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Elezioni in Austria: quelli che non possono votare

Tra esattamente due settimane, domenica 29 settembre 2019, si terranno le elezioni per il rinnovo del parlamento austriaco.

Non voglio parlarvi qui di sondaggi o previsioni su quello che sarà il nuovo governo (ne discuteremo eventualmente dopo le elezioni), ma ci tengo a fare qualche riflessione su un tema che invece lega molti di noi, ovvero il diritto di voto.

Io – come tanti altri – anche vivendo da lungo tempo in Austria non avremo infatti la possibilità di partecipare a queste elezioni. Non è naturalmente una novità: da quello che so in qualunque Nazione sono solo i cittadini a poter esprimere il proprio voto per il Parlamento.

Ma in Austria è un questione molto sentita: sono infatti più di 1 milione le persone sopra i 16 anni che non hanno la possibilità di recarsi alle urne (contro 6,4 di aventi diritto).

A Vienna, polo di attrazione di moltissimi stranieri, si calcola che il 29,5 percento dei residenti non ha diritto di voto (circa il 15 percento su tutta l’Austria) E non stiamo parlando solo di immigrati: sono infatti ben 45.000 i giovani nati in Austria che ogni anno raggiungono l’età per poter votare, ma che non lo potranno fare perché nati da genitori stranieri.

Sono numeri importanti, che vi fanno capire come una grande fetta della popolazione sia esclusa dal processo democratico e da scelte che influenzano anche le loro vite.

In teoria ottenere la possibilità di votare sarebbe semplice: basterebbe prendere la cittadinanza austriaca. Ma molti preferiscono mantenere la propria: alcuni per motivi pratici (il processo è molto lungo e dispendioso e i vantaggi per chi già proviene da un Paese dell’Unione Europea, oltre al diritto di voto, sono quasi nulli), altri per non perdere il legame con il proprio paese di origine o perché si sentono più cittadini europei più che austriaci.

Diversi anni fa avevo già scritto alcune riflessioni su questo tema legandole alle elezioni comunali viennesi e ritengo che possano essere ancora valide. Se nella mia semplice proposta indicavo una residenza continuativa di almeno 3 anni per ottenere il diritto di voto “locale”, perché non permettere di partecipare alle elezioni nazionali dopo 6 anni, ovvero lo stesso tempo di residenza necessario per poter richiedere la cittadinanza, ma senza questo obbligo?

Come già accennavo all’inizio il tema della possibilità di voto per i non cittadini (non chiamiamoci stranieri!) è molto sentito in ampie fasce della popolazione e si trovano spesso iniziative a supporto.

In particolare vi segnalo “Pass Egal Wahl 2019“, che per sensibilizzare organizzerà il 24 settembre in tutte le maggiori città austriache dei seggi elettorali simbolici dove sarà possibile esprimere la propria preferenza di voto, indipendentemente dalla propria cittadinanza. A Vienna il seggio sarà presso la Minoritenplatz, dalle 15:00 alle 20:00. (qui la lista completa per tutta l’Austria)

Qual è la vostra opinione sul diritto di voto? Vorreste votare (anche) in Austria?

Bambini Lascia un commento

Il congedo parentale in Austria: tutto quello che c’è da sapere per mamma e papà

Negli articoli che ho già pubblicato sul diventare genitori in Austria avevo solamente accennato al congedo parentale, il periodo di assenza dal lavoro che sia la madre che il padre possono richiedere dopo la nascita di un figlio. Vediamo ora in dettaglio tutte le informazioni più importanti da sapere.

In Austria il congedo è suddiviso in 2 parti: un periodo obbligatorio chiamato di “protezione di maternità” (Mutterschutz) e successivamente uno facoltativo di “aspettativa per genitori” (Elternkarenz).

Il primo si svolge durante le 8 settimane prima e dopo la nascita, in cui vige il divieto assoluto per la madre di qualunque tipo di attività lavorativa. Per chi lavora dalla cassa malati si riceve una indennità (Wochengeld) pari allo stipendio medio degli ultimi 3 mesi (qui trovate i moduli per fare richiesta presso la WGKK).

