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In Austria NON ci sarà alcun referendum per uscire dall’Euro!

Negli ultimi giorni su vari quotidiani italiani e blog è stata riportata la notizia che l’Austria avrebbe intenzione di indire un referendum per uscire dall’Euro.

Lo scrivo subito per chiarire ogni dubbio: NON E’ VERO.

O meglio, per essere corretti, è vero che sono state raccolte 261.159 firme da una iniziativa popolare con lo scopo di far uscire l’Austria dalla zona Euro. Ma questo non significa che ci sarà alcun referendum né che l’Austria voglia uscire dall’Euro (e per fortuna dico io!).

Quella che si è svolta in Austria è una consultazione popolare (il termine austriaco è “Volksbegehren“) ovvero una raccolta di firme. In base alla legge raccogliendo più di 100.000 firme il Parlamento è obbligato a discuterne oppure a convocare un referendum consultivo sul tema proposto se una maggioranza parlamentare lo richiede.

Dal 1945 si sono svolti – inclusa quest’ultima – 38 consultazioni popolari. Soltanto di una il Parlamento ha tenuto conto: si tenne nel 1964 e riguardava la riforma dell’Orf, la radio-televisione pubblica. La petizione aveva raccolto più di 830.00 firme ed era sostenuta dall’intera stampa nazionale.

Per quanto riguarda quest’ultima consultazione, la petizione non ha avuto nemmeno particolare successo, visto che ha raggiunto solamente il 23esimo posto sulle 38 Volksbegehren tentate nella storia della Repubblica Austriaca.

La prima per ordine di “sostenitori” fu nel 1982 contro la costruzione del centro conferenze “Austria Center Vienna”. Le firme furono più di 1.4 milioni, ma il parlamento semplicemente lo archiviò, e oggi l’Austria Center è uno dei più usati per ogni tipo di manifestazione.

L’iniziativa popolare contro l’Euro non è nemmeno supportata da alcun partito. Anche quelli più critici verso l’Europa – a parte gli slogan – sanno benissimo che abbandonare la zona Euro sarebbe un vero e proprio suicidio finanziario ed economico.

Fa comunque riflettere che ci sia una parte della popolazione che sia contro l’Euro. Probabilmente questo momento di crisi economica (anche se praticamente assente in Austria) e i problemi della Grecia fanno cresce un malcontento verso l’Europa.

Purtroppo le istituzioni europee hanno sempre avuto difficoltà a far capire tutti i vantaggi dell’Euro e della comunità europee, e i partiti politici nazionali non hanno sicuramente mai aiutato in questa direzione, ricordandosi dell’Europa solamente nel momento delle Elezioni.

Io sono a favore dell’Europa e dell’Euro. Sono a favore di una istituzione che mi permette di vivere in Austria senza bisogno di visto di soggiorno, e di tornare in Italia velocemente senza controlli. Sono a favore di una moneta che mi permette di lavorare e viaggiare tra vari Paesi senza dover effettuare cambi e che sia forte sul mercato internazionale. Ma soprattutto sono a favore di un Europa dove tutti abbiamo gli stessi diritti e doveri, una comunità di persone che crede in un ideale di crescita e democrazia, dove ognuno possano realizzare i propri sogni e vivere una vita felice.

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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