Come avevo già scritto nell’articolo pubblicato ieri, la prossima settimana sarà possibile firmare per sostenere le liste candidate alle elezioni per il Comites in Austria.
Una di queste – e al momento l’unica di cui sono a conoscenza che si presenterà – è la lista KommIT.
Il programma della lista KommIT
La lista KommIT si presenta con il seguente programma elettorale:
- Offrire “assistenza burocratica” alle italiane e agli italiani residenti in Austria
e facilitare l’ accesso ai servizi consolari- Garantire un costante aggiornamento delle liste elettorali per garantire a TUTTE/I il diritto di voto;
- Dare informazioni agli italiani di recente immigrazione in Austria, facilitandone l’integrazione
- Promuovere attività sociali e culturali per la comunità italiana in Austria.
I candidati della lista KommIT
Questi sono i nomi dei 12 candidati della lista KommIT per il Comites Austria:
- Lucina di Meco
- Vincenzo „Maria“ Gennarini
- Cecilia Vera Lagomarsino
- Sabrina Scumaci
- Dario Lombardi
- Juri Giannini
- Francesca Fraula
- Maria Luisa Doldi
- Paolo Bonomi
- Vincenzo Iula
- Barbara Sveva Corradini
- Michael Hamberger
Maggiori informazioni sui singoli candidati li potete trovare nel volantino di presentazione della lista.
Per contattare la lista KommIT potete scrivere a kommitvienna@gmail.com oppure tramite la pagina Facebook facebook.com/groups/341216976076274.
Se i COM.IT.ES devono essere APARTITICI, cioè non devono avere legami con alcun partito politico – come da Statuto – ERGO: questa lista NON è valida.
La signora Lucina Di Meco, “capolista”, è un’ attivista del Partito Democratico di Matteo Renzi (Capo del Governo Italiano IN CARICA), ex segretaria del circolo PD di New York.
Esortiamo, dunque, le Autorità Consolari dell’Ambasciata Italiana a Vienna a farsi carico di verifica del rispetto delle norme di candidatura delle liste.
Restiamo in attesa di doverosi chiarimenti.
La tua obiezione è giusta, ma bisogna farlo presente scrivendo direttamente all’Ambasciata, scriverlo qui non credo serva a molto.
Già scritto.
Waiting for Godot’s answer?
Speriamo di no.
Anche perché non è democratico far partecipare una sola lista.
Caro “Elettore Curioso” e Caro “Elettori Consapevoli”, vi ringrazio per avermi offerto l’opportunita’ di chiarire questo punto. I COMITES sono organismi apartitici, infatti non troverai, sulla nostra lista, nessun simbolo partitico e nessun riferimento ad un programma politico. Ognuno dei membri della lista (non esiste in questo caso un “capolista”), poi, può avere le sue idee e passioni politiche, come tutti voi. Nel mio caso, sono da anni un’attivista del Partito Democratico, da Segretaria del Circolo PD New York prima e da Delegata all’Assemblea Nazionale del PD poi. Sono attività che ho fatto sempre in modo volontaristico e assolutamente gratuito, con grande entusiasmo e semplicità. Attivita’ che mi hanno arricchito enormemente come persona e cittadina, perché mi hanno permesso di conoscere la comunità italiana in vari Paesi e di confrontarmi con le idee e i sogni di tanti italiani, del PD e non. Ognuno degli altri 11 membri della lista ha le sue idee e passioni diverse e ognuno le vive come ritiene piu opportuno, senza per questo far diventare il COMITES un organismo partitico o politico. Sulla mancanza di pluralità nelle liste, c’e’ tempo fino a lunedì alle 11 per presentare una nuova lista, sostenuta dalle 100 firme, per chi lo desiderasse. Se avete idee e un programma diverso dal nostro e volete mettere il vostro tempo a disposizione della comunità italiana che vive in Austria, non perdetevi quest’occasione per presentare una vostra lista. Altrimenti, spero che ci sosterrete. Grazie ancora e a presto! Lucina
è vergognoso
Ho ricevuto oggi la scheda per votare non ho trovato sul sito del consolato di Viena la lista,certamente per mia incapacitò,ne tantomeno mi hanno mandato una lista dei nomi ,ma con Google sono finito qui.Suppongo sia questa la lista da cui scegliere chi votare.Grazie per “la dritta” del capolista così so gia chi escludere (e non).
