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Chi “Vapiano” va sano e va lontano?

Probabilmente molti di voi conoscono già Vapiano, la catena di “fast-food italiano” presente in tutto il mondo (ma non in Italia).

L’idea della catena è sicuramente interessante: fondata nel 2002 in Germania, è un misto tra fast-food e self-service, con piatti italiani – per la maggior parte pasta e pizza – preparati al momento sotto gli occhi del cliente.

E’ possibile scegliere tra una decina di tipi di pasta (dalle pennette ai linguini) da combinare con altrettanti condimenti – dal semplice pomodoro a variazioni più ricercate, per esempio con scampi.

In alternativa è anche possibile ordinare una pizza. Io non l’ho mai provata, ma varie persone mi hanno detto che non è affatto male.

I prezzi variano in base ai condimenti della pasta, si va da € 6,50 per una arrabbiata fino a € 9,50 per una pasta con – per esempio – scampi o granchi di fiume. Anche le pizze hanno gli stessi prezzi: da € 6,50 per la margherita fino a € 9,50 per una pizza con gamberi e rucola.

Ammetto di non essere un grande fan di Vapiano – spesso la qualità della pasta ordinata dipende molto dal cuoco presso cui si capita – ma se si vuole mangiare un piatto di pasta senza troppe pretese quando si è “unterwegs” è sicuramente una buona alternativa a kebab o altre catene di fast food americane.

A Vienna sono presenti 7 ristoranti Vapiano, tra cui l’ultimo aperto nella nuova stazione Wien Mitte, che con più di 400 posti è il più grande della catena.

Voi cosa ne pensate di Vapiano?

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

9 Commenti

  1. Manu ha detto:

    A me Vapiano non dispiace, ci ho mangiato un paio di volte la pizza (buona) e una la pasta, era un po’ scotta ma il sapore non era male. Hai detto bene, ci si mangia senza pretese, non aspettiamoci qualità da gourmet ma secondo me va bene così. Mi ha fatto solo ridere una volta ero alla cassa del Vapiano di Mariahilferstrasse, con una mia amica italiana, e la cassiera ci ha chiesto che lingua parlassimo… quando le abbiamo risposto “italiano” ridendo, lei ci ha risposto che non l’aveva mai sentito :D

  2. loris ha detto:

    si va bene ma che pizza con stì italiani che muoiono senza pasta,io nn vado in austria x mangiare piatti italiani,preferisco scoprire i piatti locali.

  3. ant ha detto:

    catena tedesca…
    per palati non sopraffini

  4. Francesco ha detto:

    niente in contrario al fastfood con selfsservice italiano, Vapiano e’ di origine tedesca, discreto, gli manca semplicemente l’ impronta italiana ce viene garantita soltanto quando i fondatori e personale sono nati e cresciuti in Italia.

  5. Mauro ha detto:

    Idea molto carina (anche quella della “card” per pagare, funziona ancora così?) e, per qualcosa di veloce, molto meglio dei vari fast-food soprattutto orientali che ormai pullulano in tutto il mondo. Invece che ai tedeschi, l’idea non poteva venire a qualche italiano?
    Almeno a Roma, qualche anno fa, ci fu il boom dei “pizzarito” e/o “pastarito”, qualcosa di simile a Vapiano (anche se non si trattava assolutamente di un fast-food) dove sceglievi tipo di pasta e condimento. Porzioni giganti, prezzi medioalti, cuochi quasi mai italiani. Seguendo il successo dei primi, ne aprirono un numero spropositato fino al collasso inevitabile. Adesso quelli aperti, se ne sono rimasti, si contano sulle dita di una mano.
    Simpatico vedere, da Vapiano, i miei “amici indigeni” strappare le foglie di basilico dalle piantine sui tavoli e metterle sulla pizza margherita…… sarò maniaco, mai io le laverei prima…..;-)

  6. NuovoViennese ha detto:

    Al più discreto, nonostante le buone intenzioni.

    Tanta panna sulla pasta (del resto le radici della catena sono teutoniche) e forni rigorosamente elettrici.

    La migliore pasta a Vienna la mangio ancora a casa mia, per la pizza ci sono diverse ottimi locali gestite da italiani 100% (Riva, Mari, that’s amore ed altre)

  7. Francesco ha detto:

    Boh, secondo me è pessimo: la pizza sembra quella surgelata da fare in casa e la pasta si squaglia e ha condimenti inquietanti (tipo carbonara a base di aglio e panna…)

  8. srizzi ha detto:

    Leggendo il menu all’entrata siamo rimasti inorriditi e non siamo entrati.
    Ma come si fa a storpiare le ricette in quel modo e a farle passare per cucina italiana? OK è un fast food ma questi tedeschi di Germania farebbero meglio a cucinare le cose loro e non venire a rompere le scatole ai nostri Ristoranti e Pizzerie seri. Con l’ignoranza che c’è in giro, troppi stranieri credono che la carbonara si faccia con la panna e lo speck!!! Che nervoso!!! Dopo esserci allontanati da quel postaccio siamo andati a mangiare una buonissima Wiener Schnitzel mit Pommes!

  9. Isolde ha detto:

    Con il handicap di avere un’intolleranza delle istamine devo rinunciare a pasta e pizza fatte di farina “normale”, quindi normalmente mangio a casa, ho trovato da Den’s (supermercato biologico) un’ottima pasta di kamut. Da Vapiano Landstraße sono stata due o tre volte con degli amici austriaci, prima o dopo una visita al village cinema. Non é che sia il nostro ristorante dei sogni, ma almeno offrono una pasta fatta di farro. E tra le varie offerte di fast food o convenience food offrono un ambiente abbastanza gradevole. Avrei molto piacere se i ristoranti italiani offrissero in maggior numero la pasta al farro, al kamut o magari anche alla farina di castagne, pasta eccellente! Per la pizza che non dovrei mangiare per niente perché contiene anche il lievito, ho fatto una scoperta fantastica pochi passi da casa mia: La Pizzeria Pozzuoli in Fasangasse. Peppe Capasso fa lievitare la pasta cosí a lungo e usa condimeni di ottima qualitá – cosí di tanto in tanto posso godermi anche una pizza senza star male.

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