Curiosita' 2 commenti

L’inno nazionale austriaco tra musica e storia

“Land der Berge, Land am Strome…”, quanti di voi conoscono l’inno nazionale austriaco? Il Bundeshymne come lo conosciamo adesso venne scelto nel 1947, ma la sua storia inizia molto tempo prima.

Durante la monarchia austro-ungarica l’inno nazionale dell’impero era infatti la “Haydn-Hymen”, l’inno dell’imperatore, composto da Franz Joseph Haydn nel 1797 e inno ufficiale fino al 1919.

Con la prima repubblica austriaca non ci fu un vero e proprio inno nazionale: dal 1920 al 1929 durante le cerimonie venivano suonati varie canzoni in base alle occasione, tra cui “Deutschösterreich, du herrliches Land”, conosciuto come “Renner-Kienzl-Hymne”. In seguito fino al 1938 venne utilizzato “Sei gesegnet ohne Ende”, anche conosciuto come “Kernstock-Hymne”, anche se mai ufficializzato come inno nazionale austriaco.

A partire dal 1938, dopo l’Anschluss con la Germania, e fino alla fine della seconda guerra mondiale l’inno nazionale tornò ad essere la melodia di Haydn, ma con il testo tedesco “Das Lied der Deutschen” (Deutschland, Deutschland über alles…).

Dopo la fine del nazismo, sebbene la melodia di Haydn fosse molto popolare, si decise per distanziarsi maggiormente dal passato, di scegliere un nuovo inno nazionale. Così, nel 1946, fu indetta dal governo austriaco una gara pubblica per trovare un nuovo testo e una nuova melodia, con un premio di 10.000 scellini.

Sebbene furono inviate più di 1000 proposte, nessuna di queste riuscì a convincere la giuria. Questa si mise solo d’accordo sull’utilizzo di un brano a quel tempo attribuito a Mozart, “Brüder reicht die Hand zum Bunde”, da utilizzare come melodia. Solo in seguito si scoprì che la musica sarebbe stata composta in realtà da un’altro musicista dell’epoca, Johann Holzer. Per aggiungere un testo alla melodia vennero contattati vari poeti austriaci del tempo, e tra i testi inviata venne infine scelto “Land der Berge, Land am Strome” della poetessa Paula Preradović.

Nel corso degli anni seguenti non sono però mancate le polemiche: inizialmente una parte della della popolazione e della classe politica si oppose al nuovo inno e ci furono più di un tentativo di tornare al  vecchio inno di Haydn. Inoltre a partire dagli anni ’90 ci furono molte discussioni su una possibile modifica del testo, e in particolare della frase “Heimat bist du großer Söhne” che in molti vorrebbero modificare in “Söhne und Töchter” per indicare sia i maschi che le femmine.

Dopo che nel 2010 Christina Stürmer cantò per una campagna del ministero l’inno con il testo modificato in “Söhne und Töchter” si scatenò una accesa polemica che portò fino ad un verdetto dell’Oberste Gerichtshof (la corte di cassazione austriaca), in base al quale la modifica del testo non è contraria all’inno nazionale, ma semplicemente vista come una interpretazione.

Il testo dell’inno nazionale austraico:

Land der Berge, Land am Strome,
Land der Äcker, Land der Dome,
Land der Hämmer, zukunftsreich!
Heimat bist du großer Söhne,
Volk, begnadet für das Schöne,
Vielgerühmtes Österreich,
Vielgerühmtes Österreich.

Heiß umfehdet, wild umstritten,
Liegst dem Erdteil du inmitten
Einem starken Herzen gleich.
Hast seit frühen Ahnentagen
Hoher Sendung Last getragen,
Vielgeprüftes Österreich,
Vielgeprüftes Österreich.

Mutig in die neuen Zeiten,
Frei und gläubig sieh uns schreiten,
Arbeitsfroh und hoffnungsreich.
Einig lass in Brüderchören,
Vaterland, dir Treue schwören.
Vielgeliebtes Österreich,
Vielgeliebtes Österreich.

Cosa ne pensate dell’inno nazionale austriaco?

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

2 Commenti

  1. Lidia ha detto:

    Questo post mi era sfuggito :) davvero bello!
    Credo che dopo la II guerra mondiale l’Austria abbia scelto di non conservare la melodia di Haydn anche perché nel frattempo se l’era tenuta la Germania, con altro testo (o meglio, una strofa soltanto del famigerato testo). Insomma, gli han fregato l’inno… beh… storia già vista tra UK e Prussia un secolo prima più o meno. Ma guarda te se ‘sti tedeschi, con i migliori compositori al mondo, abbiano dovuto scopiazzare inni a destra ed a manca!

  2. Nelly LiPuma ha detto:

    “Heimat bist du großer Söhne”= ERRATO!
    “Heimat Söhne und Töchter” = CORRETTO!
    Un popolo non é fatto solo di uomini! Davvero non capisco questa arroganza tipica maschile, di ignorare, cancellare, invisibilizzare, le donne!

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