessionata di Vienna da quando avevo 11 anni e vorrei andare a fare l’università di storia lì, i miei genitori non erano molto d’accordo all’inizio ma è la mia decisione e vorrei andare ad abitare lì iniziando con l’anno prossimo dopo che avrò finito il liceo. Sapresti dirmi cosa dovrei portare per l’inscrizione all’università e i costi ? Grazie mille, Melinda.