Medicina & Salute 27 commenti

Andare dal medico a Vienna senza assicurazione sanitaria (“e-card”)

Sebbene anche in Austria la sanità sia pubblica, chi si trasferisce dall’estero può trovarsi inizialmente nella situazione di non avere la cosiddetta “e-card” e non poter quindi accedere ai normali servizi di assistenza sanitaria.

Ogni medico o ospedale richiede infatti questa tessera per registrare la prestazione con il paziente. Allo stesso tempo questa si ottiene solamente con il versamento dei contributi previdenziali allo Stato austriaco.

Per gli austriaci è difficile trovarsi in questa situazione (se non sono supportati dalla famiglia entrano comunque automaticamente nel sistema AMS che versa per loro) ma è invece il caso di molte persone che trasferitesi qui sono alla ricerca di una occupazione oppure di molto studenti.

Ci sono comunque varie possibilità per ottenere prestazioni sanitarie in Austria, vediamole insieme.

1) Utilizzare la tessera sanitaria europea (TEAM)

Ogni cittadino italiano in possesso della tessera sanitaria nazionale ha “inclusa” anche la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), con la quale può farsi curare in tutti i Paesi europei alle stesse condizioni come se fosse in Italia.

Questo è quello che dice la legge, la pratica poi è spesso un po’ più complicata. Molti medici in Austria infatti non capisco come funziona la tessera TEAM perché abituati solo con la e-card, e conosco persone che hanno dovuto spiegare al medico il funzionamento del sistema sanitario europeo.

In ogni caso solitamente il medico (o ospedale) dove vi recate vi farà pagare la prestazione (una specie di ticket), e sarete poi voi a dover chiedere il rimborso presso l’azienda sanitaria locale della vostra regione.

Due piccole avvertenze a riguardo: innanzitutto anche la TEAM ha una scadenza (6 anni), controllate quindi sul retro se deve essere rinnovata. Seconda cosa, se vi iscrivete all’AIRE verrete rimossi dal sistema nazionale sanitario italiano, poiché appunto non più residenti in Italia e quindi la tessera TEAM non sarà più valida.

2) Rivolgersi ad un ospedale che non richiede la e-card

A Vienna ci sono due centri medici che accettano qualunque paziente senza la necessità di mostrare la tessera sanitaria, ovvero l’ospedale dei fratelli della carità (Krankenhaus der Barmherzigen Brüder) e la clinica Amber Med.

Il primo è un vero e proprio ospedale situato nel 2. distretto, tra i più antichi di Vienna, fondato nel 1614. All’interno sono presenti vari ambulatori, con medici sia di base che specialistici. L’ospedale è statale ma accetta anche chi non ha la e-card, basta indicare un nome e recapito per poter creare una cartella clinica ed venire eventualmente ricontattati.

La clinica Amber-Med si trova invece nel 23. distretto e viene gestita da medici volontari grazie al supporto della diocesi di Vienna e della croce rossa. Anche qui sono presenti oltre a cure di base anche specialisti, sempre a titolo gratuito.

3) Versare i contributi previdenziali privatamente

Una terza opzione è quella del versare privatamente i contributi previdenziali (Selbstversicherung) alla Wiener Gebietskrankenkassa (WGKK), l’azienda sanitaria responsabile per Vienna.

Il costo varia in base alla propria situazione:

  • per gli studenti il costo mensile (2017) è di € 56,74
  • per chi ha un lavoro sotto la soglia minima di guadagno (Geringfügigkeitsgrenze) il costo mensile (2017) è di € 60,09
  • per tutti gli altri il costo di base (2017) è di € 406,88 mensili, ma può essere richiesta una riduzione in base alla propria situazione economica.

Attenzione: per poter usufruire delle cure mediche da subito è necessario presentare con il modulo di richiesta un certificato da parte dell’INPS che attesti la posizione assicurativa (ovvero l’aver versato i contributi in Italia prima di venire in Austria).

Se vi siete già trovati nella situazione di farvi curare senza assicurazione sanitaria in Austria potete raccontare la vostra esperienza nei commenti! 

Immagine (c) shutterstock / Billion Photos

Paolo Manganiello 1
Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

27 Commenti

  1. Giovanni ha detto:

    altra possibilitá in caso di trasferimento ed iscrizione A.I.R.E.! chiedere in italia il modello 121 alla asl e farlo registrare da una Krankenkasse austriaca. Si ottiene la e-Card che peró é valida solo in Austria . se si va all´estero occorre presentare la tessera sanitaria europea rilasciata da italia.

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Giusto, ma il modello 121 vale solo per chi è pensionato!

    2. Roberto ha detto:

      Vengo quasi ogni anno a trascorrere una settimana o poco più in Tirolo. Pensavo che con la mia tessera sanitaria italiana non avrei avuto problemi in caso di necessità di cure metodiche, ma è così?

      1. Paolo Manganiello ha detto:

        La TEAM (Tessera Sanitaria Europea), che è “inclusa” in quella italiana copre tutte le emergenze mediche all’interno dell’Unione Europea. Se si è in vacanza o in viaggio non c’è quindi problema in caso fossero necessarie cure mediche. Il problema descritto nell’articolo è valido solo per chi ha intenzione di vivere in Austria per lungo tempo.