Alessabdro De Feo
ho aperto la scheda e ho trovato i nomi ora devo “selezionare” e escludere chi ha legami politici ,e correttamente eventualmente includerò anche chi “scopro” aver legami al mio partito :) Era solo per precisare ci che in maniera inesatta avevo scritto
Mi stavo chiedendo perché “elettore curioso” ed “elettori consapevoli” non hanno il coraggio di firmarsi.
Io comunque vivo a Vienna da 15 anni ho 3 figli, sono farmacista, sono apartitica e da ben 8 e più anni mi occupo di organizzare e aiutare le mamme italiane a Vienna e anche gli italiani che hanno bisogno di una farmacista che parli la loro lingua. Sono da anni a disposizione della comunità italiana. E voi anonimi, oltre che criticare, cosa fate di costruttivo?
Forse a Lei, gentilissima elettrice consapevole (visto che la sua identità è cosa da tempo ormai nota) non è ben chiaro un concetto – per altro molto semplice: non sono LE PERSONE ad essere apartitiche, è il Com.it.es. ad esserlo. Le consiglio dunque di trovare altri argomenti se desidera discutere in modo costruttivo, e in tal caso, saremo lieti di accogliere i suoi suggerimenti dopo le elezioni. Cari saluti
La democrazia esige il pluralismo delle liste.
Il pluralismo garantisce la libertà per i cittadini di esprimere liberamente le proprie convinzioni e le proprie idee; garantisce la libertà del dissenso, di opporsi, cioè, con metodo e forme democratici, alle maggioranze.
Sulla lista unica si basano i totalitarismi.
Siamo certi che le autorità consolari vorranno farsi garanti dei diritti dei cittadini italiani che NON si sentono in alcun modo rappresentati da questa lista.
Scendere in lizza con una unica lista significherebbe contravvenire al pluralismo democratico.
cari elettoti consapevoli pluralismo benvenuto! allora uscite dal congiuntivo e proponete lista ed attivitá o aiutate la lista esistente col fare vi prego
Scusi, signor Hamberger!
Ma crediamo che Lei abbia una bella faccia tosta insieme agli altri candidati a parlare del “fare”, visto che nessuno di voi scrive alcuna idea programmatica concretizzabile, assumendosene l’impegno della realizzazione.
Punto nevralgico della questione è la lista unica. Far scendere in lizza una sola lista non è democratico e, dunque, discutibile.
Si presenta una sola lista? Non si autorizzano le elezioni.
Inoltre, negli ultimi giorni, sono stati pubblicati post di candidati nella lista che evidenziano pochezza di spessore culturale nel senso della Bildung (vedi gruppo Kommit e Mamme Italiane a Vienna su Facebook).
L’idea che le tasche dei contribuenti italiani debbano finanziare con 14.000 Euro/anno (X 5 anni = 70.000 Euro) i costi di gestione di un gruppo in cui regna soltanto il narcisistico desiderio di protagonismo…beh… si dia pazienza…ma è vergognoso e pertanto inaccettabile.
Cari lettori/lettrici,
sono purtroppo costretto a chiudere i commenti a questo articolo e ad eliminare parte di quelli già lasciati perché credo si sia superato un limite che va oltre la discussione e lo scambio di idee tra persone civili. Ognuno può avere la propria opinione sulla lista Kommit, che sia favorevole o contraria, ma qui si sta sfiorando la diffamazione. Consiglio a chi ha voglia di continuare questa diatriba di farlo di persona. Un eventuale giudizio sulla lista Kommit lo esprimeremo in base al suo operato dopo le elezioni e sicuramente non basandoci sulle persone che la compongono. Se avete altri commenti o precisazioni a riguardo mi potete scrivere a paolo@quivienna.com.