Grazie all’ottima idea di un amico, alcune settimane fa ho finalmente avuto l’occasione di visitare una delle zone architettonicamente più importanti storicamente ed ancora oggi interessanti di Vienna, ovvero la Werkbundsiedlung.
Questo quartiere situato nel 13 distretto venne costruito negli anni ’30 come un nuovo modello di insediamento pensato per la piccola borghesia del tempo. Mentre infatti a Vienna si continuavano a costruire i grandi “Hof“, i condomini edilizi che ancora oggi plasmano l’urbanistica di molti quartieri, molti architetti come Adolf Loos o Josef Frank stavano invece sviluppando idee urbanistiche molto diverse, basate sulla semplicità delle linee e la funzionalità degli edifici.
Dalle loro idee nacque il progetto della Werkbundsiedlung, alla quale parteciparono 32 architetti da tutto il mondo (tra cui Josef Hoffmann, Adolf Loos, Margarete Schütte-Lihotzky, André Lurçat, Gerrit Rietveld e Richard Neutra) che tra il 1929 e il 1932 sotto la guida di Josef Frank realizzarono 70 abitazioni.
Ogni casa doveva seguire alcuni criteri: monofamilari, con dimensioni variabili dalle 2 alle 5 stanze, in case dalle linee sobrie e pensate per offrire efficienza e funzionalità agli abitanti. Ogni abitazione doveva avere un proprio giardino e una cantina, oltre ad un tetto piano.
Al completamento l’agglomerato divenne una sorta di mostra a cielo aperto: le case, già completamente arredate, potevano essere visitate dal pubblico sia per permettere di farsi un’idea del nuovo stile architettonico, sia per invogliare gli interessenti all’acquisto.
Le cose non andarono però come sperato: sia per il progetto forse troppo innovativo che a causa della crisi economica che in quegli anni colpì anche l’Austria, la maggior parte delle abitazioni rimase invenduta. Il comune di Vienna si prese quindi carico dell’acquisto di circa 50 appartamenti, usati da allora come case popolari.
Una visita è naturalmente possibile solamente dall’esterno, passeggiando tra le vie del quartiere. Purtroppo molti edifici sono inoltre nascosti dalle piante, ma si riesce comunque a farsi un’idea degli stili e delle idee messe in atto dagli architetti. Per prepararsi al meglio è disponibile inoltre un sito web con tutte le informazioni e anche una app per smartphone con una audioguida (in tedesco ed inglese).
La Werkbundsiedlung è raggiungibile dalla stazione di Ober St. Veit (U4) con gli autobus 54A o 54B (fermata Gobergasse), oppure con il tram 62 (partenza da Wien Meidling) fino al capolinea (Lainz. Wolkersbergenstr.) e poi 10 minuti a piedi.
Una bella sorpresa: un quartiere che non ho mai visitato. Grazie per le indicazioni.
Sempre interessanti i vostri suggerimenti per scoprire e riscoprire ogni volta la bellezza di Vienna. Grazie!