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Elezioni legislative in Austria 2017: i partiti e i candidati a confronto

Manca poco più di un mese al 15 ottobre 2017, quando in Austria si terranno le elezioni per rinnovare il Parlamento. Per chi non vive in Austria o non segue molto la politica ho pensato di riassumere in questo articolo i vari partiti e candidati che si presenteranno e di cui – tra manifesti e apparizioni televisive – sicuramente sentirete parlare durante le prossime settimane.

Iniziamo però prima di tutto parlando di come siamo arrivati a queste elezioni: sebbene la legislatura avrebbe avuto il suo termine naturale nel 2018, già dall’anno scorso durante la lunga elezione del presidente della Repubblica la politica nazionale e in particolare i grandi partiti tradizionali si erano trovati sotto una forte pressione di cambiamento. Nell’SPÖ il cancelliere Werner Faymann venne sostituito in tutta fretta con Christian Kern, prima direttore generale delle ferrovie statali (ÖBB) e improvvisamente lanciato nella politica nazionale come primo ministro. Lo scorso maggio poi le dimissioni del segretario e viceministro dell’ÖVP Reinhold Mitterlehner e la “presa di potere” del giovane Sebastian Kurz ha portato alla caduta del governo, e quindi a nuove elezioni fissate per ottobre.

I partiti si stavano quindi già preparando da tempo a questo appuntamento, ma in particolare la nuova guida di Kurz ha improvvisamente modificato sia i sondaggi che le strategie post-elettorali. Vediamo ora i singoli partiti e candidati premier nel dettaglio:

SPÖ: il partito socialdemocratico (Sozialdemokratische Partei Österreich) si presenta alle elezioni con l’attuale cancelliere Christian Kern come suo candidato premier. Kern ha annunciato di puntare al primo posto nei risultati anche se attualmente i sondaggi lo danno tra il 24 e 25 percento dei consensi. Se questo non verrà raggiunto ha detto che il partito andrà all’opposizione durante la prossima legislatura.

ÖVP: il partito popolare (Österreichische Volkspartei) ha cambiato drasticamente il suo volto con la guida di Sebastian Kurz. Alle elezioni si presenta infatti non più con il suo nome storico ma invece con un personalizzato Liste Sebastian Kurz – Die neue Volkspartei. Il cambio di rotta sembra però premiare queste scelte nei sondaggi, che al momento prevedono un risultato intorno al 33% dei voti.

FPÖ: il partito della libertà (Freiheitliche Partei Österreich) si presenta alle elezioni con il suo storico leader Heinz-Christian Strache. Considerato in testa ai sondaggi fino a pochi mesi fa, dopo l’arrivo di Sebastian Kurz si attesta attualmente a circa il 24-25% dei voti.

Die Grüne: per il partito dei verdi la candidata premier è Ulrike Lunacek, con una lunga carriera al parlamento europeo alle spalle. Il partito ha avuto poco prima dell’inizio della campagna elettorale una scissione con l’uscita di Peter Pilz (che si presenta con una propria lista), con il risultato che i sondaggi danno al partito solamente il 5% dei consensi, mettendo a rischio l’entrata in parlamento (la soglia in Austria è del 4%).

NEOS: il partito di stampo liberale guidato da Matthias Strolz si è alleato con Irmgard Griss (candidata alla presidenza nel 2016 con un ottimo risultato) per queste elezioni. I sondaggi prevedono un 5-6% di risultato.

Oltre a questi partiti, si presentano alle elezioni vari altre formazioni minori non ancora presenti in parlamento:

Liste Peter Pilz – come già accennato nasce da una scissione dal partito dei verdi con l’uscita del candidato principale Peter Pilz. E’ l’unico partito che sembra avere possibilità di superare la soglia di sbarramento, con una percentuale nei sondaggi al momento intorno al 5%.

KPÖ – partito comunista austriaco, candidato premier Mirko Messner.

FLÖ – fondato dopo una scissione del partito della libertà (FPÖ) di Salisburgo, candidata premier è Barbara Rosenkranz.

GILT – partito creato dal comico Roland Düringer,

DIE WEISSEN: partito supportato da 3 parlamentari del Team Stronach, che non si è ripresentato alle elezioni.

Per chi vuole approfondire le posizioni dei singoli partiti le possibilità sono molte: tramite i siti web dei singoli partiti, oppure andando alle varie manifestazioni elettorali che saranno molteplici sia a Vienna che in tutta l’Austria, oppure seguendo le confrontazioni televisive che ci accompagneranno quasi tutti i giorni da qui fino al 15 ottobre (qui trovate un calendario aggiornato).

La campagna elettorale si presenta già molto interessante e combattuta, ma in base alla mia esperienza e vedendo i sondaggi attuali molto si deciderà dopo le elezioni, quando bisognerà trovare un modo per creare una coalizione e quindi un governo.

Immagine (c) shutterstock / roibu

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

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