Lavoro 5 commenti

In Austria c’è un salario minimo?

Dopo che alcune settimane fa è stata pubblicata la notizia che in Germania verrà introdotto un salario minimo per i lavoratori, ho ricevuto vari messaggi che mi chiedevano se anche in Austria esiste la stessa legge.

La risposta breve è no, in Austria non esiste un salario minimo comune uguale per tutti i lavoratori stabilito per legge.

Esistono però per quasi tutte le categorie di lavoratori contratti collettivi (Kollektivvertrag) che regolano oltre ai diritti e doveri di aziende e dipendenti, anche il salario minimo per ogni professione in base all’occupazione e al livello di esperienza.

Inoltre i salari indicati nei contratti collettivi sono come detto “minimi”, quindi può capitare che un datore di lavoro offra anche più della cifra indicata (purtroppo non capita molto spesso).

È possibile consultare una lista di tutti i contratti collettivi austriaci a questa pagina: http://www.kollektivvertrag.at/

Ogni contratto è valido per una categoria di lavoratori, quindi dovete cercare di capire in quale contratto rientra la vostra attività o mansione. In ogni caso nella maggior parte dei contratti di lavoro è indicato su quale contratto collettivo si basa, dovrebbe quindi essere facile trovare quello giusto.

Interessante da sapere è che la maggior parte dei contratti collettivi viene rinegoziato ogni anno, portando quasi sempre a piccoli – ma continui – incrementi di stipendio.

In caso aveste dubbi se il vostro attuale stipendio o quello che vi viene offerto dal datore di lavoro sia in regola con il relativo contratto collettivo, il mio consiglio è sempre di rivolgersi alla Arbeiterkammer (Camera dei lavoratori), un servizio pubblico di consulenza e supporto (anche legale) per tutti i lavoratori in Austria.

Vi ricordo infine che in Austria è obbligatorio per legge indicare nelle offerte di lavoro il salario minimo offerto. Poiché la maggior parte delle volte viene indicata la dicitura “come da contratto collettivo”, è quindi importante andare a controllare il salario minimo per poter conoscere i propri diritti.

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Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

Scritto da Paolo Manganiello

Vivo a Vienna dal 2004. Da più di dieci anni racconto tramite QuiVienna questa città e tutto quello che succede in Austria, con un occhio di riguardo per la comunità italiana.

5 Commenti

  1. licea ramon ha detto:

    salve sono un pasticcere rosticcere proffessionista con 15 anni di esperienza residente in torino e pronto a valutare una proposta di lavoro interessante in austria o germania no perdi tempo

  2. Edoardo Luigi ha detto:

    Buongiorno faccio il barman da 10 anni ed ho esperienza come aiuto cuoco in Austria o Gernania.
    Ottimo ingjese francese spagnolo poco tedesco .disponibilta immediata a trasferimento

  3. Vicki ha detto:

    Sono una cuoca italiana con oltre 20 anni esperienze , ho gestito im miei ristoranti per anni ,senza impegni famigliari e disponibile da subito, specializzata nei primi, ma tranquillamente anche carne e pesce.
    Mi interessa anche a lungo periodo, non solo estiva.
    Non mi interessa da quale posto del mondo, Importante che i datori di lavoro , siano persone serie e concrete, Chiedo alloggio,
    contattate mi su email.

  4. Matteo. ha detto:

    Buongiorno.io vorrei sapere se esiste qualche legge che permette di chiedere al datore di pagare una somma per la camera che viene data ai lavoratori…in pratica mi ha dato la stanza in un appartamento senza pagare poi mi ha detto che per legge dopo un anno di assunzione dovrei pagare ..io per il momento ho rinunciato alle mance che prima venivano suddivise anche per la cucina…se qualcuno sa vi ringrazio

    1. Paolo Manganiello ha detto:

      Non mi risulta che esista una legge di questo tipo, tutto dipende da quello che c’è scritto nel tuo contratto di lavoro. In ogni caso consiglio di rivolgersi a uno degli uffici della Arbeiterkammer per chiedere una consulenza a riguardo.

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