Il secondo periodo può durare invece fino al compimento del secondo anno di vita del bambino. E’ facoltativo ma allo stesso tempo un diritto e quindi non può essere rifiutato dal datore di lavoro. L’importante è fare richiesta con le giuste tempistiche: per il primo periodo dopo la nascita entro le prime 8 settimane, in seguito con almeno 3 mesi di anticipo (anche in caso di prolungamento). Durante il periodo di congedo si è inoltre protetti dal licenziamento.

Il periodo di aspettativa è un diritto per entrambi i genitori e può essere suddiviso tra essi per un massimo di due volte (per esempio prima la madre, poi il padre e infine ancora la madre). E’ inoltre permesso sovrapporre un mese di congedo (solo una volta), riducendo però in questo modo il periodo totale a cui si ha diritto.

Durante il periodo di aspettativa si ha diritto ad una indennità mensile (Kinderbetreuungsgeld), che viene erogata in due modalità tra cui scegliere:

  • indennità legata alla retribuzione (Ein­komm­ens­ab­hängig­es Kinderbetreuungsgeld): viene erogata fino al compimento del primo anno di età del bambino (quindi solo per 10 mesi, poiché le prime 8 settimane di Mutterschutz sono già coperte) e ammonta all’incirca all’80% del Wochengeld. Se anche il padre decide di prendere un periodo di aspettativa questo si allunga di altri 2 mesi come incentivo.
  • indennità generica (Kinderbetreuungsgeldkonto / Pauschalsystem): questo modello è indipendente dall’aver lavorato o meno prima della nascita. Mette a disposizione un ammontare fisso (ca. 12.000 € se solo genitore prende il congedo e ca. 15.000 se entrambi) che viene versato per un periodo di minimo 12 mesi (quindi circa 1.000€ mensili) o fino a 28 mesi (quindi circa 430€ al mese).

Un aspetto importante da tenere a mente è che l’indennità mensile non è strettamente legata al periodo di aspettativa. Questo significa che per esempio una madre ha diritto ad assentarsi dal lavoro fino al compimento del secondo anno di vita del bambino, ma se sceglie l’indennità legata alla retribuzione la riceverà solamente per i primi 12 mesi, mentre per i restanti non avrà alcun sussidio.

Allo stesso modo se i genitori decidono di suddividere il congedo parentale, per esempio come spesso capita con la madre che sta a casa i primi 12 mesi ed il padre un periodo a seguire, utilizzando il modello legato alla retribuzione il secondo genitore riceverà come accennato solo 2 mesi di indennità.

Come capite ci sono molte variabili da considerare per scegliere l’opzione migliore per se stessi (ed il proprio bambino). Uno strumento utile che vi può aiutare in particolare per l’indennità durante i vari periodi di congedo è uno strumento presente sul sito web del Ministero per le famiglie con il quale è possibile calcolare l’ammontare esatto dei rispettivi modelli.

Inoltre per qualunque dubbio consiglio sempre di cercare informazioni sul sito web della camera dei lavoratori (Arbeiterkammer), sempre molto aggiornato, ed eventualmente chiedere anche una consulenza presso i loro uffici (è gratuita), sapranno sicuramente aiutarvi.

Tedesco 4 commenti

7 idee per praticare e migliorare il tedesco a Vienna

Lo sappiamo tutti: il tedesco è una lingua veramente difficile! E proprio per questo motivo è necessario praticarla tutti i giorni per renderla veramente propria.

La fruizione passiva, per esempio leggendo un giornale o guardando la televisione non sono però sufficienti. E’ infatti necessario utilizzare la lingua attivamente, parlando e scrivendo, affinché si vedano dei miglioramenti tangibili.

Purtroppo questo non è sempre facile: c’è chi è ancora principiante e non riesce a fare lunghe conversazioni, oppure lavora con l’inglese o magari anche a casa parla italiano.