    3. gia ha detto:

      questo però è valido solo per titolari di pensione e loro familiari a carico

  2. Alessandro B. ha detto:

    http://www.neunerhaus.at
    Non serve tessera santiria

  3. SarDan C. ha detto:

    Ragazzi ma la ecard come si ottiene? E quanto costa? Io sono in Austria, nei pressi di Vienna, da una ventina di giorni e vi restero´ per quattro mesi; devo dichiarare qualcosa a qualche autorita´? Inoltre ho bisogno di un controllo medico, ma non ho la ecard, posso presentarmi dal medico di famiglia con il tesserino sanitario italiano/europeo gratuitamente?
    Sono un po´ confusa da queste pratiche burocratiche! :D

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Come scritto nell’articolo si ottiene versando i contributi di previdenza sociale. Se lavori come dipendente li verserà il datore di lavoro, altrimenti bisogna farlo privatamente.

    2. Tina ha detto:

      Se risiedi fuori Italia per un anno al massimo, è sufficiente presentare la TEAM, ossia il tesserino sanitazio europeo che si trova sul retro della tessera sanitaria italiana. Solo se superi l’anno, devi iscriverti all’Aire e allora perdi la copertura sanitaria italiana e devi pagare i contributi nello stato estero (Austria). Ma non è il tuo caso, tu sei coperta dall’Italia e non devi preoccuparti.

  4. elena ha detto:

    scusate io sono qui da due settimane.ho un contratto lavoro per un mese e mezzo.il datore lavoro ha richiesto la e card.a me arrivato un documento antrag da compilare.devo compilarlo e specificare che ho un tesserino sanitario in italia?grazie

  5. Tommaso Simonelli ha detto:

    Salve Paolo,
    posso chiederti cortesemente dove hai reperito queste informazioni riguardo la E-card, in particolare nel caso in cui non si ha un contratto di lavoro e si devono versare i contributi di previdenza sociale in autonomia…?
    A breve mi troverò in una situazione molto strana, che richiama un bug burocratico, per cui lavorerò grazie ad un progetto di mobilità europea sul lavoro, ma non posso risultare ufficialmente occupato in alcun modo durante quel periodo per via di un requisito di progetto. (devo cioè risultare arbeitlos, quindi il datore di lavoro non può registrarmi –> non avrei diritto alla e-card tramite questo caso). Sto cercando qualcuno in grado di fornirmi maggiori informazioni, ho già contattato la WGKK ma non hanno saputo aiutarmi purtroppo.
    Grazie per l’attenzione
    Saluti
    Tommaso

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Le informazioni nell’articolo le ho dalla mia esperienza e dalle brochure/siti web delle varie casse malati, tra cui anche la WGKK. Se presso questo ente non ti sanno spiegare come agire, ti consiglio di chiarirlo con il coordinatore del progetto di mobilità a cui partecipi.

  6. Domenico Ribezzo ha detto:

    Ciao e grazie per l’articolo dettagliato! Ho ancora una domanda: io dovrò fare la tesi a Vienna e mi hanno detto che loro potrebbero anche pagarmi qualcosa più di 400€ però non mi conviene perché superata quella cifra (immagino la Geringfügigkeitsgrenze) dovrei pagare tantissimo per l’assicurazione. Quindi mi chiedo: posso evitare di pagare i contributi previdenziali e usare la TEAM card oppure dal momento che lavoro vanno pagati per forza? Comunque poi valgono anche come contributi per fini pensionistici, giusto?
    P.S.: sapresti per caso dirmi quant’è la riduzione dei contributi in base alla situazione economica?

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      In Austria per legge chi guadagna al di sopra della soglia minima (Geringfügigkeitsgrenze – nel 2019 € 446,81/mese), é obbligato a versare i contributi di previdenza sociale, indipendentemente dal tipo di lavoro, e anche se solo per un breve periodo. Se ho capito bene sarai iscritto all’università in Austria? In questo caso il costo è molto minore, di solo € 59,- al mese, vedi qui https://www.wgkk.at/cdscontent/?contentid=10007.725230&portal=wgkkversportal&viewmode=content

      1. Domenico ha detto:

        Ciao, scusa il ritardo! Purtroppo non sarò iscritto a un’università austriaca (farò la tesi in un centro di ricerca e sono iscritto in Italia), vedrò se si può trovare un escamotage ma dubito… Però grazie mille!

