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“Daß er mir aber keine Schand’ macht, heut Abend!”

sacher-torta-vienna-demel-hotel-austria-franz“Daß er mir aber keine Schand’ macht, heut Abend!”- “Non mi fate vergognar, stasera!”

Le parole del Principe risuonavano ancora forti e minacciose nelle regali sale della cucina e nella testa del povero piccolo Franz, apprendista cuoco di sì e no sedici anni al quale spettava un compito assai difficile: preparare un principesco dessert per deliziare la cena degli illustrissimi ospiti del Fürst Metternich!

Oddio… in realtà questo incarico non spettava al nostro Franz, solo che lo chef incaricato si era ammalato (o si era dato malato?) e lui, apprendista pasticcere alle prime armi, si ritrovò una bella gatta da pelare… anzi un bel dessert da preparare!

“E adesso che mi invento?” si chiedeva, osservando la dispensa piena di ogni ben di Dio: “Che cosa posso fare per stupire i commensali? Voglio… voglio fare un dolce speciale… qualcosa di elegante, il cui sapore forte e deciso ricordi Vienna… e chissà che un giorno non possa essere apprezzato anche fuori dall’Impero!”

Il nostro giovane pasticcere, che adesso sarebbe finito con le mani in pasta in un qualche talent-show televisivo, rovistò nella cucina come un topolino affamato ed ebbe un’intuizione geniale: “Il mio dolce sarà degno di un Principe e della sua corte: avrà come base il cioccolato… sarà una torta al cioccolato con marmellata di albicocche e… ricoperta da una glassatura al cioccolato!”

Si mise così all’opera con tutte le sue forze, ma mai avrebbe scommesso un euro… ehm…scusate un tallero che la sua torta sarebbe diventata un “simbolo”, non solo di tutta Vienna, ma dell’intera Austria, al pari dei giri di valzer e delle note di Strauss!

Era il 1832, quel giovanotto sconosciuto di cognome faceva Sacher (vi dice niente il nome?) e la sua Torta, la Sachertorte è ancora oggi una delle squisite prelibatezze che fanno bella mostra di sé nelle pasticcerie austriache e in quelle di tutto il vecchio continente! (E non solo!)

Leggenda vuole che anni dopo la sua invenzione sia sorta una“ guerra dei sette dolci anni” per attribuirsi la paternità della Sacher tra l’”Hotel Sacher” (di proprietà dei discendenti di Franz) e la rinomata pasticceria viennese “Demel”, che rivendicava il diritto a vendere la torta con la scritta Sachertorte dopo un accordo stipulato con Eduard Sacher, figlio di Franz.

La disputa si risolse nel 1962 dando ragione all’”Hotel Sacher”, dove ancora oggi potete acquistare questo goloso gioiello di arte pasticcera. Non so se vi sia piaciuto quanto sopra narrato, di sicuro vi sarà venuta voglia di una bella fetta di torta… Sacher naturalmente!!

Immagine (c) shutterstock / Liliya Kandrashevich

Lucilla

Sono nata a Livorno nel 1981, e mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Arthur Schnitzler. Vienna è per me una "Città dei Sogni", sospesa tra passato e presente: dall'architettura barocca allo Jugendstil, dalla Staatsoper ai centri industriali fino ai quartieri più periferici dove si può gustare una tipica Wiener Schnitzel o un esotico Kebab. Inutile sottolineare che per quasi cinquant'anni è stata la città dei sogni di Freud!

Scritto da Lucilla

Sono nata a Livorno nel 1981, e mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Arthur Schnitzler. Vienna è per me una "Città dei Sogni", sospesa tra passato e presente: dall'architettura barocca allo Jugendstil, dalla Staatsoper ai centri industriali fino ai quartieri più periferici dove si può gustare una tipica Wiener Schnitzel o un esotico Kebab. Inutile sottolineare che per quasi cinquant'anni è stata la città dei sogni di Freud!

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