Come fare dunque per migliorare? Le possibilità in una grande città come Vienna non mancano, di seguito trovate 7 idee che vi consiglio:

1) Il metodo più classico è il tandem linguistico, in cui ci si incontra con un’altra persona madrelingua e si fa uno “scambio”. Per metà del tempo si parla in una lingua e poi nell’altra. Non è sempre facile trovare il partner adatto, ma quando ci si riesce è un ottimo metodo per creare lunghe conversazioni e anche grandi amicizie. Sul sito web dell’università di Vienna si trovano tantissimi annunci.

2) Gli Sprachencafè sono un’altra possibilità per praticare il tedesco con persone che stanno imparando. Si tratta di incontri di gruppo in cui si fa conversazione in una lingua straniera. Spesso sono gestiti da madrelingua che moderano la discussione e aiutano a migliorare. Vi consiglio in particolare quello organizzato da Station Wien , ma ce ne sono anche molti altri.

3) Aiutare gli altri e allo stesso tempo migliorare il tedesco: a Vienna ci sono tantissime associazioni che cercano volontari che offrano il loro tempo per aiutare gli altri. Tramite la Eherenamtbörse del comune di Vienna è possibile cercare tra centinaia di possibilità, in molti casi non sono necessarie capacità particolari, basta anche solo 1 ora in settimana.

4) Per chi ama praticare sport (o vuole iniziarne uno nuovo) la Sport Union è una associazione che offre decine di corsi, sia per principianti che per “sportivi”. La maggior parte sono naturalmente di gruppo, e quindi anche un’ottima occasione per tenersi in forma e conoscere nuove persone. Le palestre e campi sportivi si trovano in ogni distretto di Vienna, è possibile iniziare durante tutto l’anno.

5) Praticare un hobby: le Volkshochschule sono organizzazioni comunali che offrono corsi – a basso costo – di ogni genere: dalla cucina al computer, dalla ginnastica allo sviluppo personale. Una ottima opportunità per imparare qualcosa di nuovo, conoscere persone e praticare la lingua.

6) Un’altra idea è trovare un lavoro part-time che non richieda grandi una conoscenza approfondita del tedesco, come presso un catering, agli eventi oppure facendo le consegne. Piccole attività con cui poter anche guadagnare qualche soldo ed iniziare a conoscere il mondo del lavoro viennese. La maggior parte delle offerte si trovano sul sito web unijobs.at.

7) Infine il mio consiglio è di cercare di usare il tedesco il più possibile nella vita di tutti i giorni! Le occasioni per fare anche solo brevi conversazioni, che sia al supermercato, con i vicini, negli uffici pubblici o al ristorante sicuramente non mancano. Basta farsi passare la paura di commettere errori (nessuno ci farà caso!) e migliorare giorno dopo giorno il proprio vocabolario e frasario.

Avete altre idee per praticare e migliorare il tedesco a Vienna? Aggiungeteli nei commenti! 

Burocrazia Lascia un commento

Da settembre anche in Austria la Carta d’Identità Elettronica

Da alcuni anni in Italia è iniziata l’introduzione della cosiddetta Carta d’Identità Elettronica (CIE), un documento di riconoscimento che andrà a sostituire la classica carta d’identità in formato cartaceo.

La caratteristica principale è il formato tessera (come la patente o il bancomat), molto più facile da maneggiare e portare con sé, ma la più importante innovazione della CIE è il microchip incorporato, che oltre a permettere la verifica dell’identità, consentirà in futuro di accedere a molti servizi della pubblica amministrazione.

Naturalmente la funzione primaria della carta d’identità, ovvero essere un documento di identificazione e permettere l’espatrio in tutti i Paesi dell’Unione Europea (e molti altri) rimane inalterata anche nella versione “elettronica”

Mentre in Italia come già scrivevo la CIE sta venendo erogata  – anche con con una certa lentezza – già dal 2016, fino a pochi giorni fa non era prevista una procedura di rilascio per i cittadini italiani residenti all’estero (quindi iscritti all’AIRE).

