Italiani all'Estero 2 commenti

Gli italiani all’estero NON potranno votare alle “parlamentarie” del PD?

Il 29 e 30 dicembre 2012 si terranno le “Primarie dei Parlamentari” del Partito Democratico.

Tramite un sistema di voto simile alle primarie di coalizione del 25 novembre scorso sarà possibile scegliere i candidati alle prossime elezioni nazionali.

Come forse molti di voi sapranno, gli italiani residenti all’estero eleggono alla Camera e al Senato dei “parlamentari esteri”, che devono rappresentare gli interessi dei connazionali residenti in tutte le parti del mondo.

Il discorso riguardante la necessità ed utilità di tali parlamentari è molto complesso, e ne discuteremo sicuramente in un prossimo articolo.

Nel frattempo bisogna prendere atto della situazione attuale ed ho quindi seguito con molto interesse la decisione di istituire le primarie dei parlamentari del PD, con l’intento di poter scegliere un candidato che potesse rappresentare al meglio i miei interessi di italiano all’estero.

Purtroppo le informazioni a riguardo sono (attualmente) molto scarse e frammentarie.

Nel regolamento presente sul sito ufficiale delle Primarie dei Parlamentari del PD non è infatti presente alcuna informazione riguardante gli italiani residenti all’estero e neppure sulla pagina degli italiani nel mondo sul sito ufficiale del Partito Democratico.

Mi è stato possibile trovare informazioni a riguardo solamente sul sito web del “Partito Democratico Germania” dove è presente il seguente comunicato:

Le primarie anche per stabilire i deputati

Tra Natale e Capodanno ci saranno in Italia le primarie per stabilire i candidati alle elezioni politiche. All’estero i candidati verranno nominati dalla dirigenza del PD di concerto con i deputati e senatori uscenti.

Credo che il senso sia chiaro per tutti: gli italiani all’estero non potranno prendere parte alle primarie per scegliere i candidati al parlamento del PD per le circoscrizioni estere.

Questa scelta mi sembra un passo indietro rispetto alle primarie di coalizione ed un vero e proprio smacco per tutti i simpatizzanti del Partito Democratico che hanno visto sicuramente di buon grado l’apertura democratica del partito verso i cittadini.

Come mai questa decisione di escludere gli italiani all’estero? Al momento non ci è dato saperlo.

E’ possibile supporre che l’organizzazione del voto all’estero sia troppo complessa, ma come si è visto per le primarie precedenti di coalizione è possibile mettere insieme tramite il voto online un sistema semplice e sicuro per far partecipare tutti gli interessati direttamente da casa (o eventualmente dai circoli del PD nel mondo).

Poiché le informazioni riguardanti questa decisione sono come già scritto al momento ancora frammentarie, e quindi per evitare di diffondere informazioni o commenti sbagliati, ho inviato poco prima della pubblicazione di questo articolo una email di richiesta di chiarimenti ad Eugenio Marino, Responsabile del Partito Democratico all’estero.

Aspettiamo notizie.

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

2 Commenti

  1. Eugenio Marino ha detto:

    Caro Paolo,
    le primarie del PD in Italia nascono dall’esigenza di dare ai cittadini elettori la possibilità di scegliere gli eletti in Parlamento, poiché la legge elettorale vigente in Italia (e solo in Italia, non all’estero), cioè il “porcellum”, avendo le liste bloccate non consente di esprimere preferenze e di scegliere gli eletti, sottolineo “eletti”.

    In questo caso, quindi, i partiti, componendo le liste, scelgono già gli eletti al parlamento, non i candidati. Dunque, con le primarie, i partiti scelgono i candidati alle primarie (sottolineo alle primarie) e poi i cittadini votano scegliendo gli eletti che il Partito metterà in lista.

    All’estero, invece, il sistema elettorale vigente consente la doppia preferenza. Dunque è il cittadino che sceglie gli eletti e il Partito solo i candidati.

    Per semplificare, possiamo dire che in Italia ci sono le liste bloccate e all’estero le preferenze. In Italia il partito sceglie i candidati alle primarie e i cittadini (tramite le primarie) gli eletti del nostro Partito in Parlamento, mentra all’estero il Partito sceglie i candidati delle liste e i cittadini scelgono (tramite dette liste) gli eletti con le prefernze il giorno del voto.

    Dunque, in Italia si fanno le primarie perché il cittadino con il porcellum e le liste bloccate non può scegliere. All’estero non si fanno le primarie perché il cittadino può scegliere con le preferenze.

    Spero di essere stato esauriente.
    Un caro saluto.

    Eugenio Marino
    Responsabile nazionale PD all’estero

  2. Claudio d'Aloya ha detto:

    CARISSIMO COMPAGNO MARINO,
    GRAZIE!
    FINALMENTE UNA RISPOSTA CHIARA.
    VOTEREMO QUINDI COME L’ULTIMA VOLTA SPERANDO CHE NON CI SIANO TROPPE FRODI…
    INFATTI -COME SICURAMENTE SAI- PURTROPPO NEL CONTESTO DEL “PORCELLUM” IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO PUO’ ESSERE MANIPOLATO CON L’INTERCETTAZIONE DELLE BUSTE, ANCHE IN FUNZIONE DELL’ASSENZA DI OGNI POSSIBILITA’ DI CONTROLLO DELLA REALE IDENTITA DEI VOTANTI ISCRITTI ALL’AIRE NONCHE’ A CAUSA DELLA SPROPORZIONE TRA IL NUMERO ELEVATO DEGLI ISCRITTI ALL’AIRE CUI VENGONO INVIATE (SENZA GARANZIA DELL’AVVENUTA CONSEGNA) LE BUSTE PER ESPRIMERE IL VOTO E LA LIMITATA PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE AL VOTO CHE VIENE FINALMENTE CONSTATATA…
    SPERIAMO CHE IL PROSSIMO GOVERNO BERSANI ED UNA MAGGIORANZA PARLAMENTARE DEL PD E DEL CENTROSINISTRA PROCEDA RAPIDAMENTE ALLA REVISIONE DEL SISTEMA ELETTORALE, COME PURE AD UNA LEGISLAZIONE SUL CONFLITTO DI INTERESSI…
    Claudio d’Aloya (iscritto all’Aire da Ferrara presso il Consolato d’Italia ad Edinburgo!)

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