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Consigli non richiesti per scoprire e amare Vienna: i parchi cittadini

E’ proprio quando passeggio sul Graben che mi diverto ad ascoltare i miei connazionali, che, posizionati su modalità “turisti fai da te”, si accingono a scoprire Vienna. La frase rituale, spesso ripetuta fra lo smarrito e lo smarronato è: “Ora che facciamo?”. Risposta più gettonata: “Beh, restiamo qui intorno”.

Ed ecco che li ritrovo mugugnanti nei negozi di souvenir del  centro, eppure essi partono da casa ben forniti di materiale dedicato alla capitale austriaca… ma forse non sono ben consigliati.

La domanda alla quale tenterò di rispondere con questo post è: come trascorrere un paio d’ore a Vienna, cercando di viverne l’essenza, anche con una semplice passeggiata e senza allontanarsi troppo dal centro storico?

Innanzitutto è bene munirsi della cartina di Vienna (le trovate ovunque e in lingua italiana, dall’ufficio turistico, sito nella ex Albertinaplatz, fino a tutti gli hotel della città) e cominciamo a realizzare quanto c’è da scoprire e fotografare proprio dietro l’angolo.

Consiglio innanzitutto una scoperta del “verde” nel centro. La capitale austriaca è universalmente conosciuta per l’alto numero di “verde pubblico” e i suoi giardini sono curatissimi in ogni stagione dell’anno. Cominciamo dunque con la ricerca di due importanti protagonisti della storia austriaca ovvero il genio salisburghese di Mozart e l’imperatore Francesco Giuseppe… e subito li incontreremo nel Burggarten, fra i tanti viennesi che si godono il sole della bella stagione stesi sui suoi prati.

Mozart ci attende in un angolo fiorito con tante sedie che lo circondano, ove accomodandoci potremo contemplare il suo estro, mentre l’imperatore, intento a camminare in un lato del parco, ci apparirà discreto e riservato secondo la sua personalità. Al Burggarten quindi potremo fotografare i simboli di un passato, che tanto ha segnato non solo l’Austria, ma tutta l’Europa.

Un’altra tappa da non mancare assolutamente è il parco della città ovvero lo “Stadtpark”. Per favore, non bloccatevi come un orientale qualsiasi davanti alla statua di Johann Strauss Figlio (si dice sia la statua più fotografata al mondo) per poi fuggir via veloci, ma avventuratevi oltre il celebre compositore di valzer e scoprirete un mondo a parte.

Pochi turisti, tanto verde e soprattutto la possibilità di respirare a pieni polmoni la storia dell’arte viennese, incontrando personaggi del calibro di Franz Lehar, Franz Schubert, oltre all’estroso Makart (un pittore di moda nella Vienna della seconda metà dell’Ottocento).

Lasciamoci abbracciare dalle chiome maestose degli alberi che puntellano il parco attraversato dal fiume Wien (sì proprio quello che dà il nome alla capitale e che attraversa anche il parco) ma sarà soprattutto al tramonto che lo Stadtpark vi svelerà il suo animo romantico… Il Ring e l’affollatissimo centro vi sembreranno lontani anni luce, nonostante essi siano giusto a qualche centinaio di metri.

Non possiamo però mancare all’appuntamento con colei che ancor oggi affascina e ammalia chi viene a Vienna… l’imperatrice Elisabetta! Ma dove trovarla? Nel nostro peregrinar per parchi abbiamo incontrato celebri personalità, ma “lei” non l’abbiamo incrociata nell’olimpo viennese.

Ebbene, così come ha fatto in vita, anche nel suo imperituro ricordo ai posteri Sissi sembra voglia nascondersi agli occhi del mondo, e così in un angolo del Volksgarten (Giardino del Popolo) la troveremo assisa e “lontana”, con lo sguardo forse rivolto ad uno dei tanti luoghi da lei vissuti come fuga durante la sua esistenza. Un altro emblema della Vienna fin de siécle.

Volutamente ho scelto di non dare una continuità d’itinerario ai tre parchi proposti, perché scoprirlo da voi insieme alla vostra inseparabile cartina, risulterà più divertente e per qualche ora, sarete un po’ più viennesi.

Alex Stacchini

Romagnolo DOCG, nasce lo stesso giorno di Mozart ma qualche anno più tardi. Collabora con un importante tour operator italiano per il quale viene spesso “inviato” a Vienna e in Austria, tanto da definirla ormai la sua seconda patria. E nell'attesa di diventare prima o poi cittadino viennese, prova a dare qualche consiglio su come scoprirla e amarla di più. Nella speranza che possano esservi utili.

Scritto da Alex Stacchini

Romagnolo DOCG, nasce lo stesso giorno di Mozart ma qualche anno più tardi. Collabora con un importante tour operator italiano per il quale viene spesso “inviato” a Vienna e in Austria, tanto da definirla ormai la sua seconda patria. E nell'attesa di diventare prima o poi cittadino viennese, prova a dare qualche consiglio su come scoprirla e amarla di più. Nella speranza che possano esservi utili.

2 Commenti

  1. Ginetta ha detto:

    bravissimo, ottima descrizione

  2. Alex ha detto:

    ciao e grazie Ginetta ! Sai, col mio post non ho inteso realizzare una mera descrizione dei parchi di Vienna (tanto per quello ci sono già in vendita delle guide ben fatte) ma riportare una esperienza.
    Questa è la mia intenzione anche per i prossimi post nei quali cercherò di descrivere sensazioni nella visualizzazione delle numerose attrattive che Vienna ci riserva…

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