I consolati non erano infatti abilitati a questo nuovo sistema, e non era nemmeno possibile fare richiesta presso i Comuni in Italia (come invece è permesso per molti altri documenti, come il passaporto).

La situazione si è però improvvisamente sbloccata con un decreto interministeriale di pochi giorni fa, che ha messo in moto il processo per l’attivazione del rilascio della Carta d’Identità Elettronica presso la rete diplomatico-consolare italiana nel mondo.

Dal prossimo 20 settembre sarà attivata in alcune sedi pilota, tra cui Vienna (le altre sono Atene e Nizza), per poi essere estesa a tutta la rete diplomatica.

La notizia è ancora abbastanza fresca e non sono quindi disponibili maggiori informazioni sulle modalità di rilascio, né sul sito web Ministero degli Affari Esteri né su quello dell’Ambasciata Italiana a Vienna, ma sicuramente ci saranno presto aggiornamenti (vi terrò informati!).

Bambini 3 commenti

Diventare genitori a Vienna: burocrazia tra Austria e Italia

Qualche settimana fa vi avevo già raccontato tutti i passi da seguire durante una gravidanza a Vienna, e ora non può mancare una guida su quello che c’è da fare – almeno da un punto di vista burocratico – dopo la nascita.

Premetto che in questo articolo scriverò dal mio punto di vista, ovvero quello di una coppia “mista” e sposata in Austria con padre italiano (io) e madre austriaca (mia moglie). Se siete invece una coppia 100% italiana e non sposata vi rimando ad un articolo scritto da Andrea qualche anno fa ma ancora valido.

La prima cosa da fare per ufficializzare la nascita è recarsi presso un ufficio anagrafe (Standesamt) di Vienna. Se il parto è avvenuto presso gli ospedali AKH, SMZ-Ost/Donauspital o Krankenhaus Nord vi potete rivolgere direttamente al “Baby-Point” all’interno della struttura, altrimenti dovrete presentarvi presso un ufficio anagrafe del distretto dove è avvenuta la nascita (non il distretto dove abitate!).

I documenti da presentare (in tedesco) sono:

  • certificato di matrimonio
  • certificato di nascita dei genitori
  • documento di identità dei genitori
  • eventuali certificati dei titoli accademici
  • il modulo compilato per richiedere il certificato di residenza (Meldezettel)

Dopo 1-2 giorni lavorativi potrete andare a ritirare il certificato di nascita (Geburtsurkunde), l’estratto del registro delle nascite in formato internazionale (Internationale Geburtsurkunde) e il certificato di residenza (Meldezettel). L’ufficio anagrafe comunicherà inoltre automaticamente la nascita sia alla cassa malati (Krankenkasse) che all’agenzia delle entrate (Finanzamt).

La cassa malati vi invierà la tessera sanitaria (E-Card) a casa dopo circa 10 giorni dalla comunicazione. Se avete bisogno di sapere al più presto il numero di previdenza sociale (Sozialversicherungsnummer) del bambino/a, potete provare a contattarli telefonicamente, solitamente è già tutto nel sistema dopo qualche giorno.

Ora vostro figlio/a è ufficialmente austriaco/a, ma manca ancora la parte relativa all’Italia! Infatti poiché in entrambi i Paesi viene riconosciuto lo “ius sanguinis” (Abstammungsprinzip), chi nasce da genitori “misti” ottiene automaticamente entrambe le cittadinanze (e attualmente le può mantenere entrambe per tutta la vita)

Affinché questo venga ufficializzato deve essere fatta la cosiddetta trascrizione dell’atto di nascita, da presentare presso il consolato italiano di Vienna e che verrà poi trasmessa al comune di iscrizione AIRE di uno dei genitori. Solo dopo che il comune italiano avrà confermato la trascrizione sarà possibile richiedere altri documenti italiani, come il certificato anagrafico o la carta di identità.

I documenti da presentare presso il consolato per la trascrizione sono:

  • l’originale estratto del registro delle nascite in formato internazionale (Internationale Geburtsurkunde).
  • il certificato di residenza (Meldezettel)
  • i documenti di identità dei genitori
  • il modulo compilato per effettuare la richiesta

Complimenti, ora avete un bel bambino/a italiano ed austriaco! 

