Pillole di Vienna Lascia un commento

E’ più facile amare le cose da lontano?

Non riesco più a distinguere se tutto questo mio amore, e la mia nostalgia siano verso qualcosa che esiste ancora, o se sia un sentimento rivolto al ricordo che ho degli anni trascorsi in Italia, piuttosto che all’Italia che mi accoglierebbe ora, se decidessi davvero di tornare a casa.

A volte mi basta pensare alla via di casa mia (dei miei), dove passando salutavo la fruttivendola che a giugno ha chiuso, il salumiere e sua moglie, che ormai da tempo non ci sono più, la droghiera, la lavandaia, i panettieri che resistono per fortuna, ma sono rimasti solo loro.

Oppure penso agli amici di sempre che mi mancano così tanto e che è così piacevole rivedere, come se il tempo non fosse passato, ma che vivono quasi tutti all’estero e se vivono in Italia hanno ritmi completamente diversi dai miei che ormai sono mamma.

Spesso penso anche ai Natali in famiglia che io tanto adoro e che non saranno mai più quelli di una volta, perchè i parenti che vi partecipavano sono quasi tutti morti e quelli ancora vivi non vogliono o non possono festeggiare insieme…

Forse è più facile amare le cose da lontano, quando sembrano irraggiungibili e quando ogni attimo è prezioso, perchè non è la quotidianità.

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Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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