  7. Leonardo ha detto:

    Gentile Paolo, sono veramente grato per le preziose informazioni che vengono trattate e dsicusse nel tuo forum.
    Porto via meno tempo possibile per una richiesta probabilmente divversa e che potrebbe concretizzarsi tra qualche anno, spero tu possa dare l’ennesimo contributo anche su questo tema.
    E’ mia intenzione spostarmi in Austria avendo come unica fonte di reddito la pensione maturata in Italia, ti chiedo se all’atto dell’iscrizione all’AIRE (perdita della tessera TEAM), alla richiesta di residenza e all’ottenimento della dell aE-CARD e della cittadinanza austriaca, dovro’ versare una quota mensile per ottenere eventualmente la copertura sanitaria e/o quella previdenziale. in caso affermativo secondo te e’ possibile capire un ammontare mensile?. Da considerare che la pensione mi verrebbbe versata dall’ente italiano al lordo dell eimposte che dovrei pagare poi in Austria (rattenuta austriache credo al 23% se non mi sbaglio). Ringrazio per la disponibilita’ e per il tempo speso. (Leonardo)

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Gentile Leonardo, il tuo è un caso un po’ particolare e ammetto di non essere esperto a riguardo. Se la pensione che ti viene erogata è al lordo penso tu debba versare le necessarie imposte di previdenza sociale in Austria per poter ottenere l’assistenza sanitaria. Ti consiglio di contattare la cassa malati di Vienna per ottenere maggiori informazioni (WGKK – https://www.wgkk.at/)

  8. Silvia Bellini ha detto:

    Salve Paolo,
    molto interessante queste informazioni. Vorrei farti una semplice domanda:
    io e mio marito vorremmo trasferirci ma non avremo lavoro subito, speriamo di trovarlo in fretta quando saremo li.
    Nel frattempo non avendo lavoro dobbiamo pagare lo stesso l’Assicurazione di circa 60 Euro al mese a testa giusto?
    Grazie in anticipo per la risposta
    Silvia

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Ciao Silvia, da quello che so il costo di 60€ è valido solo per chi ha già un lavoro (sotto la soglia minima di guadagno). Se ci si trasferisce senza una occupazione per avere la copertura sanitaria completa è necessario versare la quota come privato, ovvero 400€ mensili. In ogni caso dopo il trasferimento in Austria è necessario poter dimostrare di avere un lavoro o entrate stabili entro 4 mesi dall’arrivo, trovi maggiori informazioni a riguardo qui: https://www.quivienna.com/informazioni-utili/risiedere-a-vienna-meldezettel-e-anmeldebescheinigung/

  9. Silvia ha detto:

    Grazie mille Paolo!
    e se io avessi un lavoro smartworking? Per loro non sono assunta in Austria per cui dovrei pagare 60€ o 400€?

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Se il lavoro è in Italia ma risiedi in Austria devi innanzitutto chiarire come verrà gestita la tassazione. Essendo il tuo caso un po’ particolare ti consiglio di rivolgerti agli uffici per la previdenza sociale (Gesundheitskasse) per chiarire la tua situazione riguardo alla copertura sanitaria.

  10. maria toffano ha detto:

    Grazie Paolo. Per informazione:
    gli organismi nternazionali a Vienna (io ci lavoro) hanno la loro propria assicurazione malattia per i loro dipendenti che quindi non hanno la e-card. Io mi pago le mie spese mediche privatamente che poi mi vengono rimborsate. I ricoveri in ospedale sono pagati direttamente dall’assicurazione all’ospedale.

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Grazie Maria per le informazioni aggiuntive, non sapevo di questo meccanismo degli organismi internazionali, molto interessante.

  11. Valeria ha detto:

    Ho una domanda da italiana,
    Ma 400euro al mese non sono uno sproposito? Intendo, alla fine del mese ti rimane qualcosa in busta paga? Perché ipotizzo poi ci saranno anche le detrazioni della pensione, degli infortuni e delle tasse…

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Non sono un esperto a riguardo, ma basta fare un calcolo dello stipendio lordo/netto e la cifra ha un senso. Per uno stipendio netto di 1500€ in Austria bisogna avere un lordo mensile di 1950€, di cui circa 300-350 vanno appunto alla previdenza sociale. A questi andrebbero aggiunti anche quelli che versa il datore di lavoro, quindi 400€ al mese sono una media normale.

  12. Giacomo ha detto:

    Buongiorno Paolo,

    leggo ottime informazioni che mi fanno ben sperare per il futuro. Prevedo di spostarmi con un nuovo lavoro a Vienna insieme a mia moglie e la mia bimba, al momento sono in fase di contrattazione.
    Nell’ammontare delle spese totale mi spaventa l’assicurazione sanitaria, e se non ho capito male, la mia situazione sarebbe la seguente:
    -Io–> l’azienda si farebbe carico della mia quota perciò nessuna spesa
    -Mia moglie–>400€ al mese??
    -Mia Figlia–> (mi rifiuto di pensare ad altri 400 aggiuntivi)

    Mi puoi correggere o confermare quello che è il mio statement cortesemente?

    Grazie mille per il servizio che offri!
    Buona Giornata
    Giacomo

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Ciao Giacomo, il coniuge (se non lavora) come anche i figli vengono “co-assicurati” (si dice Mitversichert) con la persona che versa i contributi. Se si hanno figli minori di 18 anni questo avviene gratuitamente, altrimenti si deve versare un contributo pari al 3,4% dell’imponibile di base dei tuoi versamenti (te lo può calcolare la ASL austriaca, comunque come puoi capire stiamo parlando di poche decine di euro al mese).

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