Bambini 14 commenti

Gravidanza a Vienna: tutto quello che c’è da sapere per prepararsi al meglio

L’attesa di una nascita è un evento bellissimo, ma che richiede anche una buona dose di organizzazione nei nove mesi prima del parto. Essendoci passato da poco (insieme a mia moglie ovviamente!), ho pensato di raccogliere in questa guida i passi fondamentali da seguire durante una gravidanza a Vienna, in particolare dal punto di vista medico e burocratico.

La prima cosa da fare quando avrete scoperto di essere incinta è recarsi dalla propria ginecologa (Frauenarzt) per confermare la bella notizia. Se non ne avete ancora una potete consultare gli elenchi presenti per esempio su docfinder.at , o anche la lista dei medici e dottori che parlano italiano a Vienna.

Questa vi consegnerà il Mutter-Kind-Pass, un libretto giallo in cui verranno segnate tutte le visite fatte sia durante la gravidanza che dopo la nascita, fino al 5. anno di vita. E’ importante portare sempre con se (e soprattutto non perdere!) questo documento, innanzitutto per poter tracciare al meglio la salute del vostro bambino, ma soprattutto perché sarà necessario mostrare di aver fatto tutte le analisi necessarie per poter ottenere gli assegni famigliari (Kinderbetreuungsgeld).

Se desiderate effettuare degli esami prenatali specifici non inclusi nel Mutter-Kind-Pass, come la translucenza nucale (Nackenfaltenmessung) o l’ecografia morfologica (Organscreening), ricordatevi di prendere appuntamento fin da subito per non superare le settimane in cui è possibile effettuarli (tra la 11. e 14. settimana per la translucenza, e tra la 20. e 24. per la morfologica).

Se state lavorando questo è anche il momento per comunicare la gravidanza al datore di lavoro. In base alla legge austriaca è obbligatorio farlo non appena si sa di essere in attesa, anche se molti aspettano fino alla fine del primo trimestre. Con la comunicazione otterrete il diritto di esenzione da straordinari, turni notturni o durante il fine settimana, inoltre non potrete venire licenziati.

Verso la fine del primo trimestre potrete già prendere appuntamento con l’ospedale in cui desiderate partorire. Per quelli pubblici da quest’anno è stata creata una pagina web del comune di Vienna (geburtsinfo.wien) in cui è possibile indicare 3 preferenze. Dopo la 22. settimana di gravidanza vi verrà comunicato per posta in quale ospedale siete stati assegnati.

Durante il secondo trimestre la ginecologa vi confermerà la data prevista per la nascita. Questa dovrà essere comunicata al datore di lavoro e alla cassa malati (alcune aziende lo fanno loro stesse) per calcolare il periodo esatto di protezione di maternità (Mutterschutz). Questo è composto da 8 settimane prima del parto e 8 dopo la nascita, in cui vige il divieto assoluto di qualunque tipo di attività lavorativa. Durante queste settimane si riceve dalla cassa malati un indennizzo (Wochengeld) uguale allo stipendio medio degli ultimi 3 mesi.

Con la conferma della data è anche un buon momento per iniziare a pensare al congedo di maternità (Mutterkarenz). Questo inizia con la fine del periodo di protezione di maternità e può essere richiesto fino al compimento del 2. compleanno del nascituro. (Essendo un argomento abbastanza complesso dedicherò a questo aspetto un articolo a parte).

Se lo desiderate potete organizzare una visita all’ospedale dove avverrà il parto, ma soprattutto vi consiglio di prenotare un colloquio con un’ostetrica (Hebammenberatung), con cui chiarire ogni dubbio che avete sul parto (questo è gratuito ed incluso tra le visite previste nel Mutter-Kind-Pass).

