Italiani a Vienna 2 commenti

10 segnali che non ti sei ancora ambientato a Vienna

La nostra autrice Silvia risponde al mio ultimo articolo sui segnali per capire se sei diventato un vero viennese con una lista 10 “contro-segnali” su cui riflettere per farci capire che forse – in fondo in fondo – non siamo proprio così integrati come possiamo credere. Buona lettura! 

  1. Quando dici Gruess Gott la gente sorride perché hai appena detto Gruss Gotto.
  2. Anche se lavori nella ristorazione da anni quando ti ordinano un Kruegerl pensi agli esercizi di Kegel per il pavimento pelvico.
  3. I Wurst li concepisci solo sulla pizza viennese.
  4. Quando ti chiama al cellulare un numero sconosciuto sei terrorizzato al pensiero che l’interlocutore parli tedesco o peggio ancora Wienerisch.
  5. Non sopporti di lasciare la mancia, soprattutto perché pensi che i camerieri siano per la maggior parte tutt’altro che gentili.
  6. Non metti il tuo titolo davanti al nome dimostrando di non sapere che le magiche paroline Dott Mag accelerano di gran lunga qualsiasi operazione desideriate compiere.
  7. Ti fa schifo la gente che si toglie le scarpe in treno o in ufficio.
  8. Ti arrabbi al banco degli affettati perché ti rifilano fette di prosciutto alte un dito, con ancora la cotenna addosso, che non sono state tagliate sul momento.
  9. Quando torni a Vienna dopo essere stato in Italia hai la valigia piena di biscotti del Mulino Bianco, chinotto, salame, formaggio, bicarbonato.
  10. Nella tua cerchia di conoscenze ci sono sloveni, russi, cinesi, giapponesi, messicani, argentini, iraniani, slovacchi… ma nessun austriaco.
Silvia Pillin

Dopo sei anni a Vienna è tornata in Italia per lavorare come copywriter. A Vienna ha ambientato un romanzo che si intitola Ti voglio bene lo stesso". Tutte le sue avventure, viennesi e non, sono raccolte nel blog azzurropillin.

Scritto da Silvia Pillin

Dopo sei anni a Vienna è tornata in Italia per lavorare come copywriter. A Vienna ha ambientato un romanzo che si intitola Ti voglio bene lo stesso". Tutte le sue avventure, viennesi e non, sono raccolte nel blog azzurropillin.

2 Commenti

  1. sergione ha detto:

    I punti 9 e 10 non sono il segnale che non ci si e’ ambientati a Vienna, bensi’ che siamo ancora persone normali.
    Perche’ preferire il Wurst o i Kase austriaci al prosciutto e parmigiano e’ da denuncia.
    Per quanto riguarda i rapporti con gli austriaci…. fare amicizia e’ una parola grossa con loro.

  2. Anna ha detto:

    Ciao a tutti,
    ma come si vive a Vienna? Ho una famiglia composta da i miei due bimbi, di 5 e 3 anni , marito e gatto.
    Mi piacerebbe poter vivere in una città così bella, che offre molte opportunità,ma in realtà ho paura di fare questo passo per i miei bimbi. So che loro si ambientano subito… e che vorrei poter offrire loro un futuro migliore di quello che si prospetta in Italia,
    Qualcuno di voi ha famiglia e può darmi un consiglio? Grazie in anticipo.

Lascia un commento

Spunta questa casella se vuoi ricevere un avviso quando qualcuno risponde al tuo commento.

Con l'invio di questo commento si autorizza il trattamento dei dati personali per la finalità, con le modalità e nei limiti indicati nella privacy policy .