A proposito di ostetriche: è vivamente consigliato contattare un’ostetrica che vi segua dopo essere tornati a casa dall’ospedale. Vi consiglierà come meglio allattare, prendervi cura del neonato, e risponderà ad ogni vostro dubbio che avrete, come è normale che sia. La cassa malati rimborsa fino a cinque incontri, e anche se sceglierete una ostetrica privata – come lo sono la maggior parte – una buona parte del costo vi verrà rimborsato (vi posso consigliare quelle dell’Hebammenzentrum).

Tra la fine del secondo e del terzo trimestre è potete anche seguire un corso di preparazione al parto. Ne vengono offerti di vario tipo per esempio all’ospedale St.Josef oppure al già citato Hebammenzentrum. Questo è anche un buon momento per informarsi su quale pediatra (Kinderarzt) sia nelle vostre vicinanze, dopo la nascita si faranno lì i controlli previsti.

Infine per quanto riguarda l’asilo nido, per quelli pubblici è possibile fare richiesta di iscrizione solamente dopo la nascita, mentre se siete interessati ad uno privato è sicuramente possibile contattarli in qualunque momento.

Oltre a questi aspetti burocratici ci sono naturalmente anche mille altre cose da preparare, come per esempio l’organizzazione della casa, il passeggino, i vestitini, la borsa dell’ospedale e l’acquisto di tanti, ma tanti pannolini, ma di questo – o meglio di dove acquistare queste cose a Vienna – ne potremo parlare in un’altro articolo.

Avete già vissuto una gravidanza a Vienna? O siete in dolce attesa proprio adesso? Lasciate i vostri suggerimenti – e domande – nei commenti! 

Cinema & Televisione Lascia un commento

Rassegna “Nuovo Cinema Italia 2019”: il meglio del cinema italiano a Vienna

Ritorna anche quest’anno a Vienna la rassegna “Nuovo Cinema Italia”, dedicata al film italiano d’autore.

Dal 13 al 23 giugno 2019 verranno proiettate presso  il Votiv Kino alcune delle migliori opere cinematografiche italiane degli ultimi anni, in originale italiano con sottotitoli in tedesco.

Dopo Venezia Roma, quest’anno si è scelto di concentrare la selezione di alcuni film sulla Sicilia, con opere come Il gattopardo di Luchino Visconti e sul tema dell’ebraismo, con per esempio La vita è bella di Roberto Benigni

Il festival verrà inaugurato giovedì 13 giugno alle ore 20 con il film Tutto quello che vuoi alla presenza del regista Francesco Bruni e dell’attrice Raffaella Lebbroni.

Questa la lista completa dei film che verranno proiettati:

  • Ammore e malavita dei Manetti Bros. (2017)
  • Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani (2018)
  • L’equilibrio di Vincenzo Marra (2017)
  • Fortunata di Sergio Castellitto (2017)
  • Il gattopardo di Luchino Visconti (1963)
  • Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi (2018)
  • Notti magiche di Paolo Virzi (2018)
  • Nuovo cinema paradiso di Giuseppe Tornatore (1989)
  • La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi (2019)
  • Taranta on the road di Salvatore Allocca (2017)
  • Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni (2017)
  • L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca (2018)
  • L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore (1995)
  • La vita è bella di Roberto Benigni (1997)

Gli orari delle proiezioni come anche la possibilità di prenotare i biglietti sono disponibili sul sito web votivkino.at/nuovocinemaitalia/

Elezioni Lascia un commento

I risultati degli italiani in Austria alle Elezioni Europee 2019

Il Ministero dell’Interno ha reso noti i risultati relativi al voto degli italiani residenti in Austria per le Elezioni Europee 2019.

L’affluenza è stata del 20,32% (4.927 votanti su 24.244 elettori), in aumento rispetto al 2014, quando partecipò al voto solo il 15,4% degli aventi diritto. Primo è risultato il Partito Democratico con il 26,35%, seguito da Europa Verde (21,13%) e +Europa (12,14%).

In generale l’affluenza degli italiani residenti all’estero è stata molto bassa, solo il 7,54% degli aventi diritto (126.350 su 1.676.123 elettori) ha infatti espresso il proprio voto. A differenza dei dati italiani, il primo partito è risultato il Partito Democratico con il 32,44% dei voti, seguito dalla Lega con il 18,01% e Movimento 5 Stelle con il 13,84%.

Di seguito i risultati degli italiani in Austria suddivisi per lista:

Liste Voti %
Partito Democratico 1.263 26,35%
Europa Verde 1.013 21,13%
+Europa – Italia in Comune – PDE Italia 582 12,14%
Lega Salvini Premier 487 10,16%
Movimento 5 Stelle 439 9,16%
SVP 439 9,16%
La Sinistra 197 4,11%
Forza Italia 115 2,40%
Fratelli D’Italia 112 2,34%
Partito Comunista 32 0,67%
Popolo della Famiglia – Alternativa Popolare 32 0,67%
Partito Animalista 26 0,54%
Partito Pirata 24 0,50%
Popolari per l’Italia 14 0,29%
Casapound Italia – Destre Unite 11 0,23%
Forza Nuova 6 0,13%
Autonomie per l’Europa 1 0,02%
PPA Movimento Politico Pensiero Azione 1 0,02%
Schede nulle 116
Schede bianche 17

Sul sito web del Ministero dell’Interno è possibile prendere visione dei voti suddivisi per circoscrizione elettorale e, premendo sui nomi delle liste, le preferenze dirette espresse per i singoli candidati.

Lavoro Lascia un commento

Offerta di lavoro presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna

L’Istituto Italiano di Cultura di Vienna ha pubblicato un bando di concorso per l’assunzione di un impiegato/a a contratto da adibire ai servizi di Collaboratore amministrativo nel settore contabilità, manifestazioni culturali e traduzione.

I requisiti principali necessari per candidarsi alla posizione sono:

  • aver compiuto il 18° anno di età
  • essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria di 2°grado o equivalente (scuola superiore)
  • avere la residenza in Austria da almeno 2 anni

Le domande di ammissione alle prove per l’assunzione deve essere presentate entro le ore 23.59 del 12 giugno 2019.

Possono essere inviate tramite e-mail, con tutta la documentazione necessaria e corredate da una copia di documento d’identità valido, all’indirizzo iicvienna@esteri.it

Sono previste alcune prove durante la selezione, tra cui una traduzione dall’italiano al tedesco e dal tedesco all’italiano, entrambe senza l’uso del dizionario, una prova di contabilità ed un colloquio.

Il bando completo come anche il modello tramite il quale presentate la domanda di partecipazione sono disponibili sul sito web dell’Istituto.

 

Italiani in Austria 3 commenti

“Italiani in Austria 2019”: il report completo

Dopo aver pubblicato i primi risultati in molti mi avevano chiesto quando avrei completato l’analisi dei dati del questionario sugli italiani in Austria.

Oggi finalmente vi posso presentare il report completo. L’analisi è stata un po’ più lunga del previsto: da una parte avevo forse sottovalutato il numero di dati raccolti e dall’altra ho voluto creare un resoconto che non fosse completo solo nei contenuti ma anche nella grafica.

Il risultato sono 50 pagine a colori, con 39 grafici, mappe e tabelle per illustrare tutti i dati raccolti e metterli in relazione tra loro. Una analisi il più completa possibile che ha portato ad interessanti risultati e soprattutto mi auguro soddisfi le vostre aspettative.

Il quadro che ne esce sugli italiani in Austria presenta alcuni tratti in comune con l’emigrazione italiana degli ultimi anni, ma allo stesso tempo alcune particolarità che potrete scoprire leggendo il testo.

Se vi ho invogliato alla lettura del report completo, le possibilità sono molteplici:

Mi auguro che questo progetto, nella sua semplicità e senza la presunzione di essere completo, si possa considerare un piccolo contributo alla ricerca sugli italiani in Austria e più in generale sulla moderna emigrazione all’estero.

Un ringraziamento particolare va naturalmente a tutti coloro che hanno partecipato al sondaggio, quella che leggerete è (anche) la vostra storia.